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Autore: emme30    25/02/2013    20 recensioni
Seblaine!McKinley AU
Sebastian e Blaine stanno segretamente insieme da un anno e mezzo, nessuno dei due ha fatto coming out, Blaine per paura della reazione del padre e Sebastian perchè fondamentalmente non gli interessa. Ma è quando Carl Anderson presenta a Blaine la sua nuova fidanzata che le cose si complicano.
[Blaine!Cheerio + Sebastian!Football Player, maneggiare con cura]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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9.

 

 

 

Di cosa vorresti parlarmi?”

La domanda era rimasta appesa nell'aria, come una nuvola grigia in attesa della tempesta.

Carl non aveva risposto subito: aveva lasciato a Blaine il tempo di rendersi un poco più presentabile, infilarsi una tuta e almeno rifare il letto. Si erano seduti dai lati opposti, senza quasi guardarsi; Blaine a gambe incrociate stretto nella felpa di Sebastian e suo padre con i gomiti sulle ginocchia, intento a fissare il pavimento.

Blaine aveva atteso e temuto quel discorso padre-figlio da anni, ma in quel momento non sapeva davvero cosa aspettarsi. Sospirò, mordendosi il labbro e stringendosi nella felpa, mentre l'odore di Sebastian lo rassicurava. A un certo punto, Carl si voltò e lo guardò, ma nei suoi occhi Blaine non vide rabbia o disgusto, sembrava quasi... ferito. Gli si attorcigliarono le budella nel vedere quella espressione.

Il giorno che sei nato ho pensato di essere l'uomo più felice della Terra,” cominciò, con una voce che Blaine non aveva mai udito, nemmeno quando era piccolo. “Perchè la prima cosa che hai fatto quando ti ho tenuto tra le braccia è stato sorridermi, e avevi già tutti questi capelli e... e assomigliavi così tanto a tua madre. Le assomigli ancora adesso.”

Blaine deglutì, decisamente a disagio per via di quel discorso e per il modo in cui gli stava parlando l'uomo, che sembrava aver acquisito in quel momento un istinto paterno tutto nuovo. Non sapeva neanche se credergli, non dopo le cose che gli aveva detto il giorno prima.

Io... ho sofferto così tanto quando se ne è andata.”

Blaine sgranò gli occhi, guardando suo padre quasi imbarazzato. L'ultima cosa che si aspettava era una confessione del genere.

Io la amavo davvero Blaine, ma lei... lei mi ha ferito, e so che non vuoi mai parlare di lei con me, ma si è comportata davvero male con tutti noi, te soprattutto, che avevi bisogno di lei, ed è sparita così, da un giorno all'altro.”

Blaine continuava a tacere, senza sapere cosa dire, senza sapere come comportarsi. Era la prima volta dal divorzio che suo padre faceva dei discorsi simili.

Ho vissuto un periodo davvero... davvero buio, lo so di non esserci stato durante il divorzio, ma sembravi... sembravi sereno. Non sembravi troppo dispiaciuto dalla cosa.”

Forse perchè c'eri solo tu e con te non volevo parlare? Che ne dici papà?

Rimase zitto, muto; si morse la lingua, non sapendo bene come reagire.

Poi... poi è arrivata Marie e... ed è stato come se avessero di nuovo acceso la luce. Io mi sono sentito veramente me stesso, veramente felice da quando lei è entrata nella mia vita e io... non posso pensare di perderla.”

Non so se ti rendi conto,” disse Blaine, schiarendosi la gola e cercando di trattenere le lacrime aggrappandosi alla felpa di Sebastian. “Di quello che stai dicendo. L'ho vissuto anche io quell'incubo, ho vissuto anche io la perdita di una persona che era di vitale importanza per me. Tu non hai mai fatto niente per rendere le cose più semplici. Mi hai ignorato sempre di più negli ultimi tre anni, da quanto tempo io e te non abbiamo un rapporto? E la cosa... la cosa che mi ferisce di più è che hai messo da parte le possibilità di costruire qualcosa con me per un'altra persona. Io avevo bisogno di te papà. Noi non abbiamo mai parlato davvero di quello che è successo.”

Perchè non c'era niente da dire. Non c'è nulla da dire, il divorzio è archiviato ormai.”

Per te, forse. A me mamma manca tutti i giorni.”

Carl si morse il labbro, quasi indeciso se porgli la domanda che Blaine vedeva solleticargli la punta della lingua.

Lei sa che tu sei...?”

Blaine sospirò. “Lei sa che sono gay. E anche Cooper. Da un paio di anni ormai.”

Calr strabuzzò gli occhi. “E perchè a loro lo avresti detto e a me no? La mia opinione conta così poco per te?”

La tua opinione contava così tanto che ho sempre avuto paura di dirtelo, e a ragione, visto che ieri sera mi hai minacciato di non farmi continuare gli studi se non smetto di essere gay.”

Blaine, non-”

E mi hai tirato uno schiaffo.”

Lo sai che non devi rispondermi a tono, perdo le staffe se mi rispondi a tono.”

Mi hai insultato.”

Blaine stammi a sentire, il punto non è questo. Può anche passarti questa cosa, non vuol dire che-”

Papà, non mi passerà. In che lingua devo dirtelo che mi piacciono gli uomini e solo loro? Mi hai visto a letto con il mio ragazzo, due volte. Di quante conferme hai bisogno?”

Il punto è,” continuò Carl, scuotendo la testa e ignorando il discorso di Blaine, “che non riuscirò mai a trovarne un'altra come lei, come Marie. Non posso pensare di perderla. Non posso Blaine, sono arrivato a una certa età e con un divorzio alle spalle ho solo bisogno di tranquillità, ho bisogno di qualcuno come lei al mio fianco con cui invecchiare.”

Blaine si morse il labbro, incapace di dire nulla.

Sono vecchio Blaine, non posso pensare di ricostruire tutto da capo un'altra volta, ho bisogno di stabilità e di sapere che non devo preoccuparmi di invecchiare da solo. Hai idea di cosa voglia dire, Blaine? Invecchiare solo come un cane, senza nessuno con cui svegliarti la mattina, con cui parlare, ignorato dai tuoi figli, dal mondo, solo perchè sei vecchio, solo.”

A Blaine quasi mancò il respiro a quell'immagine.

Non voglio rimanere da solo, Blaine. Tu a settembre te ne andrai e io... ho bisogno di lei. Non ti ho mai chiesto altro in tutta la mia vita, e non ti chiederò altro.”

Cosa... non ho capito cosa mi stai chiedendo.”

Carl sospirò, avvicinandosi a lui e guardandolo quasi supplichevole. “Io e Marie ne abbiamo parlato molto ieri sera, e l'idea che i nostri figli escano insieme ci fa davvero stare male. Io posso capire che Sebastian sia importante per te... si vede che vi... vi volete bene... ma forse potresti pensare anche a come fare per cercare di far quadrare il tutto, far quadrare questo tentativo di ricostruire una famiglia da parte mia e di Marie. Io voglio solo il meglio per te, Blaine, e andrai a New York se è quello che desideri davvero, ma con una persona come Sebastian al tuo fianco non potrai mai essere davvero felice.”

Come fai a dirlo, non sai niente di me, di noi, tu non-”

Perchè lui è come tua madre, Blaine. Te lo ricordi il suo comportamento arrogante? Il modo in cui rispondeva sempre? Come si atteggiava e come se ne fregava di tutto e tutti?”

Ma io...” balbettò Blaine con un filo di voce. “Io sono importante per Sebastian.”

E secondo te io non lo ero per tua madre? Prima o poi si stancherà di te, come lei si è stancata di me. E allora ripenserai a quello che ti sto dicendo adesso, a quello che ti sto chiedendo. Hai tutta la vita davanti, una vita a New York in cui prometto non mi intrometterò se non vorrai, potrai fare quello che ti pare e stare con le persone che vuoi tu. Potrai essere felice, felice come non sono stato io.”

Ma Sebastian-”

Sebastian rimarrebbe comunque nella tua vita, non ti sembra un traguardo grandissimo questo? Se gli vuoi così bene dovrebbe essere un sollievo, dovrebbe farti stare meglio. E potremmo essere felici tutti, insieme.”

Fu in quel momento che Blaine capì cosa gli stava chiedendo suo padre.

Ma la cosa peggiore fu che non riuscì a rispondergli.

Non riuscì a dirgli di no.

 

*

 

Sebastian la sentì entrare mentre stava preparando il caffè. Passi leggeri dietro a di lui, il suono della porta della cucina che si chiudeva e quello di una sedia strascicata contro il pavimento.

Si immobilizzò, la schiena tesa e i nervi a fior di pelle, immerso nel silenzio.

Sua madre non disse nulla, ma Sebastian continuò a darle la schiena.

Da quanto tempo lo sapevi?”

La sentì sospirare, ma non udì alcuna risposta, quindi si voltò per guardarla in faccia, incrociando le braccia al petto.

Da quanto tempo lo sapevi?”

Dalla prima volta che vi ho visto insieme, quando ho conosciuto Blaine.”

Sebastian quasi si sentì mancare.

Ma non... non sapevi che io fossi gay.”

Sono tua madre, pensavi davvero che non lo sapessi? Potrei anche essere stata poco... presente, ma questo non vuol dire che non ti conosca. Ho fatto finta di non saperlo la sera che me lo hai detto.”

Sebastian si morse il labbro, quasi scioccato dalle parole della donna.

Quindi fammi capire, tu hai sempre saputo che io e Blaine stavamo insieme e non mi hai mai detto niente?”

A cosa sarebbe servito dirti qualcosa?”

Non lo so, magari a farmi credere che mia madre vuole far parte della mia vita.”

Sebastian, a me interessa la tua vita, ma-”

Ma fammi il piacere,” Sebastian sbuffò, scocciato, sentendo la rabbia salirgli su per la gola. “Se potessi starmi lontano fino alla fine dei tuoi giorni lo faresti.”

Mi ferisci se mi dici queste cose.”

Beh, a me ferisce il fatto che mia madre che sapeva non ha detto niente per difendere il mio ragazzo dalle minacce di suo padre. Perchè non hai detto nulla a quell'uomo di merda?”

Ci...” Marie scosse la testa, quasi esasperata, “Ci ho provato a parlargli, sia ieri sera che stamattina, ma mi ha liquidata in due parole, non ho voluto starmi a sentire.”

Gran bella persona che ti vuoi sposare.”

Marie sospirò, portandosi una mano tra i capelli spettinati. “Sebastian, qui la questione è seria... bisogna capire cosa volete fare tu e Blaine.”

Il ragazzo spalancò gli occhi a quelle parole, scuotendo la testa quasi come se non avesse capito la domanda. “Cosa vogliamo fare? Ma stai scherzando, spero. Io e Blaine continueremo a stare insieme. A me non frega un cazzo se voi volete sposarvi o meno, io voglio stare con lui. Non c'è niente di cui discutere.”

Anche lui è d'accordo con questa idea?”

Sebastian si morse il labbro, mentre tutte le crisi di panico del suo ragazzo gli tornavano in mente. “Certo,” rispose fermo e arrabbiato.

Sebastian siete... siete giovani e non capite cosa è meglio... forse dovreste davvero ascoltarci e lasciare che vi consigliamo a-”

No!” Sebastian a quel punto perse la pazienza, fece un paio di passi avanti e appoggiò i palmi sulla superficie liscia del tavolo senza smettere di guardare gli occhi della madre, troppo simili ai suoi. “Stammi a sentire bene, perchè questa cosa ho intenzione di dirtela una volta sola. Io non sono te. Io non sono una tua versione più giovane. Se tu sei andata in un bar a ubriacarti e farti sconosciuti dopo aver scaricato il fidanzato del liceo ed esserti trovata incinta di me due settimane dopo, non vuol dire che io farò i tuoi stessi errori.

Marie sbiancò a quelle parole e al tono mortalmente serio del figlio.

Sebastian, tu non sei mai stato un-”

Errore? Ah davvero? Credi davvero che papà non mi abbia raccontato che ha dovuto pagarti per non abortire? Che tutti i soldi per crescermi te li ha dati lui? Pensi che non abbia mai notato che fino a dieci anni mi guardavi con disgusto tutte le volte che ti presentavi a casa? Credi che sia stato facile crescere con una madre che ti odia e non vuole avere nulla a che fare con te perchè sei stato un cazzo di errore di una sera?”

Marie stava piangendo a quel punto, le mani strette l'una nell'altra, le nocche bianche.

Mi dispiace di... di non essere stata una buona madre,” disse tra i singhiozzi, “Sto cercando di rimediare, di darti la famiglia che prima ero troppo egoista per avere.”

Arrivi tardi. Io non voglio più niente da te. Hai capito? Niente. Voglio stare con Blaine perchè è l'unica persona che mi ama nonostante tutto. E non lascerò che voi due me lo portiate via.”

Io non voglio portarti via niente, sono preoccupata per te, non voglio che... voglio solo sapere che sei felice.”

Sebastian a quel punto scosse la testa e tornò a voltarsi verso la macchinetta del caffè, dando le spalle alla madre.

Se vuoi davvero che sia felice, stai fuori dalla mia vita. Non voglio avere nulla a che fare con te o con la persona che ti vuoi sposare.”

Sebastian quasi si aspettava una replica da parte della donna, ma tutto ciò che arrivò alle sue orecchie furono un paio di passi e la porta della cucina che si chiudeva.

 

 

 

Alla faccia del fine settimana movimentato, qualcos'altro no?”

No, direi che è tutto, ti ho mica detto che mio padre ci ha beccati a fare roba? Mi padre che non sapeva che fossi gay?”

Perchè, negli ultimi venti minuti mi hai parlato di altro per caso?”

Blaine sbuffò, lasciandosi cadere sul suo letto, il cellulare premuto contro l'orecchio.

Il bello è che io lo sapevo che sarebbero successi dei casini del genere.”

Non avevo idea fossi diventato un veggente.”

E dai, Kurt, sono serio. Sai quella sensazione che pensi no questa cosa se la faccio va tutto a puttane?”

Stai parlando di quella cosa chiamata buon senso?”

Uhm uhm.”

Buffo, e io che pensavo avessi perso tutto il tuo buonsenso nell'esatto momento in cui hai deciso di metterti con Sebastian.”

Io lo sapevo che ci avrebbero scoperti, ultimamente avevamo abbassato la guardia e poi... oddio ma stavamo così bene, cioè proprio senza problemi, come se fosse stata la cosa più facile del mondo e ci dimentichiamo di chiuderci a chiave e... siamo due idioti.”

Sentì Kurt sospirare dall'altro capo del telefono. “Mi piacerebbe dirti che non lo siete, ma lo sai che non dico bugie. Questa era una cosa delicata e tu praticamente gliel'hai sbattuta in faccia a tuo padre come se nulla fosse. Questo ovviamente non gli da il diritto di schiaffeggiarti e ricattarti con l'università, però ecco, forse l'avrebbe presa in un'altra maniera se glielo avessi detto tu con calma senza drammi da cinema.”

Blaine strizzò gli occhi. “Avanti, puoi dirmi te l'avevo detto, prometto che non mi arrabbio.”

Non ti voglio fare la predica, Blaine, mi dispiace che tuo padre non sia stato così comprensivo, ma io te l'avevo detto di dirglielo ed evitare che lo scoprisse per altre vie.”

Perchè hai sempre ragione?”

Perchè sono favoloso.”

Blaine fece un sospiro profondo, massaggiandosi le tempie e percependo l'inizio di un gran bel mal di testa.

Ma siete ancora al lago?”

No, siamo tornati a casa nel pomeriggio, io e papà per primi, ma è da stamattina che quasi non mi parla.”

Pensavo che ti avesse detto di tutto ieri sera...”

Beh sì, poi stamattina è venuto a... a farmi un discorso strano, che... mi ha praticamente chiesto di mollare Sebastian così lui e Marie possono sposarsi.”

... gli hai detto che non può chiederti una cosa del genere, vero?”

No.”

Blaine!”

Mi ha confuso! Ha cominciato a dirmi queste cose che è vecchio e che ama Marie e che vuole invecchiare con lei e che io e Sebastian potremmo avere comunque contatti l'uno con l'altro e mi guardava in un modo che io davvero boh... mi ha detto che se non è con lei lui invecchierà da solo e lo so che é uno stronzo, ma io a mio padre voglio bene e non voglio... io voglio che sia contento anche lui... sono... non so neanche cosa dovevo dirgli.”

Per evitare di invecchiare da solo potrebbe cominciare a voler bene a suo figlio, ma lasciamo stare... Blaine, te ne sei accorto o no che stava facendo leva sul tuo senso di colpa da figlio?

Sul mio cosa?”

Ha sagacemente usato il tuo senso di colpa per ottenere quello che voleva, ovvero instillarti il dubbio su Sebastian e su quello che siete.”

Lui ha detto che Sebastian è come mamma, che una volta stufato mi lascerà.”

Blaine non-”

E' la stessa cosa che mi hai sempre detto anche tu. Che mi hanno sempre detto tutti. Che lui non è una persona di cui fidarsi, che mi userà e basta.”

Oh mio Dio, non ci credo che ti sto davvero dicendo queste cose, ma... mi sbagliavo, su Sebastian e sul vostro rapporto. Mi sono sempre sbagliato, perchè va bene, forse all'inizio era così, perchè insomma, io me li ricordo i suoi racconti e roba varia, ma si vede che nel frattempo è cambiato, ma è cambiato per merito tuo. Non potrebbe mai usarti. Magari lo avrebbe fatto il Sebastian di prima, quello di adesso non potrebbe mai. Ti guarda sempre con degli occhi da triglia da far spavento quasi.”

Blaine non rispose al monologo di Kurt, si rannicchiò su un lato e nascose la testa sotto al cuscino.

Blaine, sei ancora lì?”

Sì... ma... e se il Sebastian vecchio tornasse e tu e tutti gli altri avessero ragione su di lui?”

Io non ci credo che ti ha davvero messo in testa questi dubbi. Blaine, dimenticati quello che ti ha detto tuo padre, è soltanto un egoista che si interessa solo di se stesso.”

Blaine si morse il labbro. “Non voglio soffrire, non voglio stare male un'altra volta.”

Non starai male un'altra volta, ehi, te lo prometto. Sebastian non ti farà del male. Davvero Blaine, quegli occhi da triglia sono la prova sufficiente. E ricordati che io ho sempre ragione.”

Uhm.”

Non mi credi, vero?”

No, sì che ti credo, ma sono... sono un po' stanco... ti dispiace se ci sentiamo domani?”

Dovresti davvero imparare a dire le bugie, mio carissimo Pinocchio.”

Blaine si lasciò scappare un sorriso. “A domani Kurt.”

A domani, scrivimi se hai bisogno, lo sai!”

Blaine annuì, spegnendo la chiamata e facendo un sospiro, portandosi una mano tra i capelli e sentendo il mal di testa farsi sempre più forte. Traballò fino in bagno per prendersi le sue solite pastiglie, per poi tornare a letto e andare a dormire, cercando di non pensare a quello che gli aveva detto Kurt e a tutti i pensieri che gli affollavano la mente.

Si mise sotto le coperte e impostò la sveglia, per poi notare un messaggio che doveva essergli arrivato mentre era in bagno.

Sono arrivato a casa, posso chiamarti?

Si morse il labbro nel vedere chi fosse il mittente e il cuore gli si strinse in una morsa.

Non rispose a Sebastian, non trovò il coraggio, appoggiò il cellulare sul comodino e si voltò dall'altro lato, aspettando inutilmente di riuscire ad addormentarsi mentre le lacrime gli solcavano le guance.

 

 

 


Guardate che li sento tutti gli accidenti che mi state mandando eh. Madò, come sono baldracca.

Io vi dico che non volete il prossimo capitolo, meglio che non sapete e so quando lo pubblico, va.

Credo di avervi un bel po' scioccato con queste conversazioni, soprattutto con quella tra Sebastian e sua madre, ecco perchè lui non la può vedere e la odia tantissimo. L'avevo promesso un bel dramma.

Inoltre ci terrei a fare una precisazione: ho scoperto l'altro giorno mentre correggevo il capitolo 10 di Wolf Like Me (se non la leggete leggetela perchè è una delle storie seblaine più belle di sempre ed è tradotta magnificamente dalla mia metà e da quella baldracca di Medeafarina) che la mamma di Sebastian pure in quella storia si chiama Marie, e cioè, sono scema io che non me ne sono accorta quando ho plottato la mia. Io sono sempre tremendamente ripetitiva con i nomi, quindi davvero non ci ho fatto caso e l'ho scoperto giusto mentre correggevo l'aggiornamento. Non sono una copiona, giuro, sono quasi tentata di cambiarle il nome in questa storia, ma sono abbastanza sicura che verrebbe fuori un gran bel casino quindi boh. Volevo solo dirlo e mettere le mani avanti perchè mi sento tremendamente in colpa, ecco.

Ad ogni modo. Spero con questo discorso di avervi distratto un po' e avervi ricordato che sono carina e coccolosa :3

A presto con l'aggiornamento!
Marti

 

 

PS se mancano delle “s” qua e là, la colpa è della mia tastiera che si rifiuta di collaborare. Se trovate in giro qualche Sebatian ditemelo che provvedo a correggerlo.
E voi 3 baldracche non provate a prendermi in giro perchè sennò vi faccio piangere tantissimo il prossimo capitolo ECCO.
   
 
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