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Autore: Ollieparawhore    26/02/2013    1 recensioni
-Sono sempre stata così. Diffidente.
Sarà perchè continuano a ferirmi, forse.
Oh, ma ho la musica con me.-
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't you ever wondered how we survive?




Sputo a terra e mugugno qualcosa di  incomprensibile allontanandomi.
Il vento non fa smuovere di un millimetro la mia moicana carica di lacca. Tiro la sciarpa indietro e proseguo a passo veloce. Frugo nelle tasche del giubbino alla ricerca delle cuffie e dell'ipod. Sparo giù un pò di Rancid e tento di non  pensare a ciò che è appena successo. Il mio menefreghismo comincia a stupirmi. Quasi che lui m'abbia rinforzato, con il suo, di menefreghismo .Metto il piede in una  pozzanghera o due, come per  sfogarmi. Mi fermo davanti al solito palazzo grigio, scrostato e malandato .Apro il portoncino di metallo con un calcio, proseguo sui piccoli gradini, ed alzo lo zerbino alla ricerca della chiave. Scontato.
Apro la porta e mi faccio avanti verso un lungo corridoio, tappezzato di un'orrida moquette verde. Dall'ultima porta a sinistra proviene un trambusto assordante, in una manciata di secondi mi ci fiondo e butto le mie stupide cose a terra. Alzo le persiane e mi butto sul letto, accanto ad una figura quasi morta, che nonostante la musica assordante non accenna a muoversi.
"Penso che sia ora che ti alzi, Mad"
Un balbettio risponde con uno scortese "Piantala di rompere Ollie."
I miei occhi spenti percorrono le solite  pareti sbiadite, i soliti poster ed il solito disordine. Acchiappo la Gibson ed accendo l'amplificatore. Comincio a strimpellare Misguided Ghost, e cantarla lievemente per darle il buongiorno. Mi piomba un cuscino addosso. La  dormigliona ha deciso di muovere il  culo.
"Gli altri stanno per arrivare, datti una mossa"
Comincio a preparare gli strumenti per un altro fottuto sabato pomeriggio di  prove.


 
Il sole comincia a tramontare. Sono sfinita. Rimarrei in coma sul divano, ma il gruppo vuole uscire e non vuole fare a meno di me.
"Andate a farvi fottere, chi cazzo esce dopo ste prove di merda?" è la mia risposta alle loro insistenze.
Maddie si limita ad ondeggiare sui  talloni e guardarmi supplichevole, nella  speranza di farmi cambiare idea. Tsk, sono fin troppo giù per reggere la  protesta e mi faccio trascinare via con forza dall'edificio.
Sono in fondo al nostro gruppo di 5 persone, in disparte a guardare le fioche luci della strada scorrere sopra la mia  testa. Percorriamo la via principale fino alla fine, per poi fiondarci in un vicolo puzzolente, dove risiede il nostro Pub di  fiducia.
C'è un pò di gente sparsa in giro ,i soliti ubriaconi che sbraitano davanti al bancone, dicendo le solite scempiaggini, dopo le solite sette birre. Chissà se anche io finirò così?
I miei amici m'abbandonano a quel pensiero, come un'idiota sulla soglia del locale, intralciando il passaggio e facendomi già prendere a  parolacce. Non ho la minima intenzione di reagire e non batto ciglio. Mi butto sulla sedia accanto a Jason che mi offre un sorso dalla sua birra. Deglutisco metà boccale.
"Ma che cazzo sei, un cammello?"
"Ahah, scusa ,te ne offro un'altra, ero assetata"
In realtà non era proprio di birra che fossi assetata. Vedo Oliver varcare la porta di mogano. Pure qui dovevo ritrovarmelo?
Evito il suo sguardo che vaga per il Pub, alla ricerca di qualche faccia conosciuta. Alla fine ci nota e si avvicina cautamente al nostro tavolino. Prende una sedia e la trascina bruscamente tra me e Maddie. Butta il suo pesante deretano sulla scomoda non-definibile-come-sedia di metallo e sospira. Quanto lo odio quando fa così. Ogni volta che litighiamo è la stesa storia. Fa finta che non sia successo niente, ma in realtà brucia dentro. Sono come combustibile, faccio sempre cominciare le fiamme.
Già, è il mio migliore amico da non troppo tempo, ma è come se lo conoscessi da una vita, ed oggi per l'ennesimo dei suoi scazzi siamo andati a fuoco. Abbiamo persino lo stesso nome, non possiamo sopportarci  sempre.
Ci scambiamo un'occhiata fulminea. Si passa una mano tra i capelli facendo finta di niente. Ordino due birre, una per me, l'altra da offrire a Jason.

Chi chiama un pompiere?




Salve a tutti!

Sono tornata con il primo capitolo, ed insomma, eccolo qui!
Spero davvero vi sia piaciuto, mi dispiace se è un pò corto,poco esplicativo,e non è il massimo,
ma verrà tutto da se, capirete pian piano u.u
Grazie mille per la considerazione!
Alla prossima,
//Oliver.

 

  
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