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Autore: mrsreg    27/02/2013    1 recensioni
[One-shot / Romantico, Commedia / Old Generation / Jily]
Se c'era una cosa che Lily Evans aveva sempre detestato era l'ipocrisia.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ipocrisia.


 


 

Se c'era una cosa che Lily Evans aveva sempre detestato era l'ipocrisia.

Perché dire una cosa se se ne pensa un'altra? Era meglio dire sempre la propria opinione, essere sinceri, anche a costo di fare male alle persone. Certo, si poteva evitare di sbandierare la propria opinione ai quattro venti, farla sapere in modo eclatante o esporla se non interpellati. Ma, nei limiti della decenza e del tatto, perché non dire la verità?

La rossa aveva, inoltre, sempre detestato le persone ipocrite anche di più che l'ipocrisia in se, perché è più semplice detestare qualcosa di materiale che un concetto. E la nostra ragazza pensava che fossero mille volte meglio le persone che sbandierano la propria opinione che quelle ipocrite, mille volte meglio.

...

Ma perché divi tutto questo, mi chiederete.

Semplicemente perché se c'era una cosa che Lily Evans detestava quella era se stessa.

Si detestava perché lei andava in giro a professare la sincerità più assoluta e poi era la prima a mentire, addirittura a se stessa.

Ma ditemi, ci si può mentire da soli? È la cosa più stupida del mondo e anche quella che alla nostra strega riusciva meglio.

Ma la cosa bella era che la rossa se ne rendeva perfettamente conto di star rimpilzando se stessa e gli altri di bugie e si odiava per questo, tanto che spesso aveva il forte impulso di volersi tirare tante decise randellate sulle gengive*, se solo questo non le avesse procurato dolore.

Quanto si detestava, Lily, e quanto detestava le bugie che le attraversavano la testa più frequentemente, cioè: “Potter è solo un ipocrita bastardo!” e “Dio, non vorrei mai uscire con quello stupido pallone gonfiato!”.

Bugie.

Lily sapeva benissimo che quello sfracella-ovaie di James Potter potesse essere considerato tutto a parte ipocrita, perché se c'era una cosa che faceva in continuazione era esporre la sua opinione su ogni cosa gli capitasse a tiro, ogni cosa.

Commentava i pasti, i comportamenti di Lily, le ragazze, la bellezza di Lily, le squadre di Quiddich, la presunta verginità di Lily, le lezioni, Lily, la guerra, Lily, i Serpeverde, Lily, la politica, Lily. Tutto, commentava semplicemente tutto, e con la più totale sincerità.

E Lily si rendeva conto che era lei ad essere ipocrita a continuare a dargli del falso quando aveva capito che lui non lo era, si rendeva conto di dover essere lei a crescere e a guardare in faccia il fatto che Potter lo avesse già fatto, nonostante le buffonate.

E, soprattutto, Lily doveva ammettere a se stessa che ormai era palese che il ragazzo facesse sul serio, con lei. Perché così era e non sarebbe cambiato neanche se lo avesse voluto.

Ed era importante anche che la rossa facesse la pace con l'idea che lei non avrebbe mai voluto che i sentimenti che Potter professava avere nei suoi confronti non fossero reali. Perché a lei piaceva James, anzi, se ne era innamorata e doveva accettarlo.

Che poi, perché non accettare i proprio sentimenti quando, in fin dei conti, essere felice assecondandoli è così facile?

E Lily Evans, recuperando il coraggio che le serviva per iniziare la lotta contro la sua stessa ipocrisia, si detestò un po' meno.


 

Potter.”

Si, Evans?”

Hogsmead. Domani, davanti al portone alle 15.00 in punto. Se fai tardi puoi considerarti morto.”


 


 


 


 


 

*il grande Willwhoosh dice qualcosa di simile in un suo video che ora non ricordo.

  
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