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Autore: TiffSally    25/02/2013    1 recensioni
Kurt e Blaine non si sono mai conosciuti, ma entrambi vivono a New York.
Una storia d'amore che nasce fra l'erba e le panchine, fra incomprensioni e baci.
Dal primo capitolo:
"New York era stata la sua via di fuga da uno stato bigotto e nonostante si trovasse lì ormai da mesi si sentiva ancora spaesato, gli mancava qualcosa, ma non sapeva cosa."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8




“Sei impegnato?”


Sputò fuori Blaine. Erano ancora a pochi centimetri di distanza nonostante avessero smesso di baciarsi da una buona manciata di minuti, lo sguardo si spostava velocemente dai suoi occhi alle sue labbra, aveva ancora voglia di baciarlo, era diventato una droga, non il gesto in sé, ma la sensazione inebriante che lo invadeva quando le loro bocche si incontravano.

Sentiva il fiato mancargli e il cuore perdere innumerevoli battiti, sentiva strane scosse e brividi per tutto il corpo.

 

“No. Non ho lezione e oggi è il mio giorno libero, perchè?”

“Voglio stare con te. Cioè, vorrei passare il resto della giornata con te, solo che..”

 

Era innegabilmente agitato, aveva paura di fare le cose troppo velocemente, ma ogni volta che guardava Kurt il suo cervello si spegneva, ogni pensiero razionale si addormentava e il cuore e i sentimenti prendevano il sopravvento.

 

“Solo che?”

 

Kurt adorava come Blaine passasse da sicuro di sé a imbarazzato in meno di mezzo secondo, quando abbassava lo sguardo per fissarsi le scarpe si creavano delle bellissime e delicate ombre sul suo viso grazie a uno strano gioco di luce del sole sulle sue lunghe ciglia.

 

“Solo che.. sono stanco morto e non penso di riuscire ad andare in giro, quindi.. quindi volevo sapere se ti andava di venire da me..”

“Sì, va bene.. suppongo.”

 

Ora quello agitato era lui, aveva voglia di stare con Blaine ma non in quel senso, non ancora e aveva paura che il ragazzo lo avrebbe liquidato una volta saputo.

L'altro però capì subito le sue titubanze e si affrettò a chiarire la situazione, perchè non voleva che fra loro ci fosse alcun tipo di tensione.

 

“Non dobbiamo fare nulla di speciale, magari guardiamo un film mangiamo qualche schifezza e se puoi e vuoi puoi fermarti a cena. Una giornata tranquilla.”

 

Kurt si tranquillizzò nel momento in cui incrociò il suo sguardo rassicurante e dopo che vide il suo sorriso che gli diceva che doveva fidarsi e che non avrebbero fatto nulla di quello che lui temeva.

 

“D'accordo. Andiamo?”

 

Blaine rimase un attimo senza parole, con la bocca semi aperta, gli occhi spalancati, le sopracciglia arcuate e la fronte corrugata, ma subito dopo tutta la sua euforia venne fuori.

 

“CERTO!”

 

Si portarono l'uno di fianco all'altro, tanto vicini da poter sentire chiaramente i loro profumi.

Quello di Blaine era forte e inebriante, quello di Kurt più delicato ma allo stesso tempo pungente.

Così vicini che le loro dita continuavano a sfiorarsi e dopo la terza volta fu scontato e naturale prendersi per mano, inizialmente con delicatezza e poi con più forza.

Blaine aveva le mani ruvide, calde e anche un po' callose, quelle di Kurt erano lisce e morbide, leggermente fredde.

Erano fuoco e ghiaccio che si fondevano, carta vetrata e seta che si sposavano.

Kurt emise un sospiro leggero e sorrise perchè sentiva che ora potevano cominciare insieme, Blaine se ne accorse e strinse un po' di più la presa accarezzandogli le dita intrecciate, mentre un sorriso involontario gli spuntava sul viso.

 

 

*

 

“Siamo arrivati.”

“Aspetta.. Tu vivi qui?!?”

 

La voce di Kurt era di un'ottava più alta, era sbalordito. Si trovavano davanti ad un'elegantissima palazzina di otto piani con la facciata rossa e un numero esorbitante di finestre contornate da cornici in marmo e ai lati della struttura si intravedevano dei balconcini in mattoni.

 

“Sì, perchè?”

“Per.. perchè sembra una zona molto.. sì, insomma, una zona piuttosto costosa.”

 

Kurt era in imbarazzo, aveva capito che Blaine era benestante perchè sapeva che la Dalton Academy era una scuola privata tanto prestigiosa quanto cara, ma non si immaginava così tanto benestante.

Sentì una stretta alla mano, si girò verso il ragazzo di fianco a lui, i cui occhi e il sorriso gli scaldarono il cuore facendolo tranquillizzare. Era come vedere il primo raggio di sole dopo una tempesta, ti fa capire che la luce sta tornando e non c'è più nulla da temere.

 

“Dai andiamo.”

 

Blaine inserì la chiave nella toppa e tenne aperta la porta per fare entrare Kurt nell'androne, per poi riprenderlo velocemente per mano e guidarlo verso l'ascensore.

 

“Magari ora mi dirai che abiti nel loft all'ultimo piano.”

 

Il sarcasmo di Kurt non tardò ad arrivare, lo usava spesso per dire quello che pensava o, in quel caso, per salvarsi dall'imbarazzo.

Blaine rise di gusto.

 

“I miei genitori non sono mica parenti di Re Mida, abito al sesto piano comunque.”

 

La campanella dell'ascensore li avvisò che era arrivato, entrarono dentro e appena le porte si chiusero Blaine prese per i fianchi Kurt e lo fece aderire alla fredda parete sinistra, erano a una spanna di distanza.

 

“Ciao.”

 

La voce di Blaine era un sussurro basso e così sexy che Kurt non gli rispose nemmeno, semplicemente si buttò sulle sue labbra e lo baciò con passione, mettendo le mani sulla sua schiena e facendo aderire i loro corpi il più possibile.

Le loro lingue entrarono subito in contatto, tempestivamente. Blaine sapeva di caffè e Kurt di menta, si fondevano perfettamente.

La magia dovette interrompersi nel momento in cui la cabina smise di muoversi, la campanella suonò di nuovo e le porte si aprirono mostrando una signora anziana, da capelli biondi cotonati con uno sguardo stizzito, che osservava i due ragazzi, decisamente rossi in viso visto quello che era appena successo e anche per il rigonfiamento dei loro jeans.

 

“Emh.. Salve signora Mc Dougal, tutto bene oggi?”

 

Blaine cercò di sorridere nel modo meno falso possibile mentre uscivano per fare entrare la signora, che non gli rispose nemmeno, si limitò a un verso di assenso.

 

“Simpatica la tua vicina.”

“Mi odia dal primo giorno in cui ho messo pieno su questo pianerottolo, credo pensi che sia solo un ragazzino viziato..”

 

Lo sguardo di Blaine divenne triste e pensieroso, Kurt allora lo baciò su una guancia, non poteva vederlo così, lui era nato per risplendere.

 

 

 

*

 

L'appartamento B26 non era poi così grande come Kurt si aspettava e fu grato di ciò.

Dal disimpegno si entrava in un modesto soggiorno dove c'era un divano di pelle nero con davanti un tavolino su cui vi si trovava una tazza blu e diversi spartiti sparsi.

La parete era coperta da una grande libreria occupata da ogni tipo di libro, cd, dvd e disco in vinile e nella parte inferiore centrale vi era posizionata la televisione con di fianco un grande stereo.

La stanza era divisa dalla cucina modesta in acciaio da un grande bancone adibito a tavolo, era infatti coperto da una colorata tovaglia con al centro un vaso con dei fiori arancioni.

 

“Film?”

 

“Sì, cosa guardiamo?”

 

“Scegli pure tu, mi fido. I dvd sono nella colonna sulla destra, intanto io faccio i pop corn.”

 

“Io..”

 

“Non li condisco ok? Niente burro né sale, promesso.”

 

Kurt sorrise e iniziò a scorrere la lunga fila di dvd, c'era di tutto: dai film disney a ogni musical conosciuto, fino a film d'azione e fantasy.

 

“Mmm, direi che questo è perfetto!”

 

Blaine si sporse dalla cucina per vedere cosa il ragazzo avesse scelto e notò la copertina dei uno dei suoi film preferiti.

 

“Amo 'Orgoglio e pregiudizio', i film in costume li trovo magnifici.”

 

Sorrise raggiante, vista la scelta poteva dedurre facilmente che avessero un altro interesse in comune e infatti era così.

 

“Anche io e poi Mr. Darcy ha un fascino senza tempo.”

 

Blaine prese la custodia e diede la ciotola dei pop corn all'altro invitandolo a mettersi comodo sul divano, mentre lui faceva partire il film.

Quando si piegò in avanti Kurt non potè fare a meno di buttare l'occhio e quello che vide gli piacque molto.

Com'è che si diceva? Ah si! Blaine aveva proprio un sedere che parlava, tondo, perfetto e sicuramente sodo e quei pantaloni rossi lo fasciavano perfettamente, dovevano essere dichiarati illegali.

Quando tornò in posizione eretta distolse subito lo sguardo, non voleva sembrare un maniaco nonostante fosse anche lui un giovane uomo con quel tipo di esigenze.

Per la prima mezz'ora cercarono di non invadere lo spazio dell'altro, poi piano piano si fecero più vicini fino a che Blaine non si accoccolò fra le braccia di Kurt, appoggiando la schiena al suo petto e sistemando la testa sulla sua scapola. Questo aveva iniziato ad accarezzargli il braccio e non si sorprese quando, circa dieci minuti dopo, il moro si addormentò.

Aveva le labbra dischiuse e il respiro profondo, era una visione dolcissima, per questo non volle svegliarlo nemmeno quando il film fu finito, semplicemente rimase lì a coccolarlo. Lo vide rannicchiarsi su se stesso, probabilmente per il freddo, così si allungò per prendere la coperta di fianco a loro e gliela stese sul corpo.

Non sapeva esattamente per quanto tempo rimasero così, ma dal sole ormai calato supponeva fossero le sei passate. Dopo poco Blaine iniziò a muoversi, per poi aprire gli occhi con calma.

 

“Ben svegliato.”

 

La voce di Kurt era calda come quella di una madre che sveglia il figlio la mattina perchè deve andare a scuola. Gli accarezzò una guancia e appena Blaine riaccese il cervello si tirò su di scatto con l'aria preoccupata e mortificata.

 

“Oddio Kurt mi dispiace mi sono addormentato! Ma quanto è passato? Oddio ma è gia buio! Perchè non mi hai svegliato?!”

“Perchè eri stanco e vederti dormire è stata una delle cose più dolci che io abbia mai visto.”

 

Gli mise una mano sulla guancia e si sporse per baciarlo, ma venne fermato.

 

“No aspetta devo avere un alito tremendo, fammi andare a..”

“Blaine sta zitto e baciami.”

 

Decise di non obiettare, chiuse gli occhi e si lasciò andare all'ennesimo bacio con Kurt.

Si baciarono a lungo, prendendo fiato solo di tanto in tanto, sdraiati sul divano sotto la coperta, che prima odorava di Blaine e adesso di loro, ma erano entrambi certi che il calore che provavano non fosse dovuto a quel quadrato di stoffa, bensì ai loro corpi che aderivano perfettamente e ai loro cuori che non avevano mai battuto così forte.




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Holaaa! Scusate se aggiorno solo ora ma la scuola mi sta devastando.
Maledetta maturità!
I commenti sono ovviamente graditi :)
Alla prossima!

P.S Vi lascio il mio Ask nel caso vogliate chiedermi qualcosa, riguardante alla storia e non :) Thttp://ask.fm/TiffSally

  
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