Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Vampirettalove    27/02/2013    1 recensioni
Mercedes Jones è una ragazza di 20 e vive a Lima, Ohio. Ma questa ragazza ha un sogno: diventare una famosa cantante.
Riuscirà a realizzare il suo sogno? E magari, a trovare l'amore della sua vita? Storia ispirata al film "Burlesque".
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Kurt Hummel, Mercedes Jones, Rachel Berry, Sam Evans, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel, Mercedes/Sam, Puck/Quinn
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mercedes era passata dal fare la cameriera di un bar di Lima, a fare la cameriera in un locale di Los Angeles. Non era cambiato niente. Ma per lei era diverso; quella città era sempre stata il suo sogno, e non le importava se continuava a fare la cameriera. L’importante era che ora non fosse più in Ohio.
Quella mattina Mercedes si svegliò, fece colazione e andò in libreria. Comprò tutti i libri che parlavano dell’arte del “Burlesque” e tornò in camera. Si stese sul letto e con un pacco di cioccolatini e del latte, cominciò la sua avventura nel mondo del “Burlesque”. Si informò su tutto quello che c’era da sapere: i vestiti, le musiche e i balli. Mercedes sapeva bene che Rachel non l’avrebbe mai fatta salire su quel palco, ma non le importava. Forse non il giorno dopo, o fra un mese, ma Mercedes sapeva che prima o poi, sarebbe diventata una star.

Era bello lavorare al “Burlesque”. Tra le battute di Puck, le chiacchierate con le ragazze e i litigi di Kurt e Rachel, Mercedes quasi si dimenticava di essere solo una cameriera. Ed erano passati solo un paio di giorni da quando aveva cominciato ad lavorare.  
“Buona sera Sam!” Disse allegra avvicinandosi al barista.
“Ehi, ciao!” Rispose il biondo sorridendo.
“Tutto bene?” chiese la ragazza prendendo un vassoio.
“Si, ieri mi ha chiamato la mia ragazza e--“ Sam si fermò quando vide Mercedes sghignazzare. “Che c’e da ridere?” chiese confuso.
“Bhe, è così ovvio.” Disse continuando a ridere. Sam la guardò ancora più confuso e Mercedes gli sorrise. “Tesoro, non ci credo che hai una ragazza. Al massimo un ragazzo.” Sam la guardò interdetto.
“Pensi davvero che io sia gay?” chiese con gli occhi spalancati.
“Certo.” Disse Mercedes mentre scrollava le spalle.
“Ma-ma perché?” chiese il biondo.
“Sam, dimmi perché un ragazzo etero si dovrebbe mettere l’eyeliner sugli occhi.” Disse la ragazza appoggiandosi al bancone. Il ragazzo sembrava in difficoltà e non rispose. “Hai visto? Dai, a me non importa se sei gay. Mi piaci lo stesso.” Disse sorridendogli. Sam ricambiò il sorriso e cominciò a prendere delle bottiglie.
“Stanno arrivando i clienti, preparati.” Disse a Mercedes.
“Sempre pronta.”

Rachel entrò nel bagno e andò a lavarsi le mani. Aprì l’acqua e in quel momento sentì degli strani versi provenire da una delle cabine. Chiuse l’acqua e si girò verso le cabine. Da una di esse uscì Quinn -una delle due ragazze bionde- con una mano sulla bocca e gli occhi verso il basso. Si avvicinò ai lavandini, vicino Rachel.
“Stai bene Quinn?” chiese Rachel. Quinn annuì debolmente e aprì l’acqua.
“Si, ho solo vomitato un po’. Niente di grave..” disse sciacquandosi la bocca.
“Oh Dio, fa che non sia influenza.” Disse Rachel roteando gli occhi. Quinn scosse la testa e cominciò a singhiozzare. Rachel la guardò confusa e finalmente capì. “Oh Dio, fa che sia influenza!” Disse preoccupata. “Quinn, ti prego dimmi che non è quello che penso!” Disse all’amica che cominciò a singhiozzare più forte.
“E’ quello che pensi…sono incinta.” Disse abbassando la testa. Rachel spalancò gli occhi.
“Oddio…l’hai già detto a Puck?” chiese alla bionda che scosse la testa.
“No..non posso. Ho paura.” Disse tra un singhiozzo e l’altro. “E se non volesse più stare con me?!” urlò ad un certo punto.
“Quinn, ma che stai dicendo?! Puck ti ama! Ti ha sempre amata e ti amerà per sempre! Sarà felicissimo di diventare padre! So che è un po’ idiota, ma lui non ti lascerebbe mai, per nessuna ragione!” Rachel guardò Quinn negli occhi. “Sono sicurissima che ti amerà ancora di più quando gli dirai che sei incinta, e sai perché?? Perché quella piccola creaturina che ora è dentro di te, l’avete fatta insieme. Lega te a Puck, e lui a te. Vi lega e vi legherà per sempre.” Fece un piccola pausa per riprendere fiato. “Non devi avere paura di lui, o di quello che dirà. Devi essere felice, perché presto diventerai mamma! E devi ricordarti, che avrai sempre il sostegno mio, di Kurt e di tutti quelli che lavorano qui.” Rachel finì e Quinn si buttò su di lei, abbracciandola. Continuò a piangere mentre Rachel l’accarezzava.
“Grazie Rachel.” Sussurrò e Rachel sorrise. Quinn si staccò da quell’abbraccio e la guardò negli occhi. “Sei l’amica migliore del mondo.”
“Lo so.” Disse Rachel facendo ridere Quinn. “Andiamo, dobbiamo esibirci.” Quinn annuì e insieme uscirono dal bagno.

La serata stava andando bene, come sempre. Mercedes serviva tutti i tavoli e ogni tanto lanciava a Sam qualche sguardo dolce. Dopo un paio di numeri si sedette al bancone, lasciando il lavoro alle sue colleghe. Si fermò a vedere l’esibizione di Quinn. Quella ragazza era veramente bellissima, ed era anche simpaticissima. Tutte le ragazze erano simpatiche. Forse quella meno simpatica era Kitty..e poi, c’era Santana. Da quando era stata assunta non l’aveva ancora vista, ma si ricordava com’era. Mercedes già sapeva che Santana non la poteva vedere. L’aveva capito al loro primo incontro. Ma non le importava, avrebbe provato a diventare sua amica.
Dietro le quinte intanto, era finalmente arrivata Santana. Si stava mettendo in fretta e furia i vestiti per lo spettacolo, quando Kurt andò da lei.
“Santana! Ma dov’eri finita??” chiese il ragazzo. Santana non lo pensò nemmeno e continuò a vestirsi. “Puoi anche fermarti, è entrata Quinn al tuo posto.” Santana si girò di scatto verso di lui e poi verso il palco; era davvero entrata Quinn. Santana sbuffò e il suo sguardo cadde su una cameriera; Mercedes.
“Che ci fa lì quella cameriera? Voglio che la butti fuori, adesso.” Disse con rabbia.
“Ma perché? Che ti ha fatto?” chiese il ragazzo.
“Mi ha detto che sono un travestito!” Sbottò la ragazza. Il ragazzo scrollò le spalle e ghignò.
“Eh allora? Non sarà la prima volta che te lo dicono.” Disse con nonchalance. La ragazza lo guardò di scatto e si rivolse al ragazzo sulla sedia a rotelle.
“Accendi la mia base!” Gridò per farsi sentire e il ragazzo annuì. Kurt guardò confuso Santana.
“San? Che stai facendo??” la ragazza non rispose e entrò in scena. Cominciò a “cantare” e a ballare, dando del filo da torcere alla bionda. Continuarono a rubarsi le frasi della canzone e a ballare una avanti all’altra, per farsi notare. La canzone finì e Santana buttò via dalla scena Quinn; voleva stare solo lei sul palco.

Dopo questa canzone, ne partì un'altra. A cantarla fu Santana e a ballare intorno a lei, ci furono Tina e Sugar. Le due ragazze avevano due vestiti da infermiere, infermiere sexy. Santana era stesa su di un lettino. Mercedes diede uno sguardo al palco e continuò il suo lavoro. Un cliente le fece segno di avvicinarsi e Mercedes si avvicinò al suo tavolo. Il ragazzo era castano e aveva dei bellissimi occhi verdi.
“Un martini e un Bloody Mary. Ah, puoi dire a Kurt che sono qui?” il ragazzo aveva uno strano accento, francese.
“E lei sarebbe?” chiese Mercedes e il ragazzo sorrise.
“Sebastian Smythe.” La ragazza annuì e andò verso il bancone.
“Quel ragazzo là” Mercedes indicò il ragazzo al tavolo. “vuole un martini e--“
“E un Bloody Mary.” Sam finì la frase di Mercedes e lei rise.
“Si, cliente abituale eh?”chiese Mercedes.
“E’ Sebastian Smythe. Viene qui ogni sera, esce con Santana per questa settimana.” Disse Sam con nonchalance.

I’ve got a dentist,
who’s over seven feet tall.
Mm I’ve got a dentist baby.
The man is over seven feet tall.
His name is Doctor Long John,
and he answers every call.

You know, I went to Long John’s office, and said
“Doctor the pain is killing me”.
Mmm I went to Long John’s office, and said
“Doctor the pain is killing me”.

He said “Don’ worry baby,
it’s just your cavity in need to feel a filling”.

Santana aveva una voce bellissima. Calda e sensuale. Ma Mercedes capì che era una poco di buono. L’aveva capito grazie a quella canzone. La canzone era già di per sé, volgare e spinta. Ma Santana la rendeva ancora più volgare con gesti e urli. Mercedes non ci pensò molto e guardò il posto dove prima c’era il ragazzo francese. Adesso era vuoto, perché il ragazzo era andato a parlare con Kurt e Rachel. Mercedes avrebbe voluto sapere di cosa era andato a parlare.

“Allora, cosa vuoi da noi, Smythe?” Kurt era annoiato. Aveva le braccia incrociate e non vedeva l’ora di tornare a casa. Lui e Rachel erano seduti da un lato di un tavolino, dietro loro, in piedi, c’era Finn. Seduto di fronte a loro c’era Sebastian Smythe. Stava ghigando e Kurt avrebbe tanto voluto tirargli qualcosa in faccia, non lo sopportava.
“Bhe Kurt, sono qui per aiutarvi.” Disse Sebastian e Kurt alzò un sopracciglio confuso.
“Aiutarci?” chiese Kurt.
“Si. Finn mi ha detto che avete qualche problemino con le tasse..” Kurt e Rachel si girarono verso Finn che fece spallucce.
“Bhe? Si siamo incontrati e gli ho detto la verità.” Disse Finn e Kurt alzò gli occhi al cielo.
“E in che modo, vorresti aiutarci?” chiese Rachel.
“Dovete solo vendermi il locale, solo questo.” Disse Sebastian e Kurt spalancò gli occhi.
“Venderti il locale??” chiese Kurt quasi sorpreso.
“No, assolutamente no. Questo locale è mio e di Kurt.” Disse Rachel con fare autoritario.
“So che ci tenete al vostro locale, ma se davvero volete che torni splendente come prima, dovete vendermelo.” Disse Sebastian .
“Perché ci tieni tanto al nostro locale, Bas?” chiese Kurt e Sebastian scrollò le spalle.
“E’ bello e mi piace. E quando una cosa mi piace, dev’essere mia! Ero così pure da bambino.”
“Dovevi avere davvero tanti amici al parco giochi.” Disse Kurt sarcastico.
“Può darsi, comunque” Sebastian si alzò e prese la sua giacca. “l’offerta è sempre valida.” Detto questo, se ne andò.

La serata continuò normalmente e finalmente, Mercedes tornò al suo albergo. Non vedeva l’ora di mettersi nel letto e addormentarsi. Non avrebbe messo la sveglia, non si voleva svegliare la mattina dopo. Prese le chiavi della sua camera e salì le scale. Si avvicinò alla sua camera e allora si paralizzò. La serratura era stata scassinata. Mercedes entrò di colpo in camera e cominciò a tremare; era tutto in disordine, i quadri erano rotti e i vetri delle finestre erano spaccati. Erano stati dei ladri, sicuramente. Mercedes si avvicinò alla televisione e l’alzò dal mobiletto. I soldi che aveva nascosto erano spariti. I ladri le avevano rubato tutto. Come avrebbe fatto a continuare la sua vita a Los Angeles?

Saaalve! Si, sono ancora viva! *Passa balla di fieno* Ok, so quello che avevo detto "Aggiornerò in un paio di giorni!", e poi passarono settimane....ma ho una spiegazione! La spiegazione è che sono pigra. Sono davvero pigra e mi scocciavo di scrivere. Quelle volte che avevo voglia di scrivere, il computer o si bloccava, oppure lo stava usando mio fratello, o altre cose. Poi ho anche ricevuto un messaggio dal mio ex e...vabbè, lasciamo stare.
Mi dispiace tanto di avervi fatto aspettare e..di rifilarvi questa sottospece di capitolo. Lo so, è orribile. Ma il prossimo sarà più bello! Promesso! u_u 

La canzone che canta
Santana è "Long John Blues". Hanno fatto varie versioni di questa canzone. 

Vi ricordo che sono accettate/i recensioni/critiche/consigli so...recentite/criticate/consigliate! <3 E se la storia vi piace, mettetela tra le preferite/seguite/ricordate ^^ 

Ci vediamo venerdì con il decimo capitolo della mia
FF HummelBerry! :) A presto! <3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Vampirettalove