Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: KuromiAkira    13/09/2007    7 recensioni
Si era sempre sentita a suo agio a Konoha, si sentiva a casa, tra amici, aveva conosciuto persone simpatiche che le avevano cambiato la vita, in meglio.
Era sempre allegra a Konoha.
In quel momento, però, avrebbe voluto solo sparire
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una calda giornata d’estate, un venticello fresco sfiorava appena le foglie degli alberi che frusciavano appena.
Il cielo si era tinto di colori caldi, che andavano dal rosso acceso al rosa pallido, dall’arancione al giallo, quasi bianco.
Era quasi sera ormai e lì, in quel grande prato, con gli alberi così vicini tanto da sembrare di essere in un altro mondo, un'altra dimensione, e non a Konoha, quel ridente villaggio che le piaceva tanto visitare.

Si era sempre sentita a suo agio a Konoha, si sentiva a casa, tra amici, aveva conosciuto persone simpatiche che le avevano cambiato la vita, in meglio.
Era sempre allegra a Konoha.
In quel momento, però, avrebbe voluto solo sparire.
Lì, in quel posto paradisiaco che per lei era ora il più profondo degl’inferi, un abisso oscuro e senza fine in cui stava precipitando.
Voleva solo sparire, diventare aria, non sentire più nulla, non sentire più dolore, quel dolore che aumentava sempre di più e che era stata proprio lei a causarsi.

In quel momento voleva solo essere a Suna, la sua Suna, un posto in cui si era sempre sentita soffocare ma che in cui ora voleva cercare solo protezione.
Ma la partenza era prevista per il mattino dopo e per il momento doveva sopportare il suo dolore.

Temari aveva sempre amato Konoha e ora la odiava con tutta se stessa. E il motivo era sempre lo stesso.
Non erano i prati, gli alberi e i bellissimi tramonti, resi ancor più irreali da quel cielo quasi mai coperto da nuvole grigie. Non era l’atmosfera gioiosa o l’aura di pace che si respirava in quel villaggio, così diversi dal suo.
No. A lei Konoha piaceva per un motivo preciso. E ora la odiava per il medesimo motivo. Perché c’era lui


Eppure…. Ora, proprio per quella persona, Temari stava seduta lì, in quel prato, a fare una cosa che non aveva mai fatto, non faceva e non farà mai e poi mai davanti a lui..

… piangeva.

Fissava il cielo, privo di nuvole, quelle nuvole che a lui piaceva tanto osservare, piangendo silenziosamente sentendo quel maledetto dolore al petto sempre più forte forse perché stare lì le ricordava il ragazzo che, in ogni caso, non voleva andarsene dai suoi pensieri.

Così come quella frase le riecheggiava in testa, continuamente, senza darle pace.
Parola per parola, le sembrava di risentirle ad una ad una e ogni volta che le ricordava le lacrime scendevano, lentamente.

- Apprezzo la sincerità. Sei una persona importante per me e per questo anche io devo essere sincero. –

Shikamaru non l’amava

- Non posso corrispondere i tuoi sentimenti. Sono già innamorato di un'altra ragazza. –


Non la ricambiava.

- E tu dovresti già sapere chi è… -


Aveva lei. Ino. La sua amica d’infanzia, la sua compagna di squadra, colei che, ne era conscia, ricambiava l’amore di Shikamaru, seppur silenziosamente.

La infastidiva il solo continuo gioco di sguardi, i sorrisi che si scambiavano, come se entrambi sapessero ma non avessero il coraggio di farsi avanti.

Temari odiava i codardi.

Ma lei per prima si era comportata da codarda, rinfacciando colpe inesistenti a colei che, nonostante tutto, era divenuta una sua cara amica, perdendo per sempre l’amicizia del suo più caro amico.

Ciò che le faceva più male erano le parole che lei stessa aveva proferito lì, nella festa del paese, davanti alle persone a loro più vicine, i loro amici…


- Non l’hai ancora capito che è una battaglia persa? Credi forse che una persona come te possa stare con uno come lui? Una persona inutile come te che non riesce a combinare nulla di buono insieme a un ragazzo così intelligente come Shikamaru? –

Sapeva che Ino era particolarmente sensibile su questo.
Sapeva che lei aveva sempre avuto un complesso di inferiorità nei confronti di Shikamaru.
Sapeva che se esitava a dirle i suoi sentimenti era per l’immensa paura di non essere alla sua altezza.
Sapeva che era qualcosa che non voleva far sapere a nessuno.

Sapeva perché era stata Ino stessa a confidarglielo!

Perché Temari andava a Konoha solo per lavoro. Perché quando aveva mostrato di voler conoscere meglio il villaggio era stata Ino a farle da guida. Perché erano molto simili ed andavano molto d’accordo. Perché col tempo era diventata la sua migliore amica, riempiendo il vuoto che aveva lasciato Sakura ormai molto tempo fa, vuoto che, seppur fosse ormai tornata sua amica, Sakura non era riuscita a riempire.

Perché Ino si fidava di Temari.

E lei l’aveva tradita. Le aveva detto quelle cose appena dopo essere stata rifiutata da Shikamaru, era amareggiata e arrabbiata e la sua mente, annebbiata da questi sentimenti, aveva subito sfogato su Ino quella frustrazione.

La ragazza l’aveva fissata a occhi spalancati.
Poi senza dire una parola e senza versare una lacrima, e senza esternare tristezza o rabbia alcuna, era corsa via.

Solo in quel momento si rese conto di aver sbagliato, di averla ferita ingiustamente.

Conosceva Ino. Lei era una ragazza che non esitava a esternare i suoi sentimenti.
Si sfogava su chiunque se era arrabbiata. Si lamentava continuamente se era triste.

Ma quando qualcosa la feriva in modo grave, quando Ino soffriva veramente tendeva a non mostrarlo e a tenersi tutto dentro.

E sapeva che l’aveva fatto anche poco prima.

Appoggiò la fronte sulle ginocchia stringendo le gambe verso di se con la braccia, ripensando a ciò che aveva fatto e allo sguardo di Shikamaru, che aveva assistito per caso alla scena. Uno sguardo carico d’odio e delusione, deluso dalla sua migliore amica che aveva sempre giudicato matura e responsabile, che pensava prima di fare o dire qualunque cosa.

Una ragazza alla sua altezza.

Ed era corso via, senza dire una parola, seguendo la compagna di squadra, spezzando il cuore a Temari lasciandola nella consapevolezza di essere lei stessa la causa di quell’odio.

Alzò il viso, ormai asciutto, verso il cielo, pensando che fosse un bene che non ci fossero nuvole, perché non avrebbe potuto cercarvi rifugio se in mezzo ci fossero state quelle nuvole che a Shikamaru piacevano tanto. Se no avrebbe sofferto di più.


- Stai piangendo? –

Temari si voltò di scatto verso il proprietario della voce, spalancando gli occhi ancora lucidi sorpresa e vide Choji, proprio il compagno di squadra di quelli che poteva ormai considerare i suoi ‘ex migliori amici’.

- No. – rispose

Il ragazzo la guardò sgranocchiando le sue solite patatine poi si avvicinò.

- Ho l’impressione che tu sia giù. – osservò lui
- Appunto, è solo un impressione! – ribattè la bionda

Choji piegò leggermente la testa. Poi si sedette accanto alla ragazza riprendendo a mangiare.
Temari ne rimase stupita.

- Ino e Shikamaru sono alla festa. – la informò il ragazzo

Temari divenne triste, prendendo a guardare l’erba sotto di se.

- E perché tu non sei con loro? –
- Perché non ti ho vista in giro e sono venuto a cercarti. – spiegò tranquillamente lui.

Temari si voltò a guardarlo, ancora più stupita.

Aveva sempre girato con Shikamaru o Ino. Ma non aveva mai stretto molta amicizia con Choji.
E lui era venuto a cercarla??

Sospirò.

- Cos’è successo? –
- Nulla. Io non vado alla festa, vai pure. –
- Ma così faccio la candela. – rispose il castano con un sorriso – Ultimamente mi sento di troppo quando sono con quei due. –
- A chi lo dici… - mormorò Temari triste

Ci fu un momento di silenzio, Temari si chiedeva come mai Choji rimanesse lì, accanto a lei, mentre il ragazzo si accorse di aver finito le paratine e guardò con delusione il pacchetto vuoto.
Temari lo vide fare spallucce, frugare dentro da sua grossa maglia all’altezza del petto ed estrarre un altro pacchetto di patatine che fu subito aperto.

Lei scoppiò a ridere.

- Ma ti porti le scorte? – chiese divertita
- Certo! – rispose lui sorridendo. – Vuoi? – chiese porgendole il sacchetto.

Temari annuì e ne prese una manciata.

- Tra un po’ iniziano i fuochi d’artificio, sono belli, sicuro che non vuoi andare? –
- Mmm… preferisco stare qui. Non so cosa sia successo a Shika e Ino ma ho come l’impressione che sia successo finalmente qualcosa. E poi mi spiace vederti sola. –
- Sei un bravo ragazzo, Choji. Dici di sentirti un terzo incomodo ma mostri di essere felice per loro e ti perso la festa per stare con me… e dire che non me lo merito, per quello che ho combinato… -
- Ma no, quei due finalmente si sono parlati con sincerità… se ti scusi con loro ti perdoneranno. –

E per l’ennesima volta Temari si ritrovò a guardare Choji stupita.
Poi pensò con tristezza che era abbastanza ovvio che lo sapesse, avendo lei urlato quelle parole a Ino in mezzo alla gente.

- Quando mi hai chiesto cosa succedesse…. – cominciò Temari
- Volevo vedere se mi dicevi tu qualcosa di tua spontanea volontà. – concluse lui guardandola con un sorriso rassicurante che lei ricambiò

- …. Se mi scuso… no, ho detto delle cose orribili! – disse Temari scuotendo la testa.
- Ti perdonerà… -
- No. Ho detto quelle cose solo perché dentro di me sapevo che l’avrebbero ferita più di qualunque altra cosa, l’ho fatto apposta per sfogarmi e vendicarmi. Sinceramente non merito il suo, anzi il loro perdono. Ho perso i miei migliori amici… -
- Li conosco più di chiunque altro. Lo faranno. –
- Perché dovrebbero? – chiese la ragazza trattenendo le lacrime. Ma Choji le sorrise ancora
- Perché sono i tuoi migliori amici… -

Temari rimase a fissare il ragazzo che le sorrideva convinto mentre non seppe fermare le lacrime, che tornarono a rigarle il viso.

- Domani parti, no? Prima di allora prova a chiarirti con loro, non te ne pentirai, fidati. -

Choji le porse il terzo pacchetto di patatine, che aveva appena aperto e lei fu lieta di accettarlo mentre sentirono i botti dei fuochi d’artificio che, con loro gioia, si vedevano abbastanza bene anche dalla loro postazione.

- Grazie. – bisbigliò lei.


Temari decise di fidarsi. Anche perché perdono o no, doveva comunque scusarsi per farsi odiare a cuor leggero.

Così, finita la festa, quando ormai tutti stavano tornando a casa, la ragazza cercò i due amici sperando con tutto il cuore di trovarli.
Sentì Choji chiamarla indicandole una panchina dove erano seduti i due e la accompagnò da loro.

Ino fissava il cielo in silenzio abbracciata a Shikamaru quando sentì dei passi e vide Temari guardarla dispiaciuta.

Ino e Shikamaru si alzarono di scatto dalla panchina.

- Prima che voi diciate qualunque cosa… vi devo chiedere scusa. –esclamò subito, inchinandosi – Mi dispiace sono stata una stupida, ero triste e me la sono presa con te, Ino. – continuò raddrizzandosi – So che quello che ho detto è grave, non lo pensavo davvero ma ammetto di averlo detto per ferirti, me ne pento amaramente e siete entrambi liberissimi di odiarmi a vita, vi avrò deluso e ferito e me ne prendo la responsabilità. Però spero capiate che mi dispiace tantissimo. –

Temari alzò lo sguardo, spaventata dalla risposta ma liberata da un peso, pronta ad accettare il loro odio e a prendersi tutte le responsabilità.

Fissò Ino. La ragazza ancora non rispondeva, la fissava con volto neutro, quasi inespressivo.
Poi chiuse gli occhi.
Temari la vide sorridere per un istante prima che le corresse incontro ad abbracciarla.
Una reazione che non si sarebbe mai aspettata. Notò che anche Shikamaru stava sorridendo.

- Lo so. – sussurrò la kunoichi di Konoha allontanandosi a guardarla – Sono anche io una ragazza, so cosa sia la gelosia. Shikamaru mi ha detto tutto e ho capito cosa ti ha spinto a dirmi quelle cose. –
- Però… resta il fatto che le ho dette, cose che tu mi avevi detto in via confidenziale! –
- è vero. Però ora non penso più di non essere all’altezza. Proprio perché tu hai detto quelle cose Shikamaru si è accorto dei miei complessi e mi ha convinta che non c’è motivo di sentirsi inferiore. –
- Si, ci ho messo ore ma ci sono riuscito. – intervenne il ragazzo avvicinandosi alle due – E poi si può dire che grazie a questo ora entrambi abbiamo avuto il coraggio di esprimere i nostri sentimenti. Purtroppo siamo impediti, in un certo senso ci hai aiutati. – le disse Shikamaru sorridendo. Un sorriso che ricordava molto quello del loro maestro, Asuma.
- Shika… -
- E comunque spiace anche a me. Sia per il rifiuto sia per lo sguardo che ti ho lanciato prima. –
- No! Era legittimo! Ho sbagliato io, non credevo nemmeno mi avreste mai perdonata, io… -
- Ma che dici? Hai sbagliato, come sbagliamo noi, ma rimani pur sempre una cara amica, Tema-chan. E poi non sai quante volte io parlo senza pensare…–
- Direi sempre, Ino! – la prese in giro Shikamaru beccandosi un occhiataccia dalla ragazza.

Temari si asciugò le lacrime, sorridendo.
Poi si girò verso Choji che aveva assistito in disparte alla scena.

- Grazie. Avevi ragione tu, si vede davvero che li conosci bene. –
- Ovvio! – rispose lui sorridendo di nuovo – Sono anche i miei migliori amici!!! –

I due si sorrisero e Ino diede una leggera gomitata a Shikamaru facendo segno di andarsene.

- Ah… ok… noi andiamo… Choji ormai è buio, perché non accompagni Temari al suo alloggio? –
- Eh? Ok. – rispose semplicemente lui mentre i suoi amici salutavano e si dileguavano velocemente

- Allora, che facciamo? Ti accompagno? – chiese il ragazzo voltandosi verso la bionda.

Temari ci pensò un momento, poi sorrise

- E se andassimo a mangiare qualcosa? – propose.
- Ottimo!!! Conosco un posticino… - esclamò lui felicissimo, incamminandosi insieme a Temari.

Poco distanti, nascosti, Ino e Shikamaru osservavano i due.

- Shika, vai a chiamare tutti e portali al Ichiraku. Tranne Naruto che probabilmente è già lì di suo. –
- Perché dovrei? – chiese scocciato lui
- Perché è lì che Cho ha intenzione di andare, conoscendolo… -
- Probabile…. E allora? –
- Allora? Sai che scoop Choji e Tema-chan insieme! Voglio vedere la reazione di Gaara e Kankuro! –
- Ma Ino! – la riprese lui.
- Che c’è? Così io e Temari saremo pari! –

Ma il ragazzo trascinò a casa la biondina con suo disappunto.

- Prima o poi avrò la mia vendettaaaaaaaaaaaaa – urlò lei scherzosamente

Temari, ormai lontana, si voltò dietro di lei.

- Che c’è? – chiese Choji.
- No, nulla. Ah, Choji… grazie ancora, è tutto merito tuo. –
- Ma no. Sono contento che si sia sistemato tutto, se te ne fossi andata via probabilmente non saresti più tornata qui e ormai sei di casa, Tema-chan. – spiegò con naturalezza.

Temari fu felicissima di sentirsi dire quelle parole.
Sorrise e con un piccolo balzò si avvicinò al ragazzo prendendolo sottobraccio.

- Grazie, Cho. –


---------------------------------------



O_________________________________O

Chi mi conosce bene si stupirà a leggere una one short con Temari PROTAGONISTA.
Io stessa ne sono stupita.
Il mio odio per la sabbiosa è risaputo. Non sono mai riuscita ad essere obbiettiva se ce lei e quindi nelle mie fiction semplicemente non la facevo mai comparire.
Poi, leggendo per la tremillesima volta ‘Cosa provo per lui’ di Eleanor (ebbene si, Ele, continuo a rileggermela! Ormai la so a memoria!! XD), una parte in cui Choji porge il pacchetto di patatine a Temari, mi è venuta l’ispirazione…. Ed ecco qui.
Non è granchè… ma in qualunque mood sia uscita per me è tanto aver scritto una fiction dove c’è Sabby (Sabbiosa… sempre Temari XD)

Questa fiction la dedico ovviamente a Eleanor.
Perché è stato leggendo la sua fiction che mi è venuta l’ispirazione ,perché mi sopporta e sopratutto perché ormai sono diventata dipendente dalle sue fiction! Me le rileggo spessissimo, giuro!

E poi non posso dimenticare la mitica Akami.
Lei… che più di tutti sopporta i mie scleri, le mie crisi (con conseguente minaccia di morte da parte sua XD), le mie cazzate in generale e le mie canzoncine mongole ispirate a Marmeid Melody XD e molto altro!
E poi oggi (oggi… ieri, visto che sono quasi le 4 di mattina XD) mi ha detto che si è affezionata subito a me nonostante di solito non accada *_* ma io mi commuovo, così ç.ç Grazie!

Infine dedico questa fiction a tutti i fan ShikaTema.
Perché pur non essendo una ShikaTema Temari, per la prima volta, c’è ed è la protagonista quindi spero che sia piaciuta anche ai fan di Temari.
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: KuromiAkira