Quel bacio e quell'abbraccio non erano serviti a niente, James continuava ad ignorarmi, come se quella mattina non ci fossimo neanche parlati! Se ne stava lì, seduto sul divano a fumare e a bere come un pazzo, cambiando continuamente canale, innervosendosi ogni volta che Lars gli passava davanti. "Ti vuoi togliere?! Porca puttana Ulrich sei sempre in mezzo!" "Ma che vuoi? Se sei nervoso non prendertela con me!" "Smetti, o ti prendo a schiaffi!" La situazione andava avanti così da ore, finché non tornarono a casa anche Kirk e Jason. Appena li vide arrivare, James chiese subito se avevano portato altra birra, ma nessuno gli rispose; così tuonò: "Possibile che tutti mi ignorino in questa casa? Cosa sono, un animale?!" Jason, che evidentemente non voleva entrare nella lite se ne andò di sopra, mente Kirk andò a farsi un bagno. Lars preferì farsi una camminata. In pratica ci lasciarono soli... "Sarà meglio che me ne vada anche io", disse James..e così rimasi sola..senza nessuno in quel salotto freddo e solitario. Kirk scese giù di nuovo, si sedette accanto a me, e con tono pacato e prudente chiese: "Cos'è successo tra voi due?" "Niente Kirk, lascia stare", gli accarezzai il viso, e lui fece una smorfia, che somigliava parecchio a un sorriso. "Mmh, vabbè, se vuoi parlare io sono di sopra" "Okay, grazie Kirk, sei un amico." "Per te questo e altro!" Mi fece un occhiolino e sparì dietro la porta che portava alle scale. Quella sera cenammo tutti insieme, ma non eravamo gli stessi: Io non ridevo, Lars non era pignolo, James non faceva i suoi famigerati rutti, Kirk non faceva cadere le posate e Jason non brontolava perché la pasta era scotta. C'era un silenzio assurdo. Ognuno si ritirò in camera sua senza fiatare, e io decisi di addormentarmi al più presto, per non pensare più. La mattina mi svegliai, e trovai sul mio letto una rosa. Accanto c'era un bigliettino, con su scritto "Stronza, vieni giù che ti ho preparato la colazione...James" Quel ragazzo era veramente strano, non ci capivo più nulla: mi parlava o no?! Mi amava o no?! Decisi di andare giù, e lo trovai lì in piedi...in mutande che mi aspettava a braccia aperte. Rimasi un secondo a contemplare i suoi occhi blu e i suoi capelli biondi, quando ruppe il silenzio: "Oh eccoti, amore." Rimasi a fissarlo, non sapevo che rispondere...in 2 anni non mi aveva mai chiamata così.