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Autore: Kiss    14/09/2007    14 recensioni
..è uscito l'ultimo libro, primo giorno a leggerlo, secondo a riscriverlo in parodia..
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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1:  la fuga da privet drive

 

Harry James Potter, era un ragazzo disturbato.
Aveva compiuto da poco 17 anni ma per quante ne aveva passate poteva benissimo averne 127.
Lui non era un ragazzo come tutti gli altri. Era un mago. Ma non un mago tipo il mago Casanova o il mago Forest, no era un mago vero. E tanti anni fa, quando aveva solo un anno era riuscito a scampare all’attacco del più grande stregone oscuro di tutti i tempi: lord Voldemort.
“Mah si, dopotutto ne ho avute di brutte esperienze… che ci potete fare ognuno di voi ha la vostra vita tranquilla ma a me il destino ha riservato cose ben più grosse e…” ok Harry adesso basta che con le tue manie di protagonismo hai rotto a tutti.
“Ma che manie di protagonismo… pensa a tirarmi fuori da qui piuttosto”
Se tu non parli sempre e mi dai il tempo ci arrivo subito.
Allora come vedete anche voi cari lettori Harry è imprigionato a Privet Drive come tutti gli anni. Ma siccome da quest’anno è anche maggiorenne e siccome lui è una testa di cazzo e non gli è venuto in mente, potrebbe benissimo prendere la sua firebolt e volarsene via alla Tana.
“Cazzo non ci avevo pensato”
Ok allora va subito in casa a prendere la scopa.
Harry entrò in casa.
“Zia Mayyyyy” Harry che cazzo dici, quella è la zia di Spiderman “Ah vero… Zia Petuniaaaaaaa
Zia Petunia che era in cucina a cucinare (ogni tanto si vedono questi miracoli) si diresse davanti a Harry e chiese gentilmente a suo nipote cosa voleva: “CHE CAZZO VUOI HARRYYYYYY”
“Dove hai messo la scopa?”
“Nel ripostiglio come sempre no?”
“Ma non la tua scopa… la mia scopa… quella che vola”
“SHHHHHHHHHHHHHH TI ABBIAMO RIPETUTO SEMPRE DI NON DIRE LA PAROLA: VOLA. MI HAI CAPITO? NON PROVARE A RIPETERE LA PAROLA ‘VOLA’ CHE I VICINI POTREBBERO SENTIRCI”
“Scusa zia hai ragione. Allora la mia scopa dov’è?”
“Nel sottoscala”
“Ok allora la prendo e me ne vado. Addio”
Zia Petunia se ne sbattè le balle e tornò in cucina a cucinare. Harry intanto aprì la porticina del sottoscala dove da piccolo dormiva per colpa di quei zii perfidi che si ritrovava.
Ma nel sottoscala la scopa non c’era.
“ZIA PETUNIAAAAAAAAAA LA MIA SCOPA NON C’EEEEEEEEEEEEEEEE”
Zia Petunia alzò il volume della radio che in quel momento stava girando i Finley.
“Maledizione a questa casa di merda”
“Cerchi la tua scopuccia scoperella?” fece la voce beffarda di Dudley alle sue spalle.
“Si, sai dov’è brutto ammasso di lardo?”
“Certo che lo so… l’ho mangiata”
“Si vabbe… dai dove l’ha messa tua madre??”
“Ti ho detto che l’ho mangiata”
“Ma come l’hai mangiata….”
“L’ho mangiataaaaa guarda” E così dicendo aprì la bocca per mostrare i rametti di saggina che gli erano rimasti tra i denti.
“MA....MA…..MA COME PUOI MANGIARE UNA SCOPA?”
“ma che cazzo vuoi, allora come puoi far volare le cose tu? Tu hai un potere e io ne ho un altro”
“TU HAI IL POTERE DI MANGIARE LE SCOPE??????????”
esatto…avevo fame e mamma doveva ancora cucinare”
La faccia di Harry si potrebbe trascrivere con un: O______________________________o

“maledizione adesso come me ne vado” Harry era uscito di nuovo in giardino e stava pensando a come andarsene “lo sanno già..L’HO APPENA DETTO IO”
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO A HARRYYYYYY ABBASSA UN PO’ LA CRESTA CON ME.
“MA NON E’ MICA COLPA MIA SE NON SAI SCRIVERE NEMMENO UNA STORIA”
COME CAZZO TI PERMETTI BRUTTO GAY…..IO FREQUENTO IL LICEO CLASSICO
“E ORA ME LO TAGLIO”
EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
“IN QUINDICI PEZZI”
-_____________-  nessun personaggio mi si è mai ammutinato… sono indignato davvero. Vabbè comunque ormai devo continuare.
Mentre Harry pensava a come andarsene, e io anche perché sto scrivendo sta storia così come mi viene in mente, zio Vernon era appena tornato dalla sua faticosissima giornata di lavoro.
“che ci fai qui fuori ragazzo”
“Tuo figlio ha mangiato la mia scopa”
“Povero diddy sarà affamato”
“-.-“
zio Vernon entrò in casa chiudendosi la porta alle spalle.
Harry intanto continuava a scervellarsi.
“Idea”
dimmi
“Che ti devo dire? Non sei un narratore onnisciente?”
ma che cazzo ne so o Harryyyy
Vabbe comunque l’idea è di aspettare Silente… sicuramente verrà come sempre a prendermi e..”
O SCEMOOOOO SILENTE E’ MORTOOOOOOOO
“NOOOOOOOOOOOOO QUANDOOOOOOOO PERCHE NON NE HO SAPUTO NIENTEEEEEEEEE”
Ma c’eri anche tu… non ricordi? Piton lo ha colpito con l’Avada Kedavra ed è caduto dalla torre di astronomia.
Cazzo… mi sa che manderò un telegramma di condoglianze alla famiglia”
Si vabbe…. Ora fammi continuare la storia che l’idea buona è venuta  a me.
Harry rientrò in casa. Salì in camera sua. Si gustò la puntata di dragon ball e poi fece le valigie. Presto se ne sarebbe andato. Si era infatti dimenticato nuovamente che era maggiorenne e che quindi poteva benissimo smaterializzarsi.
“MA NOOOOOOO SCEMO. Non lo so fare ancora……sarebbe questa la tua grande idea?”
aaaaaaah maledizione lo avevo dimenticato completamente.
“Eh”
però cavolo anche tu… il grande Harry Potter…il bambino che è sopravvisutooooooo… non si sa ancora smaterializzare.
“non prendere per il culo”
Ok ok allora guardati un altro po’ la tv, ve che ora cominciano i Simpson.

Quella notte Harry la trascorse dormendo. Ciò era abbastanza strano visto che ogni volta che Harry prova a dormire o sogna qualcosa di strano, o qualcuno viene ammazzato.
Ma quella notte no. Dormì tranquillamente. La mattina dopo:
“AAAAAAAAAAAAAAAAH che bello dormire… non pensavo fosse così bello”
Si alzò, si vestì, si lavò
“Devo andare in confessionale”
Ma vaaa ha pure voglia di scherzare. Uscito dal bagno disse tra se e se:
“Questa è la giornata giusta. Oggi me ne vado da sto posto di merda”
Mentre zio Vernon andava a lavoro e dopo che Dudley era appena uscito con i suoi soliti compari, qualcuno bussò alla porta.
“Chi sarà mai?” Fece zia Petunia “Harry va ad aprire”
“no mi scoccia”
“APRI IMMEDIATAMENTE COGLIONE”
“HO DETTO DI NOOOOOOO”
cretinooooo va ad aprireeee è un trucco per fartene andare via.
“quando cazzo me lo dici” Harry andò alla porta e la aprì. C’era un uomo sui 40, alto e robusto vestito in smoking e una valigetta ventiquattrore.
oooo vaffanculo sti testimoni di geova…….”
“Harry che dici sono io?”
“io chi?”
Giuseppe…. Non ti ricordi di me? Ci siamo visti quando tu avevi 5 anni in parrocchia… volevo lasciarti questo volantino e questo giornalino… devi sapere che voi adolescenti vi trovate in un’età difficile da controllare… la droga e l’indole alla violenza bla bla bla bla la scoperta degli organi genitali bla bla bla bla……
“MA CHE CAZZO DICIIIIIIIIIIIII”
SBAM
Perdonami Harry, pensavo fosse Lupin.
“-__-“

Quel pomeriggio però il professor Lupin arrivò. Di qualche ora in ritardo rispetto a come aveva lasciato detto a me.
“Allora Harry, fatto le valigie?”
“Si professore”
“Ah ormai ci conosciamo da tutto questo tempo e ormai hai 17 anni puoi chiamarmi benissimo Remus
“D’accordo Remus…allora ce ne andiamo?”
“Si andiamo alla Tana, tra una settimana ci sarà il matrimonio di Bill e Fleur come senz’altro ricorderai…
“Ah si certo….ok allora andiamo?”
“Si. Saluta i tuoi zii non li rivedrai mai più”
“Addio coglioniiiiiiiiiiii
“ok ora possiamo andare”
“O finalmente”
“Vieni, ho lasciato la Clio sulle linee blu.. non vorrei trovare la multa”

TO BE CONTINUED

  
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