28/02/2013
3 recensionimy melody in the night - prologo
Saranno si e no le due? Forse anche le tre del mattino e io me ne sto seduto sul ciglio di un marciapiede a fissare quelle poche macchine ancora in giro a quell’ora. Detta tutta non ho una vera e propria ragione per esser qui, magari era solo lo stress del trasferimento, in effetti mi ero trasferito in quella piccola città con mia madre solo da pochi giorni, sta di fatto che avevo bisogno di una boccata d’aria fresca così, non riuscendo a prendere sonno tra le lenzuola del mio letto, eccomi qua nel cuore della notte di una calda giornata di luglio seduto a terra, abbracciato alla mia chitarra.
Sospirai e afferrai il capotasto dello strumento posizionandolo attentamente per riuscire ad ottenere la tonalità giusta e iniziai a suonare. Chiusi d’istinto gli occhi mentre le dita continuavano a pizzicare le corde riempiendo la via deserta con una tranquilla melodia. Non sentivo più neppure il rumore delle macchine che passavano, probabilmente ormai tutti erano nelle loro case a riposare, io invece ero li circondato dal buio e dalla mia musica.
Suonai gli ultimi accordi dopo di che mi bloccai, presi nuovamente un bel respiro profondo per rilassarmi, passai una mano tra i ricci scompigliati che avevo in testa e spalancai gli occhi di colpo.
-AAH!- cacciai un urlo saltando con uno scatto in piedi tenendo stretta a me la chitarra come se fosse uno scudo.
-ma che fai sei matto?- sussurrò una voce. Due occhi celesti mi puntarono osservandomi con sguardo severo –sai che ore sono? Non vorrai svegliare tutta la via.- Lo stano personaggio che aveva appena parlato stava seduto sul bordo del marciapiede accanto al posto dove stavo io pochi secondi prima, era un ragazzo, avrà avuto si e no la mia età e continuava a fissarmi imperterrito.
-scusa, e.. ero sovra pensiero non ti ho sentito arrivare- il ragazzo lasciò intravedere uno splendido sorriso che sembrò illuminare quella via così buia, lo ricambiai tranquillizzandomi dallo spavento che mi ero appena preso.
-beh, strano ragazzo che suona la chitarra nel bel mezzo della notte, vieni qui..- disse picchiettando appena con la mano sul pezzo di marciapiede a fianco a lui -..siediti e suonami qualcosa- annuii senza nemmeno pensarci e mi sistemai ancora a terra.
Suonai nuovamente, la stessa melodia di poco prima.
-è molto bella, che canzone è?- sorrisi e passai una mano dietro il capo sentendomi leggermente in imbarazzo. -vedi, l’ho scritta io, sei la prima persona a cui la faccio ascoltare..-
Il ragazzo sorrise –è molto bella- poi senza dire nulla di distese allungando le gambe sulla strada tenendo la testa appoggiata sul marciapiede. Teneva lo sguardo fisso verso le poche stelle visibili quella notte. Lo osservai incuriosito. Dopo qualche minuto passato nel più completo silenzio mi schiarii la voce.
-perché sei in giro a quest’ora?-
-potrei farti la stessa domanda- a quella risposta sentii le mie guance riscaldarsi, aveva ragione. Ricadde nuovamente il silenzio.
-hai scritto qualche altra canzone?- chiese ad un tratto il giovane voltando il capo verso di me. Incrociai i suoi occhi celesti, mi bloccai per un attimo.. aveva davvero degli occhi stupendi da poterci quasi sprofondare dentro.
-ehi? Mi hai sentito?- scossi il capo e di colpo mi trovai di fronte il ragazzo, che nel frattempo si era tirato su sedendosi nuovamente sul marciapiede, intento a sventolarmi una mano sopra il muso. –emm, si vedi, si ne ho scritte altre..- dissi gesticolando con le mani per l’imbarazzo del momento.
-sono curioso di ascoltarle..- detto questo si alzò tendendomi una mano –..ma ora penso sia meglio andare non credi?- annuii e la afferrai, mi aiutò a tirarmi in piedi.
-allora ci si vede- sorrise voltandosi di spalle e iniziando a incamminarsi lungo la via.
-Harry, sono Harry Styles..- dissi, quasi in un sussurro, un sussurro al quale il ragazzo di voltò.
-Louis.. allora ci si vede Harry Styles- sorrisi vedendolo nuovamente ritornare sui suoi passi allontanandosi sempre di più da me.
ok.. è la mia primissima larry in assoluto.
finalmente mi sono decisa a scriverne una, insomma,
come si fa a non scrivere su quei due splendidi ragazzi?
diciamo che per ora non ho molto da dire a parte, ovviamente,
ringraziarvi di aver letto fino a qui. grazie mille splendori *awwn*
bene, come vi è sembrato questo prologo?
fatemi sapere, lasciatemi qualche recensione così
so se vale la pena o meno continuare.
al prossimo capitolo, speriamo.
un bacio, mari c:
se volete chiacchierare mi trovate su twitter fghk sono: @tommoshorts