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Autore: ohmypeterpan    26/02/2013    13 recensioni
un amore che non riesce più ad essere nascosto.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< They don’t know how special you are, they  don’t know what you’ve done to my heart. They can say anything they want, ‘cause they don’t know about us.  >>
Louis cantava, e quella voce così cristallina fece venire i brividi ad ogni persona presente in quello stadio.
Lo sguardo di Louis era puntato su Harry, e quest’ultimo sapeva che la strofa che il suo fidanzato aveva appena finito di cantare era senza dubbio rivolta a lui, come quando era stata scritta.
Con un solo movimento Harry fece un passo verso Louis e poggiò una mano su quella sua stringendogliela subito dopo; Louis lo guardò e ricambiò la stretta sorridendogli.
Stop.
Harry rimase incantato nel vedere Louis sorridere: il modo in cui le sue labbra si incurvavano, i suoi denti perfetti che risaltavano e gli occhi che brillavano appena.
Sì, Harry lo amava e sarebbe stato così per sempre.
Il più piccolo lasciò la presa sulla mano del suo fidanzato, sapeva che quei momenti non potevano durare molto, loro erano proibiti.
“Larry Stylinson, just a bullshit”
Louis si accorse dello sguardo spento di Harry, e sospirò.
Stava male a vedere il suo Harry, l’unica persona che amava, così.
E se c’era cosa che più odiava era vedere il suo sguardo spento, i suoi occhi così belli e che tanto amava, quasi opachi. La canzone terminò, e Liam sorridendo annunciò che ci sarebbe stata una piccola pausa.
Si scagliarono tutti e cinque verso l’uscita del palco, andando a finire in una stanza piuttosto ampia, con un divanetto, un frigo e due sedie.
Harry, seguito da Niall, si sedette su un piccolo divano,  poggiando i gomiti sulle ginocchia, tenendosi il viso tra le mani. Liam e Zayn andarono verso il piccolo frigo per bere e mettere qualcosa sotto i denti. Niall continuava ad osservare Harry, finché non si decise a parlare.
“Che hai?”
Harry non rispose e alzatosi, si diresse verso il bagno, chiudendosi la porta alle spalle.
Louis per un attimo riuscì ad incontrare il suo sguardo, dannazione se faceva male!
Sentì un dolore partire dal ventre e attraversarlo tutto fino alla gola; avrebbe voluto urlare.
I suoi tre amici osservarono la scena in silenzio, finché Zayn non aprì la bocca.
“Va’ da lui” disse, sorseggiando un caffè.
Il castano si diresse verso il bagno in cui era entrato Harry e aprì la porta, richiudendosela alle spalle.
Trovò il suo fidanzato seduto a terra, con la schiena contro il muro, che singhiozzava con il viso tra le mani.
Corse a inginocchiarsi difronte a lui, prendendogli le mani per guardarlo.
“Vattene!” quasi ringhiò il più piccolo tra i due, ritraendo le mani al tocco dell’altro.
Louis avrebbe voluto stringerlo a sé, consolarlo, ma qualcosa, forse l’angoscia, lo bloccava, lo paralizzava.
“mi dici che ti prende?” riuscì a sussurrare, guardandolo.
Harry alzò lo sguardo verso Louis, ma continuò a singhiozzare, aprendo la bocca per dire qualcosa, ma non riuscendo.
Louis venne assalito da rabbia, disgusto, dolore, vedendo Harry in quelle condizioni.
Disgusto per chiunque potesse farlo star male in quel modo.
Poggiò le mani sulle sue spalle, avvicinandosi di più a lui.
“dimmi cos’hai, ti prego! Mi sento morire…”
Bell’egoista, pensò Louis subito dopo aver urlato quella frase.
Harry si passò un braccio sugli occhi asciugandosi le lacrime con la manica di una semplice giacca nera, poi rivolse lo sguardo su Louis.
“finiamola, ok? Basta, non reggo più nulla, per favore!” riuscì a biascicare, fissando i suoi occhi diventati quasi trasparenti su quelli di Louis.
In tutta risposta il castano si spinse di più verso Harry mettendogli una mano sulla guancia; lo guardò negli occhi per poi chiuderli e poggiare le labbra su quelle del riccio, che all’inizio s’irrigidì, ma subito dopo ricambiò quel bacio.
Harry riusciva a calmarsi sentendo le labbra di Louis.
“non dirlo più” piagnucolò il maggiore, tenendogli ancora il viso tra le mani.
“ti amo, da morire” sussurrò sulle sue labbra.
Harry si allontanò e subito dopo di alzò, seguito da Louis, che continuava a fissarlo.
“mi ami?” chiese Harry, tremando appena.
“da star male” rispose Louis, stringendo i pugni.
“e allora urlalo…” sussurrò il riccio, e nello stesso momento bussarono alla porta e subito dopo si udì la voce di Liam.
“Ragazzi, dobbiamo riprendere!”
I due ragazzi si guardarono; Harry aveva uno sguardo duro, le lacrime non gli inumidivano più gli occhi, i quali, adesso, erano di un verde acceso.

Louis si meravigliò del modo migliore in cui cambiavano gli occhi del riccio: a volte quasi trasparenti, a volte così verdi da stancare lo sguardo di chi li osservava.
“mi ami?” chiese nuovamente Harry, con tono duro e secco.
“sì…” rispose Louis con un sussurro.
“allora urlalo!” gridò Harry, spalancando subito dopo la porta ed uscendo.
Louis lo seguì, e sotto lo sguardo interrogativo e dispiaciuto dei loro tre amici i due fidanzati neanche si guardarono.

“andiamo, dai…” disse Niall incamminandosi verso il corridoio che portava al palco, seguito da Harry, Zayn, Liam e Louis.
Il resto del concerto si svolse come tutti gli altri: sorrisi, lacrime, urla e tanta gioia.
Ma la gioia era uno degli ultimi sentimenti posti nei cuori di Harry e Louis in quel momento, nonostante quello fosse uno dei concerti più importanti per la band, forse il più importante.

La canzone finale fu ‘What makes you beautiful’. Erano abituati a terminare ogni concerto con un abbraccio, cosa che fecero senza esitare. Louis ed Harry cercarono di non sfiorarsi; entrambi non avevano voglia di toccarsi, forse per il senso d’orgoglio troppo accentuato in quel momento.
Sciolsero l’abbraccio e subito dopo si posizionarono in fila e fecero un inchino, tutta la gente presente si alzò.
Era un momento emozionante, lacrime di gioia, ma anche di tristezza scorrevano sulle guance di quasi tutti i fans presenti in quello stadio.
Anche quei cinque ragazzi sul palco erano molto emozionati; Liam si lasciò scappare una lacrima.
I loro sorrisi riempivano il cuore, erano felici, orgogliosi. Ma due di loro sospiravano, col cuore pesante.
I secondi passarono veloci, Louis sentiva le tempie pulsare, il sudore scorrere veloce sulla schiena e il cuore battere come se volesse uscire dal petto.
In poco tempo afferrò il braccio di Harry costringendolo a restare fermo in mezzo al palco. Quest’ultimo si girò e fissò Louis negli occhi, senza riuscire ad aprire bocca. Rimasero un po’ di secondi a fissarsi sotto gli sguardi delle persone, ancora tutte ai loro posti.
Liam, Zayn e Niall si accorsero della mancanza degli altri due quando erano già arrivati nel corridoio. Un po’ di ansia mischiata a curiosità li avvolse, e corsero di nuovo sul palco, rimanendo ai lati di esso, tenendo lo sguardo sui due ragazzi che si fissavano.
Louis teneva stretto il braccio di Harry, e sentiva solo il cuore battere all’impazzata; ignorava i mormorii delle persone che diventavano sempre più forti, ignorava tutto il resto.
Su quel palco, in quel momento, c’erano solo lui ed Harry.
Harry, da parte sua, non sapeva cosa sarebbe successo e forse non gli interessava: continuava a guardare Louis negli occhi, mordicchiandosi nervosamente il labbro inferiore.
Il più grande deglutì per l’ultima volta, sentiva la testa girare e i battiti del cuore accelerare.  Si avvicinò di più a Harry, poggiandogli una mano sulla guancia, deglutendo nuovamente.
Si udì un boato, tutti erano col respiro mozzato.
“ti amo” sussurrò Louis accennando un sorriso.
Stava cercando di tranquillizzare Harry, perché lo sentiva tremare al suo tocco.
Il più grande, arrivato a quel punto, non sapeva più cosa fare.
Aveva paura: paura del giudizio, paura delle conseguenze, paura per la band.
Non voleva rovinare quello che era stato costruito in due anni, ma quello era amore, e l’amore prima o poi deve fuoriuscire, sennò si trasforma in sofferenza, dolore, buio.
Buio.
Era questo quello che Louis immaginava senza Harry. Sospirò e sorrise, perché infondo lo faceva sorridere vedere Harry così: tremava ed era pallido in viso, ma i suoi occhi brillavano, erano accesi, e le sue labbra si incurvavano in un sorriso accennato.
“ti amo” ripeté il maggiore alzando un po’ il tono di voce, e il sorriso sul volto di Harry si fece più marcato, lasciando intravedere due piccole fossette sulle guance.
A cosa pensava Harry in  quel momento? Agli occhi di Louis.
Dio, erano cielo, mare… erano amore.
Vide Louis avvicinare di più il viso al suo facendo quasi sfiorare i loro nasi. Non riusciva a sentire le voci delle persone presenti, che si facevano quasi assordanti.
Chiuse gli occhi sentendo il respiro caldo dell’altro quasi inumidirgli le labbra.
Liam, Zayn e Niall osservavano la scena; erano in ansia, sì, ma contenti. Contenti perché forse quel giorno qualcosa sarebbe cambiata.
I fans presenti erano col fiato sospeso; tra la folla c’era chi era sempre stato sicuro della relazione tra Harry e Louis, c’era chi non aveva mai creduto in loro e chi, purtroppo, provava un senso di delusione, chi addirittura disgusto.
Ma quei due ragazzi in mezzo al palco, in quel momento se ne fregavano dei pregiudizi, della gente ignorante; si amavano, ed era quello l’importante.
Un forte boato si alzò da quella platea quando le due figure in piedi sul palco si unirono, e le loro labbra si toccarono.

I cuori  dei ragazzi battevano all’impazzata, le loro mani tremavano mentre le loro labbra si muovevano lentamente le une sulle altre.
Sorridevano, forse interiormente, ma sorridevano. Erano felici.
Tre quarti delle persone presenti si alzarono, battevano le mani, alcuni si erano commossi, urlavano di gioia.
Gli altri erano rimasti seduti ai loro posti ad osservare la scena, in silenzio.
Il più grande sentì inaspettatamente le guance bagnate, e si allontanò di poco per guardare Harry negli occhi.
“perché piangi?” chiese Louis, accarezzando la guancia della persona che amava più di chiunque altro al mondo.
“perché da oggi in poi non avrò più motivo di farlo” rispose il più piccolo, sorridendogli.
Louis lasciò la presa sul braccio di Harry, e in quell’attimo i tre ragazzi che fino a quel momento erano rimasti in disparte, corsero verso il centro del palco, abbracciando Harry.
Louis si era allontanato di poco da loro e aveva preso il microfono di Liam, che a differenza del suo, aveva il suono molto più amplificato.
Tutto il pubblico si zittì a quella mossa; gli sguardi erano tutti fissati su Louis.
Il ragazzo non era abituato ad avere tutti gli occhi puntati su di sé, e si sentiva un po’ in imbarazzo, ma non smetteva di sorridere.
Girò il viso verso Harry, sorrise a Liam, Niall e Zayn, e un attimo dopo tutta la gente era di nuovo imbambolata.
«They don’t know how special you are , they don’t know what you’ve done to my heart» Louis aveva ripreso a cantare, fissando I suoi occhi in quelli di Harry.
<< they can say anything they want, but they now know about us.>>
Ricominciarono gli applausi, ‘sta volta quasi tutto lo stadio si alzò. I cinque ragazzi si abbracciarono; era quello il loro vero abbraccio di gruppo.
Subito dopo si misero in fila e fecero un altro inchino; Louis ed Harry si strinsero la mano, guardando quel pubblico che era stato il primo ‘ spettatore esterno ’ del loro amore.
Sorridevano, erano felici, perché da quel giorno non avrebbero più avuto motivo di nascondersi.
Erano uno sbaglio? In quel momento si sentivano tutto tranne quello. Erano amore. Amore puro, amore vero.
Erano amore quando si nascondevano in una stanza d’hotel, ed erano amore quando, come in quel momento, le loro mani erano intrecciate davanti a milioni di persone, e non avevano più paura.
L’amore di Harry e Louis era forte, adesso poco importava del resto.
Erano due ragazzi innamorati, cos’altro importava in quel momento? Le critiche? I pregiudizi? Le bugie?
Il loro amore copriva tutto.
Il loro amore lasciava senza fiato anche loro, che lì, davanti a tutti, avevano, urlato, a modo loro, certo, l’amore più vero mai esistito.
  
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