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Autore: Je91    15/09/2007    3 recensioni
E se Edward avesse un'ennesima possibilità...? Qualcosa che possa salvarlo dal suo oblio e causare l'infelicità di Bella...? E se...potesse tornare umano?
Genere: Generale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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E' una fiction altamente nosense su Twilight. Si tratta solamente ed unicamente di descrizioni... Aggiungete purel'happy ending ed ecco che la fiction è servita! Buona lettura.

Ho avuto la seconda opportunità che tanto avevo chiesto. E’ stato meno doloroso. E’ una terza vita. Ho avuto più di quello che si dovrebbe avere.

Dopo non so quanti anni ho dormito. Avevo dimentico cosa volesse dire dormire. Chiudere gli occhi, sentirli pesanti e abbandonarsi ad essi. Avevo dimenticato la sensazione di calore che portavano le coperte sulla pelle.

Mi alzai sbadigliando. Mi sentivo stanco. Dopo quasi un’intera esistenza mi sentivo stanco. Mi vestii fugace, mi lavai il viso dimenticandomi di regolare l’acqua. Mi bruciai. Era strano bruciarmi. Osservai controluce la mia mano poco arrossata dall’acqua bollente, sorrisi.

Scesi in cucina. Avevo fame. Cos’era la fame? Era quella necessità per gli umani di nutrirsi. Ops, ero anch’io un umano! Potrò mai riabituarmi?

Decisi che in quel momento la mia ‘fame’ poteva aspettare. Fuori c’era il sole. Era strano non luccicare al sole. Era gradevole il sole che mi riscaldava la pelle che per troppo tempo era stata...fredda!

Entrai nella mia Volvo grigio metallizzata. Accesi il motore e partii. Andavo piano. Qualcosa che avevo dimentico mi bloccava dal correre. Quel qualcosa era la prudenza. La paura di farmi male era una cosa...umana! Arrivai davanti casa di Bella. Bussai.

Lei subito mi venne ad aprire. “Edward!” esclamò vedendomi così presto. Le avevo detto che dovevo stare via due giorni e ne era passato solo uno. “Che ci fai qui?” mi chiese facendomi entrare. Mi scrutava curiosa, quasi avesse intuito il mio cambiamento netto. Io non risposi mi limitai a sorridere. “Oddio... Edward specchiati ti prego!” mi esortò lei scioccata. Mi accostai allo specchio nel corridoio e mi ci fissai. Non avevo più le occhiaie. La mia pelle era rosea simile alla sua. E i miei occhi...i miei occhi non erano più color onice, bensì verdi. Perchè non me n’ero accorto prima? Forse avevo troppa fretta per controllare ogni mio singolo cambiamento.

Bella mi abbracciò “Cosa ti è successo?” per la prima volta sentivo il suo calore sulle mie mani. “Bella devo dirti una cosa...” iniziai guardandola negli occhi “...C’era un modo, un altro modo per evitare che tu diventassi un vampiro...” adesso anche a me quella parola suonava strana “...io potevo tornare umano! O meglio, io sono tornato umano!” Bella iniziò a piangere dalla gioia. Anche a me veniva di piangere, la cosa era strana. Mi strinse ancora più forte. “Hai scelto di ricominciare una terza vita...per me?” annuii.

Purtroppo fu il mio stomaco ad interrompere il nostro abbraccio. Lei rise gioiosa “Questa si chiama fame del mattino” mi spiegò ironica mentre si avviava verso la cucina. “Ahahah spiritosa!”

Mi fece assaggiare del latte. Aveva una sapore strano, nuovo. Per un ragazzo di diciassette anni non sarebbe mai dovuto risultare strano bere del latte, ma per me lo era. Presi un biscotto. Era buono, dolce.

Bella mi osservava mangiare, osservava ogni mia singola espressione, e ne era divertita.

Terminata la mia prima colazione guardai Bella. “Uhm, è buono...” lei rise “E certo! Così viviamo noi umani...” mi prese la mano. Per la prima volta non avevo paura di stringergliela. Sentii il mio cuore battere forte. Il mio cuore batteva... non potevo crederci, non riuscivo a crederci!

Ma la confusione mi prese quando Bella mi posò le sue labbra calde sulle mie solitamente fredde. Non c’erano più imposizioni che ci impedivano di soffocare la nostra passione. Non era più necessario limitare un bacio. Non era più una tentazione il suo sangue... Ma quel bacio mi tolse il respiro, e temetti di morire di nuovo. Lei rise “Adesso mi capisci vero?” annuii e mi chiesi come riusciva a resistere a tale emozione senza uccidersi. Intanto ero sopravvissuto pure io.

Andammo alla radura. Il sole mi bruciava la faccia, me la colorava di un rosso a me estraneo. Bella continuava a studiarmi come se fossi la cosa più bella e strana al mondo. Forse lo ero.

Alla radura scivolai, e mi sbucciai un ginocchio. Vidi il mio sangue scendermi per la gamba. Stavo sanguinando. Quello che avevo addosso era il mio sangue, e non ebbi la tentazione di succhiarlo. Ero affascinato da ciò. Poi il bruciore mi riportò alla realtà. Quindi quando Bella cadeva e si provocava ciò provava questo bruciore? Penso proprio di sì...

All’ora di pranzo mangiai di nuovo. Il mio primo pranzo. Un panino. E bevvi dell’acqua. Ecco una cosa strana che ho dimenticato di dire... Bere. L’acqua era così...buona! Non aveva il sapore del sangue eppure mi dissetava come quello! Perchè i vampiri devo bere del sangue se esiste l’acqua? Domanda retorica.

Accompagnai Bella a casa e andai nella mia. Vivevo solo. Non avrei più potuto vivere con la mia famiglia. Mi feci una doccia rigenerante. Era la seconda eppure ancora non mi abituavo al calore dell’acqua.

Decisi lo stesso di passare a casa Cullen. Ero pur sempre un Cullen anch’io!

Non avevo paura di essere morso, non avrebbero osato. Rosalie ed Emmet non c’erano. Alice si fece trovare sulla porta. Lei prevedeva il futuro. “Edward come ti senti?” mi chiese abbracciandomi. Io ricambiai l’abbraccio di mia sorella “Strano Alice, è una sensazione strana tornare umani!” lei annuì. Jasper non mi si avvicinò, capii il perchè, Carlisle ed Esme imitarono Alice. Io notavo adesso le differenze tra me e loro. E mi chiedevo come facesse Bella ad amarmi ugualmente nonostante fossimo così diversi. Non troverò mai risposta a tale quesito.

“Allora dicci, come ti senti?” domandò Esme curiosa. “Esme è indescrivibile tale sensazione... Eppure mi manca qualcosa!” Carlisle annuì “E’ la terza possibilità a farti sentire così... Sei molto fortunato Edward. A pochi è concessa una seconda possibilità, figuriamoci una terza... Non sprecarla!” sorrisi “Come potrei? Ho tutto ciò che desidero, posso vivere con Bella... Per sempre!” tutti sorrisero. Era ciò che volevano da sempre per me.

Uscii e andai da Bella. Cenammo. Inutile rammentare che si trattasse della mia prima cena. Passai la mia prima sera da umano benissimo. Aveva ragione Carlisle, non potevo non considerarmi fortunato. Avevo la terza possibilità.

  
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