Capitolo 33: L’altra
metà di te
Spalancai gli occhi in quell'istante, sentendomi
intorpidita, come se stessi dormendo da anni.
Mossi le palpebre, chiedendomi perchè intorno a me
vedessi solo buio.
Ero a terra, questo era certo, ma dov'ero di preciso?
Per quanto i dolori un po' ovunque me lo
consentissero, cercai di muovermi, ma il rumore di catene e la stretta che
sentii ai polsi poco dopo mi fecero capire che ero legata.
Legata, a terra e al buio.
...Axel? Possibile che
c'entrava di nuovo lui? Mi aveva presa? E Damon?
Imprecai mentalmente, non riuscendo a capire cosa
fare.
Nonostante fossi un vampiro e potessi vedere
tranquillamente al buio, in quell'occasione non ci riuscivo, dal momento che mi
sentivo tremendamente debole.
Provai a parlare, a dire qualcosa, ma dalla mia bocca
uscì soltanto un suono strozzato.
Non riuscivo nemmeno a parlare adesso?
Appoggiai la testa al muro. Mi faceva così male.
Tutto il corpo mi faceva male, mi sentivo così debole
da non riuscire nemmeno a tenere gli occhi aperti.
Li chiusi e subito mi apparirono davanti alcuni
flashback.
Oh... mi ero trasformata ed ero scappata via. Era
l'unica cosa che ricordavo.
Subito la paura mi invase.
Avevo fatto del male a Damon?
No, non poteva essere.
Emisi un altro suono soffocato, ma quella volta non
era un tentativo di parlare, ma un vero e proprio lamento.
Sentii il cigolio di una porta che si apriva
velocemente e subito uno spicchio di luce invase la stanza, facendomi aprire
gli occhi, seppur leggermente.
-Angel?!- sentii una voce lontana che mi chiamava.
Guardai in direzione della voce e subito mi sentii al sicuro.
-D...Da...- volevo piangere, volevo parlare e volevo
buttargli le braccia al collo, ma mi sentivo così debole che non riuscivo a
fare nessuna delle tre cose.
-Angel...sono qui...- mi sussurrò lui, mentre mi
spostava alcune ciocche di capelli dal viso.
Cominciò a cercare qualcosa in tasca e solo dopo aver
sentito il rumore delle catene, capii che mi aveva liberato.
Ma poi com'ero finita incatenata?
Sentii le sue braccia dietro la schiena e all'altezza
delle ginocchia e poco dopo Damon mi prese tra le braccia, cosicché io mi
scontrai con il suo petto.
Quanto mi era mancato il suo profumo, il suo calore...
Non ricordavo niente di quello che era successo, non
ricordavo quanto tempo fosse passato, eppure dal bisogno che avevo di lui capii
che ne era trascorso molto.
Velocemente Damon mi portò fuori e la luce improvvisa mi costrinse a chiudere
gli occhi. Ero stata nella cantina, quindi.
Mi sentivo così debole, avevo solo voglia di tenere
gli occhi chiusi per sempre.
Sapevo che Damon mi stava portando al piano di sopra e
probabilmente non usava la super velocità per non farmi sentire uno schifo
ancora di più.
Mi sentii appoggiare sul letto e poco dopo avvertii la
presenza di Damon al mio fianco. Aprii leggermente gli occhi, mentre lui mi
accarezzava una guancia.
-Ciao...amore...- sussurrò, con gli occhi lucidi.
-Avevo paura di doverti tenere ancora a lungo in quella cantina...- mi attirò
contro il suo petto.
Volevo solo abbandonarmi tra le sue braccia e essere
cullata da lui. Damon era la medicina ad ogni mio male.
-Cosa...- non riuscivo a parlare.
-Ti sei trasformata e abbiamo dovuto rinchiuderti
nella cantina per evitare che tu tentassi di farti del male...-
Bene...
-E come...- mi fermai un attimo. -...Come mai non
sono...essi...essiccata?-
-Ogni giorno io e Nikolai ti somministravamo una dose
del nostro sangue...- ammise lui, accarezzandomi la testa.
-Damon...non ce...non ce la faccio...più...- confessai
con voce strozzata, cercando di trattenere le lacrime.
Sentii la sua presa farsi più salda. Alzai il viso per
guardarlo e vidi una strana ombra passargli nello sguardo.
Si era incupito all'improvviso, guardandomi con quel
suo tipico sguardo da "sto per fare una cazzata e lo so".
Cosa era successo veramente mentre io ero in quello
stato di trance?
Mi staccai da lui, per sedermi meglio sul letto e
poterlo guardare in faccia. Cosa mi stava nascondendo?
-Damon...cosa...cosa non..so?-
lo supplicai quasi, sperando ardentemente di sbagliarmi. Poi mi balenò in testa
un pensiero...- Dove sono tutti gli altri?-
Damon spostò un attimo lo sguardo di lato, poi lo
ripuntò su di me. -Nikolai è con Bonnie per...per alcune...ricerche, mentre
Stefan ed Elena...- si bloccò. -Stefan ed Elena si sono messi in viaggio per
raggiungere Tess e Edward.-
Inarcai le sopracciglia. Bonnie e Nikolai? E cosa
c'entravano Tess e Edward?-
-E' successo qualcosa a Stella?!- scattai subito,
mentre il terrore mi invadeva.
Non poteva essere: era al sicuro da Tess e Edward.
-No, no, sta tranquilla. Ci serve il loro aiuto,
Angel. Dobbiamo uccidere Axel e Mors
e solo l'aiuto di Bonnie non sarà abbastanza.-
-Quando...quando è arrivata Bonnie? Perchè?-
-E' arrivata tre settimane fa...ci serviva aiuto per
riportarti indietro e solo lei ne era in grado...-
Ero stata in quello stato pietoso per ben tre
settimane? ...Eppure le mie crisi duravano al massimo un paio di ore.
Vidi di nuovo quell'ombra negli occhi di Damon. Mi
guardava come un condannato a morte guarda per l'ultima volta il sole.
Gli afferrai la mano. -Damon...cosa...-
-Abbiamo trovato il modo per...per farti tornare di
nuovo te stessa.- esclamò tutto d'un fiato, come se solo pronunciare quelle
cose gli costasse uno sforzo immane.
-Voi...cosa?-
-Bonnie ha scoperto che c'è un modo per eliminare la
parte demoniaca da te e farti essere di nuovo un essere...completo.- abbassò lo
sguardo, per poi ripuntare i suoi occhi nei miei.
-Non capisco...- o forse non volevo capire.
Com'era possibile riportare indietro qualcosa che io
non avevo più.
Damon mi afferrò entrambe le mani e mi avvicinò a lui.
-Sappi che ti sto solo informando di quello che farò. Non sto chiedendo nè il tuo parere nè il tuo
consenso.-
-Mi stai facendo paura, Damon.- sussurrai.
-Ti ricordi cosa ti dissi cinque anni fa? Quando
sembrava che la situazione con Klaus non potesse essere risolta?-
Se la prendeva così alla lontana voleva solo dire che
non c'era limite al peggio.
-Non...non ricordo, Damon...-
Lui fece un sorriso amaro. -Ti dissi che io ero pronto
a morire per te.- aggrottai le sopracciglia e lui continuò. -Le crisi vengono
causate dal non avere più dentro di te la tua parte angelica completa, perchè
soltanto una metà non è in grado di controllare le parti demoniache...-
-Damon...- tentai di bloccarlo.
-Aspetta, fammi finire.- io annuii piano. -...Se la
tua anima angelica fosse ricomposta tu non avresti più crisi, non ti
trasformeresti più.-
-La mia metà angelica non può ritornare perchè è persa
per sempre!- gli feci notare io. Non capivo dove volesse arrivare.
-Non è esatto. L'altra metà di te ce l'ho io.-
-Mi stai dicendo che...-
-Bonnie ha scoperto che per fare in modo che la tua
parte angelica sia completa di nuovo, è necessario un incantesimo.- si fermò un
attimo. -Bisogna fare un...sacrificio.-
-Un...cosa? Damon sono così confusa...- sentivo la
testa che mi scoppiava, mentre Damon stringeva ancora di più le mie mani.
-Morirei per te, Angel.- ripetè
di nuovo.
Io prima lo guardai confusa, poi capii.
No, non poteva dire sul serio, non poteva essere vero!
Staccai velocemente le mani da lui, mentre lo guardavo
come se fosse impazzito. -Tu mi stai dicendo che per ritornare ad essere un
angelo tu devi morire?!-
-Si.-
Si? Si?! Come poteva farla sembrare così semplice?!
Mi alzai velocemente dal letto. Era impazzito, del
tutto.
-Ma come puoi anche solo pensare che io accetti una
cosa del genere!- quasi urlai, portandomi le mani alla testa.
Anche Damon si alzò dal letto e si avvicinò a me. -E'
l'unica via d'uscita!-
-Non...non è una cazzo di opzione!- questa volta
urlai. -Tu non ti sacrificherai per me!-
-E cosa aspetti che faccia?!- anche Damon cominciò ad
urlare. -Pretendi che io resti a guardare mentre muori o impazzisci? In tutti e due casi io ti dovrei
vedere morire e non puoi chiedermi questo!-
-E perchè invece lo chiedi a ME!-
Stavamo urlando entrambi. Non poteva neache solo pensare che io potessi accettare tutto quello.
Non poteva scambiare la sua vita con la mia.
-Devi prenderti cura di Stella.-
Non poteva essere così stronzo, non poteva toccare
quel tasto.
-Stella avrebbe suo padre anche senza la madre. Non
puoi pretendere che io ti perda di nuovo proprio adesso che siamo insieme.
Non...- la mia voce venne rotta dal pianto. -Non puoi lasciarmi di nuovo. C'è una soluzione...c'è sempre...-
sussurrai la parte finale, abbassando lo sguardo.
Per quanto avessi tentato, non ero riuscita a
trattenere le lacrime.
Sentii Damon farsi più vicino e dopo aver appoggiato
le mani a coppa sul mio viso mi costrinse a guardarlo. -Non posso vedere mentre
ti spegni. Posso morire, ma non farmi vivere senza di te, farebbe ancora più
male...- sussurrò anche lui, guardandomi diritto negli occhi.
Se Damon era così diretto e romantico significava solo
che la situazione era davvero disperata.
-Nemmeno io riesco a vivere senza di te...- dissi,
tirando su col naso.
-Lo hai già fatto una volta e tutto quello che ti è
successo è colpa mia. Devo rimediare...-
-Non...non posso permettertelo...potevo vivere con la
consapevolezza che tu non mi amavi, ma non con quella che tu sei morto a causa
mia, a causa di una persona che non esiste più.-
-Angel...io farei di tutto per riportare indietro
l'angioletto che ho incrociato ad un semaforo...- mi attirò contro il suo petto
e io non potei fare a meno di pensare che forse quella poteva anche essere l'ultima
volta.
No, non ci dovevo pensare. Io avrei trovato una
soluzione.
-Non posso farti morire...-
-Non avrei accettato di farlo per nessun altro...-
-Quando...- dovevo sapere quando aveva intenzione di
farlo per impedirglielo.
-Dopo aver ucciso Axel e Mors.-
Chiusi gli occhi, tremando. Mai come quella volta
desideravo che Axel vivesse per sempre.
Mi staccai da Damon. -Cosa prevede il sacrificio?-
Damon sospirò. -Bonnie deve prima creare un legame tra
noi con la magia oscura e poi tu...- si fermò. -Tu dovrai trapassarmi con la
spada di Ihael. Devi piantarmela in mezzo al cuore.-
Come faceva a dire quelle cose come se stesse parlando
di qualcun altro?!
-E tu non solo pretendi che io ti veda morire, ma che
sia addirittura io ad ucciderti!- scoppiai.
Quel dannato vampiro aveva perso la ragione.
-E' necessario, dannazione!- esplose anche lui. -E'
così che va fatto!-
-Ma non me ne frega un cazzo! Mi uccido io prima,
Damon, ma tu non farai questo!- urlai.
Damon mi afferrò per le spalle e mi inchiodò al muro.
-Non dire cazzate! Se solo pensi di nuovo una cosa del genere ti uccido io con
le mie mani! Poi ti resuscito e facciamo quel maledetto sacrificio!-
Cercai di divincolarmi, ma la sua presa era troppo
forte.
-Non posso permettere che tu faccia una cosa del
genere.- dissi ferma.
-Tu non hai
voce in capitolo.-
Lo spinsi, questa volta riuscendo a farlo staccare da
me. -Si tratta della mia vita, Damon, cazzo! Tu non puoi farlo, non ho la forza
di piangere per il resto dell'eternità per la tua morte! Che vita mi stai offrendo?!-
urlai, ma lui era irremovibile.
Damon mi attirò di nuovo contro di lui, ma io
cominciai a tempestargli il petto di pugni. Non poteva farmi questo, non poteva
dannarmi per sempre.
-Neanche io vorrei lasciarti, ma ti ho sempre detto
che la morte o la pazzia non erano opzioni...-
-Neanche questa deve esserlo...- mi calmai tra le sue
braccia, mentre scoppiavo di nuovo a piangere.
Singhiozzavo. Volevo morire...morire in quell'istante,
ma non volevo vederlo mentre se ne andava via di nuovo.
Ci stringemmo ancora più forte, come se l'uno volesse
entrare nel corpo dell'altro. Scivolammo a terra, mentre la consapevolezza di
non avere via d'uscita ci schiacciava sempre di più.
-Quante altre volte dovremmo dirci addio...-
sussurrai, mentre Damon appoggiava la fronte sulla mia testa.
-Beh, devo ammettere che non avrei immaginato modo
migliore per andarmene...- fece un sorriso amaro.
-Ti amo...-
-...Ti amo.-
Alzai il viso e mi sporsi a baciarlo.
Come avrei fatto a vivere senza le sue labbra? Il suo
calore? Il suo amore?
Come avrei fatto a vivere senza di lui?
Restammo l'uno contro l'altro per attimi che a me
sembravano eterni.
Damon mi passò una mano dietro la nuca per avvicinarmi
di più a lui. Il bello di essere vampiri era che non avremmo avuto bisogno di
prendere fiato.
Lo afferrai per le spalle e lo tirai verso di me. Ci
stendemmo a terra, con lui sopra di me.
Lo amavo e non sarei riuscita a vivere senza le sue
mani su di me.
In breve tutti e due eravamo nudi e abbracciati. Ci
baciavamo come se quella dovesse essere l'ultima volta.
Era un bacio disperato e passionale.
Facemmo l'amore. Non erano però solo i nostri corpi ad
unirsi, ma anche i nostri cuori...e le nostre lacrime.
Ehm ehm...
Oh mamma ma da quanto non aggiorno! Ormai credo che
tutto ciò che è successo in questa storia non si ricordi nemmeno più! Mi sa che
devo rifare le presentazioni dei personaggi, perchè dopo tutto questo tempo la
storia è decisamente dimenticata! ahahahaha
Scusatemi davvero tanto, ma sul serio non ho avuto un
attimo per fermarmi e scrivere!
Spero non vi siate dimenticate davvero la mia storia
T.T
Va beh....cosa ne pensate del sacrificio?
Povero Damon....a quei due capitano davvero di tutti i
colori....
Vi lascio, ringraziando di vero cuore tutte le
fantastiche persone che recensiscono e mettono nei seguiti/preferiti! Davvero
grazie!
Baciiiiii