le brave ragazze vanno a scuola, mi dicevano.

le brave ragazze non mettono i vestitini corti il sabato sera.

le brave ragazze prendono bei voti.

le brave ragazze sorridono a tutti, anche se non vogliono.

ci ho provato a fare la brava ragazza, ma non ha funzionato.
mi sciolgo la coda di cavallo e scuoto la testa, come se l'aria fresca della florida potesse entrarmi nel cervello e farmelo tornare a posto.
mi guardo le punte delle nike, piene di sabbia, e comincio a camminare dall'altro lato della piscina, un po' più velocemente.
'ehi faith.' mi volto di scatto e per poco non cado nella piscina. non sono ancora brava a fare la bad girl.
'oi candy.' cerco di mantere il mio sguardo da dura, ma non lei non funziona. voglio dire, lei sa bene com'ero prima di arrivare qui.
è così bella. i suoi capelli biondi sono sempre scompigliati, non usa un velo di trucco, ha sempre gli occhi rossi per colpa del fumo, ma è sempre spettacolare.
a dirla tutta sono pure invidiosa di lei. è perfetta, quel tipo di perfezione che ti lascia a bocca aperta.
'ti sei incantata? ehi.' mi accorgo di stare fissando un punto intefinito oltre alla sua spalla e mi scuoto di colpo, realizzandolo.
'no, vai. dimmi. hai bisogno?' sorrido.
'see. sai dirmi dov'è brit? ho bisogno di dirle di portare il suo culo su sta poltroncina di merda, dobbiamo contare i soldi che ci rimangono.'
'per cosa?' dico fingendomi stupita.
'lo sai per cosa, raggio di sole!' e così dicendo mi da' un buffetto sulla guancia, solo un po' troppo forte.
'candy, tu sei completamente fatta. vai a dormire un po'.' sono veramente preoccupata per lei. non è mai stata una 'brava ragazza', ma era normale. non era dipendente, stava bene. forse l'unica cosa di cui era dipendente erano le patatine fritte. be', certo, fumava, ma non così. fumava ogni tanto, quando capitava.
'io non sono fatta, cosa ti fa pensare che io sia fatta?' 
'il fatto che i tuoi occhi siano più rossi del mio costume. vai a riposarti un po', con brit ci parlo io. cotty è in camera che ti aspetta.'
apre la bocca, come se volesse ribadire qualcosa, ma la richiude prendendo un bel respiro e guardandomi con occhi stanchi.
'forse sì. fooorse sì.' dice guardandosi i piedi.
le prendo la mano e la stringo forte, cercando di farlo sembrare un gesto rassicurante, ma lei fa scivolare fuori la mano dopo pochi secondi. a passi senti e stanchi si avvia verso l'hotel.
forse ora riesco a riprendere quello che stavo facendo.
lo vedo lì, appoggiato con la schiena contro la porta e mi sorride.
ha i denti talmente bianchi che il suo sorriso risplende nella notte e gli occhi gli brillano.
'keep shining, yeah, yeah, ke-ke-keeep shining' 
appena arrivo verso di lui smette di fumare e mi mette sul fianco la mano non occupata dalla sigaretta.
ah no, non è una sigaretta.
'mi avevi detto che almeno ci provavi a smettere.'
'ti ho detto che ci avrei provato, non che ci sarei riuscito.' mi sorride. ha quel genere di sorriso contagioso, e sento anche io il bisogno di sorridere, ma so che non è il caso.
'ti hanno già messo dentro una volta, non voglio succeda ancora.'
'sta volta ho te, non mi farò sbattere dentro.'
mi prende la testa con le mani e me l'avvicina alla sua. siamo talmente vicini che potrei contare le striature di colore nelle sue iridi, ma non credo che ne varrebbe la pena. sento i suoi pettorali alzarsi ed abbassarsi e so che sarei disposta a passare tutta la mia vita così. mi alzo in punta di piedi e finalmente le sue labbra si poggiano contro alle mie e, come ogni volta, le farfalle nel mio stomaco si danno alla pazza gioia.
'but darling, you are the only exception,
you are the only exception,
you are the only exception,

you are the only exception'
le nostre bocche combiaciano perfettamente, come sempre. non battiamo mai i denti, lui mi abbraccia forte facendomi sentire protetta, mi prende la faccia con le mani, mi tocca le guance, con le mani segue il contorno delle mie braccia e dei miei fianchi, del mio naso, degli zigomi, delle orecchie.
è tutto così perfetto, sempre.
a volte ho paura. si ha sempre paura di essere felici. perchè quando sei felice sai che arriverà qualcosa che farà andare storto tutto.
ma con lui non penso succederà.
no, con lui no.
'you are the only exception,'

'a che pensi piccola?' dice staccandosi dalle mie labbra.
'a... a niente! nulla. perchè? perchè me lo chiedi?' scoppia a ridere e mi accarezza la guancia destra.
'così, per chiedere.' comincio ad accarezzare la sua mano, ma la sfila subito, e non riesco a capire se lo faccia con dolcezza o cattiveria, per questo lo guardo con sguardo interrogativo.
'nulla piccola, tranquilla.' e così dicendo dalla tasca destra del costuma si sfila un pacchetto di drum o qualsiasicosasiano e se ne accende uno.
'vuoi?' dice allungandomene uno.
sono un po' offesa. lo so che non è droga, lui sa che fumo anche io, lo sanno tutti. ma eravamo solo noi, io e lui, e i nostri baci. veramente ha dovuto interrompere tutto per una cazzo di fottutissima sigaretta?
'no, fanculo. ci vediamo un'altra volta.'
mi giro su me stessa e comincio a camminare. vorrei correre, ma da brava bad girl non lo posso fare, e il bordo della piscina è scivoloso.
è scivoloso. talmente scivoloso che anche camminando si può cadere.
già, anche camminando. passo oltre alla prima piscina, quella per bambini e arrivo a quella più profonda. solo allora mi accorgo.
è la cosa peggiore che potesse capitare. ma so già che è troppo tardi quando lo vedo.
candy è lì, a terra, a faccia in giù nell'acqua.
merda. e il mondo mi cade addosso.