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Autore: misslegolas86    27/02/2013    3 recensioni
Missing moment della puntata 2x07. Ruby è in pericolo e Belle non può non preoccuparsi per l'amica cercando aiuto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Belle sentì la porta sbattere. Ruby se n’era andata incontro ad una folla inferocita lasciandola lì incatenata. La disperazione rischiò di assalire Belle, non voleva che accadesse qualcosa di male alla sua amica anche se lei aveva rifiutato il suo aiuto legandola lì per impedirle di intromettersi. 
Ma Belle non poteva restare impotente doveva fare qualcosa. Strattonò le catene ripetutamente non ottenendo altro risultato che quello di ferirsi ai polsi. Con una fitta di rimpianto pensò a come Tremotino con un solo movimento della mano era riuscito ad aprire le manette giù nelle miniere. Era frustrante essere fatta prigioniera in continuazione soprattutto da persone di cui si fidava: suo padre, Ruby.  
Si guardò intorno ma a parte i suoi adorati libri non c’era nulla che potesse esserle di aiuto per liberarsi. Si passò una mano tra i capelli per allontanarli dagli occhi e così facendo toccò una forcina che aveva usato per tenere su la pettinatura per quella giornata. Ricordò che aveva letto in qualche libro giallo che spesso i criminali usavano le forcine per aprire lucchetti, porte e catene. Forse avrebbe potuto tentare di liberarsi in quel modo, in fondo non aveva nulla da perdere.
I tentativi furono laboriosi e più di una volta Belle disperò di riuscire ad aprire quelle odiose catene ma non desistette e continuò caparbiamente finchè un click le fece battere il cuore a mille. Ce l’aveva fatta un polso era libero. Non aveva tempo però per ripetere la stessa operazione con l’altra mano, ci sarebbe voluta una vita e Ruby era andata via da un pezzo. Così srotolò la catena dal tubo di metallo che la teneva fissata al muro in modo da essere libera di muoversi anche se era costretta a portarsi dietro le catene, ma non aveva scelta. Uscì in strada, Storybrooke era deserta anche se delle urla si sentivano in lontananza. Belle cercò di allontanare la paura per quello che poteva già essere successo alla sua amica e con decisione indirizzò i suoi passi verso l’unica persona che poteva aiutare sia lei che Ruby.
 
*****
 
Tremotino era appena rientrato in negozio dopo la visita al piccolo Henry. La borsa contenente le pozioni era ancora sul bancone quando il suono delle campanelle della porta, insieme ad un clangore di catene, lo fece voltare.
“Belle?” disse sorpreso.
“Devi aiutarla!”Urlò la ragazza  con il fiato corto per la fatica di trascinare il peso delle catene
“Cosa è successo?” chiese Tremotino avvicinandosi con preoccupazione vedendola sconvolta.
“Ti prego aiutala.” Continuò Belle
“Dearie, non capisco se continui a non spiegarmi niente. Chi devo aiutare? Cosa è successo?” riprese Tremotino stringendole le spalle in un gesto rassicurante e osservando l’ammasso di catene ai suoi piedi.
“Ruby. L’intero paese vuole ucciderla perché pensa sia il mostro che ha assassinato Billy stanotte e lei gli è andata incontro. Si farà ammazzare.” Disse Belle, gli occhi ormai colmi di lacrime che a stento riusciva a trattenere.
Ma Tremotino aveva fissato la sua attenzione sui polsi di Belle scorticati e sanguinanti ed uno ancora incatenato “Chi ti ha legata?” chiese prendendole le mani e sentendo la rabbia crescere in lui al pensiero della nuova prigionia e delle ferite subite dalla ragazza “Non sarà stato di nuovo…”.
“Non è importante, Rumple. Devi aiutare Ruby.” Lo interruppe Belle liberandosi dalla sua presa “Usa la magia, fa qualcosa!”
“Non è così semplice” Sussurrò Tremotino sorpreso. Belle era davvero fuori di sè per incoraggiarlo ad usare il suo potere “ Ogni magia ha un prezzo” concluse.
“Allora lo pagherò” insistette decisa la ragazza.
“Non è questo il punto. Pagherei io volentieri qualsiasi prezzo per esaudire la tua richiesta ma qui la magia è diversa e non aiuterà Ruby in questa circostanza.” Poi con un movimento della mano le liberò il polso ancora incatenato.
“Sei un egoista. Se fossi stata io in pericolo lo avresti fatto.” Riprese testarda Belle
“Lo sai che non è vero, dearie. Quando sei scomparsa ho dovuto chiedere aiuto a Charming per ritrovarti. Secondo te non avrei usato la mia magia se avessi potuto?” la voce di Tremotino era dolce e comprensiva, sapeva che la ragazza non pensava realmente quello che aveva detto, era sconvolta. Belle lo guardò mortificata per le dure accuse che lei gli aveva mosso mentre le lacrime cominciarono a solcarle il viso.
“Non possiamo non fare niente.” Sussurrò
“E chi ha detto che non faremo niente?” riprese rassicurante Tremotino, non poteva deluderla, per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa. “Anche senza magia andrò comunque a vedere se posso dare una mano allo sceriffo” poi capendo le intenzioni di Belle la bloccò subito “No dearie. Io andrò tu sei troppo coinvolta e a dire il vero troppo sconvolta.”
“No Rumple come posso lasciare Ruby in questo guaio?”
“Ci penserò io. Per questa sera ne hai passate già tante. Resta qui.” Ma Belle non era convinta  “Lo sai che ho ragione, Darling. Ti prego non farmi stare in pensiero.” Sussurrò Tremotino scostandole con delicatezza i capelli dal volto.
Belle lo fissò negli occhi riconoscendovi autentica la preoccupazione per la sua sicurezza poi annuì consapevole che sarebbe stata solo di intralcio e non di aiuto in quelle condizioni nella ricerca di Ruby. 
 
***********
 
I minuti passavano lentissimi per Belle rimasta sola nel negozio di Gold. Si era pentita di aver accettato di non andare a cercare Ruby perché adesso all’ansia per l’amica si era unita quella per la sicurezza di Tremotino. E se gli fosse successo qualcosa? E se fosse stata proprio lei a gettarlo in un pericolo mortale? Rumple aveva cercato di proteggerla e invece lei lo aveva mandato alla ricerca di un lupo che già quando era in forma umana lo odiava. E se Ruby e Tremotino si fossero fatti del male a vicenda? Quella tortura era insopportabile ogni minuto cattivi pensieri si accrescevano nella mente raddoppiando la preoccupazione    finchè finalmente Tremotino entrò nuovamente nel negozio. Belle scattò in piedi correndogli incontro agitata
“E’ tutto ok, dearie. Ruby sta bene ora è con Granny.” Esordì subito Tremotino rispondendo al suo sguardo interrogativo. Belle si rassicurò all’istante libera da un peso che l’aveva oppressa con grande angoscia per tante ore.
“Grazie, Rumple” disse con calore mentre gli stringeva le mani con il cuore leggero dagli incubi e dalle paure che avevano preso forma nella sua mente.
“Ma tu sei ancora ferita, dearie.” Disse Tremotino in ansia mentre con delicatezza le sollevò i polsi martoriati dalle catene. La dolcezza di quella ragazza lo lasciava sempre interdetto, la cura che assicurava alle persone a cui voleva bene era disarmante e le faceva dimenticare ogni riguardo per se stessa.
“Non è niente.”
“Lo so che non ti piace la magia ma lascia che ti curi.” propose Tremotino tuttavia non usò la magia fino a quando Belle non acconsentì, non voleva imporgliela, già una volta lo aveva fatto e questo aveva segnato l’inizio dell’allontanamento della persona per lui più importante: Bae.
“Scusa per tutto, Rumple.” Iniziò Belle non appena la magia cessò il suo effetto rimarginando la carne e la pelle.
“Ma che dici, Belle. Di cosa dovrei perdonarti?” domandò sorpreso Tremotino
“ Beh, lo sai, da quando sono tornata ti sto creando un mare di problemi.” Rispose la ragazza mortificata abbassando lo sguardo. “Non avrei dovuto accusarti prima senza motivo, né metterti in pericolo per...”
Tremotino le si avvicinò, le sollevò il mento e le pose un dito sulle labbra interrompendola “Non ce n’è bisogno, dearie. Se cominciamo con le scuse io avrei un debito insolubile.” Le sorrise incoraggiante “E poi amo prendermi cura dei tuoi problemi, sappi che ogni volta che ti trovi in difficoltà io per te ci sarò sempre. In ogni caso.”
Belle lo abbracciò felice “Che ne dici se invece degli hamburger visto l’orario prendiamo un bel the caldo?” chiese, poi, ancora stretta al suo petto.
“Ok, dearie.” Rispose Tremotino baciandole dolcemente la fronte anche se avrebbe voluto posare quel bacio sulle sue morbide labbra. Tuttavia sapeva che nulla era cambiato tra di loro quella sera. Doveva rispettare la volontà di Belle, dovevano procedere a piccoli passi senza fretta per capire come prendersi. C’era tempo e lui non poteva sbagliare perdendola per sempre.
“Dove tieni il the?” chiese Belle sciogliendo l’abbraccio e guardandosi intorno spaesata dalle mille cose stipate nella stanza. “Come fai a trovare quello che ti serve in questo caos, Rumple?”
“So esattamente dove cercare.” 
“Dovresti pensare ad una domestica.”
“Non ho mai avuto un buon rapporto con le domestiche.”
“Ma davvero? Non lo avrei mai detto.” la conversazione aveva assunto il tono consueto dei loro battibecchi assurdi e scherzosi.
“Comunque darling, non siamo più al Castello Oscuro,  qui il the lo preparo io.”
“Non lo faccio perché devo ma perché voglio farlo.”
“Insisto.” Tremotino si abbassò per prendere la teiera dallo scaffale basso in cui era riposta ma fu costretto ad appoggiarsi al bancone sentendo una fitta lancinante alla gamba malandata, affaticata dal tumulto di eventi di quel giorno. La smorfia di dolore che gli aveva attraversato il volto non sfuggì a Belle.
“ Tutto ok?” chiese preoccupata.
“Non è niente.”
“Dai Rumple, sarai sicuramente stanco ci penso io.” Insistette Belle prendendo la teiera dalle mani di Tremotino.
“Stanco eh? Non è che mi stai dando del vecchietto?” chiese Tremotino senza mollare la presa e cercando di sdrammatizzare.
“Certo che no. Ma se non molli la teiera dubito che riusciremo a preparare il the” rispose Belle che pur continuando a restare preoccupata capì che Tremotino voleva sdrammatizzare come di consueto.
“Dunque è così eh? Non è opportuno che sacrifichi il suo tempo con un nonnetto, principessa” riprese Tremotino continuando a tenere la teiera e osservandola con aria divertita anche se una fitta allo stomaco rivelò la sua preoccupazione per la risposta di Belle.
“Ho sempre notato che i giovani sono alquanto superficiali e poco interessanti. Al momento preferisco passare il mio tempo con qualcuno di più maturo.”
Tremotino avvertì un fiotto caldo al cuore.
“Anche se questi sono decisamente più testardi” concluse Belle tirando a sé la teiera.
“Quanto a testardaggine mi sa che mi batti, dearie.” Rispose Tremotino osservandola prendere l’acqua e metterla sul fuoco
“Può darsi, oppure no. Ma visto che mi hai aiutato con Ruby io ti preparo il the. Ogni cosa ha un prezzo come tu mi insegni.”
“Con te quella regola non vale, darling. Non varrà mai.”
Belle gli rivolse un sorriso. Poi appena l’acqua cominciò a bollire tirò fuori la tazzina sbeccata dall’espositore insieme ad un'altra tazza perfettamente integra e versò il liquido caldo. Aveva ripetuto per mesi quei gesti quando era stata al Castello Oscuro e ogni giorno insieme, come un rito quotidiano prendevano, il the  cercando con discrezione di conoscersi meglio. Ora finalmente tra di loro non c’erano più segreti o menzogne. Tutto procedeva bene. 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Un po’ di dolcezza per noi rumbellers. Ho scritto questo missing moment della puntata 2x07. Ci deve per forza essere stata questa scena e se non l’abbiamo vista beh nulla vieta che la si scriva.
Grazie a chi ha letto e ancora di più a chi recensisce.
   
  
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