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Autore: avalonne    25/02/2013    4 recensioni
Narcissa Malfoy è furibonda: suo marito non intende avere altri figli e ha osato addirittura insinuare che nel ramo Black possano albergare diverse mele marce. Accecata dall’ira, si reca a Diagon Alley, dove incontra un affascinantissimo mago e la rabbia ha il sopravvento sulla razionalità.
Benvenuti nella mia storia crack, che ha partecipato al contest "Ossessione per il crack di Risa e Mitsuki e si è classificata prima tra le storie giudicate da Risa!
Come avete intuito la Signora Malfoy si troverà alle prese con un mago differente da Lucius ... ma sarà all'altezza delle aspettative di Narcissa???
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Luna Lovegood, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Come ho detto nell'introduzione, questa storia ha partecipato al Contest: "Ossessione per il crack (la sfida nella sfida: Risa vs Mitsuki)"
Ho partecipato nella squadra di Risa e ho incredibilmente vinto il primo posto! In coda posterò il giudizio di Risa.




Nickname su EFP e forum: Avalonne
Titolo della storia: Figlio unico
Coppia: Narcissa Malfoy/Gilderoy Allock
Rating: Giallo
Genere: introspettivo
Avvertimenti: crack paring
Introduzione: Narcissa Malfoy è furibonda: suo marito non intende avere altri figli e ha osato addirittura insinuare che nel ramo Black possano albergare diverse mele marce. Accecata dall’ira, si reca a Diagon Alley, dove incontra un affascinantissimo mago e la rabbia ha il sopravvento sulla razionalità.
NdA: la storia si svolge quando Draco ha tre anni, non ho idea di cosa stesse facendo in quel momento Allock, ma ho supposto che fosse appena tornato in Inghilterra da una delle sue “imprese”. Spero di non essere andata troppo OOC con Narcissa, in quanto non so se sarebbe davvero capace di tradire il marito, ma in fin dei conti non abbiamo molte testimonianze della vita di coppia dei coniugi Malfoy. In quanto a Allock non ho una grande passione per lui e penso si veda da come ho descritto la sua performance.
 
 
La bella donna oscillò pericolosamente dopo essere stata urtata, i suoi occhi lanciavano saette e la mano sarebbe già ricorsa alla bacchetta, se non avesse rischiato di cadere. Gilderoy Allock le cinse galantemente la vita, impedendole di scivolare a terra.
- Si è fatta male, Signora? - Chiese il mago con voce seducente.
Gilderoy era da poco tornato in Inghilterra e si era immediatamente recato al Ghirigoro per depositare il suo ultimo libro in cui raccontava delle sue meravigliose imprese. La serata era così mite che aveva preferito tornare a casa passeggiando, anziché Smaterializzandosi direttamente; così almeno raccontava in giro, la verità è che amava bearsi delle attenzioni della gente, soprattutto se si trattava di affascinanti signore come quella che aveva appena soccorso.
 
Narcissa Malfoy era furiosa. Reduce dall’ennesima litigata con Lucius si era recata a Diagon Alley, per smaltire la sua ira. La discussione con suo marito era sempre la solita, da ormai troppo tempo. Draco aveva già compiuto il terzo anno di età e, secondo Narcissa, era tempo che avesse un fratellino o una sorellina, ma Lucius non aveva intenzione di avere altri figli. Suo marito sosteneva che un secondo erede avrebbe indebolito il potere della famiglia e quella sera si era spinto oltre, insinuando che la famiglia Black aveva più di un ramo marcio nel suo albero genealogico, pertanto non voleva rischiare. Il riferimento a sua sorella e suo cugino era un colpo basso che la strega non gli aveva perdonato. Il suo rifiuto l’aveva umiliata come donna e come Purosangue e non aveva intenzione di tornare a casa finché non si fosse calmata, ma quella sudicia strega che l’aveva travolta per strada aveva fatto salire la sua irritazione alle stelle.
La poveretta avrebbe rischiato una brutta fine se mani forti non avessero afferrato la Signora Malfoy e una voce suadente non avesse mormorato al suo orecchio: - Si è fatta male, Signora?
Narcissa si voltò e si perse in quegli occhi blu mare che la guardavano come se volessero sondarle l'anima e in quelle labbra che le sorridevano maliarde.
- Ora sto molto meglio, grazie.
 
Il mago e la strega rimasero per un attimo incantati a guardarsi sulla via. Gilderoy era affascinato da quella donna dal portamento tanto altero, ma al contempo da quello sguardo così fiammeggiante e Narcissa sentiva l’ira che l’aveva pervasa fino a quell’istante, sciogliersi fino a diventare qualcos’altro, desiderio che le infiammava le viscere.
- Mi sembra leggermente turbata, vuole che l’accompagni a sedersi? - Chiese ancora Allock.
In quel momento la strega realizzò di essere la Signora Malfoy e che si stava intrattenendo con un mago dallo stato di sangue sconosciuto sulla pubblica via; in un altro momento avrebbe sdegnato l’offerta, ma la rabbia che covava contro Lucius la portò a comportarsi in maniera differente dal solito.
- Grazie, non conosce un posto riservato per caso? - Domandò fissando Gilderoy dritto negli occhi.
Il mago colse al volo l’allusione che la donna gli stava lanciando e non si fece scappare l’occasione.
- Casa mia si trova proprio qua dietro, se vuole riposarsi un momento.
 
La passione li travolse non appena si Materializzarono nell’ingresso. I due maghi non si risparmiarono baci e morsi, quasi a perdere il fiato, fino a farsi male, fino a perdersi l’uno nell’altra.
Mai, in nessuno dei suoi viaggi, Gilderoy aveva incontrato una donna simile. Era fuoco e ghiaccio allo stesso tempo, bellissima e letale, ardente e pericolosa. Dal canto suo Narcissa sembrava aver rotto un argine: la delusione e la rabbia causatele da Lucius si erano canalizzate in passione allo stato puro, la vena di follia Black che caratterizzava da generazioni la sua famiglia sembrava aver scelto quel momento per esplodere.
“Bene” pensò mentre l’ultimo suo indumento cadeva a terra “se Lucius non vuole un altro figlio, troverò un altro modo per averlo!” E si avventò sulla bocca dell’uomo, mentre le sue lunghe gambe gli si allacciavano al bacino.
 
Pochi minuti dopo, Gilderoy si accasciò sul materasso, lasciando una Narcissa alquanto insoddisfatta. Per quanto l’uomo fosse bellissimo non aveva un briciolo del carisma e della passione di suo marito. Tutto era finito troppo in fretta, lasciandosi dietro una realtà amara, fatta di razionalità e delusione.
- Oh Lucius! - Sospirò con gli occhi ancora chiusi.
- Lucius? - Accanto a lei Allock aveva appena udito quel nome e stava rapidamente mettendo insieme i pezzi. Erano alcuni anni che mancava dall’Inghilterra, ma non si capacitava di come non avesse fatto a riconoscere immediatamente la moglie di Lucius Malfoy, che pure aveva visto sin troppe volte a ricevimenti e altre occasioni mondane.
- Tu sei Narcissa Malfoy? - Domandò per scrupolo alla donna nuda accanto a lui.
La strega aprì gli occhi per ritrovarsi a fissare quelli spaventati dell’altro.
- Esattamente. C’è forse qualche problema? - Chiese lei con voce fredda.
- Assolutamente no, mia cara, come puoi pensare il contrario? - Replicò il mago, ma il tono suadente non riusciva a mascherare il tremore delle sue mani che si aggiravano veloci sul materasso alla ricerca della bacchetta.
- Sicuro? - Domandò ancora Narcissa, stirandosi con modi voluttuosi. - Non ti fa problemi, dunque, che io sia sposata con uno dei più potenti maghi, capace di spezzarti tra le dita come se fossi d’argilla?  
Le sue parole centrarono il bersaglio e Allock si bloccò come un cerbiatto abbagliato da un Lumos. Le mani della strega corsero rapide alla bacchetta che aveva lasciato sul comodino e, una volta armata, fronteggiò nuovamente il mago.
- Legilimens. - Pronunciò gelida. Non le era piaciuto il cambio di tono dell’uomo quando aveva scoperto chi fosse lei in realtà e ancora meno il suo patetico tentativo di afferrare la bacchetta.
Immagini veloci si susseguirono senza che Gilderoy riuscisse a opporsi all’incantesimo, così che Narcissa poté scoprire con che razza di imbroglione codardo avesse giaciuto, fino a vedere le sue intenzioni. Nella mente di Allock lesse il proposito di Obliviarla per non incorrere nelle ire di Lucius e, subito dopo aver visto quell’immagine, interruppe il contatto scoppiando in una risata amara.
- Non ti preoccupare, sono io la prima a non volere che questa storia si sappia in giro. Oblivion! – Urlò in seguito, rivolgendo l’incantesimo contro un ancora stupefatto Allock.
Il mago sbatté le palpebre smarrito e Narcissa ne approfittò per rivestirsi in tutta fretta e Smaterializzarsi lontano da quella casa.
Non era pentita di aver tradito Lucius, conscia che suo marito mai l’avrebbe scoperto, ma di essersi lasciata abbindolare da un mago così dozzinale, che non era neppure stato in grado di soddisfarla. Con un brivido di sgomento pensò che quello sciocco damerino rischiava di diventare il padre di suo figlio, pertanto si diresse rapida dal suo Medimago di fiducia, incurante dell’ora tarda in cui lo andava a disturbare, dopotutto quelli erano i piccoli inconvenienti cui si andava incontro avendo come pazienti una famiglia così importante come i Malfoy.
 
Narcissa tornò a casa un’ora dopo, fresca come una rosa. Non diede alcuna spiegazione a suo marito che l’aspettava torvo e si diresse direttamente verso la cameretta di Draco. Il suo piccolo angioletto dormiva tranquillo nel lettino, sorvegliato da un elfo domestico che si dileguò non appena tornata la padrona. La strega depose un bacio delicato sulla fronte del suo bambino e si ripromise che avrebbe vegliato a costo della sua stessa vita su quella del suo unico, bellissimo figlio.





GIUDIZIO DI RISA



1^ posto
AVALONNE [narcissa-allock]
Originalità della coppia (mitsuki) 4/5
Allora… La coppia crack c’è, per quanto i personaggi siano secondari… Dato che, in linea di massima, una minima caratterizzazione dei due si trova, nei libri. Solo che… Ecco, essendo appunto due personaggi secondari, potrebbe anche essere successo, no? Lo ritengo molto improbabile, comunque… Per questo, punteggio quasi pieno.
 
Grammatica, lessico, sintassi 19,5/20 (CORRETTO)
“Narcissa si volò e si perse in quegli occhi blu mare che la guardavano come se volessero sondarle l'anima e in quelle labbra che le sorridevano maliarde.”
Piccolo errore di battitura.
 
Caratterizzazione dei personaggi 10/10
Punteggio pieno.
Le sfide più grandi delle crack sono due: mantenere IC i personaggi e dare un senso alla storia. Partiamo dal primo punto, perché l’altro lo vedremo dopo. Sei stata davvero molto abile a gestire un personaggio come Narcissa senza sfociare nei soliti clichè e, soprattutto, senza dargli un spessore degno dei peggiori OOC. Credo che definirla “come fuoco e ghiaccio” abbia dato davvero un senso a quello che è il suo personaggio. Alla fine noi la conosciamo per via delle sue azioni all’interno dei libri, delle sue parole, dei suoi atteggiamenti. Sappiamo che è una Narcissa sposata ad uno dei membri di spicco del Mondo Magico Purosangue, la vediamo fredda e distaccata, ma è una mamma ed è moglie. Si vede, soprattutto nell’ultimo libro, che alla sua famiglia ci tiene, sia al marito che al figlio. Hai fatto passare tutto ciò nel tua storia.
Parliamo invece di Gilderoy. Perfetto anche lui. Il suo bisogno di attenzioni da parte della gente, il suo grandissimo punto debole. Una persona davvero “grande” non ha bisogno di sentirsi adulato per esserlo [Lucius Malfoy docet]. E poi, la  parte in cui cerca di prendere la bacchetta, la Narcissa è più veloce e pronta è perfetta. Dimostra ancora una volta la sua incapacità come mago.
 
Originalità e senso della storia 10/10
Punteggio pieno.
Ed eccoci qui, al secondo obbiettivo da raggiungere per chi scrive una crack: giustificare la coppia, dandole un senso compiuto all’interno della trama. Tu l’hai fatto. Come ti ho già detto prima, lei non avrebbe mai tradito suo marito, poiché lei è una donna Purosangue e ama la sua famiglia, a dispetto di quanto possa passare dalle mille mila fanfiction dove magari raccontano di un Lucius dongiovanni e di una Narcissa o frigida o che se ne fa uno nuovo ogni notte. Però, ho trovato la tua giustificazione più che plausibile. Lei, davvero irata con il marito, che non ha alcuna intenzione di farla diventare madre di nuovo, decide - trasportata dall’ira -  di concedersi al primo che capita. O meglio, a quell’uomo bello e dal portamento elegante che le si è presentato davanti. E lui, ovviamente, non poteva far altro. L’Oblivion poi era d’obbligo. Brava.
 
Gradimento personale 2,5/3
Ti ho tolto mezzo punto solo perché ho avuto degli attimi di panico quando sono arrivata a leggere di loro due nella camera da letto. Da fan delle Lucius-Narcissa, ho avuto il disgusto, sarò sincera. Per il resto però, hai raccontato di una Narcissa così fedele nei pensieri e negli atteggiamenti a ciò che conosciamo direttamente e possiamo dedurre dai libri che non ho potuto far altro che amare questa storia. E anche Lucius, che qui è raccontato per via indiretta e limitata, è perfetto. Credo che la mia frase preferita sia stata questa: “Per quanto l’uomo fosse bellissimo non aveva un briciolo del carisma e della passione di suo marito”. Ah Lucius, come te non c’è nessuno.
 
Stile 2/2
Anche qui, punteggio pieno. Leggere questa storia è stato un piacere, perché la lettura è risultata fluida e veloce. Niente di strano, contorto e che stonasse con il racconto. Frasi non particolarmente complesse, ma è giusto così, altrimenti avresti rallentato troppo il ritmo e invece, in questo modo, sei riuscita a far passare tramite frasi e parole l’arrabbiatura di Narcissa, il suo “non pensare” tanto da finire a letto con Gilderoy.
 
TOTALE 48,5/50
 
Le parole sono 1225. Hai sforato di 25, sei rimasta nel margine quindi non ti verranno sottratti punti. 
  
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