Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift
Segui la storia  |       
Autore: itshikarii    27/02/2013    8 recensioni
“Ma tu..” dicemmo assieme. “Sei uguale a me!” continuammo assieme. Oddio sembrava tanto una scena da film.
La mia sosia si infilò gli occhiali da sole e si sedette di fronte a me.
“Perché ti infili gli occhiali?”
“Perché non voglio che mi riconoscano..” guardò a destra ed a sinistra prima di rivolgermi una sorriso dolcissimo. “Tu sai chi sono?”
“La mia sosia?” tentai ma sapevo che non era quella la risposta giusta.
“Sono Taylor Swift, la cantautrice americana.”
“E che ci fai qui, in questa piovosa città di Londra?” chiesi curiosa di ascoltare la sua risposta.
“E’ una lunga e stressante storia.”
“Se la tua vita è stressante allora la mia come deve essere?” chiesi con sarcasmo.
“Proviamo a vedere, no?”
“Che vuoi dire?” mi spinsi più vicino a lei e la guardai con uno sguardo impaurito. Lei sorrideva.
“Scambiamoci vita per un mese.”
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic


(4)
Funghi, baci e piccoli inconvenienti.

Mary.
“Fratellino caro, come mai a quest’ora? Non dovreste andare a mangiare?” chiesi mentre chiudevo la porta dell’appartamento della bionda. L’appartamento era enorme. Così grande che ogni volta che attraversavo il corridoio sentivo di aver perso qualche caloria.
Austin e la sua ragazza dai capelli color melanzana si avviano verso la sala da pranzo.
“Taylor ci avevi invitato tu. Avevi detto che volevi cucinarci la tua specialità e che volevi conoscere Amanda.” Sorrise mentre si sedevano nel divano abbracciati.
Bene. Io non ho mai cucinato in vita mia se non un tost, anch’esso bruciato.
“E..” iniziai a torturarmi le mani. “Ho specificato cosa avrei cucinato?” chiesi incerta.
“No, avevi detto che era una sorpresa. Possiamo vedere la televisione mentre cucini?” annuii ed andai in cucina.
Ed adesso che minchia combino?
Il campanello interruppe la mia crisi ed andai ad aprire.
Aggrottai le sopracciglia quando mi trovai Harry davanti a me. “E tu che ci fai qui, ciccio?”
Rise. Ma possibile mai che per ogni cosa che dicevo si metteva a ridere?
Bah, maschi.
“Ciao anche te, eh!” alzai gli occhi al cielo.
“Styles veloce!”
“Avevi dimenticato questa.” Mi diede una sciarpa. Mi ricordavo di avere una sciarpa e penavo di averla dimenticata nella macchina di mister Pelato.
“Ah, grazie.” Sorrisi prendendo la sciarpa e continuando ad osservare il riccio. “Sai cucinare?”
“Perché?”
“Rispondi!”
“Si, perché?” rispose un po’ spaventato. Sul mio volto si dipinse un sorriso stile stregatto. Gli presi il polso e lo feci entrare dentro, per poi chiudere la porta. “Che stai..?”
“Levati il cappotto e vieni a darmi una mano in cucina!” mi avviai in salone dove c’era Austin.
“Chi è lui? Il tuo ragazzo?”
“Chi? Lui?” indicai il riccio con le sopraccigli alzate. “No, è il mio aiuto per cuoco.” Sorrisi spingendo Harry in cucina.
“Ma, non dovevi cucinare tu?”
“Caro fratellino.” Misi una mano sulla sua spalla. “Passo tutto il giorno a strimpellare chitarre e le mie dita sono stanche, per questo ho bisogno di una mano.” Sorrisi e raggiunsi il riccio in cucina.
Incominciammo a cucinare qualcosa a base di funghi, credo.  Harry era davvero sporco con tutti gli ingredienti che aveva utilizzato mentre io avevo solo preso quello che gli serviva. Ad un tratto si girò e mi tirò un po’ di farina addosso, così senza motivo. Allora di rimando ne presi un po’ e ricambiai il ‘favore’, fino a ritrovarci tutti bianchi, pavimento incluso, e le nostre risate che echeggiavano nella cucina.
“Basta!” mi spostai i capelli col polso “Cosa ti serve?”
“Un po’ di peperoncino.” Cercò di smettere di ridere e ricominciò a mescolare il suo capolavoro.
Peperoncino dove sei? Provai alcuni sportelli fino a quando lo trovai, ma era troppo alto. Presi una sedia e ci salii di sopra. Proprio mentre stavo prendendo quello che mi aveva chiesto, non sentii più la sedia sotto di me.
Avete presente quando nei film o nelle fan fiction la ragazza sta per cadere ed il suo principe azzurro la salva in tempo? Si?
Bene a me non mi ha salvata nessuno. Sono caduta col sedere per terra e, oltre il danno la beffa, mi sono trascinata una ciotola di ciliegie che ovviamente è caduto addosso alla sottoscritta. Ed il ‘principe azzurro ’? a sghignazzare dall’altra parte della stanza.
“Ma come fai ad essere così maldestra?” si inginocchiò davanti a me per levarmi qualche frutto dai capelli.
Rimasi ad osservare ogni suo piccolo movimento senza dire niente. Avevo sempre pensato che Harry fosse un ragazzo meraviglioso anche con le sue piccole imperfezioni, ed adesso ne avevo la prova.
Quando finì mi sorrise dolcemente, del suo piccolo ghigno non c’era più traccia. Provammo ad alzarci ma –sembrava un film comico- ci alzammo insieme e sbattemmo le fronti.
“Merda.” Imprecai nel vedere un po’ di sangue dalla fronte del ragazzo a me.  Mi misi sulle punta delle dita –essendo un po’ più bassa di lui- , spostai alcuni ricci che cadevano sulla sua fronte e guardai meglio la ferita. La tamponai con un dito e quando abbassai lo sguardo su Harry, rimasi incatenata al suo. Le mie mani si bloccarono sulle sue spalle e le sue mani si posarono sulle mie guance. Stavo letteralmente andando a fuoco quando si avvicinò al mio viso.
Non era assolutamente giusto, voleva davvero baciarmi? Voleva farlo per la storia della band? Ma soprattutto, volevo davvero baciarlo? Ma cosa più importante: avevo una vocina davvero carina quando pensavo!
Le mie idee vennero interrotte da delle labbra soffici e leggermente screpolate che si posarono sulle mie. Era un banalissimo bacio a stampo e prima che venisse approfondito, lo allontanai. Mi guardò preoccupato.
“Ho sbagliato qualcosa?” chiese appoggiandosi al piano.
“No.” Abbassai lo sguardo sulle mie scarpe bianche ancora di farina. Non mi ero mai sentita così in imbarazzo con un ragazzo in vita mia. “Dai finiamo il capolavoro.”

***
Invitai Harry a cenare con noi dopo la fatica che aveva fatto per aiutarmi.
Austin e Amanda erano davvero carini assieme. Il riccio, seduto accanto a me, rimase in silenzio per tutta la cena tranne qualche battuta con il fratello della Swift.
Dopo aver salutato Austin e la melanzana-girl, mi girai per vedere Harry prendere il cappotto ed avviarsi verso di me alla porta. Abbassai lo sguardo quando mi superò ed uscì.
“Allora io vado.” Fece un sorriso forzatissimo e si girò per andarsene, ma lo bloccai per guardarmi.
“Senti, mi dispiace per prima.” Lasciai la manica del cappotto e si girò verso di me. “Tutti i ragazzi con i quali sono stata hanno sempre voluto solo una cosa da me, ti lascio immaginare che cosa. il giorno dopo mi lasciavano un biglietto, sbagliando il mio nome, e non li vedevo più.” abbassai lo sguardo. Quello che stavo dicendo lo sapeva sono Helen. “Il punto è che, tutti ci provano con me solo per ottenere qualcosa. Quando l’hanno ottenuta spariscono. Ed è per questo che non riesco più ad amare senza avere la paura che tutto possa risuccedere.” Finii il mio monologo appoggiandomi allo stipite della porta cercando di trattenere alcune piccole lacrime che minacciavano di uscire.
Harry, dopo un tempo che a me parse infinito, mi alzò il mento e fece scontrare il mare contro un smeraldo. Mi strinse a sé ed io appoggiai la testa nell’incavo del suo collo. Mi accarezzò la schiena. “Se mi dai la possibilità ti posso aiutare io ad amare.” Mi sussurrò all’orecchio. Risi sulla sua spalla. “Ci conosciamo da nemmeno 24 ore.”
“Ed allora?” ridemmo assieme.
Mi volevo davvero fidare di Harry? Mi stavo davvero lasciando conquistare da un ragazzo che conoscevo a mala pena?
Si, lo volevo eccome.
Un giorno e la mia vita stava già cambiando.


Taylor

“Ma ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo?” mi urlò Jack dopo che gli avevo spiegato la situazione per bene.
“Si, è una pazzia. Non potevo deluderla. Ti prego!” feci la faccia da cucciola. Nessuno resisteva alla mia faccia da cucciola.
“No.” Si alzò, liberandosi dalla mia presa sul suo braccio. Caddi nella piccola panchina.
Mi alzai anch’io tutta incazzata. “Farò qualsiasi cosa!” urlai mentre lui se ne andava. Ad un tratto si bloccò, per poi ritornare sui suoi passi ed avvicinarsi troppo a me. Sentivo il suo respiro in faccia. “Qualsiasi cosa?” mi squadrò tutto il corpo.
“S-si.” Deglutii alla sua vicinanza. Tutto si poteva dire tranne che non era un bel ragazzo. Si allontanò con un ghigno sulla faccia.
“Allora va bene. Che devo fare?”

***

“E lui chi è?” chiese Helen non appena mi vide arrivare con Jake, anzi ‘Andrea’, con un braccio attorno alla mia vita.
“Helen, lui è Andrea. Il ragazzo di cui ti stavo parlando prima. L’ho incontrato mentre andavo al bagno.” Sorrisi e vidi Helen farmi segno di tenermelo stretto. In realtà quando eravamo un attimo da sole mi aveva detto: “’nto è gnocco! Vedi di non lasciartelo scappare! E se ti fa soffrire ci penso io a rompergli le gambe.”
Scoppiai a ridere quando me lo disse e Jack quando tornò mi guardò male.
“Comunque Andrea, che ne dici di venire a cena stasera?” lo invitò senza dirmi praticamente niente.
“Ma certo!” accettò con molto entusiasmo, anche troppo.
“Mary, non devi tornare a lavoro?” mi chiese Helen mentre uscivamo dalla palestra.
“Lavoro?” Mary non mi aveva accennato niente di lavorare.
“Ma certo in pasticceria!”
Jake chiese a Helen dove fosse il negozio dove lavoravo perché voleva accompagnarmi lui in macchina. Ci salutammo e quando la rossa mi abbracciò mi fece l’occhiolino ed io le diedi un pugno affettuoso sul gomito.
Mi avviai con Jake in macchina. Tutto il tragitto lo facemmo in silenzio, tranne quando poi arrivammo e mi accompagnò davanti alla porta.
“Bene, puoi anche andare.”
Mi mise un dito sulle labbra per farmi stare zitta, prima di far combaciare le sue labbra sulle mie con prepotenza. Provai ad allontanarmi, ma lui era più forte di me. Come un impulso, infilai le mie dita tra i suoi capelli e chiusi gli occhi cercando di godermi il bacio. La sua presa passò dal mio collo ai miei fianchi, stringendoli con forza, per permettere di scendere a baciarmi il collo. Risalì tutto il collo fino ad arrivare all’orecchio. “A domani, tesoro.” E lasciò un bacio lì prima di lasciarmi imbambolata da sola.
Un giorno e già la mia vita stava cambiando.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Image and video hosting by TinyPic

BUONSALVE (?)
Eccomi qua con il capitolozzo, l’ispirazione è venuta OuO
Allora che ne dite? Forse è un po’ presto per i baci? Boh, io ero dolciosa oggi *-*
Poii, Jake… La mia mente perversa l’ha creato ed è venuto tutto il contrario di quello che avevo immaginato OuO
Mi dispiace se la parte di Taylor è sempre un po’ più corta di quella di Mary, ma in quella di Mary ci metto qualcosa di me e quindi mi perdo c:
Bene, un’ultima cosa e vi lascio c:
IL CAPITOLO E’ DEDICATO A QUELLA MERAVIGLIA DI GAIA (hazzalove23) CHE DOMANI FA IL COMPLEANNO E QUESTO E’ UN PICCOLO ANTICIPO DEL MIO REGALO <3 TI AMO.
Ora mi dileguo c:
grazie a preferite/seguite/recensioni c: VI AMO agfkfajfkdga
baci,
Hikari <3
#STAYSTRONG and #FEARLESS

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift / Vai alla pagina dell'autore: itshikarii