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Autore: LalyBlackangel    12/09/2007    8 recensioni
Simili ma distanti.
Una distanza accorciata da una singola lacrima.
E da quella similitudine che li rende come il riflesso l'uno dell'altra.
Un pò come guardarsi allo specchio.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un po’ come guardarsi allo specchio.




La guardava.
In quel momento forse per la prima volta.
No, non era la prima volta.
D’altronde, come non notarla con i suoi capelli rosa-gomma-da-masticare?
Sembrava strano, ma quando aveva saputo(per caso)che quello era il loro colore naturale, e non il risultato di una parrucchiera psicopatica, ci era rimasto un po’ male.
No, non male, forse solo un po’ spiazzato.
Ma ora non era più per quei capelli, a dir poco assurdi, che la guardava.
Era solo successo che il suo sguardo si era casualmente posato su di lei, ed altrettanto casualmente da lei non si era più voluto staccare.
Pensò che era decisamente strano non averla mai guardata bene, specie per lui, col suo sguardo che tutto vedeva e tutto percepiva.
Solo ora i suoi occhi si soffermarono sul colore così verde di quelli di lei.
Un colore che ai propri occhi, per il suo sangue, era negato.
Si era sempre chiesto cosa Rock Lee ci trovasse di così bello in lei, e non era mai stato in grado di darsi una risposta.
Fino a quel momento, almeno.
Ora lo sapeva.
Erano i suoi occhi: così puri, così sinceri, così ingenui.
Così tristi.
Come poteva, d’altro canto, essere altrimenti?
Uno dei suoi due compagni di squadra aveva tradito lei e il villaggio, l’altro, pur essendole sempre accanto, era ormai lontano mille miglia da lei, col pensiero verso le più alte vette.
Erano occhi che esprimevano tutta la sua consapevolezza di ineguatezza.
“Un po’ come guardarsi allo specchio”, pensò.
Solo che al posto di quel verde prato, lo specchio era così crudele da riflettergli solo quelle maledette iridi bianche.
Da sopra il suo ramo continuava guardarla leggere seduta sulla panchina della piazzetta nel parco; sembrava che non si fosse accorta della sua presenza.
Leggeva e continuava ad aprire il rotolo, fino a quando non lo finì.
Non sapeva quanto tempo fosse passato: un’ora forse, o anche solo un minuto.
E lui era sempre stato lì a guardarla, come ipnotizzato.
Sakura alzò gli occhi verso il cielo, ed il rotolo, ormai chiuso, le cadde dalle mani alzando uno sbuffo stanco di polvere dal terreno.
Una lacrima di cristallo scese sul volto della ragazza, seguita da un’altra ed un’altra ancora, ma non si dette la minima pena di asciugarle.
E lui continuava a guardarla, senza riuscire però a trattenere quel terribile e allo stesso tempo dolce sentimento di pietà nei confronti di quella giovane e sola donna.
Sakura sorrise per un attimo tra i singhiozzi silenziosi, di un sorriso triste, malinconico.
Lontano.
“Sai, mi sembra quasi di capirti. E’ brutto quando, per quanti sforzi si facciano, non si riesce a cambiare il corso degli eventi. Era così frustrante anche per te, Neji Hyuga?”
Si voltò verso di lui, in attesa di una risposta.
Aveva smesso di piangere, ma i suoi bellissimi occhi verdi sembravano ancora due immensi e tristi laghi di lacrime.
“Si, lo era. Ma Naruto mi ha fatto capire che tutto cambia, basta volerlo.”
Neji scese con un balzo leggero dall’albero e le si avvicinò, arrivando poi ad essere in piedi davanti a lei.
“E tu che sei in squadra con lui, dovresti averlo capito meglio di me…”
“E la chiami squadra la nostra?-sbottò Sakura con un tono tra l’isterico e l’ironico-Una squadra formata da un traditore, da un deficiente che ha preso il suo posto che non sa nemmeno stare al mondo, da un fenomeno da baraccone e da una donna inutile?”
“Tu non sei inutile.”
La ragazza lo guardò per la prima volta negli occhi, in un contatto tra il verde e il bianco così intimo da sembrare violento.
Bello e terrificante allo stesso tempo.
“Allora cosa sono, Neji-san? Dimmelo, perché di ciò che hai detto non sei convinto nemmeno tu.”
Neji sorrise e s’inginocchiò di fronte a lei.
Tese la mano ad asciugarle una nuova e solitaria lacrima e le scostò una ciocca di capelli dal viso.
Si, ora capiva davvero Rock Lee: Sakura Haruno era bella, bella e fragile come una rosa di cristallo.
Le sorrise di nuovo.
“Sei un angelo, forse. Il loro angelo custode.”
La ragazza abbozzò a sua volta un sorriso, chiudendo gli occhi.
“Grazie Neji.”
“E non sai quanto pagherei per averne uno anch’io…”
Un nuovo sguardo, diverso, pieno di cose non dette, castelli in aria e parole inutili, corse tra i due.
Poi solo un bacio: semplice, spontaneo, ma così caldo e tenero che avrebbero voluto non finisse mai.
Non sapevano quanto erano stati lì, uniti in quel bacio.
Sapevano solo che ormai non avrebbero potuto più farne a meno, perché era diventato la loro consolazione; quel bacio era diventato la loro unica luce nel buio.
Perché si erano subito capiti.
Perchè erano terribilmente simili.
Un po’ come guardarsi allo specchio.
















Questa è la mia prima shottina su Naruto…
A dir la verità non è la prima…
E’ che le altre fanfic che sto scrivendo non le ho ancora finite, e forse è meglio che mi limito a pubblicare One Shot visto che aggiorno in tempi decisamente eterni (penso che se mi troverò prima o poi la casa in fiamme almeno saprò che sono stati i fan delle mie fic su Aquarion e non mi dovrò chiedere il perchè…).
Come ben si vede, oltre a essere scritta abbastanza da cani, è una One Shot senza pretese, forse solo quella di riuscire a imprimervi nella mente un nuovo pairing un po’ sottovalutato.
Si, vabè, a dir la verità non ho nemmeno io la più pallida idea di come mi sia saltato in mente di scrivere una Neji/Saku nell’ora di chimica a marzo…
Dite che è perchè un’ora tediosissima di chimica fonderebbe i neuroni di chiunque?
Probabile…
Beh, anche se non è questo granchè, spero che vi piaccia e che vi faccia lasciare qualche commentinoinoino…
E vorrei anche dire a molte persone che scrivono fic di Naruto: io ne ho lette davvero tante, ma ne avrò commentate si e no una o due…
Anche quelle che ho nei miei preferiti non ho quasi mai commentato.
Però devo dire che la maggior parte (anche alcune Yaoi, devo dire) mi sono piaciute davvero tanto, specie le raccolte di Drabble introspettive, le Naru/Hina (mia coppia preferita) e (non pensavo l’avrei mai detto) anche alcune Naru/Sasu.
Quindi vorrei spronare tutti voi a scrivere, gente, perché amo leggere quello che scrivete e confrontare ciò che penso con le cose che voi scrivete.
Mi siete stati molto d’aiuto e per merito di molte vostre fic sto migliorando il mio modo di scrivere (anche se da questa fic non si direbbe…).
E poi, anche se essendo tutti scrittori siamo un po’ in concorrenza, alla fine siamo simili, perché ci accomuna una stessa passione: scrivere.
Quindi, grazie a tutti quanti!
Perché per me siete una specie di sostegno, che mi fa capire che non sono l’unica che ama mettersi in gioco attraverso una tastiera.
Vostra, LalyBlackangel.


Ps.: Prima o poi quello che ho detto a voi dovrò dirlo anche a quelli di Harry Potter…

Dai, che se ci diamo da fare magari li raggiungiamo a numero di fic! (Si, come no…)
PPS: andate nel mio forum: www.thevelvetpub.forumfree.net ! Vi aspetto!
  
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