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Autore: RainPluffa24456    25/02/2013    4 recensioni
E' una semplice One Shot delle undici, di cui per la prima volta, vado fiera. Mi è piaciuto tanto scrivere questa storia. Ron ed Hermione, nel bel mezzo di Luglio, si fanno una bella chiacchierata sul loro futuro. Parla Ron.
Dal testo:
" D'un tratto, mi sento scosso dai miei pensieri, una figura piuttosto minuta si stende a fianco a me. La riconosco subito, non so se dai capelli, o dal viso, o dal profumo, o semplicemente dalla sua pelle, la più bella nella scala delle pelli. Hermione si gira verso di me, ed i nostri sguardi si incatenano, intenzionati a non lasciarsi. "Non riuscivi a dormire?" Mi chiede con quella vocina, intimidita da non so cosa. Le sorrido spontaneamente, notando subito il suo rilassamento conseguente. "No. Soliti incubi. Ma neanche tu avevi un sonno beato…Vero?" Le chiedo mentre le accarezzo una guancia ancora umida, con ovvio arrossamento zona orecchie. " Spero di avervi incuriosito, leggete e recensite, pleaseeee! :D :) xD :)
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Mi sveglio in piena notte, gli orrori della battaglia infuriano di nuovo nella mia testa. E' da giorni che continuo a svegliarmi nella notte, consapevole che tutti i morti, il sangue, la paura e l'incertezza del proprio futuro, non mi abbandonerà troppo presto. Scendo piano dal mio letto, cercando di non svegliare Harry, il cui sonno è intatto come al solito. Mi dirigo verso la porta ed esco piano dalla camera, entrando nel corridoio. Mi trovo davanti ad un bivio, le scale o la porta della camera delle ragazze. Rimango vari secondi a riflettere su cosa è meglio fare, alle quattro e un quarto di notte. Purtroppo la mia curiosità (dettata in realtà dalla profonda voglia di vedere quell'angelo dai capelli ricci e castani che mi ha rapito il cuore) ha il sopravvento, e il più silenzioso possibile, apro la porta scricchiolante, cercando di non provocare un eccessivo frastuono. Constato immediatamente che entrambe dormono profondamente, e mi dirigo verso il letto della mia amata. Ammiro i suoi tratti delicati carezzati dalla luna, prima di inginocchiarmi al suo capezzale, notando il viso segnato dalle lacrime ed il cuscino bagnato. Forse il sonno di Hermione non è poi così tranquillo. Le accarezzo dolcemente le guance, percependo la semplicità con la quale la sua pelle viene a contatto con la mia. Continuo a riscontrare continui brividi ogni volta che la tocco. Volto lo sguardo verso la luna, è una serata bellissima e stellata. Posai un bacio delicato sulla fronte di quella ragazza così speciale per me, uscendo di controvoglia e ritrovandomi poi di nuovo in corridoio. Scendo le scale scricchiolanti della Tana ed esco in giardino. Mi ritrovai d'un tratto quasi spaesato, davanti a tutte quelle stelle luminose che rischiaravano i colli della campagna sconfinata intorno alla tana e a casa di Luna. Attraversai a piedi nudi il sentiero per la casa, fino ad arrivare al cortile verde che adoravo. Mi stesi all'ombra della mia quercia, ad ammirare le stelle. Mi chiedo se sono l'unico in famiglia, che a due mesi e mezzo dalla battaglia ancora fa brutti sogni su di essa e gli orrori delle morti e delle varie disgrazie accadute, non abbandonano il mio cuore. Probabilmente no. Tutti vogliono dare l'impressione di stare bene, come se realmente andasse tutto bene. Non va bene. Non va bene nulla, e forse gli unici ad essere onesti con sé stessi siamo io e George. Già, George, che non riesce nemmeno più ad evocare un patrono, senza la sua metà. Io a differenza degli altri, non faccio finta che il mio dolore non esista, ma nemmeno vado in giro per la casa con la morte dipinta sul volto a ricordarlo a tutti in ogni secondo. Devo ammettere che già il fatto che Hermione ci sia venuta a trovare, mi ha tirato su il morale. Dopo che io e lei siamo andati a cercare i suoi genitori, qualche settimana fa, una volta che questi ultimi hanno riacquistato la memoria, è tornata a vivere a casa sua. Nonostante i suoi ricordassero quasi tutto ogni tanto avevano qualche mancanza sulle cose meno rilevanti. Ha quindi deciso di tornare a vivere con loro. Harry, ha deciso che era finalmente l'ora di crescere, visto che l'infanzia ce l'hanno portata via costringendoci a diventare grandi, abbiamo realizzato che gli anni non si possono recuperare e tanto vale vivere presente e futuro. Si è trasferito a Grimmauld Place ed io sono andato con lui, poiché ora aiuto George al negozio e Grimmauld Place è in un quartiere poco distante dal negozio. Mamma e Papà hanno tolto l'orologio della famiglia, perché vedere la lancetta di Fred continuamente puntata su "MORTO" non aiutava a rallegrare gli animi. Ginny tornerà ad Hogwarts, e probabilmente anche Hermione, anche se ha paura di dirmelo. Oggi, ci siamo ritrovati tutti qui. Siamo cresciuti tutti, non siamo più i ragazzini di undici anni che volevano scoprire il mondo. D'un tratto, mi sento scosso dai miei pensieri, una figura piuttosto minuta si stende a fianco a me. La riconosco subito, non so se dai capelli, o dal viso, o dal profumo, o semplicemente dalla sua pelle, la più bella nella scala delle pelli. Hermione si gira verso di me, ed i nostri sguardi si incatenano, intenzionati a non lasciarsi. "Non riuscivi a dormire?" Mi chiede con quella vocina, intimidita da non so cosa. Le sorrido spontaneamente, notando subito il suo rilassamento conseguente. "No. Soliti incubi. Ma neanche tu avevi un sonno beato…Vero?" Le chiedo mentre le accarezzo una guancia ancora umida, con ovvio arrossamento zona orecchie. Noto una strana luce nei suoi occhi color cioccolato, che non avevo mai visto. Come se l'avessi punta sul vivo, ho scoperto la parte fragile di lei che non vuol far vedere a nessuno. Per tutta risposta si avvicina di più a me, e si accoccola tra le mie braccia. Io non posso fare altro che accoglierla con un braccio attorno alle spalle e un bacio delicato sui capelli, tornando entrambi a guardare il cielo stellato. Siamo nel bel mezzo di Luglio, quindi non si può certo dire che si battano i denti dal freddo.  " Tornerai dai tuoi, domani mattina?" Le chiedo per cambiare discorso, con una punta di amarezza nella frase. "Non lo so. Se vuoi che rimanga un altro po'…" Mi suggerisce, quasi su un piatto d'argento. Accetto senza troppe pretese l'offerta, bisognoso del suo calore, nonostante l'estate. "Certo che voglio! Anche se penso che ti piaccia sentirtelo dire…" Le rispondo quasi ironico, strappandole un sorriso rilassato. "Già è vero…Ron?" "Dimmi." "Dobbiamo parlare." "Lo stiamo già facendo, di cosa?" Chiesi leggermente intimorito, non abbiamo esattamente fatto altre conversazioni serie dopo…Beh, quella conversazione. Quella per parlare del bacio durante le battaglia è stata forse la più imbarazzante della mia vita.

***

 

" Ron?" Sentii chiamare il mio nome dalla veranda. "Si, Hermione?" Ribattei spaventato e consapevole di quello di cui probabilmente, voleva parlarmi. "Sai che dovremo discuterne, prima o poi." "Ecco 'Mione, è proprio quel termine, discuterne, che mi crea disagio." Lei sorrise, ed io rimasi come al solito a guardarla, incantato. Quando mi risvegliai, era già più avanti di me, ma non l'avevo sentita proprio per colpa sua, potremmo dire. "Scusa Hermione non ti stavo seguendo. Puoi ripetere?" Le chiesi con la voce da cucciolo, sperando di non scatenare una lite. "Ehm, Certo." La vidi arrossire prima che ricominciasse il suo breve discorso da capo. "Ronvolevoparlartidelbacionellastanzadellenecessità, perchèsonospaventataenonsocosapossaaversignificatopertequelbaciomapermehavolutodiretanto." Disse tutto così in fretta che anche Grattastinchi, pigramente insonnolito sulla MIA poltrona, alzò lo sguardo spaesato. "Herm, davvero, parla più chiaramente!" Le ribadii, con un sorriso imbarazzato. Lei sbuffò "Ron volevo parlarti del bacio nella stanza delle necessità, perchè sono spaventata e non so cosa possa aver significato per te quel bacio ma per me ha voluto dire tanto." Concluse, rialzando lo sguardo poiché l'aveva tenuto basso tutto il tempo. Io non sapevo cosa risponderle. Davvero, ero come paralizzato. Riuscì solo a dimostrarle con i fatti ciò che provavo per lei. Andai verso la riccia, e le presi il viso con le mani. Tutto quello che mi uscì dalla bocca fu: "Ti amo." Lei rimase immobile, non l'avevo vista così ferma da quando era stata pietrificata dal basilisco. Poi, dopo un tempo che a me sembrò interminabile nonostante fossero passati solo pochi secondi, mi fece il sorriso più bello che io le avessi mai visto sul volto da mesi e mesi. Allacciò le braccia intorno al mio collo e mi baciò. Di nuovo. Io risposi al bacio con quanto più amore riuscivo a trasmetterle, per farle capire anche con i gesti quanto l'amavo. Sorrisi ancora contro le sue labbra, immaginandomi quanto tutti e due fossimo rossi in quel momento. La mora si separò di qualche centimetro dal mio volto, per prendere fiato. "Ti amo anch'io." Sentì soffiare appena sulle mie labbra, prima di ricominciare a baciarci con trasporto, piano, dolcemente, da Ron ed Hermione. "Scusami Granger ma questa mancanza di virilità non me la posso proprio permettere!" Le dissi quando ci separammo, sentendo la sua risata cristallina, che adorai come al solito. Stavolta fui io a baciarla. L'ho detto che non mi potevo permettere una tale mancanza. Aprì pochi secondi gli occhi, per scorgere nei suoi, la stessa luce dei miei. E vedere due sagome alla finestra che ridacchiavano, una con i capelli lisci e rosso fuoco, l'altra con un paio di occhiali molto vecchi, i capelli nero corvino completamente disordinati, e una cicatrice sulla fronte.

 

 

A ripensarci ora, non sembra poi così disastrosa, come "chiacchierata". "Di…Settembre. Hogwarts. Tu ed Harry, ritornerete per l'ultimo anno, vero?" Ritorno al presente, e la mia riccia è di nuovo qui a pormi una domanda che mi aspettavo, insicura. Ma lei non sai che io ci ho già pensato, e tanto. Sono stato assillato per giorni, dal pensiero che prima o poi mi avrebbe chiesto di parlarne. "Hermione…No. Io non so cosa farà Harry anche se mi sembra d'aver capito che è della mia stessa idea, ma no. Non ritorneremo ad Hogwarts per il settimo anno." Conclusi sospirando. La riccia mi guardò, quasi implorante, consapevole che non avremmo cambiato idea perché ci conosceva troppo bene. "Ma perché? Non sarà lo stesso senza voi due e poi….Noi due….Come…..Come faremo?" "Io non sopporterei di entrare di nuovo in quelle mura, di entrare in sala grande guardandomi intorno e ricordandomi di colpo che solo pochi mesi prima….Lì per terra c'era il corpo di mio fratello. Mi dispiace tanto, scusami. Avrai Ginny, a cui chiederò esplicitamente di tenerti d'occhio, perché ho saputo che arriveranno alcuni studenti da Durmstang  e sai che quelli non mi sono mai piaciuti." Dico accennando un sorriso, guardandola negli occhi la vedo già mortificata per non aver pensato prima al fatto che poteva farmi male restare in quell'edificio. Sorrido ancora più naturalmente vedendo la sua espressione concentrata mentre si tortura il labbro inferiore. "Ma, Hermione, se è questo che ti può minimamente preoccupare…Sta tranquilla. Noi due non ci lasceremo ok? Un modo lo troveremo, ci sono i gufi e le uscite ad Hogsmeade, e poi se mi lavoro un po' la McGranitt lascerà di sicuro che il migliore amico del ragazzo sopravvissuto che ha contribuito a distruggere una delle minacce più pericolose del mondo magico, entri ogni tanto ad Hogwarts, per vedere la sua ragazza, ovvero la strega più brillante del suo anno." Concludo sorridente. Hermione risponde, con un sorriso a trentasei denti e un'euforia che è nello stile Granger. Per tutta risposta mi posa un lieve bacio sulle labbra, a cui rispondo felice. Felice veramente, per la prima volta dopo la battaglia, ho un luminoso futuro davanti. La donna che amo, che è la prima cosa a cui penso e che mi rende felice. Mio fratello, che piano piano si sta rialzando. Il mio migliore amico, che mi è sempre stato vicino e lo è anche ora. Mia sorella, a cui voglio molto bene, e devo sopportare che stia con Potter, ma cercherò di non rovinargli troppo l'esistenza. Sono Felice. Semplicemente felice.

 

 

°°°°°

Oooookay, non so come mi è venuta fuori ma mi è piaciuta! :D Spero tanto che sia piaciuta anche a voi. Recensite, vi prego :D.

Peace and Love,

-RainPluffa

  
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