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Autore: youmovemekurt    26/02/2013    3 recensioni
Louis Tomlinson, per Harry Styles, è una sirena; una specie di mostro mitologico capace di far cadere tutti ai suoi piedi: Louis Tomlinson è sensuale, è capace di incantare, è irreale con quei suoi occhi color ghiaccio e le labbra tremendamente sottili; Louis Tomlinson è un unione di entità: terra, un cuore che batte, sangue che pulsa e lacrime sottili che gli percorrono il viso pallido, e acqua, l'oceano che ha negli occhi e l'antica melodia di Atlantide che produce la sua voce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sirene.


Le sirene sono dei mostri.
Anticamente, la parola "mostro" derivava da qualcosa -o qualcuno- che aveva fattezze capaci di stupire, è un essere insolito, insomma.
Inoltre, questi mostri sono del tutto irreali, sono mitologici, mischiano entità separate: entità umane con entità animali.
Terra e acqua. Terra e aria. Terra e fuoco.
Louis Tomlinson, per Harry Styles, è una sirena; una specie di mostro mitologico capace di far cadere tutti ai suoi piedi: Louis Tomlinson è sensuale, è capace di incantare, è irreale con quei suoi occhi color ghiaccio e le labbra tremendamente sottili; Louis Tomlinson è un unione di entità: terra, un cuore che batte, sangue che pulsa e lacrime sottili che gli percorrono il viso pallido, e acqua, l'oceano che ha negli occhi e l'antica melodia di Atlantide che produce la sua voce.
Harry ne è sicuro, Louis è per forza una sirena: inizia a pensarlo una settimana dopo averlo conosciuto. Louis è al solito bar, delle cuffiette arancioni piantate nelle orecchie, scuote la testa a ritmo di 'Hey There Delilah', la matita incastrata tra le dita sottili e lo spartito di una canzone in mano.
Harry è dietro al bancone, come sempre, a sfornare brioches dal microonde e a preparare cioccolate o cappuccini: Harry aspetta, aspetta perché sa che Louis ordinerà qualcosa, qualsiasi cosa; lo sa perché vuole che Louis ordini qualcosa.
E allora, quando Louis con passi piccoli ma veloci si avvicina al bancone, Harry sussulta: sussulta perché è così sensuale, così ipnotico, starebbe a fissarlo per ore ma non può e non deve, e allora si rattrista; ma quando gli mostra i denti piccoli, stretti e perfetti, gli occhi circondati da quello strato di schiuma che si trova sulla spiaggia, il cuore ricomincia a battere all'impazzata e i ricci a incorniciargli il viso. E quando "Un cappuccino, Harry, grazie" gli dice per poi tornare a sedersi e scarabocchiare sul foglio, Harry in due secondi è davanti a lui, il cappuccino fumante in mano e con un piccolo cuoricino fatto con la schiuma posato lentamente sul liquido marrone; e non lo sa esattamente, Harry, quando ha deciso che Louis deve essere quello giusto, e non sa nemmeno perché ha fatto quel gesto così gay per lui, Harry non lo sa, però lo vuole con tutto se stesso.
Sintomo numero uno: Le sirene sono irreali, sono l'unione della terra con un altro elemento; e Louis è irreale, tremendamente bello, perfetto, e poi ha l'oceano negli occhi. Quindi è una sirena, Harry ne è certo.

Le sirene sono simboliche, il loro punto forte è l'occhio, ciò che riescono a far vedere. Le sirene, solitamente, sono figure femminili unite alla coda di un pesce; la donna è simbolo di seduzione, ha una voce bellissima e incanta chiunque la ascolti.
Harry Styles attribuisce questi dati a Louis Tomlinson il 25 Dicembre del 2010, quando trascorrono il Natale insieme.
Sono a casa di Louis: un appartamento piccolo, i muri color panna e delle piastrelle rosate sul pavimento, mobili color ciliegia e una chitarra acustica enorme poggiata sul suo letto, le coperte sfatte, le cioccolate sui vassoi e dei marshmallow poggiati sul comodino.
Harry è nervoso, quel pomeriggio, è il primo pomeriggio che passa da solo con Louis; ed è tutto un po' ambiguo, Harry lo sa, non vorrebbe essere lì, non vorrebbe trovarsi solo con la persona che ama da un anno, non vorrebbe sentire il cuore scoppiare nel petto non appena Louis gli viene ad aprire alla porta (il solito sorriso), non vorrebbe davvero trovare i suoi movimenti così sensuali.
Eppure Louis non è una donna, non dovrebbe essere così sensuale, non dovrebbe ispirare così tanto: le sirene sono donne, Louis no.
Ma Harry se ne frega, sa che Louis è un abitante dell'oceao, lo sa e basta; l'ha capito quando ha trovato la chitarra sul letto, spartiti sparsi ovunque e un enorme microfono al centro della stanza: boom, seduzione, voce.
E "Ho preparato la cioccolata, ci vuoi i marshmallow?" gli chiede Louis con quella voce così incantata, insidiosa e tremendamente dolce, e Harry annuisce mentre vorrebbe solamente strapparsi il cuore dal petto, così, a mani nudi e donarlo letteralmente a Louis, così nudo, spoglio. "Oh, scusa il disordine, puoi toglierti le scarpe e infilarti sotto il piumone, se vuoi" gli chiede imbarazzato mentre sposta la chitarra e Harry non ci crede, eppure fa esattamente ciò che gli ha detto Louis;
Quando torna, un cappellino di lana in mano e l'altro in testa, Harry lo guarda perplesso: le sopracciglia corrugate e gli occhi ridotti a due fessure mentre l'altro ride, butta la testa all'indietro e spalanca la bocca: Harry muore dentro, se lo sente, tra pochi istanti dovrà portarlo all'obitorio, perché no, non può sopportare la risata di Louis, gli fa male.
"Questo è per te, love" gli dice e quel nomignolo fa inciampare il suo cuore nel salto degli ostacoli facendolo cadere e rotolare ripetutamente; inizia a sudare e si tortura le mani, nervoso. Harry Styles ha diciotto anni, è innamorato di Louis ma si comporta come una sedicenne in preda alla prima cotta adolescenziale.
Ma lui può permetterselo: Harry non ha mai saputo dire di no alle sirene.
"Perché?" gli chiede soltanto il riccio dopo essersi messo il cappello a forma di panda, le orecchie che spuntano, "Perché è così che si dovrebbe passare il Natale: cappelli di lana, cioccolata, una persona che si ama" gli risponde quello vago con quella sua dannata voce che vibra sulla parola 'ama', ed Harry proprio non ce la fa più.
"Oh" dice e arrossisce, perché lui proprio non sa resistergli.
"Che c'è? Sei arrossito" gli fa notare Louis allora mentre sorseggia la cioccolata calda -borbottando di tanto in tanto perché è calda- Harry allora si schiaffeggia le guance e guarda in basso, sta scoppiando.
"Hai detto che vorresti passare il Natale con la persona che ami, mi sono sentito in imbarazzo dato che sei qui con me e non con una ragazza" aveva detto mentre addentava un marshmallow e tamburellava le dita sulla tazza, l'altro lo guardò di sbieco: calmo Harry, calmo.
"E chi ti dice che non sia tu?" gli aveva semplicemente risposto mentre gli fissava le labbra con gli occhi azzurri che brillavano. E boom, Harry scoppia.
Punto numero due: Le sirene sono ingannatrici, Harry, non fidarti.

Ma Harry proprio non ce la a non fidarsi di lui, lo ama così tanto che farebbe qualunque cosa per lui: si butterebbe da un ponte, andrebbe a recuperare la città di Atlantide sprofondata da tantissimo tempo, troverebbe un tesoro, ucciderebbe.
E così, ingenuo e innamorato com'è, glielo chiede semplicemente "E sono io?" e quasi si sente morire quando quello si gira dall'altra parte posando lo sguardo sul paesaggio dietro di lui. Louis è una sirena, Louis inganna.
"Suoni?" gli richiede Harry allora, cercando di non badare alla scena accaduta prima, e Louis annuisce, si alza col suo passo così delicato e impugna la chitarra, poi si gira, lo guarda nelle iridi verdeacqua e "Sì, vuoi sentire?" gli chiede con uno strato di cioccolato sui baffi accennati e uno strano luccichio negli occhi.
"Se vuoi" gli risponde allora mentre si passa la lingua sulle labbra; Louis sospira, si asciuga il sudore, cerca di ridurre i battiti cardiaci e inizia a strimpellare e a canticchire qualche nota alla chitarra.
E, oh, la sua voce mentre canta è così wow, è acuta e quasi si spezza se prova a raggiungere una tonalità che non è la sua; vibra e la vena presente sul suo collo si ingrossa, pulsa sotto quelle note strimpellate ed Harry vorrebbe tanto baciarla, leccarla, morderla e farci pure l'amore, con quella vena così bella e seducente.
"Sei bravissimo" gli dice allora mentre la cioccolata gli va di traverso non appena incontra il petto leggermente scoperto di Louis: gli addominali accennati fuoriescono dalla felpa e i bicipiti sembrano esplodere, ed Harry intanto continua a chiedersi perché, proprio tra tutti, di uno così tremendamente bello e dannato doveva innamorarsi.
Poi Harry ride, e la sua risata è un po' come l'ossigeno per Louis, e "Perché ridi?" gli chiede allora mentre si copre le gambe col piumone, Harry lo fissa, un sopracciglio alzato e il labbro inferiore stretto tra i denti bianchissimi: "Sei sporco sopra al labbro" gli dice e poi stringe il labbro ancora più forte.
"Potresti pulirmi tu" gli dice semplicemente Louis mentre sente il cuore galoppare e l'aria mancare, Harry lo guarda e perché? Perché si comporta così, quel dannato ragazzo? E allora Harry lo fa, lo pulisce -perché non può resistere ad uno sguardo così intenso- con il pollice mentre Louis lo ferma, perplesso. "Con le mani?" gli chiede semplicemente ridendo e quella risata scalda il cuore di Harry.
"Con cosa dovrei, scusa?" gli chiede quello ingenuamente, Louis si avvicina e "Secondo te?" gli soffia sulle labbra pulsanti e quello socchiude gli occhi mentre vorrebbe solamente morire, magari tra le sue braccia. "Non fare la sirena con me, Louis, ti prego" riesce solamente a dire quello con le labbra dischiuse e gli occhi ancora serrati, tira su col naso. "Come?" gli ripete Louis, due dita che scendono ad accarezzargli dolcemente il mento "Le sirene sono irreali, tremendamente perfette, un po' come te, sono seducenti ma sono ingannevoli ed io non voglio Louis, no" gli dice tutto d'un fiato mentre riesce solamente a posare una mano sul braccio scoperto di Louis, spostandogli le dita dal mento.
"Sai" continua invece il castano mentre riporta le dita sulle sue tempie "Credo che dovresti lasciar stare le sirene" gli continua a dire mentre gioca con un suo ricciolo "Insomma, non esistono" gli soffia sul collo -facendogli aprire gli occhi- "Io invece sono qui" gli dice mentre gli bacia dolcemente il collo più volte, strofinandoci il naso "Proprio davanti a te" continua la scia di baci fino alla mandibola; le labbra di Harry ora si schiudono leggermente in cerca d'aria, il cuore a mille e la voglia di baciarlo a diecimila. "E, se vuoi, puoi solamente baciarmi, dimenticare questa storia e ribaciarmi ancora fino a star male" gli dice semplicemente mentre il suo respiro si infrange contro quello di Harry che gli stringe il braccio; gli occhi vagano sul viso di Louis: pupille dilatate, labbra sottili e rosse, naso all'insù, è così irreale.
E allora lo bacia, perché è così che deve andare e lo sa, lo bacia con quel sapore di cioccolata sulla lingua, bacia quelle dannate labbra così morbide ma pungenti allo stesso tempo quasi da far male.
Ed Harry lo sa, comunque, che anche se Louis fosse una sirena lui cederebbe lo stesso, perché lui lo ama, lo ama con gli occhi, lo ama con la voce, lo ama con il corpo e lo ama persino con i ricci; Harry non ha mai saputo resistere alle sirene, perché dovrebbe resistere a Louis, allora?
  
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