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Autore: obrienshug    28/02/2013    5 recensioni
dal testo: 'cerco di essere forte e di lottare ma ogni volta che mi guardo allo specchio non vedo il mio riflesso, vedo il tuo. Lo specchio è l’unico mezzo che mi permette di rivederti ed è bellissimo e triste allo stesso tempo.'
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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LETTER TO FRED




"Perchè la mamma scrive i nostri nomi sui maglioni? Lo sappiamo benissimo che ci chiamiamo Gred e Forge!"




Caro Fred,
mamma mi ha consigliato di scrivere questa lettera, ha detto che mi avrebbe fatto sentire meglio. Io non vedo come, ma non ho nulla da perdere e tentar non nuoce.
 
Sono passati dieci anni da quando sei morto, un sacco di tempo eh?
Tutti mi dicevano che con il tempo il dolore sarebbe svanito, o quantomeno diminuito, eppure eccomi qui a scriverti sperando che ciò possa far scivolare via da me la tristezza.
 
E’ stato molto difficile all’inizio: la mamma non riusciva più a guardarmi, Percy era divorato dal senso di colpa per la tua morte, Ron sperava che fosse tutto uno dei nostri scherzi, Ginny sentiva terribilmente la tua mancanza (pensa che una volta l’ho trovata avvolta nel tuo vecchio maglione di Natale, quello color prugna con la tua iniziale), e papà, beh papà non sapeva bene come comportarsi, cercava di essere forte per tutti gli altri, ma la sera lo sentivo piangere e sfogarsi con la mamma.
 
Ora le cose sono tornate alla normalità per tutti, anche se niente potrà più essere come prima.
Il negozio di scherzi va a gonfie vele, Ron ogni tanto mi aiuta, ma non sa apprezzare le mie idee e le mie battute come solo tu sapevi fare. Ti ricordi quando abbiamo trasformato il corridoio del terzo piano in una palude? Quando abbiamo fatto fuggire la Umbridge a gambe levate? E quando abbiamo scommesso sul risultato della coppa del mondo di quidditch? Bei giorni quelli.
Mi mancano i nostri scherzi e le nostre invenzioni. Le mie risate hanno un suono diverso da quando te ne sei andato. Sono vuote.
L’unica mia ragione di felicità adesso è mio figlio. Ha tre anni e ci assomiglia molto. Ha la carnagione olivastra, gli occhi scuri e il classico marchio Weasley: i capelli rossi. L’ho chiamato Fred in tuo onore, e quando sarà abbastanza grande gli racconterò tutto ciò che abbiamo fatto insieme.
Sua madre è Angelina, non te la prendere Freddie. So che era la tua ragazza, ma dopo la tua morte ci sentivamo incredibilmente soli e lei era l’unica con cui riuscivo a confidarmi. Ci sono giorni in cui ho paura che sia ancora innamorata di te, e che mi abbia scelto solo per riempire il vuoto che avevi lasciato. E altri in cui il suo amore è l’unica mia ancora di salvezza e mi ci aggrappo con tutto me stesso per non sprofondare ancora nella depressione.
Tu non hai mai provato questo sentimento, la tua vita è stata breve e spensierata, ma ti posso assicurare che in confronto i dissennatori assomigliano ad un luna park babbano.
 
Mi manchi così tanto, Fred.
Ti ricordi quando siamo andati a Hogwarts per la prima volta? Ero nervoso e quando me ne hai chiesto il motivo ti ho risposto che avevo paura di finire in Serpeverde. Beh, ti ho mentito. La verità è che non volevo essere separato da te. Temevo di finire in una casa diversa dalla tua. Non puoi immaginarti il mio sollievo dopo che il Cappello Parlante ci assegnò entrambi a Grifondoro, anche se mi sussurrò che ero coraggioso e che se mi avesse separato da te avrei potuto farcela. Secondo te ce la sto facendo, Freddie? Sono abbastanza coraggioso? Non credo proprio. Cerco di essere forte e di lottare ma ogni volta che mi guardo allo specchio non vedo il mio riflesso, vedo il tuo. Lo specchio è l’unico mezzo che mi permette di rivederti ed è bellissimo e triste allo stesso tempo.
 
Anche se te l’ho già detto te lo ripeto: mi manchi, Fred. Ma più di tutto mi manca essere Fred e George. George e Fred. Gred e Forge.
 
Spero che tu stia bene lassù.
Spero che continui sempre a fare battute e scherzi, e soprattutto spero che ogni tanto ti fermi a pensare a me, a tuo fratello gemello. Io ti penso giorno e notte.
 
Ora smetto di scrivere perché le lacrime mi stanno offuscando la vista e non vorrei che mio figlio mi vedesse in questo stato, ma ti prometto che un giorno ci rivedremo.
 
Ti voglio bene, Freddie.
 
Tuo fratello,
George
 
P.S. dopotutto la mamma e i manuali su come affrontare il lutto di Gilderoy Allock avevano ragione. Mi ha fatto sentire meglio questa lettera. Per la barba di Merlino, chi l’avrebbe mai detto?
 
P.P.S. Non sai quanto ci ho messo a scrivere questa lettera. Ci sono almeno venti fogli di pergamena accartocciata sulla scrivania. È stato più difficile di sconfiggere il signore Oscuro, ma n’è valsa la pena. 




 


 

Angolo dell'autrice

Ciao bella gente,
non sono una scrittrice e non pretendo di esserlo.
Ho scritto questa one shot perchè la morte di Fred è stata una di quelle che mi ha colpito di più e ho pianto tantissimo quando l'ho letta.
fatemi sapere se vi piace,
ila


 



  
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