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Autore: Hyperviolet Pixie    14/09/2007    10 recensioni
Sakura aveva dodici anni quando per la prima volta si era resa conto che il principe azzurro esisteva. Oh sì, esisteva. Solo non era tanto azzurro e non era nemmeno tanto principe. Nel suo caso era un misterioso e scorbutico ragazzino della sua stessa età che collaborava con lei al progetto di scienze scatenandole reazioni –quali eccesso di salivazione, timido rossore sulle guance, balbuzie – semplicemente dicendo: “Presente”. Anche perché altro non diceva. Se qualcuno gli rivolgeva la parola o formulava qualche domanda, lui si limitava a girare la testa dall’altra parte accompagnando il movimento con un’alzata di sopraciglia.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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My Charming Prince

Sakura aveva dodici anni quando per la prima volta si era resa conto che il principe azzurro esisteva. Oh sì, esisteva. Solo non era tanto azzurro e non era nemmeno tanto principe. Nel suo caso era un misterioso e scorbutico ragazzino della sua stessa età che collaborava con lei al progetto di scienze scatenandole reazioni –quali eccesso di salivazione, timido rossore sulle guance, balbuzie – semplicemente dicendo: “Presente”. Anche perché altro non diceva. Se qualcuno gli rivolgeva la parola o formulava qualche domanda, lui si limitava a girare la testa dall’altra parte accompagnando il movimento con un’alzata di sopraciglia.

Alla lunga però Sakura si stancò di quel comportamento e lo lasciò perdere. Anche perché stava crescendo e non aveva voglia di passare la vita a correre dietro a uno che non le aveva mai rivolto la parola. Si trovò così a chiudere in un cassetto la sua infatuazione per quel ragazzino e cercare di dimenticarlo.

Nel frattempo però Sasuke era scomparso dalla circolazione. Da un giorno all’altro aveva smesso di venire a scuola e il suo nome non compariva più nell’elenco. Ormai Sakura si era convinta che non l’avrebbe più rivisto.

Fino a che…

Dedicata a coloro che non hanno mai smesso di cercare il proprio principe.

Dedicata a un principe speciale.


Capitolo 1: Wide-forehead in Konoha


Il treno correva veloce per le campagne del Giappone. Fuori dal finestrino il paesaggio scorreva senza che lei neanche se ne accorgesse, troppo impegnata a riflettere. Un ciuffo dei suoi capelli lunghi le cadde davanti agli occhi. Un ciuffo di un colore improbabile: rosa. Aveva avuto il permesso di sua madre per tingerli di quel colore così irreale solamente un mese prima, in occasione del suo sedicesimo compleanno, con l’augurio che si stancasse presto e tornasse al suo colore naturale. Ma a Sakura quel colore piaceva, le ricordava il colore dei fiori del suo albero preferito, lo stesso da cui derivava il suo nome: il ciliegio.

Di fianco a lei, sua madre sbuffava annoiata da quel lungo viaggio. Si stavano dirigendo a nord, in un tipico paesino sperduto, composto da poche centinaia di abitanti. Un paesino dove tutti conosceva tutto di tutti. Pare che fossero davvero molti anni dall’ultima volta che degli stranieri avevano deciso di andare lì a vivere. Sakura a dispetto di quello che credeva sua madre non era rimasta traumatizzata dalla decisione di risposarsi e di trasferirsi molto lontana dalla loro amata Tokyo. Sakura in quella grande città si sentiva perduta e il cambiamento non avrebbe potuto che giovarla. Anche perché a Tokyo lei non aveva più amici.

Il treno si fermò dopo più di quattro ore di viaggio (e quattro coincidenze) alla stazione ferroviaria di Konoha. Vicino ai binari, seduto su una panchina attendeva il futuro patrigno di Sakura: Shuichiro, un uomo semplice e simpatico, che adorava Sakura e il suo piccolo paesino. Ecco il motivo del trasferimento. L’uomo corse ad abbracciare e baciare la sua futura consorte e poi strinse forte a sé anche la ragazza che non cercò di scostarsi come faceva con la madre. Quell’uomo le era sempre piaciuto. Uscì dalla stazione e rimase per tutto il tempo a parecchi passi di distanza dalla madre e dal compagno per far sì che potessero raccontarsi le novità. S’infilò le cuffie del suo Ipod fucsia e cominciò ad ascoltare estraniandosi dal mondo circostante quel poco che bastava per non sentirli chiacchierare amabilmente.

Per lei non ci sarebbe mai stato un principe azzurro.

Camminarono per qualche minuto su una stradina sterrata fino a poi giungere a quella che era l’effettiva entrata del paese.

Shuichiro incontrò per strada gente che conosceva e sovente si fermava con loro a parlare e a presentargli la sua futura moglie. Sakura continuava imperterrita a camminare senza dare ascolto a quello che dicevano gli altri. Passò di fianco di fianco a un chiosco di ramen dove c’era un ragazzo biondo che si abbuffava mentre una ragazzina dai capelli neri lo fissava imbarazzata. Poco più in là un ragazzo portava a spasso un cane. Sakura si fermò un attimo in prossimità di queste persone che quasi contemporaneamente si girarono.

“Ehy Hinata! C’è una novellina!” urlò il ragazzo seduto al chiosco dopo aver inghiottito rumorosamente il ramen. Il ragazzo con il cane si voltò verso di lei.

Sakura si sentì mancare. Odiava stare al centro dell’attenzione.

Velocemente come era arrivata si allontanò. Si diresse verso il punto in cui aveva lasciato sua madre e Shuichiro trovandoli ancora lì a chiacchierare con una coppia. L’uomo stava fumando una sigaretta, ormai giunta al filtro, mentre teneva un braccio attorno al collo di una donna, la donna dagli occhi dal colore più particolare che avesse mai visto. Rossi.

Sakura si tolse le cuffie dalle orecchie e tese la mano verso i due: “Asuma Sarutobi” disse l’uomo presentandosi. “Kurenai Yuhi” disse invece la donna.

“Molto piacere, io sono Sakura Haruno.”

“Oh lo sappiamo. Shuichiro stava giusto parlando di te.”

Sakura rispose con un sorriso.

Dopo averli cortesemente salutati si diressero verso la casa dell’uomo e lui le mostrò quella che sarebbe dovuta diventare la sua nuova stanza.

“Ho fatto dipingere le pareti di rosa, - spiegò – dopo che tua madre mi ha detto che è il tuo colore preferito”.

Sakura sorrise raggiante e si sedette sul letto. Non fece in tempo a riprendere in mano il suo ipod che il campanello di ingresso suonò. Andò ad aprire lei e si trovò faccia a faccia con un’enorme composizione floreale.

“LARGOO!” urlò una voce femminile da dietro il vaso. Sakura si spostò interdetta lasciando entrare la sconosciuta a posare il vaso su un mobile dell’atrio.

“Ino?” chiese Shuichiro.

La ragazza raddrizzò la schiena sentendosi chiamare. Sakura le si avvicinò e vide una ragazza che dimostrava più o meno la sua età. La ragazza chiamata Ino aveva dei lunghi capelli biondi stretti in una coda alta e fermati da un elastico a forma di maialino.

“Regalino floreale dal Yamanaka shop per gli sposini!” esclamò cominciando a saltellare di gioia. Si girò a squadrare la ragazza con i capelli rosa e disse: “Fronte spaziosa, aiutami a portare la pianta in salotto.”

“Ehy – esclamò infastidita Sakura – non ho la fronte spaziosa!”

“Ah no? E quella cos’è? – chiese indicandole l’attaccatura della frangetta – non me la sogno, bimba. Hai una fronte immensa.”

“Va beh, io vado. La mia presenza è richiestissima ultimamente. Ciao ciao” cinguettò uscendo.

“Salutami Shikamaru” urlò Shuichiro.

Ino si voltò velocemente arricciando il labbro, prese un respiro profondo e disse: “Quel baka non sa godersi le vacanze. Pensa che ieri dovevamo andarci a fare il secondo buco – indicò i suoi orecchini a cerchio – ma quando sono andata a casa sua stava dormendo. E sono andata da lui alle due e mezza del pomeriggio!”

“Eddai, Ino. Non prendertela. Tu dovresti conoscerlo meglio di chiunque altro!”

Sakura fissava con le sopraciglia inarcate la conversazione tra i due. Dopo poco di stancò e andò a sdraiarsi sul letto della sua nuova camera. Qualcuno da fuori le urlò: “Ci si vede, fronte spaziosa!”.

Sakura non seppe se prenderla o meno come una minaccia.

***

Il mio primo AU *.* Nonché mia prima Sasuke/Sakura.
Com'è? come la trovate? Ditemi se devo continuarla o farei meglio a ritirarmi a vita privata U.U
Adoro i consigli e vi ringrazio anticipatamente per le eventuali recensioni, grazie.

L'idea per questa fanfic è nata dalla mia idea: siamo nati soffrendo, siamo nati per soffrire. E l'amore è solo altra sofferenza facilmente evitabile.

U.U Sì, sono strana lo ammetto.

Le coppie sono: Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino, Neji/Tenten
Ancora non ho deciso se fare una Naruto/Hinata o una Kiba/Hinata dato che entrambi i pairing mi attirano. Da notare infatti che al chiosco del ramen c'erano pure Kiba e Akamaru U.U

   
 
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