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Autore: ShiningStarNa    25/02/2013    2 recensioni
Partendo da un GDR a cui ho partecipato SailorMoonFX,ma non portato a termine, ho deciso di descrivere la mia idea per le future relazioni delle altre Inner Senshi. Alcuni personaggi/nomi/situazioni sono liberamente ispirate a suddetto GDR.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Endymion, Inner Senshi, Serenity, Shitennou/Generali | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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 “NOOOOOOOOO!”
Rei si svegliò urlante e sudata, aveva avuto ancora quell’incubo, quello in cui lei uccideva Jadeite,il suo sangue che le rimaneva addosso…
Cercò di riaddormentarsi,ma oltre gli incubi anche il nuovo locale non la dava una mano a prendere sonno! Si girava e rigirava nel letto,si schiacciava il cuscino contro le orecchie, metteva la testa sotto le lenzuola, ma nulla, la musica non la faceva dormire!

Si alzò nervosa e si affacciò alla finestra e rimase stupita dalla folla che trovò fuori a quella catapecchia che spacciavano per live house! Tra la musica e i rumori di ragazzi e ragazze,più o meno brilli, non c’era verso di trovare un minuto di pace, si chiedeva come faceva il nonno a dormire, ma si ricordò che ormai con l’età si addormentava anche mentre parlava,quindi non c’era da meravigliarsi. Voleva scendere e fare una scenata, buttare un secchio d’acqua ghiacciata in testa a tutte quelle persone, ma pensandoci, si sentì lei l’anziana della casa e sospirò; stava per tornarsene a letto, ma guardando verso l’armadio le venne una strana idea:

*ohhh certo! Avranno sicuramente qualcosa che non va! Andrò sotto copertura e troverò qualcosa con cui poterli denunciare!*

Si sentì meschina, ma ormai l’adrenalina le scorreva nelle vene e non poteva più fermarsi; si vestì ispirandosi alla musica che sentiva,perlopiù rock e quando si guardò allo specchio si sentì soddisfatta: aveva indossato dei jeans strappati e un giubbetto di pelle che aveva acquistato con i saldi,ma che non aveva mai avuto modo di mettere; aveva sempre voluto provare ad essere più alternativa, più rockettara,ma per qualche motivo non l’aveva mai fatto, era stata educata ad essere posata e delicata e quel genere di abbigliamento non si era mai legato a tutto ciò…


 


Gasata, più dalla bella riuscita dell’abbigliamento che da altro,scese le scale del tempio emozionata, quasi stesse andando ad una festa in maschera o stesse per scoprire qualcosa di nuovo.
Il nervosismo iniziò a rimontare quando trovò ragazzi e ragazze seduti sugli ultimi dieci gradini,lasciando mozziconi di sigarette, bottiglie e lattine vuote; passò tra di loro lanciando occhiate fulminanti.
Riuscì a raggiungere l’entrata facendosi largo tra un folto gruppo di fumatori che sembravano anche un po’ brilli; nell’aprire la porta venne investita dalla musica ad alto volume che proveniva da un palco in fondo al locale, tutto il resto dello spazio era occupato da tavoli tondi di svariate grandezze,tutti occupati.

L’intenzione della ragazza era di capire chi era il proprietario e di trovare qualcosa che potesse essere usato come minaccia contro di loro, quindi si recò al bancone e prese posto su un alto sgabello;nemmeno trenta secondi che si era seduta che una bella barista le si avvicinò:

“allora,cosa ti porto?”

“oh… per il momento una birra chiara piccola,grazie” disse Rei presa alla sprovvista: non era solita bere birra,ma chiedere una cola la faceva sentire fuori posto,quindi optò per qualcosa che fosse << nel suo personaggio>>.

Poco dopo la barista tornò con la birra.
“anche tu sei qui per Hariken?”

“Chi?”

“Hariken Honono… il cantante della band!”

Rei la guardò confusa e rispose
“no, in realtà è la prima volta che lo sento nominare…”

“oh, quindi sei una novella! Non eri una cliente del vecchio locale?”

“No, abito nelle vicinanze e ho pensato di dare un’occhiata”

La barista rise
“Hai scelto la serata migliore per <>…” disse facendole l’occhiolino ed un cenno verso il palco.

Rei cercò di sporgersi, ma c’erano un paio di ragazze giusto davanti a lei che le bloccavano la visuale e si arrese, era andata lì per vedere le cose che tenevano nascoste, non quelle in bella vista sul palco!
A metà birra ed ancora nessun avvistamento di possibile infrazione, la guerriera di marte di ritrovò a seguire la musica ed a concentrarsi sulla voce del cantante: era una bella voce, calda, e la musica forte e trascinante non riusciva comunque a coprirla o a farla passare in secondo piano, in alcuni momenti le sembrava perfino familiare…

“Ehi splendore!”
Un ragazzo si era appoggiato al bancone e le sorrideva a distanza ravvicinata, talmente ravvicinata che Rei pensò che avrebbe potuto fargli l’alcool test senza bisogno di nessuno strumento!

Lo ignorò completamente,ma per evitare spiacevoli conseguenze, prese la sua birra e si alzò,almeno adesso aveva una scusa per avvicinarsi al palco. Facendo slalom tra i tavoli e superando un gruppetto di ragazze dei capelli tinti in tonalità piuttosto accese,arrivò vicino al palco: il cantante a cui la barista aveva accennato era di spalle e parlava con il batterista e Rei non potè ignorare che la vista da dietro,sicuramente meritava, e fu curiosa di vederlo in viso.

Quando Hariken Honono ritornò al microfono la ragazza rimase immobile: davanti ai suoi occhi c’era il viso di Jadeite,i corti capelli biondi un po’ attaccati sulla fronte a causa del sudore, sul viso una smorfia divertita mentre faceva l’occhiolino ad una ragazza prima di girarsi verso di lei…


 


Fu un attimo: i loro sguardi si incontrarono e il locale intorno a Rei vorticò,tanto che si dovette reggere al muro per non cadere, gli occhi di un blu profondissimo di Hariken/Jadeite si spalancarono per una frazione di secondo,poi…lui le sorrise! Un sorriso dolce ed un po’ sornione… un sorriso che durò poco,giusto il tempo dell’intro della canzone,poi lui riprese a guardare la folla e le ragazzine che sembravano essere un accenno di fan club.

Rei si chiese se quel sorriso significasse che l’avesse riconosciuta o se semplicemente ci stesse provando.

*uhm… un locale pieno di persone… non era questo il suo modus operandi anche prima? Se volesse rubare l’energia di tutti questi ragazzi cantando…o in qualche altro modo? Non posso certo andarmene e sperare che non succeda niente!*

I pensieri della ragazza si scontravano e fondevano,giravano ed esplodevano dandole un forte mal di testa.

Tornò al bancone, guardandosi bene dal sedersi allo stesso posto di prima, ordinò un’altra birra e fissò il palco,stringendo forte l’henshin pen nella tasca dei jeans e respirando piano,cercando di non perdere la calma.

“ULTIMA CANZONE PER STASERA, GENTE!” annunciò Hariken ed il cuore di Rei prese a martellare; se stava per attaccare, quello era il momento! Ma non attaccò, e finita la canzone il locale iniziò a sfollarsi e la ragazza si sentì più tranquilla. La band stava smontando gli strumenti dal palco, lei chiese il conto e la barista,porgendole lo scontrino disse,rivolta oltre le spalle della ragazza:

“Seratona stasera!”

“Già, il nuovo locale crea l’atmosfera giusta!”

Rei non ebbe bisogno di girarsi per capire chi stesse arrivando,ma, per qualche strano motivo, lo fece e incontrando ancora quegli occhi si sentì pervadere dall’ansia.

“Ciao…” Jadeite le stava sorridendo ancora!

 

Lei gli diede le spalle,pagò ed uscì dal locale il più in fretta possibile.
 

***

 
La mattina seguente, la grande casa di Ami era vuota come al solito, la ragazza fece colazione sospirando; solitamente guardava il notiziario,ma in quel preciso momento la televisione era l’ultima cosa che voleva vedere, ancora si chiedeva come si fosse ritrovata in quella situazione assurda da cui non sapeva come tirarsi fuori per due motivi principali: aveva una missione e non era da lei mancare ad una responsabilità presa già!
Si fece un lungo bagno sperando di rilassarsi, ma, anche se si sentiva meglio, aveva sperato in risultati migliori, poi uscì di casa per arrivare alla scuola che sarebbe diventata il set delle riprese.

Il posto era già pieno di vita, anche se in giro vedeva solo tecnici e personale dello staff,effettivamente, come al solito era in anticipo sull’orario di appuntamento: ne approfittò per dare un’occhiata in giro e rimase stupita da quanto lavoro ci fosse da fare in giro per uno spot di pochi minuti!
Rimase a fissare mentre montavano tutte le luci e provò ad immaginare diverse scene,non aveva idea di cosa doveva fare ed il regista ancora non le aveva detto nulla o dato qualcosa da leggere;le iniziò a salire l’ansia,non voleva certo fare brutta figura,farsi trovare impreparata! Cercò di rilassarsi facendo profondi respiri,fin quando qualcuno non richiamò la sua attenzione dandole dei piccoli colpetti sulla spalla

“Ehm…Mizuno Ami? “
Era una ragazza che le sorrideva

“si, sono io…”

“Ciao! Io sono Saya Inose, la truccatrice” le rivolse un grande sorriso “dato che ti sei già qui,che ne dici se ti inizi a cambiare così iniziamo a prepararti?”

Ami annuì e seguì la ragazza verso i camerini improvvisati in un’aula, le venne indicato il suo spazio ed i vestiti che avrebbe dovuto indossare: era una divisa scolastica, come quella che aveva indossato fino ad un paio di anni fa e sorrise, un sorriso malinconico…

 

“prenditi tutto il tempo che ti serve, tanto siamo in largo anticipo e…” le toccò il viso e glielo fece girare prima da un lato e poi dall’altro, per sorriderle ancora “… e non avremo molto lavoro da fare, hai una pelle perfetta!” ridendo la ragazza uscì lasciandola sola.
 

***

Usagi si svegliò con il profumo del caffè che le solleticava le narici, si stiracchio e sorrise; era una settimana che ormai abitava con Mamoru,ma ancora non si era abituata alla strana sensazione di dormire in quel grande letto con lui. Si stiracchiò, poi si alzò si affacciò in cucina dove lui stava preparando i toast.

“Buongiorno Mamo-chan!”

Il ragazzo si girò verso di lei, guardandola sorridendo
“Buongiorno,mia principessa”

La ragazza gli saltellò accanto,con la camicia da notte leggera che si muoveva scoprendo le gambe; lo sguardo di lui indugiò sulla sua figura esile, arrossì lievemente.
Usagi arrivò al suo fianco ed alzandosi sulle punte gli diede un bacio sulla guancia.

 “ Allora, che programmi hai per oggi?” le chiese Mamoru,sorridendo

“Oggi farò le pulizie!!!” disse tutta allegra,mentre il giovane scoppiò a ridere

“Le pulizie? Mi prometti che starai attenta a non combinare guai ed a non farti male?”

Usagi fece una smorfia offesa “….si,te lo prometto…al tuo ritorno troverai me e la casa intatte…”

Mamoru le accarezzò la testa,ridendo e lei lo abbracciò,stringendosi a lui.

“Non ti preoccupare, sarò bravissima!”

Lui sentì il corpo esile e morbido della ragazza contro il suo e si spostò, per prendere lo zucchero, anche se il caffè era già dolce; Usagi lo guardò confusa per un momento, ma quando lui le allungò il toast pronto,dimenticò cosa stesse pensando.

 

Quando Mamoru uscì di casa, Usagi accese la radio per sentirsi un po’ meno sola mentre metteva in ordine e spolverava, si rese conto che non era abituata a tutto quel silenzio in casa: a casa sua c’era sempre la madre che faceva rumori, o Shingo con la tv accesa, non c’era mai il silenzio; si chiese come avesse fatto Mamoru a sopportare quella solitudine per così tanto tempo…

 ***
 

Ami indossò la divisa e si guardò al lungo specchio appoggiato alla parete; si sentiva molto meglio in quegli abiti, come al sicuro e ringraziò mentalmente qualche potere superiore che non dovesse indossare qualcosa che si avvicinasse agli abiti con cui di solito Minako si presentava alle audizioni!
Quando fu pronta si affacciò fuori l’aula sperando di trovare Inose-senpai, invece vide tre bellissime ragazze che venivano nella sua direzione,ridendo e scherzando tra loro e quando la raggiunsero le lanciarono un’occhiata scrutatrice,una delle tre alzò persino un sopracciglio e poi presero a bisbigliare tra loro, ad Ami parve di sentire qualcosa tipo “…gli serviva una ragazza per la parte della sfigata…”
Sospirò nuovamente, ma si fece coraggio ed andò a cercare la postazione trucco,sperava di fare tutto il più in fretta possibile: stava passando una mattina orribile e di Zoisite nemmeno l’ombra! Stava facendo tutto quello per la sua missione e non per altro…

Un paio di aule più avanti trovò la postazione trucco e la simpatica ragazza di prima ad aspettarla

“oh Ami-chan, già sei pronta? Hai fatto presto! Vieni,siediti qui”

Ami sorrise e si accomodò guardando incuriosita e meravigliata tutti i prodotti appoggiati sulla cattedra e si domandò se servissero davvero tutte quelle cose.

“Ami-chan,girati un secondo verso di me, devo capire che colori usare per te: il direttore mi ha detto di tenermi sul semplice, quindi credo che…” 
iniziò a rovistare in una grande sacca, cacciando un lucidalabbra rosa chiaro

“… questo sia perfetto! E con una passata di mascara sarai perfetta anche tu!”

Ami rimase immobile mentre con gesti gentili le venivano applicati i prodotti sul viso.

“Allora? Che ne pensi?  Direi che sei molto carina! Basta davvero poco per far risaltare i tuoi lineamenti delicati” disse entusiasta Saya passandole uno specchio.

La guerriera di Mercurio guardò il suo riflesso e sorrise,non sembrava diversa,ne volgare, solo più…splendente!

“Grazie…” disse arrossendo lievemente

“oh, di niente! Questo è il mio lavoro! E tu me lo hai reso molto facile oggi!” rise,poi aggiunse “dimmi,come ti senti a dover lavorare con Ryuuno-sanpai? A me tremano le mani ogni volta che gli devo anche solo aggiustare i capelli…”

“Non saprei… “ Ami cercava di prendere tempo mentre cercava di dire qualcosa di carino, l’unica volta che aveva incontrato il ragazzo non le aveva fatto una grande impressione,poi venne interrotta dallo schiamazzare delle tre ragazze che entrarono nella stanza per essere truccate a loro volta.

Dopo poco entrò il regista con a fianco un’annoiatissimo Sakebi Ryuuno che beveva una caffè americano e celava lo sguardo dietro un grande paio di occhiali di marca.

 

“Bene!” iniziò a dire il regista “dato che siete tutti qui vi spiego quello che faremo: dobbiamo girare tre spot,in tre ambientazioni diverse per le tre profumazioni diverse. Oggi gireremo qui, una scena molto semplice: Sakeby-san è attorniato da belle ragazze” indicò le tre modelle “ma quando la nostra Mikazi passa…”

“Mizuno…” cercò di correggerlo Ami a bassa voce, ma lui la ignorò e proseguì

“… lui abbandona le ragazze per correrle dietro attratto dalla scia del suo profumo! Ecco tutto! Credete di farcela??? “ uscì dalla stanza ridendo,poi lo sentirono gridare “ 15 minuti e vi voglio tutti pronti”

Il giovane si avvicinò ad Ami,sorridendole malizioso, abbassandosi  un po’ gli occhiali sul naso,per guardarla

“Visto? Sei fortunata! Data la tua povera presenza scenica dei provini, forse hanno pensato che era meglio farti fare qualcosa di semplice…”

si alzò e ridendo andò a cambiarsi,senza dare alla ragazza la possibilità di replicare.

Ami rimase interdetta, era la prima volta che qualcuno le diceva che non era all’altezza di qualcosa!

Non sapeva se sentirsi offesa o arrabbiata, quindi optò per nessuna delle due: avrebbe lasciato tutte le emozioni scorrere vie, avrebbe fatto del suo meglio in scena e tutto sarebbe finito bene, ma soprattutto il prima possibile! Si era ritrovata in quella situazione solo per il bene della missione, altrimenti avrebbe rifiutato ancora prima di iniziare e vedendo con chi aveva a che fare, probabilmente sarebbe stata una buona idea.

Quando Sakeby ritornò sul set, lei si mise a squadrarlo da capo a piedi,cercando qualche segnale del suo lato oscuro,ma se fosse stato un nemico sicuramente non si sarebbe fatto scoprire così facilmente,però lei era lì e in qualche modo doveva impiegare quel tempo.

*Cosa ho capito fino ad ora? Che è presuntuoso,certo, ma ciò non significa che sia pericoloso, devo cercare di vederlo quando è solo…dopo,proverò a seguirlo…*

“SIGNORINA MIZUNO E’ PREGATA DI UNIRSI AGLI ALTRI!!!”

La voce del regista la fece trasalire e di corsa si affiancò alle altre ragazze per ascoltare le direzioni per la scena.

“AZIONE!”

Sakeby era circondato da tre bellissime ragazze che flirtavano spudoratamente, davanti ad una finestra di un corridoio della scuola, primo piano su Sakeby,poi di nuovo la scena si allargava per riprendere una ragazza semplice che passava tranquillamente davanti a loro; un passo dopo aver superato la figura di Sakeby accesero un ventilatore puntandolo su Ami,in modo che i suoi capelli si muovessero per dare l’impressione di come lasciava una scia dietro di se; altro primo piano del ragazzo che cambia subito espressione,catturato dalla ragazza ordinaria; si allarga di nuovo la scena per mostrare il ragazzo che scansa le tre bellezze per inseguirla…

“CUT!!” gridò il regista

Ma il ragazzo continua la scena, raggiunge Ami e le afferra il polso,obbligandola a girarsi,la tira verso di se trovandosi faccia a faccia con un’espressione confusa e sorpresa della ragazza…

Seguono alcuni secondi di silenzio imbarazzante,poi qualcuno batte le mani,il direttore:

“RYUUNO! SEI IL MASSIMO!! La tua improvvisazione è stata fantastica!”

Si unisce all’applauso il resto dello staff e Sakeby fa un’occhiolino beffardo ad Ami,che arrossisce violentemente e corruga la fronte contemporaneamente, per poi affrettarsi a guardare a terra ed ad uscire di scena.

“Bene signori, per oggi abbiamo concluso! Una sola ripresa! Non ci posso credere! Ryuuno,oh Ryuuno,vieni andiamo a bere qualcosa!” disse ridendo il produttore,mentre se ne andava,seguito dal ragazzo.

*Questo è il mio momento!*
pensò Ami e cercò di passare inosservata mentre si intrufolava nell’aula che temporaneamente era lo spogliatoio di Zoisite; cercando di fare meno rumore possibile rovistò tra i suoi vestiti,nella sua borsa senza trovare nulla di incriminante… sentì dei rumori provenire da vicino la porta, e andò a nascondersi dietro la lavagna,dall’altro lato della stanza,sperando di passare inosservata e,magari, di sentire qualcosa che potesse aver a che fare con il nemico.

Passarono alcuni minuti,ma Ami sentì solo fruscii di tessuti che sfregavano tra loro, una lampo che si chiudeva, che inspiegabilmente le fece arrossire, e qualche sospiro tra l’annoiato e l’arreso,ma niente di sospetto,nemmeno un sussurro, un calo di luce, niente di niente.

Aspettò di sentirlo uscire e chiudere la porta, prima di uscire allo scoperto, fece un paio di respiri profondi, cercò di ridarsi un contegno e si avviò verso la porta,sperando che nessuno la vedesse uscire,ma nel momento in cui allungò la mano verso la maniglia,la porta si aprì facendola trovare faccia a faccia con Sakeby; la ragazza si pietrificò all’istante.

“TU COSA CI FAI QUI? MI STAVI SPIANDO??”

“IO??? Assolutamente no… io…”

“OH CERTO! E allora che ci facevi nel mio camerino?!”

“io… avevo sbagliato porta e … e… quando ho sentito qualcuno entrare mi sono nascosta…per vergogna, ecco!”

“Per vergogna? E cosa vorrebbe dire?”

“ehm… non voglio che mi si dica che sono l’ultima arrivata e per questo non so come muovermi!”
quest’ultima frase le uscì talmente spontaneamente,che si sorprese di averla davvero pensata…

“Oh, dai! Ammettilo!” Sakeby fece un passo avanti costringendo Ami ad arretrare e chiuse la porta dietro di se  “ammetti che nonostante la tua faccia da innocentina sei come le altre e volevi farmi delle foto! Su, dammi il cellulare e finiamo questa storia…” disse sbuffando

Ami lo guardò, confusa…
“Foto? Cellulare? Io, no, davvero!!”
disse a voce più alta,ripensando al suono della zip che aveva sentito e arrossendo di nuovo; Sakeby se ne accorse e le risolse un sorriso malizioso che a lei non piacque per niente, molto simile al sorriso che usava ogni volta che le minacciava quando ancora era sotto il controllo delle forze oscure…

Avvicinando il viso a lei, disse con voce bassa:
“vuoi dire che non sei interessata a vedere il mio corpo nudo?”

Ami sbattè le palpebre un paio di volte prima di riuscire a parlare, se davvero lui era ancora sotto il controllo nemico, nonostante lei non avesse trovato tracce evidenti, non doveva mostrarsi debole; inspirò e rispose:

“Io sono una studentessa di medicina! Non ho bisogno di nascondermi dietro le lavagne se voglio vedere un corpo nudo! Adesso scusami, ho già perso troppo tempo qui!”
fece un breve cenno di saluto chinando lievemente il capo ed uscì dall’aula,cercando di darsi un contegno, lasciando dietro di sè un meravigliato Sakeby Ryuuno.

Ami di corsa prese le sue cose e si allontanò dal set, si accorse di stare ancora correndo quando si dovette fermare per prendere il cellulare che aveva appena suonato,indicandole l’arrivo di un messaggio : “Ehi Ami! Allora com’è andato il primo giorno da attrice?...sono quasi invidiosa! Vediamoci tra un’ora al bar vicino al parco, voglio tutti i dettagli… per la missione,logicamente! Avverto anche le altre! A dopo. Minako”

 

La guerriera di Mercurio sospirò e cercò di calmarsi, dirigendosi verso il parco.
 

***

Dopo una quasi distruzione della lavastoviglie, un vaso frantumato e due asciugamani stinti, Usagi decise che per il giorno bastava così con le pulizie e si stese sul divano,accendendo la televisione: facendo zapping si ritrovò a guardare una soap opera, immaginando di essere lei al posto della protagonista,con la sua passionale storia d’amore: lei e Mamoru avevano momenti di estrema tenerezza,ma… ma non erano arrivati certo ad essere “passionali”… eppure lei era stata costretta ad usare la camicia da notte rosa,invece che il suo solito pigiama con i coniglietti,che le era stato confiscato da Minako e Rei, ogni tanto, dopo la doccia, girava per casa in asciugamano e la sera si addormentavano abbracciati…

Però,adesso che ci pensava, era vero che si addormentava appoggiata a lui, ma se per caso si svegliava durante la notte,lo trovava sempre a dormire sul lato più estremo del letto, molto vicino al cadere, ma poteva essere che dormiva così e lei si stava facendo solo strane idee…

Cambiò canale, ormai innervosita da quel programma e trovò un talk show: un ragazzo parlava della sua ex-ragazza,l’aveva lasciata per un motivo preciso…

 

Tremò quando le suonò il cellulare per il messaggiò di Minako,tanto era presa dalla televisione; lesse il messaggio e si andò a cambiare, con la mente ancora al ragazzo ed alla sua storia.

 

***

Rei aveva passato il resto della notte stesa a fissare il soffitto,senza chiudere occhio; il nonno era entrato in stanza, preoccupato di non averla vista a colazione, ma non si ricordava nemmeno cosa gli avesse detto.
Il cellulare suonò e la ragazza allungò la mano per prenderlo dal comodino, lesse il messaggio di Minako e chiuse gli occhi,cercando da qualche parte le forze per alzarsi; anche le sue amiche si erano scontrate con la rinascita dei Comandanti, ma nessuna aveva reagito come lei…
Fece un profondo respiro e si decise a prepararsi ad uscire, indossando di nuovo i vestiti della responsabile Rei.

***
 

Camminando verso il parco da casa di Mamoru, Usagi era preceduta da un paio di ragazze che chiacchieravano e la biondina,anche non volendo origliare, sentì tutta la discussione: una delle due descriveva il suo ultimo appuntamento con il fidanzato,ridendo e scherzando, mentre Usagi,si immaginò nella stessa situazione,arrossendo imbarazzata per quei pensieri; le ragazze girarono in un vicoletto,mentre la futura regnante continuò dritto mentre alla mente le ritornava l’intervista del ragazzo del talk show.

Arrivò al bar, dove Minako stava assillando Ami con domande sul regista, sui prodotti che avevano usato per truccarla e quant’altro; le raggiunse sorridendo mesta.
Poco dopo arrivarono anche Rei e Makoto,ordinarono tutte da bere.

“Oh Dai Ami!! Non tenerci sulle spine! Raccontaci tutto! “ disse Minako emozionata

“Mina-chan! La vuoi smettere di fare domande poco importanti! Io ero lì per una missione!” sbottò Ami, guadagnandosi  uno sguardo meravigliato da parte di Minako e Makoto,mentre le altre due sembravano perse in tutti altri pensieri.

“Ehi,ragazze, ci siete?” chiese Makoto rivolta a Rei ed Usagi che stranamente non stavano battibeccando

Rei sospirò
“si, scusatemi…anche io ho delle novità, ma vorrei prima sapere com’è andata la questione di Zoisite. Ami, hai scoperto qualcosa?”

La ragazza dai corti capelli arrossì pensando all’episodio del camerino,ma non ne parlò e si limitò a dire che non aveva trovato nulla di sospetto, anche se non era proprio convinta che Sakeby Ryuuno fosse una persona di cui fidarsi.

“Beh, avrai altri modi per scoprirlo,in fondo non hai ancora finito le riprese, esatto?” chiese la guerriera di Venere

“No,infatti, tra una settimana dobbiamo girare al parco” rispose Ami, un po’ sconsolata

“e tu Rei? Che novità hai?” chiese Makoto

“Ricordate il locale che doveva aprire vicino al santario? Beh… ci lavora Jadeite!”

“COME?” “COSA?” “MA SEI SICURA” “COME LO SAI” le voci delle ragazze si sovrapponevano

“Calme!Calme! datemi un secondo e vi spiego!”

Aspettò che le sue amiche facessero silenzio
“Ieri sera facevano un casino assurdo! Non riuscivo a dormire e volevo andare a lamentarmi, invece mi sono ritrovata faccia a faccia con Jadeite, che… non indovinerete mai, fa il CANTANTE ROCK!”

Le altre la guardarono sorprese
“ma… un cantante? E non è famoso?” chiese Makoto

“…e  com’è fisicamente??” chiese Minako

“Mina! Ma che domande fai!?!?!”

“Beh,scusa… io e Makoto non l’abbiamo incontrato, e, solitamente i cantanti sono carini…per questo mi chiedevo…”

I pensieri di Rei scivolarono velocemente verso l’immagine del viso sudato del ragazzo, dei capelli biondi che si muovevano,del sorriso…

“Rei…? Tutto ok?” chiese Ami

“si,si…Mina,si, è un bel ragazzo,ma questo non significa niente. Sono rimasta tutta la serata al locale, lui ha avuto più di un’occasione per sferrare qualche attacco,ma niente… In ogni caso,terrò gli occhi aperti. Però credo che dovremmo dirlo a Mamoru…che ne pensi, Usa?”

disse chiudendo il discorso e girandosi verso Usagi, che fissando il vuoto rispose:

“Oh,si… Mamoru…io credo che sia gay”

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Bentornate! Se ancora c’è qualcuno che legge questa FF
Quindi, hanno fatto la loro apparizione anche Jadeite e Zoisite! Che ne pensate?
Nel prossimo episodio vi prometto più azione! Sia per quanto riguarda i nemici che per le questioni amorose!
Ah,ringrazio tutti quelli che recensiscono! Mi piace un sacco leggere i vostri commenti, ed accetto qualsiasi consiglio!
Un Bacio ed a Presto!
Nb: le immagini che inserisco non mi appartengono in alcun modo, le ho trovate su Deviantart e su Zerochan e modificate a mio piacimento.

 

  
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