CAPITOLO 5.♥
Zayn: ‘che succede?’
Io: ‘devi aiutarmi, ma non posso spiegarti qui,
dobbiamo andarcene’
Zayn: ‘okay, stai cominciando a farmi paura’
Io: ‘prendi Kristen e andiamocene’
dopo aver salutato tutti ci ritrovammo di nuovo in autobus.
Zayn: ‘allora? Che succede Sam?’
Io: ‘ecco.. ho combinato un caos’
Kristen: ‘tanto per cambiare’
disse intromettendosi con uno dei suoi sorrisetti. Zayn: ‘che hai combinato?’ Io: ‘ecco, Harry mi ha chiesto se potevo fargli lezioni di matematica domani e io ho accettato senza pensarci, sai che a stento riesco a prendere una sufficienza quindi devi aiutarmi!’
Zayn: ‘okay, ma come potrei fare?’
Io: ‘oggi, vieni a casa mia e mi spieghi un po’ di quelle.. cose’
dissi agitando le mani.
Zayn: ‘okay, ma mi devi un favore’
Io: ‘si, grazie Zayn, ti farò una statua’ dissi abbracciandolo.
Arrivammo tutti a casa e salii di sopra. Zayn sarebbe venuto da me alle 4:30 quindi avevo un paio d’ore di relax. Misi un po’ di musica dal computer e mi stesi sul letto. Era così rilassante rimanere così, semplicemente senza pensare a niente, che mi addormentai dopo nemmeno cinque minuti. Mi svegliarono dei pizzicotti sul mio braccio. Aprii delicatamente gli occhi e mi ritrovai Zayn che aspettava davanti al mio letto con in mano il libro di matematica.
Io: ‘che ore sono?’ dissi tutta assonnata.
Zayn: ‘quasi le 5, alza il culo e andiamo a studiare’
mi strofinai gli occhi e poi ci mettemmo entrambi sul mio letto con al centro il libro di matematica.
Io: ‘da cosa iniziamo?’
Zayn: ‘beh, da roba semplice, tipo le equazioni’
Io: ‘ehm, si, semplicissime’ dissi tossendo.
Zayn: ‘ok, facciamo una cosa più facile, cos’è che sai fare?’
Io: ‘ehm.. le addizioni’
Zayn: ‘Sam?! Nient’altro?’
Io: ‘se mi sforzo anche sottrazioni, moltiplicazioni e..
ti dirò di più, anche divisioni’
dissi con un grande sorriso, fiera delle mie conoscenze di matematica. Zayn: ‘okay, abbiamo molto su cui lavorare’ disse mettendosi gli occhiali da vista e cominciando a sfogliare il libro.
Subito risi e lo incominciai a sfottere per gli occhiali, non li metteva mai a scuola. Dopo circa mezz’oretta cominciammo a studiare seriamente e fortunatamente dopo circa 2 ore e mezza di studio riuscii a capire molte cose, Zayn era bravo in queste cose. Dopo la mia lezione di matematica io e Zayn mangiammo una meritatissima pizza in camera mia, come facevamo molte altre volte.
Zayn: ‘senti un po’ babbuina, ma perché
quando Harry ti ha chiesto ripetizioni di matematica,
tu gli hai detto subito ‘si’ quando sai di essere una schiappa?’
Io: ‘..volevo essere gentile’
Zayn subito alzò le sopracciglia.
Zayn: ‘beh non è da te, quando ti chiedo
un favore mi rispondi con un ‘chiedilo a Kristen’
Io: ‘beh lui è nuovo’
Zayn: ‘guarda che me lo puoi dire se ti piace Harry’
Io: ‘ma non mi guardare così, non lo so se mi piace,
ci conosciamo da poco’
Zayn: ‘oh lo sapevo, ti conosco troppo bene’
dopo circa un’altra mezz’oretta di chiacchiere in camera mia Zayn se ne tornò a casa sua. Ormai si era fatto tardi e mi infilai il pigiama, almeno il giorno dopo non ci sarebbe stata scuola. Appena spensi il computer sentii il telefono squillare.
Io: ‘Pronto?’
Harry: ‘Sam, sono io, Harry, scusa se ti chiamo a quest’ora..’
Io: ‘figurati, dimmi tutto’
Harry: ‘ti volevo chiedere se per te va'
bene alle 11 a casa mia’
Io: ‘oh, okay, perfetto’ Harry: ‘a domani allora’
Io: ‘a domani’ dissi attaccando con un sorriso a 360 gradi.
Mi infilai sotto le coperte e subito mi addormentai.
La mattina dopo mi svegliai presto, potevano essere massimo le 9. Scesi a fare colazione e poi mi preparai, non ero una di quelle ragazze che passava molto tempo sui trucchi o sui vestiti, non lo ero mai stata. Così infilai una maglietta, dei jeans e le mie solite converse.
Mi incamminai subito verso casa di Harry,
che non era molto distante dalla mia
, arrivai e bussai alla porta ma ad aprirmi fu una signora,
sicuramente sua madre.
Signora: ‘Ciao, mi chiamo Anne, tu devi essere Sam, giusto?’
Io: ‘Si, salve’ dissi stringendole la mano.
Anne: ‘Harry è di sopra in camera sua, vai pure’
Io: ‘grazie mille’ dissi continuando a sorridere,
mi sembrava simpatica.
Appena salii le scale subito vidi Harry in camera sua.
Bussai ed entrai.
Harry: ‘oh, Sam, vieni entra pure’
Io: ‘grazie’ dissi sedendomi sul suo letto.
Subito lui si sedette accanto a me dopo aver
preso il famoso libro di matematica,
ormai potevo avere gli incubi per quel libro.
Fortunatamente riuscii a ricordarmi tutto quello che mi aveva spiegato Zayn e per di più riuscii a spiegarlo ad Harry. Scendemmo di sotto e Harry mi accompagnò alla porta.
Harry: ‘Hei Sam, aspetta, hai qualcosa da fare, adesso?’
Io: ‘nulla di interessante’ dissi sorridendo.
Harry: ‘ti andrebbe una passeggiata?’
Io: ‘si, okay’ uscimmo insieme da casa sua e ci incamminammo.
Ci fermammo per prendere un gelato quando vedemmo una di quelle macchinette che se mettevi una monetina potevi prendere un pupazzo. Harry: ‘no, okay, voglio provare a prenderne uno’
Io: ‘come? Che hai 5 anni?’ dissi sorridendo.
Harry: ‘no, ne ho 6’ disse alzando le sopracciglia.
Tirò fuori una monetina dalla tasca e la inserì nella macchinetta, solo che non funzionava.
Harry: ‘mannò, io volevo un pupazzo’
disse sbuffando e poi incominciando a dare calci alla macchinetta e proprio quando iniziò a funzionare uscì il proprietario.
Signore: ‘teppista, mi stai rompendo la macchinetta’
disse incamminandosi verso di noi, così Harry mi prese la mano e incominciammo a correre.
Io: ‘oddio Harry, non ce la faccio più’ dissi continuando a ridere sedendomi su una panchina e dopo due secondi lui si sedette
accanto a me. Harry: ‘beh, mi sono dimenticato di dirti
che sono un cattivo ragazzo che prende a calci le macchinette
per bambini’
Io: ‘beh mi piacciono i cattivi ragazzi’ dissi senza pensarci.
Io: ‘ho detto davvero così?!’
dissi continuando a ridere.
Harry: ‘si, hai detto davvero così’ disse sorridendo.
Appoggiò una mano sulla mia guancia e poi
mi baciò delicatamente.
CONTINUA..♥