25/02/2013
2 recensioni'Lautolesionismo e i disturbi alimentari sono una cosa stupida.'
Quelle parole rimbombavano in me. mi chiedevo come a scuola si potessero dire cose del genere.
Davvero pensavano ciò? Pensavano davvero che portare una persona a odiare se stessa fino a questo punto fosse una cosa stupida?
Ero seduta all'ultimo banco, sentivo pensieri dei miei compagni riguardo ciò. Sentivo, e più ascoltavo più le lacrime aumentavano.
La mia testa era chinata, guardavo il libro, come se niente fosse. Avevo in me rabbia, dolore, come si potevano anche solo pensare cose del genere?
Ero stanca di tutto ciò.
La mia voce insicura si sentì nel silenzio della lezione: 'pensate davvero ciò? è da stupidi quindi? Sapete chi sono gli unici stupidi? Voi. Perchè è colpa vostra se le persone arrivano a fare questo. Colpa dei vostri 'grassa', 'brutta', 'muori'.Tanto lei è solo una sfigata. Non ha amici, non la difende nessuno...'
Il professore mi interruppe, la classe rise.
E via con insulti e prese in giro. Mi sentivo così debole, non risposi, e riabbassai la testa.
Torna a casa, mi guardai allo specchio.
Odiavo farlo.
Odiavo profondamente ogni centimetro del mio corpo. Tutti gli insulti mi rimbombano nelle orecchie. 'Sei grassa, fai schifo'. Andai in bagno a vomitare, ormai era come un rito. Un rito da cui non uscivo più. Vomitai fino a far uscire il sangue. 'Hanno ragione, sono una balena, devo dimagrire'.
Vomitai fino a non poterne più, mi sedetti a terra e iniziai a piangere, ero stanca di tutto ciò. All'improvviso smisi.
Alzai lo sguardo, asciugai le lacrime e mi alzai. Frugai nei cassetti, cercai ovunque.Finalmente la trovai, la rigirai tra le dita.
La mia vecchia amica, era tanto che non la usavo.
Appoggiai il metalo freddo sulla pelle del polso, mi venirono i brividi, le vecchie cicatrici bruciavano.Premetti forte, uscì una prima goccia di sangue, la sua vista mi provocò una sensazione di felicità, di serenità.