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Autore: Penelopee    28/02/2013    9 recensioni
SPOILER!!!!!!!! (klaroline)
La storia inizia proprio nell'ultima scena che vede come protagonisti Klaus e Caroline nella 4x13.
Cosa succede quando ti rendi conto di essere terribilmente attratta dal tuo peggior nemico?
Riuscirà Caroline a resistere al fascino di Klaus? Riuscirà a perdonarlo??
Dalla storia:
-lo so- disse lui squadrandomi con un sorrisetto malizioso.
Solo allora mi accorsi della posizione equivoca nella quale ci trovavamo. Per girarmi mi ero quasi messa a cavalcioni su di lui e i nostri visi erano separati da pochissimi centimetri.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Note pre-capitolo: mi scuso subito per non aver risposto a tutte le recensioni, ma ho avuto mille casini e non ci sono riuscita, lo farò!!! Mi dispiace tantissimo però le ho lette tutte e mi hanno fatto davvero piacere quindi vi ringrazio tantissimo =) GRAZIEEEE
Ora vi lascio con il capitolo!!!



                                        Nella città del Jazz





Senza neanche darci il tempo di suonare la porta si spalancò ed una donna comparve davanti a noi.

Era bellissima, i capelli erano neri e lucidi e ricadevano lisci fino ai fianchi mentre i suoi occhi erano azzurri, tanto chiari da essere vagamente inquietanti.

-Nick- esclamò con voce suadente rivolgendo un sorriso a Klaus.

-Sam, sei sempre più bella-

-Adulatore- disse lei con un sguardo furbo, di chi non si lascia incantare da complimenti di circostanza -E questa bella ragazza?- chiese poi puntando i suoi occhi di ghiaccio su me.

-Caroline Forbes, è un piacere- risposi io sentendomi leggermente a disagio sotto lo sguardo vigile di quella donna.

Lei mi scrutò qualche istante prima di parlare -Il piacere è mio Caroline-sibilò spostandosi di lato -Ora entrate, vi offro da bere-






-Quindi è per questo che sei qui, Silas.....stai cercado Emma???-

-Esattamente-

-Emma?- chiesi io che fino a quel momento ero rimasta in silenzio lasciandoli parlare tra di loro.

Dalla loro conversazione avevo intuito che si conoscevano da parecchio tempo eppure erano più di vent'anni che non si vedevano. Samantha doveva quindi essere un vampiro infatti dal suo aspetto non aveva più di trent'anni.

-Emma è la discendente di Kezia- mi spiegò Sam puntando su di me la sua attenzione.

-La conosci?-

 Lei annuì prima di tornare a rivolgersi a Klaus -io non voglio avere niente a che fare con queste cose Nick, dove ci sei tu arrivano i problemi-

-Non voglio che tu faccia niente, indicami semplicemente dove abita Emma e ti prometto che non avrai alcun problema- replicò lui con un sorriso affatto confortante.

-Emma non ama ricevere visite, non so dove abiti e non è facile contattarla, credo che tu abbia fatto un viaggio a vuoto..-

Klaus al mio fianco sembrò innervosirsi -Sam non farmi perdere la pazienza, noi siamo amici non vorrei staccarti il cuore ma se fosse necessario...-

Io lo bloccai -Non fare caso alle sue minacce - dissi lanciando un'occhiataccia a Klaus, lui stranamente non sembrò turbato dal mio intervento.

-Abbiamo davvero bisogno d' incontrare questa Emma, è importante, non le faremo del male-aggiunsi rivolgendomi direttamente a Sam.

Lei mi guardò ancora qualche istante, mi stava studiando -Va bene, vi dirò come incontrarla ma Caroline se accadrà qualcosa ad Emma sarà colpa tua-

Io annuii -Non accadrà-

-perfetto, ora che voi donne avete chiarito, ci vuoi dire come fare?-

-La pazienza non è mai stata una delle tue virtù, eh Nick- Lo risprese Sam lanciandogli un'occhiata colma di rimprovero a cui lui sembrò completamente indifferente.

-Non amo perdere tempo- rispose infatti con un sorrisetto accattivante.

Sam sospirò prima di parlare -Questa sera c'è un ballo, alla Villa del Sole, è una festa molto esclusiva e ci saranno tutte le persone più potenti di New Orleans, ci sarà anche Emma-

-Grazie Sam, sei sempre una buona amica-

Io sbuffai esasperata, quell'uomo era impossibile, prima la minaccia e poi la ringrazia come se nulla fosse!!




Stavamo per abbandonare l'appartamento, Klaus era già fuori dalla porta quando Sam mi chiamò

Mi girai incontrando i suoi occhi azzurri e tesi -sembri una brava persona- mormorò Sam -Emma è solo una ragazza, confido in te-

-Te l'ho promesso-

-Anche tu- aggiunse lei con espressione seria -stai attenta-

Annui uscendo dalla porta.


Klaus mi aspettava fermo in mezzo al corridoio, qualche metro più avanti. Lo raggiunsi ancora frastornata, stavo realizzando in quel momento che la nostra gita era stata irrimediabilmente prolungata.

-Mi stupisce che tu non abbia ancora protestato, devo dedurne che l'idea di rimanere con me un giorno in più non ti dispiaccia- disse lui leggendomi nel pensiero.

-Non ci sperare ma abbiamo una possibilità per ritrovare Jeremy e non posso tirarmi indietro-

-Molto altruista da parte tua- disse lui con un sorriso beffardo come se le mie motivazioni fossero assurde.

-Io lo faccio per i miei amici e tu per tua sorella, infondo siamo dalla stessa parte-

Lui senza dire niente cotinuò a camminare, era diventato improvvisamente taciturno, senza lamentarmi lo seguii, godendomi quella tacita tregua.




Arrivati davanti all'hotel, dove avremmo passato la notte, dovetti usare tutto il mio autocontrollo per non rimanere a bocca aperta, era un hotel super lusso di quelli che vedi nei film e che sognavo fin da piccola.

Ostentai un'indifferenza che non avevo, ma Klaus sembrò notare comunque il mio apprezzamento perchè sorrideva sornione al mio fianco.

-Tu inizia ad entrare, io devo chiamare a casa- gli dissi e lui annuendo proseguì lasciandomi finalmente sola.

Stare in sua compagnia era sfinente, ma adesso arrivava la parte più difficile: avvisare Tyler.

Durante l'intero tragitto in taxi avevo pensato e ripensato a cosa dirgli e alla fine ero giunta alla conclusione che la verità fosse l'unica strada percorribile. Una bugia avrebbe solo peggiorato le cose.

"Pronto" dal tono con cui aveva risposto intuii che era ancora arrabbiato. Molto bene, borbottai tra me.

-Tyler-

"Dimmi"

Presi un respiro profondo prima di aprire la bocca,, il nervosismo mi faceva sempre straparlare....infatti....

 -Sono a New Orleans con Klaus, lui sta prendendo una camera in un hotel e questa sera andremo ad una festa....lo so, che sembra brutta detta così ma è una cosa importante, ti ricordi di Kezia? Bhè siamo alla ricerca della sua antenata, sarà alla festa questa sera, lei è l'unica che potrebbe aiutarci a sconfiggere Silas- Avevo parlato senza mai prendere fiato, lasciandomi trascinare dalla mia lingua lunga -Ti prego Ty, parlami- mormorai.

"Cosa vuoi che ti dica?" mi chiese lui con rabbia.

-Mi dispiace tantissimo, se ci fosse un altro modo.....vorrei essere con te, ora-

"Caroline ti rendi conto che sei partita con l'uomo che ha ucciso mia madre proprio dopo che ti avevo chiesto di strargli lontana"

-Lo so, ma Jeremy....-

"non ho voglia di discutere al telefono" mi bloccò lui con tono freddo "Ne parleremo quando torni"

-Tyler- mormorai stringendo il telefono con forza, mi sentivo precipitare, non volevo ferirlo -Ti amo-

"Ciao Caroline" disse e buttò giù lasciandomi con un senso di tristezza addosso insopportabile.

Cercando di farmi forza chiamai anche mia madre e Stefan, alla prima dissi che avrei dormito da Elena mentra a Stefan raccontai la verità ed il suo tono rassicurante mi aiutò a calmarmi. Aveva ragione lui: lo stavo facendo per Jeremy, per Elena, non dovevo sentirmi in colpa.

Stare con Klaus ero solo il prezzo da pagare per salvare i miei amici ed io odiavo stare con lui, mi ripetei con decisione.

E allora come ti spieghi quello che è accaduto in ascensore? Mi chiese una fastidiosa vocina nella mia testa.

Adesso anche la mia mente aveva deciso di mettersi contro di me, decisi d'ignorarla ed entrai nella hall.





-Qua c'è solo un letto!- sbottai stizzita guardando con orrore il bellissimo letto a baldacchino che spiccava al centro della stanza.

-Sei molto perspicace, Love-

-TU..- ringhiai puntandogli contro l'indice in modo aggressivo.

-Calmati Caroline, è un hotel prestigioso, essendo venuti senza prenotare è normale che non ci siano molte camere disponibili -mi fece notare lui andando con disinvoltura verso il frigo bar.

-Vorrà dire che dormirai nella vasca-

Lui si girò, guardandomi come se fossi completamente impazzita -Pensi davvero che ti lascerò quel letto solo perchè mi punti il dito contro?- mi chiese beffardo.

-Io non ci dormo con te!-

Lui bevve un sorso di scotch mentre un ghigno malefico gli storceva le labbra.

-Forse hai paura di non resistermi?- mi stuzzicò poi con malizia.

-Levati quell'espressione compiaciuta dalla faccia, non sono una ragazzina, posso passare la notte insieme ad un uomo senza...-

Le parole mi morirono tra le labbra, lui si era avvicinato, posizionandosi con un ghigno a pochi centimetri da me.

-Ne sei certa Caroline??- sussurrò sfidandomi con quella sua voce così disperatamente sensuale.

-Sicurissima- mormorai cercando di sembrare convinta poi con finta nonchalance mi allontanai da lui e mi diressi verso il bagno, al centro del quale c'era un'immensa vasca idromassaggio.

-Wow- mi lasciai sfuggire.

-Non male- acconsentì lui sedendosi sul letto alle mie spalle.

-Cos'hai raccontato a Tyler per giustificare la tua assenza?- mi chiese poi sorseggiando con ostentata tranquillità il suo scotch.

-Non sono affari tuoi-

-Scommetto che non gli hai raccontato di essere in gita con me-

-Scommessa persa, se proprio lo vuoi sapere, gli ho detto la verità-

-Ecco perchè sei così isterica- disse -avete discusso-

-esatto, ora non fingerti dispiaciuto-

-non preoccuparti Love, non ne avevo intenzione- concluse lui con un sorrisetto strafottente.

-Wow, evviva la sincerità- borbottai iniziando a camminare nervosamente per la stanza.

Perchè io ero così tesa mentre lui sembrava completamente a suo agio?

-Chi hai soggiogato per avere una stanza simile??- gli chiesi provocandolo.

-Esiste una cosa chiamata Carta di Credito, love-

Mi lasciai scappare una risata -lo so, pensavo solo che tu preferissi altri metodi-

-Forse perchè sei prevenuta-

-Forse- ammisi poi il mio sguardo fu catturato da un grande armadio....un armadio vuoto!!

-Il vestito per la festa!!- esclamai, non ci avevo minimamente pensato!! -Non posso andare ad una festa eslusiva con i jeans-

-Andiamo a comprarlo- propose lui risoluto -Hai voglia di fare shopping?-

-Con te??- gli chiesi perplessa -Sarebbe la volta buona che mi ammazzi....quando si parla di vestiti sono un po'...ossessiva-

lui rise -Dopo secoli passati con Rebekha credo di essere pronto a tutto-

Un sorrisetto maligno mi incurvò le labbra -Vedremo- lo sfidai.

-Muoviti, conosco il posto perfetto- disse lui andando verso la porta.

-niente di troppo costoso o mia madre mi uccide- mormorai passando accanto a lui.

-Te lo regalo io, ovviamente-

-Assolutamente no!!- eslamai mentre lui camminava con un sorrisetto stampato sul viso -Mi hai capita??- gli chiesi accelerando il passo per non perderlo -Klaus....mi stai ignorando!- protestai.

-Esatto, love- acconsentì lui proseguendo dritto.

Quell'uomo era decisamente irritante, ma non sapeva con chi aveva a che fare.

Nessuno sa mettere a dura prova la pazienza altrui come sa fare Carloine Forbes!




Klaus insistette per andare in un posto di sua conoscenza ed io, non essendo mai stata prima in città, non ebbi modo di obiettare.

Entrati all'interno dell'atelier rimasi senza parole. Era bellissimo, era tutto sul rosso e l'arredamento era elegante e sofisticato, non sembrava un negozio, non come quelli in cui ero stata fino ad ora.

-Buon giorno Miss Martle- disse Klaus facendo il baciamano ad una strana signora vestita in modo bizzarro. Lei sembrò apprezzare la sua galanteria perchè divenne tutta rossa e squittì un saluto con fare civettuolo.

Mi veniva da vomitare.

-Avremmo bisogno di un abito per questa affascinante fanciulla- disse Klaus indicandomi -è per una festa molto esclusiva quindi vorremmo qualcosa di speciale-

-ho quello che fa per voi- esclamò lei entusiasta.

-Non voglio nulla di eccessivo- ribattei per il solo gusto di contraddirlo, ma la signora aveva già abbandonato la stanza.

-Caroline- mi risprese Klaus irritato dai miei continui capricci.

-Non mi interessano i tuoi regali- ribadii.

-Non lo faccio per te- disse lui con un sorriso strafottente -non voglio sfigurare, quindi fammi il favore di non rompere e goditi la giornata, scommetto che ne rimarrai soddisfatta-

-Come no?!- borbottai cercando di trattenere il nervoso.

La signora Martle ci portò qualche abito e una bottiglia di Champagnet. Ero sempre più indecisa sulla natura di quel posto, non sembrava proprio un negozio, era tutto così sofisticato.

Appena vidi la bellezza degli abiti che mi aveva portato tutte le mie obiezioni vennero meno, ero finita in paradiso!

Abiti così erano fatti per essere indossati...da me!!!

Gioiosa presi alcuni abiti e mi avviai verso il camerino.



Era il decimo vestito che provavo e ognuno mi sembrava più bello di quello precedente, uscii dal camerino con indosso un'abito lungo rosa antico, decisamente perfetto.

 Feci una giravolta davanti a Klaus che se ne stava seduto su un divano a bere Champagnet.

Lui sbuffò spazientito.

-Allora??- gli chiesi insistente, avevo smesso di protestare, il mio nuovo obiettivo era sfinirlo, era troppo divertente.

-Sei stupenda, love, come lo eri con i dodici abiti che hanno preceduto questo-

Io mi guardai allo specchio, ostentando uno sguardo cofuso -Non so- mormorai -non vorrei farti sfigurare-

-Caroline ho ucciso per molto meno- disse lui ma notai che tratteneva un sorriso dietro quella minaccia. Infondo ci stavamo divertendo. Dall'esterno potevamo pure sembrare quasi....intimi?

Mi girai e gli sorrisi -No, non mi convince-

Miss Martle, ormai anche lei sfinita dalle mie prove, mi passò stancamente un'abito.

-Arrivo subito- dissi lanciando a Klaus un'occhiata divertita prima di chiudere il camerino.

-Caroline se non esci, non mi riterrò respnsabile delle mie azioni..- disse lui dopo qualche minuto.

-Ho quasi finito- protestai littigando con la cerniera.

-Love, se non esci tu, entro io...-

Mi sbrigai, fortunatamente la cerniera si sbloccò e potei uscire dal camerino.

-Eccomi- eclamai una volta fuori -non hai idea di quanto fosse...-

Appena incontrai il suo sguardo vidi una luce attraversare i suoi occhi verdi.

 -Ora sei perfetta-

Il modo in cui lo disse, mi fece rabbrividire e guardandomi allo specchio mi resi conto che aveva ragione.  Avevo trovato l'abito perfetto.

Un lungo abito verde smeraldo con scollatura a cuore rifasciava il mio corpo con eleganza, mentre uno spacco laterale metteva in risalto le mie gambe lunghe, slanciate da un paio di sandali dello stesso colore dell'abito, decorati con piccole pietroline colorate.

-Soddisfatta??- mi chiese lui materializzandosi improvvisamente dietro di me.

-E'...magnifico- mormorai.

-No, sei tu ad essere magnifica- sussurrò lui posando una mano sul mio ventre.

I nostri occhi erano incollati da una parte all'altra dello specchio. Ed improvvisamente l'aria si era fatta tesa.

Lui era immobile alle mie spalle e potevo sentire il suo respiro caldo solleticarmi il corpo, sarei dovuta fuggire ma non ci riuscii.

-Allora lo vuoi?- sussurrò accarezzando la stoffa sottile dell'abito. Partì dalla spallina, scendendo delicatamente lungo la mia schiena in una carezza bollente. Bloccò la mano sui miei fianchi, sfiorandoli e saggiandoli con il dorso della mano mentre l'altra era ancora posata sul mio ventre.

-Si- mormorai senza fiato. Maledizione se lo volevo!

 




Note:

Ciao fanciulle!!!!!!!!mi scuso ancora, anche per il ritardo, ma in questi giorni non ho avuto un secondo libero ma dopo aver letto le vostre stupende recensioni mi sono sentita in dovere di darmi una mossa a postare = )....!!!!!!!!! Siete davvero gentilissime, non so davvero come ringraziarvi <3

 Questo è un capitolo di passaggio, non succede niente d'importante, vedrete che il prossimo sarà decisamente più interessante!!!!!!

Spero comunque che vi sia piaciuto, se avete voglia lasciate un commentino!!!!!!!!!!

Vi ringrazio ancora tantissimo!!!!!!

Alla prossima!!!!!!!!!!!!!!!!
  
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