27/02/2013
2 recensioniPrompt “Pregnant!AU "Mi stai dando del ciccione, per caso?"” di x_believeinme.
Pregnant.
“Louis, sei enorme!” è la prima cosa che sente, quel pomeriggio, quando Nick entra in salotto. Nemmeno un saluto, niente, e Louis si sente andare a fuoco dalla rabbia e dall'imbarazzo per essere stato definito enorme dal migliore amico del suo fidanzato; non è colpa sua se il bambino gli ha fatto prendere almeno tre taglie in più, non sapeva nemmeno di poter concepire un figlio!
“Mi stai dando del ciccione, per caso?” sbotta all'istante, sulla difensiva, lanciandogli un'occhiata al veleno proprio nel momento in cui anche Harry entra in salotto, bello e sorridente come al solito.
“Cosa succede?” domanda avvertendo la tensione nell'aria, avvicinandosi al divano per baciare il fidanzato; le labbra di Louis sono piegate in un broncio, adesso, e il ragazzo aggrotta le sopracciglia voltandosi verso il suo migliore amico.
“Nulla, Hazza, il tuo ragazzo è solo permaloso come al solito” risponde Nick, alzando gli occhi al cielo; Louis si morde la lingua, e non dice più una parola per tutto il resto del giorno.
E' quasi mezzanotte quando Harry lo sente di nuovo parlare; sono a letto, il più giovane che abbraccia il futuro marito da dietro, le dita intrecciate alle sue, e quasi non riesce a capire quello che Louis sussurra.
“Sono orrendo” è ciò che dice, prima di lasciare le mani di Harry e spingerlo un po' per voltarsi e sdraiarsi sulla schiena, fissando il soffitto.
“Sei bellissimo” ribatte Harry, e aggrotta le sopracciglia perché, ok, quella cazzata da dove è uscita? “Perché dici così?”
“Sono enorme, Harry” sbuffa l'altro, ignorando di proposito il complimento per crogiolarsi nelle proprie insicurezze. Harry continua a non capire, sinceramente, e sovrappensiero appoggia una mano sul pancione di Louis, come si è abituato a fare negli ultimi mesi; questa volta lo sente irrigidirsi al suo tocco, e non sa cosa pensare. “Sono enorme” ripete l'altro, chiudendo gli occhi per trattenere quelle lacrime di rabbia e frustrazione che è riuscito a non versare tutto il giorno ma che cercano disperatamente di scivolare sulle sue guance.
“Louis, sei bellissimo” ripete Harry, con più forza, sollevandosi su un gomito per poter baciare il suo futuro marito sulle labbra e tentare di costringerlo ad aprire gli occhi “e il nostro bambino sta crescendo nella tua pancia, è normale che sei diventato così... grande” conclude, non sapendo che parola usare per paura di irritarlo.
“Sono grasso” risponde Louis, e una lacrima solitaria scivola dal suo occhi sinistro; si affretta ad asciugarla, sbuffando, e ignora la mano di Harry che cerca di farlo voltare di nuovo verso di lui. “Non riesco a vestirmi più per conto mio, sono orribile e non facciamo sesso da settimane, Harry, settimane, e non capisco come fai a starmi ancora vicino, sinceramente, perché sono un ciccione inutile e non faccio altro che mangiare e sdraiarmi e lamentarmi e -”
Harry lo interrompe, voltandogli il viso con più forza e zittendolo con un altro bacio; gli morde le labbra, e lo sente fremere.
“Cazzate, Lou” quasi ringhia contro la sua bocca umida e socchiusa “sono tutte cazzate. Sei bellissimo, come sempre e forse di più, hai mio figlio in grembo, maledizione. Ti amo, e siamo dentro questa cosa insieme, perché dovrei lasciarti? Perché non facciamo sesso? Non è la cosa più importante, non è mai stato il sesso la cosa più importante e lo sai.”
Louis strizza le palpebre, un singhiozzo che sfugge dalle sue labbra prima che quelle di Harry le coprano un'altra volta.
“Ti amo, sei splendido e ti amo” mormora in una litania quando si separano per prendere fiato, le mani che scivolano sul suo corpo, diverso dal solito ma sempre così terribilmente bello ed eccitante, e ingoia a stento un gemito quando le dita di Louis si spostano tra le sue gambe, accarezzandolo da sopra il tessuto dei boxer.
Non vanno oltre, quella notte come le precedenti, ma Harry spera davvero che questa volta Louis abbia capito quanto sia importante per lui, e quanto tutto il resto passi irrimediabilmente al secondo posto quando si tratta di lui e di suo figlio.