Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: IrregularBreath    27/02/2013    1 recensioni
Una ragazza kamikaze diversa da tutte le altre.
Forte, coraggiosa, sicura di se e con idee differenti.
Coinvolta in una guerra alla quale non tenta neanche di sfuggire, si ferisce gravemente...
ma la colpa di tutto questo di chi è? Zayn è veramente la persona che sembra?
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


BAMBINI KAMIKAZE, VENTO DIVINO.



 

-Più persone uccidete, più vi avvicinate al paradiso- Malik camminava avanti e indietro per la piccola stanza mentre noi ragazze, restando sedute lo osservavamo ammirate, era come un idolo, un esempio per noi.

Alzai la mano, la curiosità fa parte di me, ma a volte è meglio trattenerla, come in questo caso.

-Ma come fai tu a saperlo? Insomma, nessuno è sceso dal cielo per assicurarcelo- mi fulminò con lo sguardo e il sangue mi gelò nelle vene, avevo 20 paia di occhi puntati a me, alcuni terrorizzati, altri impauriti, per quello mi avrebbero potuto fare, ma tanto sarei morta comunque..cos'avevo da perdere?

-Qual'è il tuo nome?- mi chiese abbassandosi e restando a un soffio da me

-Amy- dissi sicura

-Non hai paura?- scossi la testa

-Morirò comunque no? Che ho da perdere?-  sorrise beffardo afferrandomi per un braccio e alzandomi bruscamente facendomi male

-Hai ragione, sei sveglia ragazza- alzai le spalle 

-Non è che sono sveglia… è che non ho paura di te e di nessuno di voi, potete farmi quello che volete…ma io non crederò mai in questa assurdità ci state solamente usando, non c'è nessuno paradiso che aspetta gli assassini, io non sono stupida. Datevi fuoco da soli- mi squadrò con sguardo omicida, e li la paura un po' si fece sentire, ma non lo diedi a vedere.

-Quanti anni hai ragazzina?-

- quattordici, devo compierne quindici tra un po'- mi trascinò fuori dalla stanza strattonandomi, prima di superare la porta riuscì ad incrociare lo sguardo della mia migliore amica che scattò in piedi coprendosi il viso con le mani e iniziando a piangere.

-Non avere paura Katy- riuscì a dirle, provocando un borbottio e pianto generale.

Percorremmo un lunghissimo corridoio stretto e buio, fino ad una porta che aprì dandole un calcio e uscimmo all'aria aperta, il sole caldo picchiava sulle nostre teste e gli occhi mi bruciarono, abituati al buio. Si inginocchio data la mia altezza prendendomi entrambe le braccia

-Amy tu sei sveglia, veloce e non hai paura giusto?- annuii, modestamente…

-Vuoi partecipare alla guerra? C'è una minima possibilità che tu sopravviva e sei l'unica ragazza che può combattere- mi sentii onorata, ma subito dopo distrutta

-io? Sa che io non ho mai toccato un'arma? E non ucciderei mai nessuno..come ho già detto-

-Non devi uccidere nessuno, devi fare da esca- assottigliai lo sguardo

-E cosa dovrei fare?- -Saremo in un grande campo secco senza erba ne cespugli dove nessuno può nascondersi, da un lato c'è una nostra caserma, dall'altro quella degli avversari, dovrai camminare al centro verso di loro offrendoti come prigioniera.. dovrai rubare una pistola, ma non è una pistola qualsiasi… quella contiene una bomba molto potente, anche se piccola.. e la si può nascondere dovunque… potrebbero ucciderci senza che noi ce ne accorgemmo-

-e perché io?- chiesi ridacchiando nervosa

-Sembri santa grazie ai lineamenti del tuo viso, sei una ragazza e le ragazze hanno paura, non hai mai toccato un arma, ma sai difenderti.. perché tu? perché SEI tu- mi puntò l'indice al petto sorridendo soddisfatto

-E se mi rifiutassi?- 

-Ti obbligherebbero-

-E se fallissi?-

-Ti abbandoneremmo là - ingoiai la saliva

-E se mi torturassero?-

-Soffrirai-

-MA  CI VADA LEI!- urlai perdendo le staffe, si alzò stringendo la mascella e stringendo forte la presa sulla mia maglietta

-Sentimi bene, sono stato gentile con te, non farmi diventare cattivo perché te ne pentiresti.. te lo garantisco- presi tutto il coraggio che avevo e gli sputai in faccia.

Lui mi alzò leggermente per poi buttarmi per terra, picchiai la schiena e strozzai un urlo iniziando a tossire appena mi ritornò il respiro.

Appena mi ripresi leggermente mi tirò un calcio alla caviglia che afferrai tirando un urlo acuto, sentii gli occhi diventare lucidi dal dolore.

-Alzati e torna dentro prima che possa farti ancora del male- disse rigido con gli occhi più freddi e distaccati che avessi mai visto.

Mi alzai dolorante zoppicando fino alla porta, l'aprii molto lentamente e prima di rientrare gli lanciai un'occhiata incazzata e vendicativa, si stupì, chiusi la porta.

Arrivai fino alla mia classe dove tutte mi aspettavano con il fiato sospeso, appena arrivai corsero tutte verso di me abbracciandomi, risi..solo loro mi facevano stare bene in questo mondo di merda.

Mi portarono fino al centro della stanza facendomi sedere e raccontare l'accaduto.

 

[…]

 Alla fine avevo accettato la proposta, sarebbe stato sicuramente più divertente morire da coraggiosa che da stupida suicidandomi con una bomba al petto. Purtroppo però il piano era saltato, gli avversari ci avevano attaccati una settimana prima del giorno stabilito.

Ognuna di noi era sdraiata nel proprio letto, alcune leggevano, altre parlavano tra di loro ed io contemplavo il soffitto pieno di crepe soprappensiero. All'improvviso si sentirono numerosi spari e tutte si pietrificarono sdraiandosi. C'era chi stringeva forte il cuscino, c'era chi si seppelliva sotto numerose coperte, chi si buttò per terra tappandosi le orecchie e chi pregava. Io rimasi immobile con le mani dietro la testa e gli occhi sbarrati. Qualcuno entrò improvvisamente nella piccola stanza sbattendo la porta -Amy- mi voltai notando Zayn sulla porta con una specie di fucile gigantesco in mano, rabbrividii nel vedere una fascia piena di sangue stretta sul suo braccio.

Mi alzai raggiungendolo, mi lanciò dei pantaloni e una fascia color militare - Metti questi veloce e raccogli i capelli- feci come mi disse infilando parte della maglietta lunga e sporca nei pantaloni, improvvisai una coda velocemente e mi misi sulla fronte la fascia com mi ordinò, lanciai un occhiata a Katy che mi osservava terrorizzata, sorrisi prendendo la pistola che mi porse Zayn, anche lui la guardò

-Te la riporterò viva vedrai- alzai lo sguardo e mi morsi il labbro inferiore.

Mi spinse fuori chiudendo di nuovo la porta, corremmo di fuori dall'altra parte della caserma

-Ascoltami, dobbiamo entrare la dentro, ora…dici di riuscire a correre ?- mi guardò la caviglia rendendosi conto che fossi a piedi nudi

-Porca puttana- urlò battendo il pugno al muro, -corro a piedi nudi, ce la faccio- balbettai tremante.

Si abbasso prendendomi in braccio e corredo in una jeep. Ero confusa, spaventata ma nello stesso momento mi piaceva essere li, essere nel pericolo, insieme a Zayn. Accellerò slittando un po' nella terra secchissima.

Prese un respiro profondo e andò verso gli avversari, sgranai gli occhi per poi chiuderli subito e coprirli con le mani

-Sta giù!- urlò portandomi una mano sulla testa e spingendomi in basso

Ci stavano sparando, sentivo le urla di dolore della gente, sentivo chi esultava, i passi di chi correva, la voce dura e sicura dei comandanti.

Frenò improvvisamente e scese di corsa, lo imitai seguendolo. Diede un calcio ad una porta chiusa a chiave, entrò prima lui e quando fu sicuro che non c'era nessuno mi fece segno di raggiungerlo, lo seguii dopo aver fatto il segno della croce.

-Spiegami una cosa..perché sono qui?- mi fece segno di tacere e mi ammutolii subito.

Arrivammo fino ad una stanza dove c'erano due guardie che la controllavano -Se sparo ci sentiranno, tieni questa- mi diede quella specie di fucile grande quasi come me e lo guardai a dietro un angolo -Stia attento- sussurrai quando si allontanò

Conto fino a tre poi girò iniziando a picchiarle entrambe le guadie. osservai la scena mangiandomi le unghie…dovevo fare qualcosa da solo non ce l'avrebbe fatta… appoggiai tutto sul pavimento, notai un uomo per terra e l'altro che stava strozzando Malik, gli diedi un calcio nelle parti intime talmente forte che lo lasciò andare portandosi le mani li e riempiendo le guance di aria diventando rossissimo, gli diedi poi un pugno in faccia ma non bastò, fortunatamente Zayn ne tirò un altro decisamente più forte del mio e la guardia cadde all'indietro.

-Grazie- dissi sarcastica 

-Non devo ringraziare nessuno, ce l'avrei fatta benissimo anche da solo- ruotai gli occhi al cielo.

Aprì una porta, al centro notai una pistola in un vetro

-Troppo facile..- sussurrò pensieroso. Mi venne improvvisamente in mente una storia che mi raccontò un volontario inglese quando venne nel nostro piccolo paesino ad aiutarci, noi abitanti..si chiamava.. Harry mi sembra, era un cantante…

Presi un po' di polvere che avevo alla maglietta sbattendola e nella stanza comparvero linee verdi, funzionò.

-Sei un genio- disse sorridendo 

-Si, effettivamente- mi vantai mentre mi scompigliò i capelli, stava per passare ma lo bloccai

-Forse è meglio se ci vado io no?- annuii. iniziai a scavalcare ed evitare il laser. Piano piano superai la stanza, sorrisi facendo un sospiro di sollievo.. presi la pistola, stavo per tornare indietro ma quando mi voltai notai che un uomo puntava il coltello sul collo di Zayn tenendogli la bocca chiusa -Lascia la pistola dove l'hai trovata e non gli accadrà niente- presi a respirar più forte, non mi mossi

-Lasciala subito- urlò l'uomo muovendo piano il coltello sul suo collo, vidi del sangue colare così lasciai cadere la pistola per terra..ma questa scoppiò..me l'aveva detto,era una bomba.

 

Mi svegliai molto tempo dopo, ero in uno strano posto molto pulito.

Era un ospedale, ero confusa, molto confusa.. abbassai lo sguardo e per poco non svenni, non avevo le gambe…

Iniziai a piangere ricordando tutto, ricordai una lacrima che scese sulla guancia di Zayn, ricordai il sangue colagli dal collo, ricordai lo sguardo di Katy…

Arrivò un uomo bianco come il latte, mi accarezzò il viso cercando di tranquillizzarmi,stavo sudando freddo e avevo il fiato corto.

Disse qualcosa che non capii, ma aveva una voce dolce e rassicurante mi stava mettendo uno strano aggeggio collegato alle sue orecchie sul cuore, e quando lo allontanò mi sorrise

-Amy- quella voce, quella maledetta voce.. Zayn corse verso di me prendendomi la mano

-Stai bene? Oh mio dio sei sveglia..- sorrisi nel vedere la sua espressione 

-Come stai?- gli chiesi ansiosa

-Bene, io sto bene non preoccuparti per me- notai che era a dorso nudo, aveva un cerotto enorme che gli circondava il braccio dove quel giorno c'era la fascia, e un altro era all'altezza del fianco, mentre uno più piccolo era sul latro sinistro del collo.

Mi baciò la mano sorridendo, il dottore ci lasciò soli, e mi alzai…o meglio mi sedetti, una lacrima mi solcò il viso e sembrò dare il via libera a tante altre che si rincorrevano veloci, si sedette accanto a me portando un braccio intorno alle mie spalle stringendomi.

Poi mi alzò il viso con un dito, lo vidi avvicinarsi  e le sue  labbra morbide e dolci si appoggiarono alle mie.

Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare da quel bacio inaspettato… la sua lingua si muoveva dolcemente come se avesse paura di farmi male, era stato tremendamente bello e non avrei voluto che finisse..ma lui si staccò puntando i suoi occhi nei miei

-Adesso sembro un pedofilo- scherzò ghignando alzai un sopracciglio

-Ricordi..tu non hai neancora quindici anni e io ne ho diciannove- sbuffai

-Ne compio quindici tra qualche giorno, vale?- annuii di nuovo baciandomi ancora...



Image and video hosting by TinyPic

Eilaaa
allooraa non so come mi è venuto in mente di scrivere una cosa del genere ahahah bha.

 
Spero vi sia piaciuta, almeno è un po' diversa dalle altre no? :3 
Fatemi sapere come l'avete trovata, un bacio a tutte ciao ciao :)
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: IrregularBreath