Come
due anelli, più che fratelli
8. Insicurezze
La sua prima volta sarebbe stata perfetta, così come l’aveva sempre sognata: con il ragazzo giusto, nel posto giusto, al momento giusto. Ormai aveva 16 anni, e tutte le sue amiche – fatta eccezione per Jolanda, che non aveva mai avuto un ragazzo – l’avevano già fatto: perché lei doveva essere da meno? In fondo amava Picchio, o almeno credeva. Il modo in cui la guardava e la baciava, la faceva sentire una principessa e le donava una sicurezza che mai nessun ragazzo era riuscito a trasmetterle.
In realtà, Alice non sapeva che quel sentimento era ancora troppo acerbo per essere coronato da quel passo troppo importante.
Non sapeva che non era innamorata di Picchio, ma lo era dell’amore stesso, di quell’amore che lui sembrava essere disposto a donarle incondizionatamente. Ed era per questo che lei aveva deciso di ripagarlo: si era documentata a riguardo, scoprendo cose che non immaginava fossero possibili e che la facevano arrossire al solo pensiero di poterle fare.
Era ancora troppo ingenua, Alice. E più il giorno tanto atteso si avvicinava, più tutte le sue certezze cominciavano a vacillare, fin quando la sera prestabilita dovette dare buca a Picchio. E a quel punto, a chi confidare le proprie paure?
«Rudi», mormorò, sentendo le guance colorarsi d’imbarazzo.
Il ragazzo inarcò le sopracciglia, sinceramente curioso.
«Com’è... com’è stata la tua...».
Osservò la ragazza arrossire e abbassare lo guardo, mentre si torturava il labbro inferiore, e capì al volo quale fosse il punto.
«Non ci sei riuscita con Picchio, vero?».
Alice, colta alla sprovvista, abbassò lo sguardo e annuì debolmente. «Ecco... com’è stata la tua prima volta?».
Anche se si era documentata sull’atto fisico, non aveva trovato niente riguardo emozioni e sensazioni.
Rudi avrebbe voluto rispondere che durante la sua prima volta aveva avuto paura, che il giorno dopo Fabiana aveva già dimenticato tutto e lui invece no. Ma fu in quel momento che immaginò il corpo della sorellastra toccato dalle mani di quel ragazzo, Picchio, che forse nemmeno la amava davvero, e un senso di fastidio – gelosia forse – lo costrinse a stringere i pugni e digrignare i denti.
«Sardina», proruppe calmo. Le si avvicinò e la afferrò per le spalle, guardandola dritta negli occhi. «Solo perché tutte le altre l’hanno già fatto, non significa che tu sei meno... attraente o sicura di te stessa. Significa solo che stai aspettando quello giusto, capito? E questa è una bella cosa».
Alice lo abbracciò di slancio e fissò nella mente il viso sorridente del fratellastro: il giorno della sua prima volta avrebbe ricordato quelle parole e le avrebbe comprese fino in fondo.
Note dell'autrice:
Anche questa volta ho passato giorni interi a farmi venire l'idea giusta, quando questa si è presentata da sola per caso XD all'inizio volevo scrivere che Alice chiedeva a Rudi di farlo con lui per imparare, ma era davvero troppo, e così mi sono limitata a questa flash. Spero che vi sia piaciuta, mi fate sapere cosa ne pensate? Grazie a tutti coloro che mi seguono, alla prossima ^^