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Autore: il sole esiste per tutti    26/02/2013    0 recensioni
Le mani che agitate battono sui tasti della tastiera.
Qualcosa che sta per succedere.
Qualcosa che attira all'attenzione.
Un nickname che diventa... vita.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Il sole esiste per tutti "




Immobile.
Rimase spiazzata.
Il sorriso che era fiorito sulle labbra si tramuto in una strana smorfia.
Lei non era abituata ad incassare battute, lei rispondeva, lei stava sempre a testa alta. Ma stavolta era ferma e per di più ad atterrarla era stato uno che neanche conosceva! Uno che con solo due parole su uno schermo aveva inavvertitamente... sfiorato la sua anima.


Giada si alzò di scatto dalla sedia. Le dita che veloci pigiavano i tasti mentre scriveva un generico: “Ciao a tutti” ,prima di scappare da quella realtà virtuale che stava diventando fin troppo reale.

Tutto ebbe inizio in una noiosa giornata di Ottobre, doveva preparare un'esame importante, tuttavia sembrava proprio che la testa non volesse collaborare. Leggeva e rileggeva la stessa pagina da ormai qualche minuto quando decise di chiudere tutto. Svogliata osservò la sua stanza, una mano corse a spostare alcune ciocche di capelli castani, mentre gli occhi erano fissi sul pc. Soppesò per un attimo il da farsi e poi si decise: avrebbe svagato la sua mente per un po’ prima di rimettersi a studiare.
Un paio di click e subito su fb, non era ancora neanche entrata  che già in molti scocciavano. Uno sbuffo sonore e un click per chiudere la pagina e ritrovarsi nella home bianca con sotto una barra.

Alcune volte hai come la sensazione di poter fare tutto, digiti una parola su un motore di ricerca e subito ti si apre un mondo davanti. Ma talvolta la difficoltà è trovare quella parola. Trovare quel barlume di curiosità o semplicemente solo di voglia, che sembra in alcuni giorni mancare. Siamo la generazione che vive di globalità sempre interconnessa con il mondo, però non sempre in quel mondo ci sappiamo e abbiamo voglia di starci.

Rapidi click, risultati che scorrono.
Il mondo a portata di mouse, eppure qualcosa manca… quel vuoto che nessun risultato riesce a riempire. Poi all’improvviso un pensiero, entrare in un gioco suggerito da un’amica. Giada scettica lo fece ed improvvisamente qualcosa successe.
Si ritrovò in un semplice gioco, una sorta di quiz dove era necessario rispondere solo alle domande, nulla di più. Ma tra una partita e l’altra vi erano 13 minuti di attesa, minuti in cui i giocatori stavano in una home dove vi era una chat per scrivere tra loro. Fu un po’ per gioco, un po’ per l’incapacità di stare zitta, lei sempre chiacchierano, che iniziò a scrivere…

Tutti i giocatori potevano leggere e a differenza delle altre chat, questa sembrava  a Giada più tranquilla. Forse perché il gioco non affascinava  molti, non si sa. Giada seppe solo che ben presto quella chat riempiva le sue giornate. C’era l’esame da preparare, il libro sempre lì aperto, ma quella chat era riuscita a smuoverla come non credeva fosse possibile. Aveva interrotto la sua quotidianità. Era un passatempo, lecito, che la strappava dalla sua vita, che in quel momento non era dei più felici.
Un tranquillo gioco dove si chiacchierava spesso con le stesse persone e dove una chiacchierata poteva diventare altro...

Fu così che chiesa a quel nick insolito il contatto di facebook spinta dalla curiosità di vederlo e dargli un volto.
Quel nick era bravo in quel gioco di cultura ma soprattutto simpatico. L’unico che era riuscito a spiazzarla con una battuta, e lei di solito sempre pronta con le parole non era riuscita a tenergli testa. Che se ne fosse accorto? No, Giada credeva di no.

Arrivò il compleanno di quel nick e con davanti una tastiera gli scrisse con il cuore in mano facendogli gli auguri più sinceri al quel piccolo grande uomo che aspettava un’occasione nel mondo, che aveva faticato tanto per ottenere una laurea e che adesso cercava di riempire alla meglio le sue giornate vuote, scandite dall’orologio che passava e dai colloqui di lavoro che non andavano a buon fine..


Era il 28 Dicembre quando riflette un po’ su quelle settimane che insolite erano passate, ma soprattutto quello che più la spaventava, era quel nome!
Quel nome che le continuava a vorticare in mente.
Quel nome che sentiva l’esigenza di sentire.
Quel nome che era diventato quella chat e quel gioco.

Non capiva quando o come, ma sentiva che dietro a quel nome c’era tanto; c’era sempre un sorriso e anche un essere un po’ strafottente che non le dispiaceva. Poi quel nome divenne una persona cara, successivamente un fidanzato e infine la sua ragione di vita.

Sembrerà una storia come tante nata su di una chat eppure delle tante storie non ha nulla! Non si decide come incontrare una persona, il destino c’è la pone davanti, talvolta in un modo assurdo come questo, soprattutto per chi come Giada non credeva alle chat e agli incontri virtuali. Ma in realtà non c’è nulla a cui credere e non c’è posto più perfetto al mondo delle sue braccia, dove adesso è, e dove può stare ogni qualvolta lo desidera. Non c’è niente di più perfetto dei loro corpi che l’allunisono si muovono, di quella voglia che non è mai appagata, di quell’imbarazzo che non sopraggiunge mai, perché Giada con lui  ha trovato quella metà di un qualcosa, ha trovato una persona che le sa strappare un sorriso quando la vita porta solo pianti, ha trovato il suo raggio di sole che la scalderà per tutti i giorni che ci saranno a venire.
Distesa sul letto con lui sopra di lei con la testa sul suo cuore, le parole sfuggono e si ritrova a sussurrarli:”sei la mia vita”
E la veridicità di quelle parole sconvolge pure lei, un nick che diventa un volto, poi una persona, poi una persona cara e infine la sua vita!

Non sappiamo quando si incontra l’amore, alcuni non credono che esista, altri lo cercano in ognuno senza trovarlo mai, e altri ancora se lo trovano davanti con spogli insolite e strane. Questo è il caso di Giada.
Ma indipendentemente da come lo si trovi se è amore, quello con la A maiuscola, quello che fa battere il cuore, non dormire la notte dopo una litigata, svegliarsi presto solo per poter svegliare lui e mandargli il buongiorno, sorridere di notte dopo averlo sentito e stare bene tra le sue braccia, allora bisogna guardare quel destino che ogni tanto cattivo si accanisce facendoci star male, e dirgli Grazie, grazie di averle fatto incontrare la persona con cui affrontare le tempeste della vita.

Giada sorride mentre stringe forte a sé l’uomo che ama, non sa cosa l’aspetta domani, non sa quando potrà stare ogni giorno con lui, senza che chilometri di distanza li separano, ma sa che qualsiasi cosa accada quella mano stretta alla sua, non fuggirà via e non la lascerà sola.
Il sole inizia a destarsi illuminando fiocamente la camera e Giada sorride al nuovo giorno e alla loro vita insieme.
  
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