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Autore: Nick95    28/02/2013    2 recensioni
Sequel del racconto: "Quando il tiranno non ha motivi per uccidere"
Se non avete letto ancora quella storia, leggetela prima di leggere questa, altrimenti non capirete niente.
Il nostro protagonista vive una "vita" finalmente diversa da quella precedente.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Nick'
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NUOVA VITA


Finalmente potevo dirmi contento della mia vita.
Pur essendo un vampiro, potevo dirmi che una vita più "umana" non esisteva.
Infatti conducevo una vita da umano. Ero un professore nel college di Forks, che tra l'altro era la città più azzeccata per un vampiro: il sole non c'era quasi mai. Quindi nessun umano mi avrebbe visto alla luce del sole, come fossi un diamante riflesso.
E poi, ero l'uomo, o meglio il vampiro, più felice del mondo. Una compagna come la mia, era introvabile. Bellissima, letteralmente uno schianto, riusciva ad abbacinare anche un vampiro, era la bellezza in persona, avrebbe anche messo in discussione la dea Venere. Jennifer. Così si chiamava. Ero innamorato perso di lei, come lei lo era per me.
Continuava a ripetermi che io piacevo a lei più di quanto lei mi piaccia. Era impossibile, perchè nessuno amava una persona quanto io amavo lei. Forse l'amore fra Bella ed Edward eguagliava il nostro.
Edward e Bella, Alice e Jasper, Emmett e Rosalie, Jacob e Renesmee, Carlisle ed Esme. La mia famiglia. Meglio non ce n'erano. Nessuno eguagliava la compassione di Carlisle, l'amore di Esme verso tutti, la fratellanza di tutti gli altri. Non potevo desiderare di meglio.
Erano passati almeno cent'anni dalla svolta. I Volturi ci attaccarono. Noi ci siamo alleati con il maggior numero di vampiri possibile, e li abbiamo battuti. Senza un sola vittima, fatichiamo tutt'ora a crederci. Io ero anche andato vicino alla morte, per mano di Alec, solo un ricordo ora. Poi Edward mi salvò. Gli sono ancora debitore.
Dopo un po' siamo tornati a Forks. Beh, noi ci spostiamo sempre, prima che qualcuno si accorga che non invecchiamo. Bella voleva tornare alla sua vecchia città, voleva vedere com'era senza Charlie, Billy e alcuni dei Quileutes che avevano ripreso ad invecchiare. Solo Jacob, per via dell'imprinting con la nostra mezzosangue Renesmee, non invecchiava veramente più, ed era immortale proprio come noi vampiri. Tornati a Forks vedemmo che di Licantropi erano rimasti Seth, Leah, Paul e Quil, con i loro figli ormai adulti, Paul e Seth erano addirittura nonni, con due nipoti di una quindicina d'anni ciascuno.
Io avevo ripreso il mio incarico di insegnante di chimica del college, e proprio in quel momento di ripensamento ero nella mia classe. Avevo programmato un test di verifica sulla nomenclatura chimica, quindi non avevo bisogno di parlare. Ero seduto alla cattedra, e potevo sentire ogni minimo bisbiglio, tutti sapevano che riuscivo a cogliere ogni alunno che copiava o suggeriva, e tutti avevano paura. Però c'era un alunno che non mollava.
"Ehi, Jack, la valenza del Cloro qui qual è?" bisbigliò al compagno di banco guardandomi furtivo.
"Concentrati sul tuo compito!" lo rimproverai "Jack, non dirgli niente" ordinai al suo compagno.
"Sì, professor Cullen" risposero all'unisono, rassegnati.
Sorrisi senza farmi vedere. Sembrava strano essere chiamato professor Cullen o signor Cullen.
Incutevo una certa paura negli alunni. Quando la campanella suonò tutti fuggirono via dalla classe, appoggiando i test sulla cattedra. Alcuni dissero "Buongiorno, professore". Io salutai tutti con un cenno della testa.
L'altra classe che dovrei avere era lontana da raggiungere, almeno per un umano, quindi mi affrettai, con la tipica velocità del vampiro, a correggere i test. In due minuti erano tutti corretti. Mi preparai per la prossima classe.

"Dai, Nick, un occhio lo potevi chiudere, dai almeno qualche speranza ai tuoi alunni" scherzò Edward, che era nella stessa classe di colui che prima avevo ripreso "ti stava letteralmente maledicendo col pensiero"
Ridacchiai, e con la coda nell'occhio vidi lo stesso alunno che mi lanciava un'occhiataccia.
"Dai, torniamo a casa, fra due minuti comincia il baseball" disse Emmett. Io, lui, Rosalie e Jennifer salimmo sulla sua Jeep, mentre Edward, Bella, Jasper ed Alice salirono sulla Vanquish di Edward.
Partimmo insieme, e alla prima svolta, accelerammo subito. Ero un vampiro, quindi l'auto non virava di un millimetro, però andavamo veloce. Un po' troppo veloce: la lancetta sul quadro segnava centocinquanta, ed eravamo in una strada di città.
"Fra due incroci incontreremo i vigili urbani, rallentiamo" avvertì Alice.
"E chi se ne frega, paghiamo la multa, siamo ricchi sfondati" si lamentò Emmett, ma sapeva che non dovevamo dare nell'occhio. Quindi ci decidemmo a svoltare per evitare la polizia.
Poi raggiungemmo il vecchio confine, e le auto presero strade diverse. Infatti Bella ed Edward sarebbero dovuti andare a prendere Jacob e Renesmee, nella scuola della riserva.
Noi saremmo tornati direttamente a casa.

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Si ritorna in pistaaaa...ecco il primo capitolo del sequel...dai recensiteee!!!
  
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