Cap 1 ''Si mamma, non preoccuparti starò attenta..non darò confidenza agli sconosciuti'' sospirai, bhè le raccomandazioni di mia madre sono un qualcosa di impossibile. ''Mamma non ho cinque anni, ti ricordo che ne ho 17'' dissi quasi esasperata con un velo di acidità nella mia voce. ''Devo lasciarti mamma sono quasi arrivata, ciao ti voglio bene anch'io'' dissi staccando e posando il mio I-phone nella tasca dei Jeans. Tirai un sospiro di sollievo quando notai l'insegna ''WELCOME TO STATION OF LONDON'' finalmente ero arrivata dopo sette lunghissime ore di viaggio. Il treno si fermò e mi affretai subito a recuperare le mie cose e a scendere. Uscì dal binario e mi ritrovai la bellissima stazione centrale di Londa tutta rivestita in marmo e decorazioni. Londra è sempre stata la città dei miei sogni e viverci era il mio sogno più grande.. anche se era stato un po' difficile convincere i miei a mandarmi a lì e a vivere con mio fratello maggiore e la sua ragazza. Ma loro avevano fiducia in mio fratello..già mio fratello, mio fratello Liam diventato famoso a diciasette anni, fa parte di una band che ora è famosa in tutto il mondo i ''One direction''. Sospirai a quel pensiero non vedevo mio fratello da più o meno sette mesi e in questi mesi erano cambiate tante cose. intrapresi la via d'uscita e appoggiato ad una Range Rover Evoque vi trovai lui, il mio fratellone più bello che mai. Appena si accorse di me spalancà gli occhi e corse ad abbracciarmi. Io ricambiai il suo abbraccio che quasi sembrava una morsa tanto che era stretta. Ad interrompere quel silenzio fu lui ''Mi sei mancata tantissimo'' disse con un'accenno di occhi lucidi ''Anche tu e tantissimo'' dissi stringendolo ancora di più a me. Si allontanò di poco da me per guardarmi dall'alto in basso ''Mio dio Spence, come sei cresciuta e ti sei fatta ancora più magra, ma mangi? Ce l'hai il ragazzo?A chi devo spaccare la testa?'' esordì lui. ''Ei ei! Calma'' dissi accennando un sorriso adoravo mio fratello e il suo modo moooltoo veloce di parlare ''Primo no non ho il ragazzo, secondo certo che mangio e terzo tieni a freno le tue manie di fare a botte con tutti, capito signorino?'' dissi puntandogli un dito contro e facendo un sorrisetto a dir poco idiota, ''Vabbene, vabbene!'' disse mentre prendeva i miei bagagli e ci avviavamo verso la sua macchina se quella cosa enorme poteva definire tale, quando era a qualche passo più in là da me si giro e disse ''Dai vuoi stare tutta la giornata lì? Muoviti che Danielle ci aspetta''. Sorrisi..mi era mancato e anche tanto! Bhè questa è la mia storia è la storia di Spencer Anne Payne.