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Autore: minestrina3    25/02/2013    1 recensioni
[Skrillex]Eva si sollevò di scatto: aveva detto AMICA? Si erano visti due volte e lei era già un’amica? Non aveva mai avuto veri amici da quando faceva la prostituta, temeva di non ricordarsi più le regole dell’amicizia.
Nell’amicizia non c’è sesso; nella sua vita, invece, era la cosa più importante.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Quando rientrò in casa Moore Eva fu abbastanza furba da non farsi vedere; raccolse le sue cose in silenzio; scrisse un biglietto a Sonny e se ne andò, abbandonando la speranza di rivedere l'amore della sua vita.
Sul biglietto, appoggiato al letto insieme all'anello che la madre della ragazza le aveva lasciato prima di morire, c'erano scritte queste parole:
"We fell in love with gravity and I'll really miss you. All my love. Eva''

***

Eva non tornò a Londra, a casa sua; fu portata in Francia, a St. Tropez, per fare la spogliarellista in un noto locale; viveva in una casa a dir poco fatiscente con altre tre ragazze, due delle quali dipendenti da cocaina. Era un bordello: ogni notte giravano ragazzi diversi, molte volte violenti, che picchiavano le sue compagne e distruggevano la casa; lei si rinchiudeva nella sua stanzetta a chiave ed evitava il contatto umano per quanto le era possibile. Le sue colleghe la ritenevano una pazza fatta uscire dal manicomio per qualche idea perversa di B. e non avevano tutti i torti, dal momento che non parlava più con nessuno, non mangiava più e di notte, urlava il nome di un ragazzo invocando il suo perdono.
Ad un certo punto prese la febbre, ma nessuno si prese cura di lei; dissero a B. Della sua malattia e lui ordinò di lasciarla da sola in attesa che guarisse o che morisse. Guarì.
Lo stress a cui era sottoposta si portò via gran parte della sua bellezza e la ragazza cominciò a temere l'idea che potessero rimetterla sulla strada da un momento allìaltro. Tuttavia questo non avvenne e lei continuò ad essere una spogliarellista.
Una mattina, mentre era distesa sul suo letto a pensare, sentì le sue coinquiline spettegolare sulle ultime notizie; non che la cosa le interessasse (le voci le scivolavano addosso come acqua, non la colpivano) ma quando udì il nome di Ellie Goulding si fece più attenta.
-La cantante inglese dichiara: "In fondo Sonny Moore non e' mai stato mio".- lesse una ragazza. Eva scattò in piedi e corse, come una pazza, ad afferrare la rivista.
Guardò il titolo come in trance "Il dj Skrillex e la cantante Ellie Goulding: starcrossed lovers oppure la solita cottarella da vip?"
-Ehi!- sbottò contrariata la mora a cui aveva sottratto il giornale.
-Scusa Cassidy...- biascicò tornando in camera sua.
-Mi chiamo Cassy!-
Si chiuse la porta alle spalle.
E così si erano lasciati; la giornalista sospettava un tradimento, credeva ci fosse un'altra donna e a quanto pareva aveva trovato conferma nelle dichiarazioni di Ellie, la quale era uscita a testa alta con un nuovo singolo.
Almeno così non si sentiva in colpa; ora, doveva rivedere Sonny.
La ragazza si vestì in fretta e furia ed uscì. Si diresse furtivamente in posta dove inviò un telegramma a casa Moore, in California; li pregava di riferire a Sonny un messaggio.

***

Qualche mese dopo il tour mondiale di Skrillex fece tappa a St. Tropez, nel locale dove lavorava Eva.
La ragazza doveva fare il suo mestiere, in fondo alla sala, sul bancone del bar. Tuttavia riusciva a vedere la consolle e in cuor suo sperava di poter raggiungerla prima della fine dello spettacolo.
Seduti al bar c'erano due uomini di mezz'età, calvi, che la fissavano sorseggiando un drink e scambiandosi qualche parola all'orecchio di tanto in tanto. Lei ballava come ogni sera attaccata al suo palo, anche se quei due la mettevano in soggezione: non le staccavano gli occhi di dosso. Intanto Sonny suonava e si preparava per il gran finale; chissà se sapeva che Eva era a solo pochi metri da lui.
John, il barista, le allungò un bicchiere d'acqua.
-Bevi, avrai sete..-
La ragazza lo ringraziò con lo sguardo e ingurgitò il contenuto tutto in un sorso. La musica si fermò, il dj prese il microfono e dedicò la canzone seguente ad una donna speciale che gli aveva cambiato la vita. Partì la canzone, la sua canzone, quella che Sonny aveva scritto per lei. Una voce di donna cantò, cantò le parole della lettera che aveva scritto: "We fell in love with gravity and I'll really miss you. All my love...". Eva doveva andare, raggiungerlo, dirgli che lei era li. Ma improvvisamente le luci del locale cominciarono a darle fastidio; le venne un mal di testa allucinante; percepiva tutto ovattato e il suo corpo non rispondeva ai comandi. Provò a muovere qualche passo sul bancone, la vista si annebbiò e cadde.
  
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