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Autore: SpreadTheWay    26/02/2013    82 recensioni
«Quindi, il trasformare Styles, è stato un semplice hobby?»
«Non lo so.»
~
Credo che l'essere futilmente inutili alle volte sia incomprensibilmente sbagliato.
«Lascia, faccio io.» mormoro accasciandomi e raccogliendo i fogli misteriosamente atterrati a terra.
Con un gesto abile e veloce li raccolgo, increspando le labbra in una smorfia.
Lui mi fissa stranito sorridendo impacciatamente. «Grazie.- esordisce, porgendomi la mano.- Io sono Harry, Harry Styles.» dice.
Ovviamente, quando avrà conosciuto le usanze dei giocatori di football nel mettere amabilmente teste dentro le tazze dei bagni, immagino che si trasferirà di nuovo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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        bo
   
                                                                                               Prologo










Credo che l'essere futilmente inutili alle volte sia incomprensibilmente sbagliato.
«Lascia, faccio io.» mormoro accasciandomi e raccogliendo i fogli misteriosamente atterrati a terra.
Con un gesto abile e veloce li raccolgo, increspando le labbra in una smorfia.
Lui mi fissa stranito sorridendo impacciatamente. 
«Grazie.- esordisce, porgendomi la mano.- Io sono Harry, Harry Styles.» dice.
Come se non lo conoscessi, ed anche la presentazione alla James Bond lascia a desiderare,nel senso vero e proprio, essendo un nerd tutta la scuola ne parla, e approfittando del suo essere nuovo, è abbastanza imbarazzante.
Fa quasi tenerezza.
Ovviamente, quando avrà conosciuto le usanze dei giocatori di football nel mettere amabilmente teste dentro le tazze dei bagni, immagino che si trasferirà di nuovo.
Ma, nessuno lo aiuterà, nè pensarà minimamente di farlo. Perchè dovrebbe ripagarne le conseguenze?
La stronzaggine al giorno d'oggi a quante pare, ha invaso tutto un'istituto, compreso le persone pià ragionevoli e sensate, i professori? Assenti, quanto i soliti alunni ribelli.
A loro basta sapere che il caffè freddo di ogni mattina, è presente. Insegnare spudoratamente le loro rispettive materie senza lamentazioni di alcun tipo. 

«Sono nuovo.» scuote la testa tastandosi qualche riccio di troppo.
Corrugo la fronte, pensando sul fatto se rispondere influenzierebbe in qualche modo la reputazione stabilita rigorosamente durante due interi anni.

«Si, lo so.» ammetto annuendo con veemenza.
Perchè, non riesco a tollerare il mio odioso comportamento più che comprensibile con i nuovi?

Sarà l'orgoglio, il quale controvoglia agisce. «Senti.. Harry - sospiro, passandomi una mano tra i capelli biondi. - Vuoi sopravvivere qui?» domando come se fosse la cosa più naturale del mondo.
«Sì.. credo.» schiocca la lingua sul palato, sistemandosi lo zaino.
Poi, ripensandoci piega leggermente la testa, fermandosi. 
«Inizio a confondermi, cosa vuol dire?» 
«Qui, mio caro Harry non è come in tutte le scuole del tuo paesino sperduto.» affermo stringendomi nelle spalle.
Stranito quanto interessato annuisce. «E.. e cosa dovrei fare?» 
«Prima di tutto, da dove vieni?»
Si morde con insistenza il labbro inferiore. 
«Dal New Jersey.»
Mi blocco, allibita. 
«Bene, sostituisci quel 'Jersey' con York.» sorrido.
Ancora, colta dalla mia genialità improvvisa sospiro, davvero cercherò di aiutare una possibile 'preda' per prese in giro da chearleader e giocatori di football solo perchè trovo il tutto immensamente.. ridicolo?
O forse, è una sottospecie di esperimento, per dimostrare a che nivello siamo arrivati?

«Sincermente,non puoi.» inarco entrambe le sopracciglie.
Mi guarda confuso. 
«Cosa,non posso?»
Schiocco le dita, con fare ovvio. 
«Credere che sopravviverai conciato - mi volto cercando una possibile via, ed inesistente, di fuga. - così.» concludo.
Camicia indubbiamente azzurra a scacchi lilla, stiamo scherzando? Completa scarsamente con i jeans sbiaditi e azzurri a sua volta, per non calcolare le scarpe del tredicesimo secolo, che, indossa.
Mi fissa, sconcertato, osservando il suo impresentabile vestuario. 
«Cosa c'è che non va in questa? - chiede, indicandosi la camicia. - Mia madre me l'ha regalata per il mio compleanno.» cerca inutilmente di giustificarsi.
Sento il rumore assordante della campanella perforarmi i timpani. 
«Ne parleremo dopo.» annuisco velocemente.
«Ma non mi hai detto il tuo nome!» sento gridare.
Rallento la corsa creatosi poco fa'. Voltandomi. 
«Lyn Jones!»
Urlo a mia volta, continuando affannosamente con la corsa, verso l'aula di biologia avanzata.




Ssalve! Eccomi qui,ad intasare il fandom dei one direction, awh.
Questa fanfiction è diciamo.. diversa, cioè , per spiegarmi meglio:
non è il solito Harry Styles, puttaniere.
Toglietevelo dalla testa, se pensavate che fosse così.
Ma bensì è dolce e l'immancabile particolare: nerd, al cento per cento babs.
potete anche seguirmi su twitter   https://twitter.com/harrystich
Il banner, non è mio ma di : blondine. Blondine.  BLONDINE. 
ne ho già parlato con lei su twitter,sul fatto che lei ha la ff con il titolo uguale, ma è diversa.

eccone la 'prova' cioè la conversazione:







bene, mi dileguo.
adwin.
bye. xx


  
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