Kristin
guardava il pavimento della casa, continuava a stare in silenzio.
Trunks
non sapeva cosa fare, come comportarsi, come aiutarla, a chi chiedere
aiuto. Era impotente. Si sentiva in colpa, dopotutto era stato lui a
consigliarle di fare la prova del dna.
Le si
avvicinò, prese il pallido viso di lei e le
scrutò gli occhi. Cercò di aiutarla, di farle
capire che lui ci sarebbe stato, che lei non sarebbe stata sola. Ma
venne deluso. Lei continuava ad essere assente.
Si
sentì un rumore proveniente dal giardino. Uscirono fuori
tutti tranne, Trunks e Kristin. Era atterrato un aereo e dallo
sportello uscì di corsa Miriam, che iniziò a
chiedere della figlia.
Goku,
con un gesto della mano, le indicò la casa e la signora
corse dentro ad abbracciare la giovane.
In quel
momento, Kristin sembrò ritornare in vita. Si mosse,
guardò la madre e poi iniziò a emettere parole
incomprensibili.
“Cosa
amore? Non capisco cosa vuoi dirmi.”
“Vattene.”
Disse la ragazza sempre a bassa voce.
“Non
ti comprendo.”
“Ti
ho detto di andartene!” gridò Kristin, mentre
copiose lacrime le solcavano il viso.
“Perché?
Io ti voglio aiutare!”
“Tu
hai sconvolto la mia vita, non ti sei completamente interessata della
mia vita tanto più dei miei sentimenti! Sei un egoista! Non
ho bisogno del tuo aiuto!”
“Ma
cosa dici? Io ti voglio bene!”
“Non
dire idiozie! Tu non mi hai mai voluto bene”
La madre
la guardò con gli occhi spalancati, non riusciva a credere a
ciò che stava ascoltando.
Uscì
dalla stanza con la testa china, risalì sull’aereo
e se ne andò.
Kristin,
dopo quello sfogo, appoggiò la testa su una mano, mentre con
l’altra mano si teneva chiusa la bocca. Si alzò e
si diresse in bagno a rigurgitare. Uscì una
mezz’ora dopo. Trunks era davanti a lei e la guardava negli
occhi.
Lei gli
si avvicinò e gli cinse il collo. Pianse a lungo. Circa per
due ore, ma poi venne interrotta da un'altra colata di vomito e ricorse
in bagno.
C’era
qualche cosa che non andava.
Il lilla
la prese in braccio e la portò in ospedale.
Un’infermiera,
sentendo le parole del ragazzo, pensò ad una cosa sola che
potessero dare quei sintomi, perciò decise di farle un testi
di gravidanza.
Aspettarono
per 3 ore il risultato. Trunks camminava avanti e indietro per il
corridoio bianco, mentre la ragazza era seduta in una sedia in silenzio.
Finalmente
l’infermiera attirò l’attenzione ai due
e li fece accomodare davanti alla scrivania della dottoressa che
l’aveva visitata.
“Salve,
ho una bella notizia per voi, presto avrete un bambino. La signorina
Kristin è incinta.”
“Ne
è sicura dottoressa?” chiese il ragazzo.
“Certo,
auguri!”
“Grazie…”
I due
uscirono dalla stanza e si avviarono verso casa.
“Kristin?
Cosa farai del bambino?” chiese ad un tratto Trunks.
“Non
lo so…” rispose lei incerta…
Continua…
Allora?
Che ne pensate? La vicenda si intriga sempre di più eh?
Scusate la cortezza del capitolo, ma in questo periodo non ho molta
ispirazione…eheheheh..
Recensite
vi prego!
Ringrazio
chi legge e recensisce la storia.
Baci Paie