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Autore: Salice_    27/02/2013    5 recensioni
La storia parte dall'episodio 43 dell'anime, quando Mew Zakuro rivela alle sue compagne il motivo della presenza di Kisshu nella cattedrale. Lei dice a Mew Ichigo: "Ti ricordi quando hai detto che gli alieni possono provare dei sentimenti? Visto che era lì ho pensato di chiederglielo di persona."
Ma la vita, si sa, è imprevedibile e ha l'abitudine di giocare con i destini delle persone, allontanando, incrociando, spezzando i fili che legano i rapporti. In un mondo alle porte della guerra, cosa succederebbe se l'alieno dagli occhi dorati iniziasse a provare dei sentimenti per la Mew Lupo?
DAL CAPITOLO QUARTO:
“E tu perché sei favorevole a questa tregua?” si chiese mentalmente Zakuro. “Forse perché in fondo allo sguardo arrogante e strafottente di Kisshu mi è parso di leggere una muta supplica. So come ci si sente ad essere abbandonati da tutti, potendo contare soltanto sulle proprie forze. Non vorrei essere troppo caritatevole, ma qualcosa negli occhi di quel ragazzo mi dice di fidarmi. Anche il mio istinto di animale selvatico lo conferma, e quello non sbaglia mai.”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Maschere e pioggia.'
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Sotto La Città.

 Il giorno seguente, Retasu, Minto e Purin erano riunite al Caffè, prima dell’apertura, già con la loro colorata divisa da cameriere addosso. Minto se ne stava seduta ad un tavolino versando il suo solito the nella tazzina, lamentandosi come sempre del ritardo di Ichigo con le altre ragazze. Mentre le tre chiacchieravano, Ryan e Kyle fecero la loro comparsa in sala.
- ‘Giorno. – si limitò a dire il biondo.
- Buongiorno ragazze, tutto bene? – esclamò invece Kyle sorridendo.
Pochi minuti dopo, Zakuro entrò dalla porta principale del Caffè e, per la prima volta dopo molti giorni, salutò i presenti con uno splendido sorriso dipinto sulle labbra.
- Ciao Zakuro! – risposero in coro tutti.
- Sei di buon umore oggi? – indagò divertita Minto.
La modella continuò a sorridere. – Si ragazzi! Vedete, ho portato una persona con me… -
Lasciò la frase in sospeso e si voltò verso la porta alle sue spalle, attirando l’attenzione di tutti i presenti. Dopo poco quella si spalancò e fece il suo ingresso Kisshu, con un ghigno soddisfatto sul volto diafano.
- Kisshu?? – mormorò Minto, mentre gli altri rimanevano a bocca aperta.
Ryan fu l’unico a non restare troppo sorpreso dalla cosa, e prese subito la parola: - Hai deciso di tornare, finalmente. –
Kisshu annuì con convinzione. – Già. Effettivamente, mi stavo giusto chiedendo come riusciste a mandare avanti questo posto senza un cameriere figo come me! –
Tutti scoppiarono a ridere e Purin si lanciò letteralmente al collo dell’alieno, abbracciandolo.
- Sono così contenta di rivederti! Sei mancato a tutti noi! -
- Parla per te! – sibilò Minto in tono distaccato, cosa che fece ridere ancora di più i ragazzi nella sala.
Zakuro osservava con la coda dell’occhio il bell’alieno, che cercava di divincolarsi dall’abbraccio soffocante di Purin, mentre innanzi ai suoi occhi scorrevano nuovamente sprazzi di quanto era accaduto il giorno prima tra loro due.
Zakuro di storie ne aveva avute, anche se potrebbero essere più facilmente paragonate ad avventure di una notte o poco più: odiava l’idea di trovarsi legata ad un’altra persona. Ma con Kisshu era stato tutto diverso: aveva provato sensazioni mai conosciute in vita sua, si era sentita protetta nonostante lei fosse una ragazza molto indipendente.
Aveva deciso di non raccontare l’accaduto alle ragazze, per il momento.
Mentre la modella era in preda ai suoi pensieri, Ichigo entrò nel locale come una furia, in ritardo come al solito, blaterando scuse a raffica. Nel giro di un secondo, però, la sua attenzione fu attirata da Kisshu, in piedi al centro della sala, che ricambiò il suo sguardo.
- Kisshu, sei tornato!? – esclamò la rossa sorpresa.
- A meno che io non sia un’allucinazione, allora si: sono tornato. – sputò lì l’alieno con tono sarcastico. Dopodiché si avvicinò a Zakuro, le passò un braccio attorno alle spalle e domandò: - Allora Zakuro, non pensi che sia l’ora di andarci a cambiare? –
- Sono d’accordo. – fece la ragazza annuendo; i due si incamminarono così verso gli spogliatoi.
Le quattro Mew Mew rimasero a fissare il corridoio nel quale i loro amici erano appena spariti, rimanendo a bocca aperta.
Kyle si ritirò veloce in cucina con la scusa di dover cominciare a tirare fuori i dolci, sorridendo sornione, mentre le ragazze cominciavano a interrogarsi su cosa fosse accaduto tra i due. Ryan rimase in disparte, appoggiato al muro e con le braccia incrociate, sorridendo mestamente: a quanto pareva, Kisshu doveva aver ascoltato le sue parole.
 
Era una mattina come le altre e il gruppetto si stava dando da fare al Caffè Mew Mew: Kyle era chiuso in cucina a sfornare dolci e Ryan si era rintanato in laboratorio, mentre le ragazze e l’alieno dai capelli verdi si occupavano dei clienti. Minto stava sorseggiando dell’ottimo Twinings seduta al suo solito tavolino, Ichigo correva come una trottola da un tavolo all’altro, Retasu distruggeva un servizio di piatti dopo l’altro, Purin si aggirava per il locale sulla sua palla gigante; Zakuro se ne stava tranquillamente alla cassa, in modo da interagire il meno possibile con i clienti, e Kisshu si trascinava svogliatamente tra i tavoli, lanciando silenziose imprecazioni ogni qualvolta qualcuno lo chiamava per ordinare.
Erano circa che 10:00 del mattino, quando Ryan si avvicinò cautamente a Zakuro, prendendola da parte; lei si fece dare velocemente il cambio da Retasu e seguì il biondo nel corridoio che portava agli spogliatoi. Una volta lontani da orecchie indiscrete, Ryan prese la parola: - Ho rintracciato un segnale riconducibile all’Acqua Cristallo, e ho bisogno che andiate subito in missione. Fai uscire tutti i clienti. –
Zakuro gli sorrise, complice. – Oh Ryan, sai che questa è la parte che adoro di più! –
Detto questo, la modella tornò a passo sicuro in sala, avvicinandosi al primo tavolino che trovò sulla sua strada e guardando gli occupanti con sguardo truce. Sbatté pesantemente le mani sul tavolo e ringhiò, con voce pericolosa: - Vi consiglio vivamente di andarvene. La vostra presenza qui non è più gradita. –
Diede il tempo ai clienti, stupefatti, di andarsene via, prima di rivolgersi a tutti i tavoli rimanenti, intimando: - La stessa cosa vale per voi! FUORI DI QUI! –
Una volta che il locale fu finalmente vuoto, i ragazzi si riunirono; Kisshu si tolse stancamente il cappellino dalla testa, prima di sbuffare: - Dal modo in cui Zakuro ha cacciato tutti i clienti, devo dedurre che dovremmo andare di nuovo in missione, giusto? –
- Esatto. – confermò Ryan.
Kyle aggiunse: - Abbiamo individuato qualcosa che potrebbe essere il Cristallo, e si trova sotto la città. –
Retasu guardò il moro incuriosita, prima di domandare: - Ma come facciamo a svolgere ricerche sotto Tokyo? –
- Be’, vi calerete nelle fogne, naturalmente. – rispose Kyle in tutta tranquillità.
La reazione di Minto e Kisshu per poco non demolì il Caffè Mew Mew.
- VOI STATE SCHERZANDOOO?! – gridò allarmata la ragazzina. – IO NON INTENDO METTERE PIEDE NELLE FOGNE! -
Kisshu annuì vigorosamente. – Per una volta sono d’accordo con Snobbina! Se pensate che io abbia intenzione di immergere le mie preziosissime mani nello schifo che c’è sotto questa città vi sbagliate di grosso! –
Ryan si passò una mano fra i capelli, sconsolato. – Mi dispiace ma questa è la missione di oggi; niente discussioni. –
L’alieno si avvicinò furente al volto dell’americano, inveendo: - Allora caro Shirogane, visto che tu non puoi prendere parte alle battaglie perché sprovvisto di superpoteri, potresti almeno venire nelle fogne con noi, no? Mi sembra il minimo! –
Ryan si guardò intorno, in evidente difficoltà, con l’unico risultato di vedere tutte e cinque le ragazze che annuivano alle parole di Kisshu.
- Va bene, va bene, vengo anch’io! – sbuffò il biondo, rassegnato.
 
Il gruppo stava vagando per le fogne da quasi un’ora, senza il minimo risultato. Kisshu procedeva schifato, facendo smorfie disgustate ogni 30 secondi, cosa che irritò molto Ryan.
- Adesso lo ammazzo! – mormorò lui rivoltò a Retasu, che ridacchiò.
Ichigo inciampò e finì con la faccia in una pozza d’acqua maleodorante, facendo sganasciare dal ridere Minto, che si teneva sollevato l’orlo della gonna per evitare di sporcarlo.
- Non c’è nulla da ridere, brutta scansafatiche! – le gridò infuriata la rossa.
Mentre le due cominciavano a litigare e Purin cercava in qualche modo di riportare la calma, Kisshu passò un braccio attorno alla vita di Zakuro. – Hai visto in che posto romantico ti ho portata oggi? – scherzò l’alieno.
- Oh sì, non avresti potuto scegliere di meglio! – rispose la modella con complicità.
I sette procedevano così per le fogne, facendo un casino allucinante, senza accorgersi di essere osservati a poca distanza da qualcuno.
- Allora, sei pronto? – domandò una figura nell’ombra al suo complice.
- Prontissimo! – rispose una voce acuta. – Ma… Pie? –
- Dimmi. – fece l’alieno, rivolgendosi verso il fratello minore.
Taruto si torceva le mani, evidentemente nervoso: - Dobbiamo attaccare anche Kisshu? –
Lo sguardo freddo di Pie si assottigliò. – E’ logico; il nostro compito è recuperare l’Acqua Cristallo, e se lui si è schierato dalla parte degli umani, è di conseguenza un nostro nemico. –
Taruto annuì, poco convinto, prima di smaterializzarsi insieme al fratello.
I due ricomparirono a pochi metri di distanza dalle Mew Mew, che, ritrovandoseli davanti, si bloccarono.
- Pie! Taruto! – esclamò con rabbia Ichigo.
Pie fece: - Stupidi umani, state cercando l’Acqua Cristallo? – e, senza attendere risposta: - Temo che non riuscirete mai ad ottenerla! –
- Chimero, attacca! – strillò Taruto.
Dalla galleria fognaria di fronte al gruppo, emerse un topo enorme, dal mantello nero e viscido, occhi rossi come il sangue e denti affilati. Quando il suo enorme corpo fu del tutto visibile, le ragazze si accorsero che il mostro non si limitava ad avere una coda: ne aveva ben tre.
- Forza ragazze, è il momento di combattere! – le incoraggiò Ryan. – SQUADRA MEW MEW, IN AZIONE! -
- Mew Ichigo! –
- Mew Minto! –
- Mew Retasu! –
- Mew Purin! –
- Mew Zakuro! –
- METAMORFOSI! -  
Il Mew Team comparve al completo, ognuna nel proprio vestitino sgargiante; Kisshu, dal canto suo, si sfilò il trench che indossava, rivelando i suoi soliti abiti alieni. Il ragazzo dagli occhi d’oro lanciò il suo indumento a Ryan, esclamando: - Tienimelo, visto che non fai nulla! – prima di voltarsi e schierarsi a fianco delle Mew Mew.
Subito il Chimero si lanciò sul gruppo, cercando di colpire, ma invano: tutti erano saltati via agilmente, portandosi in salvo. Mew Purin riuscì ad immobilizzarlo solo per pochi secondi, ma Mew Ichigo non fu abbastanza rapida ad utilizzare il Fiocco di Luce; il topo si liberò e, urlando, cercò di avventarsi contro Ryan, che stava in disparte. Fortunatamente, Mew Retasu si buttò su di lui, facendolo cadere a terra in modo da non essere colpito dal mostro.
Ryan aprì gli occhi, trovando la Mew Focena piena di graffi sdraiata su di lui. – Grazie Retasu. – mormorò, facendola arrossire.
Nel mentre, Taruto si lanciò su Mew Purin, che parve ben contenta di lottare contro di lui; Pie, invece, estrasse il suo ventaglio e lanciò a tradimento un fulmine nella direzione di Kisshu, che era voltato nel tentativo di aiutare Mew Minto ad alzarsi da terra. L’alieno si accorse di quanto stava accadendo troppo tardi per potersi difendere, ma per fortuna aveva pensato a tutto Zakuro, facendo schioccare la sua frusta in direzione dell’attacco di Pie, rispedendolo al mittente.
- Grazie dolce tesoro! – esclamò Kisshu, facendole l’occhiolino.
- Te lo dovevo! – gli gridò di rimando la Mew Lupo, prima di gettarsi nuovamente nella mischia.
Kisshu allora si voltò verso Pie, dicendo gelidamente: - Non ti hanno mai insegnato che è sleale attaccare alle spalle? –
L’alieno moro serrò la mascella, furente, prima di lanciarsi contro Kisshu; quest’ultimo richiamò i suoi Sai e si lanciò nel corpo a corpo.
Ryan, in ginocchio accanto alla parete lurida, osservava sgomento la scena che gli si presentava davanti agli occhi: Mew Purin combatteva contro Taruto assieme a Mew Retasu; Mew Minto e Mew Ichigo cercavano di eliminare il Chimero e Kisshu e Mew Zakuro fronteggiavano fianco a fianco Pie. Le ragazze erano piene di lividi e graffi e sembravano in difficoltà, mentre Kisshu perdeva sangue dalla tempia sinistra a causa di un pugno di Pie.
Kisshu e Zakuro continuavano a lottare contro il gelido alieno, senza curarsi di quanto stava accadendo attorno a loro. I due formavano una coppia molto affiatata; pareva quasi danzassero insieme, con movimenti perfettamente calcolati. Zakuro colpì in pieno Pie con un calcio alla bocca dello stomaco, facendolo piegare in due, mentre Kisshu gli sbatté l’impugnatura di uno dei suoi Sai sulla nuca, facendolo cadere a terra e sibilando: - Ecco, ti ho restituito il favore! -
Improvvisamente il Chimero, dopo essere stato colpito senza successo dal Fiocco d’Azione di Minto, si ribellò, imprigionandola con una delle sue code; gliela avvolse attorno al corpo e iniziò a stritolarla, facendo assumere al volto della ragazza un colorito bluastro.
- Mew Minto! – gridò Mew Purin disperata; la ragazzina provò allora a soccorrere la sua amica, ma finì atterrata dal mostro, che l’aveva colpita con una delle sue zampe munite di artigli.
Ryan si era gettato anche lui in mezzo a tutta quella confusione, nonostante zoppicasse, tentando di aiutare Purin. Cercò di trascinarla lontano dal campo di battaglia, ma i due vennero colpiti da un fulmine. Le tre Mew Mew rimaste e Kisshu si voltarono verso l’origine dell’attacco, trovando un Pie ferito gravemente, ma che aveva avuto la forza di rialzarsi e utilizzare uno dei suoi ventagli.
- Brutto bastardo! – imprecò Kisshu, prima di lanciarsi nuovamente su di lui, colpendolo con un pugno in piena faccia.
Taruto era immobile, scioccato: le sue Bolas dondolavano nel suo piccolo pugno, inoffensive. Stava fissando Mew Purin, priva di sensi, tra le braccia del biondo.
Mew Retasu si inginocchiò di fianco ai due, disperata. – Ryan! Dimmi che stai bene, ti prego! –
Il biondo era malconcio e perdeva sangue dalla bocca, ma, nonostante questo, annuì. Lui e Retasu tentarono allora di far rinvenire Purin, ma non c’era verso di riuscirci: era svenuta.
Mew Zakuro e Mew Ichigo intanto stavano cercando di liberare Minto dal Chimero, che la stava lentamente soffocando; Ichigo riuscì ad assestargli un calcio nel torace e Zakuro lo ferì con la sua frusta, ottenendo come unico risultato quello di far allentare la presa della coda su Mew Minto, che riprese a respirare con più facilità.
Tutta quella confusione fu interrotta da un fenomeno decisamente inaspettato: tutto l’ambiente circostante cominciò a risplendere di una luce azzurra. I presenti interruppero ciò che stavano facendo, guardandosi intorno spaesati, per vedere una parete della fogna a parecchi metri di distanza da loro crollare. Quando la nuvola di polvere si dissolse, videro un qualcosa di così splendente da infastidire gli occhi galleggiare verso di loro a qualche metro da terra: l’Acqua Mew.

Vorrei fare un ringraziamento speciale a blackmiranda, Seby1993, Whooki, Princess Monster e Zakurio, che recensiscono sempre la mia storia! Fatemi sapere in tanti cosa ne pensate, mi farebbe tanto piacere!
Salice_

   
 
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