Tic.. Tic.. Tic.. “Che ore sonoo?!” chiesi ormai stufa, ma non ricevetti nessuna risposta, un silenzio di tomba, allora mi rassegnai, spostai il mio braccio dolorante nella tasca dei jeans per tirare fuori il cellulare e guardare l'ora, erano le 15,00..

Ero in macchina, in viaggio per Londra, pioveva..
Ero seduta sul sedile posteriore e stavo guardando le gocce che cadevano sul finestrino, sembrava si rincorressero tra di loro, che facessero a gara a chi arrivava per prima giù per poi poter finalmente finire il loro viaggio.. o forse ero solo condizionata dalla voglia che finisse il mio di viaggio.. Ero in quella macchina da 9 ore.. mi aspettavano ancora 3 lunghissime ore da passare in quella maledetta macchina.. Avevo male dappertutto, ormai non sentivo più il mio corpo e l'aria in quella macchina iniziava a essere pesante.

Non sapevo cosa fare in quella macchina, allora decisi di prendere il mio diario e iniziare a scrivere la mia storia.

Mi chiamo Faith, sono una ragazza italiana, che viveva a Torino, i miei genitori erano inglesi, di Bristol precisamente, sono nata pochi giorni dopo il loro matrimonio, per questo mi chiamo così.. Dovrei rappresentare la FEDE tra loro.. Il loro amore che dovrà durare per sempre.. A Torino vivevo con una ragazza di nome Jessica, non sapevo bene chi fosse.. era una ragazza di 17 anni, alta, castana/bionda e molto bella, che da quanto mi hanno raccontato era la figlia di un'amica dei miei genitori, è come una sorella per me, quando ha saputo che avrei dovuto partire per Londra era felicissima, non tanto per lei, ma per me, perchè sa che ho sempre desiderato vivere a Londra, così adesso ci ritroviamo qui, su quest'auto, in viaggio verso Londra, lei sta dormendo, io mi sono svegliata all'incirca 2 ore fa e sto ancora pensando a ciò che è la mia vita..
Sono una ragazza di 13 anni, non ho più genitori da quando avevo 3 anni, mia madre è morta per una malattia, mio padre in un incidente d'auto, non ho zii, almeno, ce li avevo, ma non ho mai avuto nessun rapporto con loro. Ho vissuto 10 anni con questa ragazza di nome Jessica e una donna di nome Caterina, che abbiamo salutato 9 ore fa. Ora sono in viaggio per Londra, pronta a incominciare una nuova vita.. Dimenticare ciò che realmente mi appartiene e ricominciare tutto da capo.. Sarà come indossare una maschera, ma ciò servirà solo a rendere la mia vita migliore.

Mentre scrivevo queste parole sentivo il cuore pulsare sul mio polso, il respiro diventava affannato e i miei occhi lucidi, mi fa male parlare del mio passato.. Non ho genitori, non mi ricordo praticamente niente di loro.. I miei nonni e zii a momenti neanche sanno che esisto.. Non sono mai stata amata da nessuno che appartenesse davvero alla mia famiglia, cosa può aver fatto di male una bambina come me di 3 anni da aver allontanato tutti i miei parenti?

In quel momento una lacrima scesa sul mio viso, tirai un po' giù la manica della maglia e velocemente asciugai la lacrima con il dorso della mano destra, poi sentii che Jessica si stava svegliando.. Chiusi velocemente il diario, il cuore mi era salito in gola, stavo iniziando a tremare, nessuno può leggere ciò che contiene quel diario, neanche Jessica. Lo misi nello zaino, Jessica mi guarda stranita ma fece finta di niente e si appoggio con la testa sulla mia spalla, pensavo si stesse riaddormentando quando tirò fuori il cellulare anche lei per vedere l'ora e iniziò a parlarmi di cose senza senso, aveva un'aria poco convincente.. Magari ha visto la mia lacrima scendere.. I dubbi si impossessarono di me e il cuore batteva a mille.  

Ciaooooo, che dite.. ci può stare come primo capitolo? :3 
Recensiteeeee <3

ATTENZIONE: QUESTA STORIA NON E' BASATA SU ATTI ACCADUTI REALMENTE, TUTTO CIO' CHE VERRA' NARRATO E' PURA FANTASIA E FATTI E PERSONAGGI NON SONO BASATI SULLA REALTA'.