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Autore: Ria-chan    28/02/2013    5 recensioni
Ma sì, mi son detta, perché non fare anche una raccolta YeWook?
E così eccomi qui.
Questa raccolta però ha una sua particolarità: benché ogni capitolo sia una flash esse sono legate da una consequenzialità narrativa; insomma, anche se potete benissimo leggerne una e saltare la successiva, a fine raccolta avrete un quadro chiaro del percorso che ho scelto di far seguire a Wookie e Yeyè.
Spero di essere stata chiara.
1.        Odio
2.        Fastidio
3.        Amaro
4.        Mancanza
5.        Bittersweet 
6.        Bittersweet
7.        Gelosia 
8.        Dolce
9.        Bisogno
10.     Amore
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ryeowook, Yesung
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E finalmente siamo quasi giunti alla conclusione *w*
Felici??
Beh, io sì XD Visto che ho già mille long iniziate (tra cui proprio una YeWook) ed altettante oneshot vorrei potermi dedicare anche a loro e portarle avanti.
Beh, la mia Hyukkie mi ha come sempre corretto il testo per cui la ringrazio prima di tutto. Saranghae Hyukkie!! <3
E poi, ovviamente, grazie a voi. Tutti.
Spero questo "pre-finale" vi piaccia <3
A domani
Ps. Questa è la canzone che mi ha aiutato a scrivere il capitolo. Ascoltatela, se potete, è splendida. 

Chi sei? - Cocciante



PAROLE: 1.238
RATING: Giallo




Bisogno 
 

 

Ma tu chi sei?
e io perché
ti amo e poi
mi chiedo se
sei ingannatore
o sei l'amore
ma tu chi sei?
Chi sei? (Giulietta e Romeo) – Cocciante

 
C’è stato un tempo in cui RyeoWook ha seriamente creduto di dover rinunciare al suo cuore.
Di averlo perso.
Di averlo strappato fuori dal petto e schiacciato nella mano con rabbia.
Ha creduto che se fosse riuscito a farlo per davvero, sarebbe stato meglio.
Avrebbe vissuto con la pace di una vita senza vita.
Tanto, qualunque cosa avrebbe fatto, per quante stelle gli avessero permesso di esprimere lo stesso desiderio, mai avrebbe ottenuto ciò che voleva, che desiderava.
Yesung non lo avrebbe mai ricambiato.
Né allora, né in futuro.
Né mai.
 
-Aaaalllora…-
SungMin si avvicina a Wookie con un sorrisino malizioso sulle labbra, si sporge sul tavolo verso l’amico seduto esattamente di fronte a lui, con una rivista in mano, e sorride ancora.
-Co-cosa?-
-Non fare il finto tonto. Parla.-
Il dormitorio è semideserto: sono passati già 5 giorni dall’ultima esibizione e per permettere ai ragazzi di “ricaricare le batterie” sono stati concessi loro un po’ di giorni di riposo da sfruttare tra trattamenti estetici, saluti alle famiglie o anche solo svaghi ed ozio.
Shindong è dalla famiglia così come lo sono Siwon e KangIn, Hyuk ed Hae sono al cinema, Kyu è chiuso nella sua stanza giocando al pc e Yesung, altrettanto, si è preso una pausa dal negozio per potersene stare ad oziare in camera giocando con i suoi animaletti da compagnia.
-Sto aspettando, RyeoWookie.-
Quando il minore sente che l’amico lo chiama in quel modo sa’ che non ha altra scelta se non parlare.
Sospira.
-Cosa vuoi sapere?-
-Da quando siete così… affiatati da non staccarvi un attimo l’uno dall’altro sul palco?-
Wookie arrossisce appena ma poi, tristemente, sospira ancora:
-Sul palco, appunto. Per le fans non per-
-Andiamo Wookie. Non credere di fare il finto tonto con me.-
Lo ammonisce gentilmente ma con voce ferma Minnie.
-E’ evidente che qualcosa è cambiato, se non da parte tua almeno dalla sua. Devi solo scoprire cosa.-
-E starci male ancora? No, grazie. Mi va bene anche cos-
-Smettila. Mi hai annoiato con le tue lagne, RyeoWookie.-
SungMin si alza dal tavolo cambiando repentinamente d’umore: ora è freddo, sembra davvero arrabbiato, … deluso?
-Fa’ come vuoi, io non voglio più intromettermi. Ma ora prendi il cappotto, usciamo.-
-Mh.-
 
Quel cambiamento improvviso ha spaventato sinceramente Wookie ma, mentre cammina a testa china verso la camera che divide proprio con Yesung per recuperare il cappotto, capisce che l’amico non ha tutti i torti: Minnie gli ha detto mille volte come la pensa, come crede che Wookie debba comportarsi e, soprattutto, che dovrebbe avere più fiducia in se stesso e parlare con Yeyè sinceramente di quello che pensa e sente.
Ma lui è un codardo, non ce la fa.
Non ce la fa proprio.
RyeoWook sospira calmando i battiti del suo cuore mentre apre la porta della stanza e trova, seduto a terra poggiato con la schiena al letto, Yesung intento a fissare il vuoto con sguardo perso.
Per un attimo lo guarda, non notato affatto: guarda quel profilo gentile, le gote prorompenti ed i capelli fintamente scompigliati, gli occhi fissi davanti a sé, concentrati su qualcosa che non esiste ma che sembra per il maggiore sia lì, esattamente davanti a lui.
Wookie vorrebbe sapere cos’è che vede. Chi, vede. E quali pensieri affollino il suo cuore.
Ma non osa chiedere.
Il mondo del moro rimarrà per lui un mistero.
-Y-Yesung-ssi?-
-Mh?-
Yesung si volta sorpreso.
-Io esco con SungMin hyung. Hai bisogno di qualcosa?-
Te.
Yesung sorride, dolcemente, sollevando solo un angolo delle labbra.
Un battito più forte del cuore fa muovere Wookie in avanti.
Di te.
Quelle parole si ripetono nella mente di Yesung mentre cerca di scacciarle o peggio combatterle.
-Devi per forza uscire?-
-Eh?-
Ma è difficile, sconfiggerle.
-Non puoi… rimanere qui, a tenermi compagnia?-
Un nuovo battito spinge Wookie in avanti: un passo, ancora.
Il minore ride nervosamente.
-Mi rimpiazzi con loro di solito! Ora cosa vuoi!?-
Wookie accenna alle tartarughe nella loro casa di vetro e poi, ancora cercando di scherzare, porta le mani alla vita.
-Edddaiii.-
Anche Yeyè sta’ al gioco, accasciandosi sul pavimento ed allungandosi verso il minore in piedi alla sua sinistra.
-Dai Yeyè, SungMin hyung mi sta aspettando, hai bisogno di qualcosa o no?-
Idiota.
Come può avere il coraggio di parlargli se lui, a conti fatti, è il primo a respingerlo.
-Che resti qui con me!-
-Ne ne. Ti porto qualcosa da mangiare quando torno.-
Stupido.
Folle.
Codardo.
Wookie si volta per nascondere le lacrime, quella bruciante sensazione di aver fallito. Una volta ancora.
Ma almeno Yesung non ci sta, non più, non ora.
Senza darsi tempo di pensare o di elaborare ciò che sta facendo, si allunga nuovamente verso il minore e gli afferra il lembo inferiore della maglia: lo tira a sé.
Lo fa cadere sulle sue gambe incrociate.
Aveva desiderato sentire ancora una volta quel calore ed ora…
-Ma che fai? Sei impazzito?!-
Wookie gli urla contro, nascondendo il viso alla sua vista, abbassando volutamente la testa: perché fa così?
Lo sta ferendo, ancora?
Deve lasciarlo?
-T-ti prego JongWoon, lasciarmi.-
Il suo nome.
Da quanto non lo sentiva?
E perché proprio ora? Che cosa vuol dire? E’ arrabbiato? E’ deluso? Spaventato?
Triste?
-Wookie…-
-Devo andare.-
Ma Yeyè ormai ha perso ogni senso della realtà e quelle parole non servono, non bastano a fermarlo: lui è un ragazzo che sogna, che vive nel suo mondo ed è per questo, forse, che lo chiamano strano, ma a Wookie è sempre parso piacere questa sua “caratteristica” e quindi, anche ora, seguirà semplicemente il suo cuore reagendo di conseguenza. Qualunque la conseguenza sia.
-Resta con me, ne ho bisogno.-
Lo sussurra appena, quasi con voce non sua, e RyeoWook è forse per quello che, trafitto, decide finalmente di guardarlo in viso:
-I-io.-
-Ne ho bisogno.-
Yesung gli sorride, ancora una volta con la dolcezza che Wookie non ha mai visto sul volto di nessun altro: lo guarda con occhi profondi e sinceri e sembra raggiungerlo fin nell’anima, legarla alla sua con catene d’oro e acciaio e impedirgli ogni via di fuga.
E’ in trappola.
Ora, se anche volesse, RyeoWook non potrà mai più cancellare Yesung dal suo cuore.
-Va-va bene.-
Il minore risponde deviando lo sguardo, ancora tra le braccia dell’altro ed a contatto col suo corpo: per un breve attimo, per assurdo, si chiede come mai SungMin non sia ancora giunto a chiamarlo ma poi, quando si da’ una risposta, gli viene quasi da ridere: dovrà ucciderlo, quando avrà la forza di uscire da quella stanza o forse ringraziarlo.
No, ucciderlo. Senza dubbio.
Già, perché quello è tutto un inganno, un’illusione, un sogno.
-Sembra che Minnie non voglia più uscire. Resto qui, contento?-
Wookie torna a guardare il compagno, rassegnato, come sempre.
Ed è proprio in quel momento che succede.
Che tutto avviene.
Le labbra di Yeyè si posano sulle sue con la delicatezza di una farfalla su un fragile petalo.
Sono calde e dolci, gentili e… belle.
La sensazione del suo cuore che esplode, è bella.
Quella dei suoi occhi che bruciano.
La sua anima che canta.
Tutto, in quel momento, è bello.
Yesung è bello.
Il suo bacio lo è.
-Grazie!-
E’ un solo attimo eppure per Wookie è durato una vita. Anzi, è stata la ricompensa dopo l’attesa, di una vita.
Yesung gli sorride ancora, ora con occhi luccicanti e labbra tese ad entrambi gli angoli.
-Allora, cosa vuoi fare?-
Wookie annaspa, soffoca.
-Stare con te.-

 


Piaciuta la sorpresa?
Non vi aspettavate il bacio prima dell'ultimo capitolo, eh?
Muahhaha *risata diabolica*
Volevo sorprendervi e spero di esservi riuscita e, con questo, vi rimando a domani.
Grazie mille ancora *w*


   
 
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