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Autore: katyjolinar    13/09/2007    9 recensioni
Versione alternativa della fanfic "La luce negli occhi".
E se fosse stato Tony a perdere la vista? Cosa sarebbe successo?
Tiva fanfic, come sempre.
Recensite!
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La luce negli occhi - Tony Version

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Era una giornata come tante, all'NCIS. Tony era appena arrivato in ufficio, leggermente in ritardo.

Ziva: "Hey, Tony! Come mai in ritardo?" chiese, avvicinandoglisi.

Tony: "Hanno bloccato la strada e ho dovuto deviare..."

McGee: "Sì, avevo sentito che oggi, in città, il famoso fotografo Liam Anselm doveva fare un servizio... quell'uomo è un genio!"

Ziva: "Liam Anselm?"

Tony: "E' un fotografo molto famoso. Le sue opere hanno fatto il giro del mondo, è considerato un genio anche perchè le sue foto sono fenomenali, anche se lui, in realtà, è non vedente."

Ziva: "Non vedente? E come fa?"

Tony: "Beethoven era sordo, Ziva. Eppure ha scritto delle melodie fantastiche. Non è poi un grosso handicap, l'essere ciechi... io, se non ci vedessi, rimarrei comunque un buon detective."

Ziva: "Non credo sia possibile, Tony: per un detective vederci è fondamentale."

McGee: "Voi come reagireste se un giorno vi accorgereste di non poterci vedere?" chiese, curioso

Ziva: "Non lo so, però penso che Tony sarebbe disperato."

Tony: "Cosa te lo fa pensare che potrei disperarmi?"

Ziva: "Ti conosco." rispose, semplicemente.

In quel momento arrivò Gibbs, quasi di corsa, e prese la sua pistola nella sua scrivania, prima di dire ai suoi uomini:

Gibbs: "Abbiamo una segnalazione su Anger. Andiamo a prenderlo! Tony, prendi le chiavi del furgone."

I tre si prepararono e scesero di corsa nel garage.

Anger era un evaso del carcere militare, pericoloso, che cercavano da tempo.

Indossati i giubbotti anti-proiettile e caricate le armi, si avvicinarono all'edificio, un magazzino in disuso, Poi si divisero in coppie: Gibbs con McGee e Tony con Ziva.

Camminarono lentamente, con le armi in pugno e tenendosi in contatto via radio.

Gibbs: "Dinozzo, David, vedete qualcosa?"

Tony: "Nulla, Gibbs..."

Ma improvvisamente vennero sommersi da una pioggia di proiettili, sparati da un mitra; si apprestarono a ripararsi dietro una pila di casse, sparando ogni tanto un colpo alla cieca.

Ziva si spostò, per poter sparare meglio, ma Tony vide che era stata sfiorata da un proiettile, quindi si buttò su di lei, per proteggerla.

La donna sentì i proiettili fischiare molto vicino a loro, mentre cadeva a terra, riparata da Tony, che rimase sdraiato sopra di lei finchè Gibbs non mise fuori combattimento il fuggitivo.

Ziva: "Ok, Tony, ora alzati." disse, cercando di farlo alzare, ma lui non rispose, allora la donna gli passò una mano sulla testa, allarmandosi quando la vide sporca di sangue.

Con molta cautela spostò il collega, chiamando Gibbs, e scoprirono che era svenuto in seguito a un colpo di striscio alla tempia, ma aveva anche una ferita un po' più grave, sempre alla testa, che si era procurato battendo la testa contro un tubo sporgente, mentre metteva in salvo la donna.

Gibbs: "Oh, no!" disse, rivivendo con la mente il momento della morte di Kate. Chiamò immediatamente un'ambulanza, che arrivò dopo pochi minuti, trasportando l'agente Dinozzo in ospedale.

Aspettavano da un'ora davanti alla sala operatoria, quando un medico li avvicinò e li informò che l'operazione aveva avuto successo e che Tony era già stato portato in camera.

Gibbs: "Possiamo vederlo?"

Dottore: "E' ancora incosciente, se volete, però potete andarlo a trovare."

Scortò Ziva e Gibbs alla stanza di Tony, e lo videro, sdraiato sul letto con una grossa fasciatura alla testa.

Gibbs: "Quanto ci vorrà perchè riprenda conoscenza?"

Dottore: "Non lo sappiamo, dipende da molti fattori."

Gibbs: "D'accordo. Ziva, tu resta qui e avvertimi quando si sarà svegliato."

Ziva: "Sì, Capo."

Il dottore e il capo uscirono, lasciando la donna sola con Tony, ancora privo di conoscienza. Si sedette su una sedia accanto al letto, continuando ad osservare l'uomo e sperando di vedere qualunque segno di ripresa. Ciò che era successo l'aveva scossa parecchio.

Finalmente, Tony, aprì gli occhi.

Ziva: "Tony! Sei in ospedale. Come ti senti?"

Tony: "Ziva, sei tu? Perchè la luce è spenta?"

Ziva: "Perchè lo dici? La luce è accesa, non lo vedi?"

Tony: "No, Ziva... credo di aver perso la vista..." si portò una mano sulla testa. Ziva lo vide molto preoccupato; certo lui non era il tipo da farsi prendere dal panico, ma la donna vide che si stava agitando.

Ziva: "Stai calmo, chiamo un dottore!"

Uscì dalla stanza e chiamò qualcuno, poi prese il telefono e riferì tutto a Gibbs.

CONTINUA...

   
 
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