Piccola
premessa: questa è
la mia prima fanfiction, quindi
vi prego di essere clementi. Non so se ne scriverò altre. Di
idee in testa ne
ho 3000, ma arrivati al punto di scriverle….mi blocco. Se mi
viene un
improvviso lampo di ispirazione però riesco a finire di
scrivere in 10 minuti.
Questa lo scritta una mattina appena mi sono svegliata. Non sono
neanche scesa
dal letto, ho preso carta e penna dal cassetto del comodino e ho
iniziato a
scrivere.
Questa
FF NON
CONTIENE ALCUN TIPO DI SPOILER SUL
SETTIMO LIBRO DI HARRY POTTER.
È tutto frutto della mia testolina. L’ ho scritta
ancora prima di leggere il
libro, quindi tranquilli. Ora basta, so che vi sto
annoiando….eccovi la mia
modesta opera. Spero sia di vostro gradimento!
Promise
that you’ll come back
Era notte fonda. Una
figura in pigiama dai lunghi capelli rossi stava in piedi davanti ad
una porta,
titubante. Ogni tanto
era scossa da un
tremito, al pensiero dell’ incubo che l’ aveva
svegliata. Era stato così reale!
La casa in fiamme, i suoi fratelli e i suoi genitori che urlavano e
correvano
per mettersi in salvo… e poi lui. Lui bloccato dalle fiamme,
lui che gridava
aiuto, lui schiacciato dai resti infiammati della casa…
Un altro tremito la
scosse. Ogni tanto allungava la mano verso la maniglia, ma la ritraeva
subito.
Faceva dietrofront, poi ci ripensava e tornava indietro, si guadava
intorno e
avvicinava nuovamente la mano alla maniglia. Non avrebbe dovuto
trovarsi lì, e
lo sapeva. Ma era più forte di lei. Doveva entrare. Si prese
di coraggio, fece
un respiro profondo ed aprì la porta.
La stanza era
silenziosa. La luce della luna che entrava dalla finestra illuminava un
alto
armadio sul quale stava appollaiata una civetta candida come la neve,
che
scrutava la stanza con i suoi enormi occhi d’ ambra. Non
batté ciglio quando la
ragazza entrò. La rossa si chiuse lentamente la porta alle
spalle e si diresse
verso uno dei due letti che si trovavano nella stanza (quello sul quale
dormiva
un ragazzo dai capelli neri) stando bene attenta a non inciampare nei
vari
scatoloni lasciati lì da due dei suoi fratelli maggiori. Si
sedette lentamente
sul bordo del letto, guardando il bel viso del quale da sei anni era
perdutamente innamorata. Quanto le mancava! Si erano lasciati da un
mese,
ormai, e anche se lei aveva accettato le decisioni di lui senza versare
una
lacrima, non significava che non ne soffrisse. Le sfuggì un
singhiozzo. Il
ragazzo aprì gli occhi.
“Ginny! Che ci fai
qui?”
Lei abbassò lo
sguardo,
lo fissò sulle proprie dita intrecciate in grembo e rispose:
“Harry, so che non
dovrei essere qui, ma… ho…ho avuto un incubo. Un
incubo terribile”.
Lui la scrutò con i
suoi bellissimi occhi verdi. Amava quella ragazza, l’ amava
tantissimo, anche
se non gliel’ aveva mai detto. Non poteva dirglielo. Aveva
paura. Non di
dichiararle i propri sentimenti, ma di perderla. Un mese prima
l’ aveva
lasciata perché temeva che Voldemort avrebbe potuto usarla
come ostaggio, un
tranello per attirare lui, ed Harry non poteva permetterlo. Non poteva
permettere che qualcun’ altro morisse per causa sua. Non lei.
Non Ginny.
“Che incubo hai
fatto?”
le chiese dopo essersi riscosso dai suoi pensieri. “Vuoi
parlarmene?”
lei aprì la bocca e
dopo due secondi, sempre con lo sguardo fisso sulle sue mani,
raccontò: “La
casa era in fiamme. Scappavano tutti, ma tu rimanevi bloccato dentro.
Ho avuto
una paura enorme. Ho cercato di correre verso la casa, ma una trave
infuocata
mi è caduta davanti e… mi sono
svegliata… Oh, Harry!” disse voltandosi verso di
lui. Le lacrime le rigavano il viso. “Ti prego, fammi restare
qui, solo per
questa notte! Non voglio restare sola! Ho bisogno di averti
vicino!”
Lui si mise seduto e la
strinse forte a sé, accarezzandole la testa mentre lei
singhiozzava contro il
suo petto. “D’ accordo. Puoi restare. Solo per
questa notte però. Da domani torna
tutto come prima”.
Ginny annuì e un
leggero sorriso le increspò le labbra. Harry le sorrise di
rimando e lei gli
diede un bacio sulla guancia. Si misero sotto le coperte, lei con il
capo
poggiato sul petto di lui e lui con un braccio che stingeva le spalle
di lei.
Ginny si sentiva
più
tranquilla ora che era così vicina ad Harry. Lui le aveva
sempre dato
sicurezza.
Sapeva che, qualunque
cosa accadesse, l’ avrebbe sempre protetta, rischiando la sua
vita per lei,
solo per lei.
“Harry?”
“Dimmi”
“Me la prometti una
cosa?”
“Si”
“Ma se non hai
neanche
sentito quello che ti voglio dire!” rise lei.
“Lo so. Ma per te
farei
qualsiasi cosa. Avanti, cosa devo prometterti?”
“Che tornerai da me.
Il
più presto possibile”.
Lui la guardò negli
occhi e rispose: “Te lo giuro. Qualunque cosa accada
tornerò da te.”
La guardò negli
occhi
ancora per qualche istante e, dopo un momento di esitazione la
baciò.
Appena si furono
separati lei gli sussurrò: “Ti amo
Harry”.
“Anche io ti amo Ginny, tu non sai quanto”. La stinse forte e, dopo un po’, si addormentarono entrambi. Abbracciati. Felici. Senza pensare a quello che li attendeva.
***
Harry
partì il giorno seguente con Ron ed Hermione.
La signora Weasley versò un fiume di lacrime. Non smise un
attimo di piangere
mentre si salutavano e qualunque cosa le dicessero per consolarla era
perfettamente inutile. Harry salutò tutti i ragazzi Weasley,
Lupin, Tonks,
Malocchio e Hagrid (che erano alla Tana per salutarli), si
liberò dagli
abbracci soffocanti di Molly e si voltò verso l’
unica persona che non aveva
ancora salutato, quella dalla quale sarebbe stato più
difficile separarsi. Le
si avvicinò lentamente. “Niente lacrime”
le disse non appena furono vicini.
Ginny fece un sorriso triste e gli gettò le braccia al
collo, trattenendo le
lacrime. Lui la strinse forte cercando di non pensare che quella
sarebbe potuta
essere l’ ultima volta che la vedeva.
“Ricordati della promessa…” gli
sussurrò Ginny all’
orecchio.
Lui sorrise, le diede un bacio sulla guancia e si
allontanò da lei.
***
Harry, Ron ed Hermione
si recarono a Godric’s Hollow e si diedero da fare per
trovare e distruggere
tutti gli Horcrux. Ginny a settembre decise di tornare ad Hogwarts per
frequentare il suo sesto anno di studi. Molly cercò invano
di farle cambiare
idea, ma lei era irremovibile. Alla fine la signora Weasley,
rassegnata, la
lasciò partire.
Finito l’ anno
scolastico, Ginny tornò alla Tana. Era da un anno che non
aveva notizie di
Harry, Ron ed Hermione. Non volevano che qualcuno sapesse quello che
stavano
facendo e dove fossero, per questo non volevano né ricevere
né inviare lettere:
i gufi avrebbero certamente rivelato la loro posizione. Fu per questo
che Ginny
rimase enormemente sorpresa quando, una mattina, entrando in camera
sua, vide
una civetta candida poggiata sul davanzale della finestra.
“Edvige!”
esclamò.
Corse ad aprire la
finestra e lasciò entrare l’ uccello, che si
posò sul suo letto. Con il cuore
che le batteva all’ impazzata, slegò la lettera
dalla zampa di Edvige e l’
aprì.
Cara Ginny,
Voldemort è stato
finalmente sconfitto! Ieri notte si è svolta una battaglia
orribile al cimitero
di Little Hangleton. Sono fuori gioco anche tutti i suoi Mangiamorte.
Molti
sono morti durante lo scontro, i restanti sono finiti ad Azkaban.
Mi dispiace, ma temo
che per il momento non potrò mantenere la mia promessa, a
meno che tu non
voglia farlo per me. In questo momento mi trovo al San Mungo con Ron ed
Hermione. Non preoccuparti, stiamo bene! Siamo solo un po’
stanchi e abbiamo
qualche piccola ammaccatura qua e là, ma per il resto stiamo
tutti benone.
Per quanto riguarda
la mia promessa…ti chiedo di venire tu, da me. Come si dice?
“Se Maometto non
può andare alla montagna, la montagna andrà da
Maometto!” Ti prego, vieni
presto, non posso stare un secondo di più senza vederti.
Ti amo da impazzire!
Per
sempre tuo,
Harry.
Ginny finì di
leggere la lettera con un sorriso enorme sulle labbra.
Mise la lettera in tasca, afferrò il mantello e si
precipitò giù in cucina,
felice come non lo era da molto tempo. Annunciò a sua madre
che andava al San
Mungo e, prima che Molly potesse ribattere, era già fuori di
casa.
“Tra
poco”, pensava,
“rivedrò Harry e staremo insieme per
sempre”.
Per sempre.
FINE
Be’?
che ne pensate? Certo non è molto fantasiosa, ma ne ho in
mente molte altre… Me
lo lasciate un commentino??? Ciao a tutti e grazie per averla letta.
Tonks@