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Autore: _fafyste_    28/02/2013    3 recensioni
Il piccolo Fred, unico figlio di George e orfano di madre, ne necessita una, ed il suo più grande desiderio si sta per avverare.
E se questa persona fosse più vicina di quel che si pensa?
[George/Hermione]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.






Image and video hosting by TinyPic -Vedi... Io non so se posso- Il giovane pronunciò quelle parole al figlio con il cuore in mano.
 
-Ma papà! Io voglio una mamma!- Gridò il bambino al colmo delle lacrime.
 
-Anche io vorrei- Gli ricordò il padre -Io ci tengo a lei, solo che non so esattamente cosa fare... come comportarmi. Non mi sento un motivo sufficiente per poterle affidare un tale peso-
 
-Ma se mi adora!- Protestò nuovamente Fred con lo sguardo furbo preso dal papà. George sospirò  sonoramente e lo trascinò nella sua cameretta tenendolo per mano.
 
-Ora vai a dormire, se no domani mi chiamano dall'asilo dicendomi che ti sei addormentato mentre tutti gli altri giocavano- Lo riprese il giovane muovendo ritmicamente l'indice della mano sinistra. Il piccoletto sbuffò ma obbedì agli ordini ricevuti. Si lanciò letteralmente sul letto, aprì le coperte e si accoccolò sul cuscino tenendo stretto a se il suo orsacchiotto. -Buonanotte piccolo- Il ragazzo si chiuse la porta alle spalle dopo esser uscito e si passò una mano nei lunghi capelli rossi.
 
Da quando aveva conosciuto Renèe, una ragazza babbana amica di Hermione, la sua vita era cambiata in modo radicale: era successo tutto in pochissimo tempo. Otto mesi dopo la morte del gemello l'aveva conosciuta e si erano immediatamente innamorati, dopo appena due mesi erano andati a convivere nell'appartamento di lei nella Londra babbana e dopo cinque settimane era rimasta incinta, per poi morire di parto lasciandolo con un figlio da accudire e neanche un briciolo di esperienza da sfruttare.
 
Certo, la sua famiglia gli rimaneva vicino, ma Molly aveva tanti altri nipoti a cui badare. Una sola persona lo aveva veramente affiancato sacrificandosi: Hermione. Gli era stata così vicina che aveva trascurato la sua relazione con Ronald, che stufo e geloso aveva deciso di lasciarla.
 
Preso da quella lunga riflessione interiore saltò talmente lo spavento provocato dallo stridulo suono del campanello. Si riprese quasi subito ed andò ad aprire. Si sorprese di trovarsi una Hermione messa a tiro con dei tacchi vertiginosi e un tubino nero con mezze maniche, peccato che il tutto fosse rovinato da un velo di mascara colato.
Lui spalancò le braccia e lei ci si fiondò dentro.
 
-Che ti è successo?- Chiese George accarezzandole delicatamente la nuca.
 
-S-sono uscita con un collega e... andata male...- Singhiozzò lei stroppicciandogli e bagnandogli la camicia.
 
-Ssh... calmati- Disse lui sollevandole il mento con due dita e guardandola negli occhi -Ci penso io a te- Le depose un bacio sulla fronte.
 
-George...- Piagniucolò lei -Stringimi-
Lui obbedì e allacciò le sue lunghe braccia sulla vita di Hermione, facendo aderire i loro corpi in un incastro sorprendente.
 
-Spiegami che è successo- Provò a farla camminare, ma alla donna tremarono le gambe, così la sollevò e la prese in braccio.
 
-Lui mi ha invitata e, visto che l'uomo di cui sono innamorata non mi considera, io ho accettato. Poi ha provato a baciarmi ma io l'ho bloccato, e avendo anche capito il mio gesto ha cominciato a urlarmi di tutto, anche che non ho la minima possibilità contro colui che davvero mi interessa. E la cosa peggiore è che io so che lui ha ragione, ma nonostante tutto continuo ad illudermi- Alla fine del racconto riprese a piangere peggio di prima -Sono disperata e patetica, vero?-
 
Per George quelle parole furono una pugnalata al suo povero petto. Lui era sicuro di amare Hermione ma,  come sospettava, per lei non era la stessa cosa. -No, sei in assoluto la donna più bella, intelligente e buona che esista. Tu sei perfetta Hermione. Se quest'uomo non ti ha voluta allora è veramente un cretino non dotato neanche di un neurone funzionante. Dimmi chi è, così gli spezzo le gambe-
 
La ragazza rise nervosamente -Non credo che per te sia tanto fattibile come cosa- Il divano cominciava ad essere scomodo per lei e all'improvviso si sentiva fuori posto.
 
-Che vuoi dire? E' un mio caro amico? O famigliare?- Chiese lui non comprendendo le parole dell'amica.
 
-No... Credimi, è meglio che io non ti dica nulla- Gli suggerì. Lui la guardò di sbieco -Non voglio rovinare il nostro rapporto, George-
 
-Hermione... Basta giri di parole!-
 
-Non... ce la faccio, perdonami- Tentò di scappare lei, ma lui la bloccò per un braccio -Lasciami... Ti prego- Lo supplicò, lui vedendo quegli occhi che tanto adorava lucidi l'abbracciò di scatto e si sedette a terra. La guardò un'ultima volta, prima di posarle un dolce bacio sulle labbra.
 
-Scusa- Sussurrò subito dopo, rendendosi conto di ciò che aveva appena fatto. Lei rimase interdetta e con lo sguardo perso, toccandosi ripetutamente le labbra. -Scusami, sul serio... Io... non avrei dovuto. Perdonami- Abbassò lo sguardo e si diede dello stupido mentalmente.
 
-Tu... Cosa?- Le parole di Hermione sembravano pronunciate da una persona con un evidente trauma appena affrontato.
 
-Io... Non lo so che mi sia preso, io... non volevo, o meglio... si, forse è quello che ho sempre desiderato, ma non voglio che tu ti allontani da me-
 
-George...- Provò ad allungare una mano per sfiorargli una guancia, ma lui si scostò bruscamente. Non si diede per vinta e invece di agire indecisa gli si butto addosso aggrappandosi con le braccia al suo collo e cercando il suo sguardo, per poi baciarlo con trasporto.
 
OOO
 
Nessuno dei sue si era accorto di essere stati osservati per tutto il tempo da un bimbetto piuttosto furbetto. -Lo dicevo io che quei due sono perfetti insieme, vero Dubaku?- Chiese guardando l'orsacchiotto che teneva per mano -Da adesso avremo una mamma- Sussurrò prima di ritornarsene in camera a pregustare quei dolci momenti che gli riserbava il futuro.

 
 
***
 
Angolo ME:
So che è un'enorme cavolata, ma non avendo nulla da fare questo pomeriggio ho preso il mio amato pc e mi è uscita questa scemata. Bene... Spero sia piaciuta! Grazie per aver letto *-*
Baciiii!
-Ste
   
 
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