La luce sparì di colpo, e tornò tutto buio. Anzi, piano piano diventava tutto rosso sangue.
“Allora? Come sta?” Questa voce. Non mi era nuova.
“Principessa, è ancora vivo?”
“Non lo so, possiamo solo aspettare.”
Celestia?
Aprii gli occhi, e tutto intorno era rosso e sfocato. E ora dove mi trovavo?
Fu il dolore all'ala a darmi una risposta. Ero ancora vivo.
“Grazie al cielo sei vivo!” esclamò una voce, buttandomi le zampe intorno al collo e stringendomi quasi fino a farmi soffocare.
“Rainbow...” dissi, con un filo di voce. “Sei viva... cos'è successo?”
Non riuscì a darmi una risposta; scoppiò in lacrime e mi abbracciò ancora più forte.
 
Mi portarono alla biblioteca, dove avevano allestito un ospedale di fortuna. Per la strada ricevetti le risposte alle mie domande, anche se non erano quelle che avrei voluto sentire.
Il colonnello mi aveva tradito. Aveva tradito tutti noi. La lettera che ricevetti non era della Principessa, ma un suo falso. Aveva architettato tutto per farmi allontanare dall'accademia e farmi fare ricerca sul Sonic, cosicché Vile Shadow e i suoi uomini potessero sopraffarmi e usarlo a loro vantaggio. Tradito e umiliato.
Solo non capivo come le sei fossero riuscite a salvarmi.
“Vile ha sottovalutato il potere dell'amicizia.”
“Principessa!” esclamai, alzandomi dal letto.
“È vero, il colonnello Windmark ha tradito tutti noi, ma c'è qualcosa che non si può tradire in questo modo. E oggi, Twilight e le sue amiche l'hanno dimostrato una volta per tutte.”
“Non capisco, Principessa.”
“Vedi, il punto di forza di Shadow è sempre stato il terrore che riesce ad infondere in chi gli sta intorno, terrore che riesce a minare anche il più puro dei cuori. È successo a Windmark come a molti altri.”
“Colonnello...”
“È persino riuscito ad infondere il dubbio in Twilight e le sue amiche, ma non abbastanza profondamente. Chi incarna il potere dell'amicizia non la può perdere così facilmente. E sempre questo potere è in grado di sconfiggere qualunque male.”
“Non so cosa dire...” ed era vero, non sapevo proprio che dire.
“Ho persino creduto di essere stato tradito da tutte voi. Anche da lei, Principessa... mi... mi dispiace”
“Non essere dispiaciuto, sei riuscito a resistergli più di qualunque altro pony abbia mai fatto. E ora, c'è qualcuno che vorrebbe salutarti.”
La Principessa si spostò di lato, mostrandomi le magnifiche sei un po' malconce ma felici.
Si avvicinarono a me, e mi abbracciarono in lacrime.
“Dovete spiegarmi come avete fatto, bimbe!”
“Ecco, vedi...” iniziò Twilight, ma venne interrotta dalla Principessa.
“Mi dispiace, ma il tempo a nostra disposizione è poco. Vieni con me, Colonnello Thunder. L'accademia ti aspetta.”
“Veramente Principessa, sarebbe tenente.” risposi.
“Non più. Con la caduta di Windmark, Baltimare ha bisogno di un nuovo colonnello, e oggi mi hai mostrato di essere degno di tale incarico.”
“Grazie Principessa, ma io...” cercai di controbattere, ma fu inutile.
“Sono profondamente dispiaciuta, ma adesso è ora di partire. Quello di oggi non è stato un caso isolato, purtroppo. Una battaglia ci attende, colonnello, e abbiamo bisogno di te alla guida dell'esercito di Baltimare.”
Rimasi in silenzio fra gli sguardi attoniti delle altre. Non sapevo proprio cosa dire.
“Adesso seguimi, il traghetto per Baltimare sta per salpare.”
 
Ed eccomi qui, fradicio, infreddolito e dolorante, sul ballatoio che conduce alla nave. Non ho avuto nemmeno il tempo di salutare le sei in maniera appropriata. Ne' di ringraziarle per il loro aiuto.
E mentre la nave inizia il suo triste navigare verso Baltimare, mi porto sul balcone di poppa, nella vana speranza di vedere per l'ultima volta un volto familiare.
Ma come il porto si allontana e le mie speranze muoiono, un arcobaleno avvolge l'area di Ponyville, mentre un boato in lontananza non mi lascia alcun dubbio.
“Brava, Rainbow!”