Love me, my Anjel
Capitolo 3_ Tutta
questione di fiducia
Non avevo mai odiato così tanto
le sveglie quanto in quel momento.
Quando mi resi conto di essere veramente sveglia, capii
di essere in una posizione assurda: stavo su un lato, con una mano stavo ancora
stringendo la lettera di papà, che oramai era tutta stropicciata, mentre con
l’altra mano stringevo ancora la collana.
La porta finestra era
aperta…Come ero riuscita a dormire in quel modo?
Spensi l’odioso aggeggio
che con il suo trillo metallico non aveva smesso di tormentarmi i timpani.
Scesi dal letto e mi preparai per andare a scuola.
Come 2 anni fa, Ambra mi stava aspettando davanti
all’entrata della scuola.
In macchina non aprii bocca, decisi che era meglio non fidarmi di Arold, e seguire i consigli di Andrew,
anche se non sapevo quanto mi potessi fidare di un uomo sempre incappucciato,
anche se ero sicura che la lettera di mio padre me la recapitò lui, per questo
immaginai che potevo fidarmi, anche se Krys, non sembrava dello stesso parere.
- Allora Alex, sei pronta ad attivare il piano?- Mi chiese Ambra.
- Piano? Quale piano?- Le chiesi io confusa.
- Ma
dai! Te ne sei già scordata? Il piano per parlare con Kristian…-
Mi illuminò lei.
Non poteva sapere, non poteva nemmeno immaginare quello che mi era successo.
- Non importa,
Ambra, siamo già d’accordo di vederci dopo le lezioni!- Le risposi, non
curandomi del fatto che Amby, non sapeva nulla e che
non avrei potuto darle spiegazioni.
La giornata filò comunque
tranquilla, mi sentivo, serena e rilassata, anche se non sapevo se il merito
era andato a Krys, a Andrei o a Tommy, o forse alla
lettera di papà, fatto stava che ora stavo bene.
Durante la pausa pranzo,
mi rifiuta altamente di toccare cibo…quella cosa grigiastra che stava sul mio
piatto non l’avrebbe toccata neppure un cane…
Mi misi a giocherellarci,
mentre Ambra stava impegnata a capire di cosa si trattasse, elencando mille
gusti strani, facendomi completamente passare la fame
- Ho trovato!- Esclamò –
Si tratta di un frullato contenente tutti i resti del lunedì!-
- Ambra!- La richiamai io.
– Se non la smetti mi sentirò male!-
- Però non puoi darmi torto!-
- Ambrata!- Sbuffai io,
riuscendo finalmente a farle cambiare discorso…mi
parlò così del ballo di fine estate, si proponeva una bella festa!
Tornai a giocare con
quella cosa messa nel mio piatto e quando alzai gl’occhi
vidi il mio dio scortato da fratello e sorella, mi sembrò di rivedere Tommy, Mallory e Logan…sorrisi al
ricordo.
Per tutta mattina, cercai
di evitarlo, non lo fissavo, non lo pensavo…e ora sperava con tutte le mie
forze che lui non avesse poteri mentali come i miei, anche
se non era facile e così fini che quando lo vidi, il mio cuore iniziò a battere
così forte che per poco non mi sentii male.
- Posso mangiarlo io?- Mi
chiese Ambra riferita al mio piatto, non aspettò la mia risposta e si precipitò
sulla mia strana pietanza, mi costrinse a fare un movimento brusco e vidi come ad rallentatore la mia forchetta cadere a terra…non provai a
prenderla anche se forse ci sarei riuscita, fu qualcun’altro a farlo al mio
posto.
- Andrew?-
Bisbigliai
- Mangia qualcosa ok? Altrimenti
non avrai più forze!- Mi bisbigliò ad un orecchio.
Mi girai per controllare
se anche ora il tempo si era fermato. Non mi sbagliai, ma questa volta oltre a me e ad Andrew
potevano muoversi anche Krys, Amily e David Michael.
Andrew, mi porse la forchetta e lo sentii leccarmi una
guancia per poi annusarmi il collo.
Vidi Krys alzarsi in piedi
di scatto, il suo sguardo farsi d’orato e un ruggito uscirgli dal petto.
- Hai un sapore e un
odore…delizioso…- Disse prima di andarsene svanendo nel nulla.
Dopo il piccolo incidente
della mensa, la giornata scorse tranquilla, i corsi di
astronomia e mitologia il problema arrivò durante il corso del signor Miller, mi dimenticai di dirlo a Krys che avevamo lo stesso
corso, non sapevo come avremmo reagito.
Facendolo apposta o no, lo evitai per tutta
la lezione, la mia mente era completamente concentrata su un piccolo foglio di
carta che scarabocchiai per tutto l’ora.
Quando il signor Miller smise di spiegare interrotto dalla campana, sistemai
le mie cose e silenziosamente mi avviai al mio armadietto, rimasi colpita quando chiudendolo mi trovai il volto freddo di
Krys, immaginai che fosse veramente infuriato con me per la storia della mensa
e che la nostra discussione sarebbe saltata., ma lui mi sorprese facendomi
segno con la testa di avviarci fuori…lo seguii.
- Molto tempo fa, quando
tra Vampiri e Licantropi iniziarono le avversità, all’interno delle due si
formarono delle organizzazioni, la prima quella dei vampiri, fu guidata da
Axel, mentre la seconda, quella dei licantropi, fu guidata da Alfa. Bhe la loro
potenza era così grande che ciascuno di essi avrebbe
potuto eliminare tutta la specie opposta, i loro poteri, la loro forza fisica e
il loro potere, erano così grandi che alcuni vampiri e alcuni licantropi ribelli, si unirono per
fermarli…dopo anni e anni ci riuscirono e li imprigionarono in due dimensioni psytiche, la chiave di queste due dimensioni venne data a
un umano con delle facoltà mentali molto sviluppate…e questo umano venne
chiamato, Avatar.-
La sua spiegazione era
abbastanza chiara, c’erano un grosso vampiro e un grosso licantropo che se venivano liberati avrebbero devastato il mondo, io ero la
chiave per liberarli.
- Fammi indovinare. I
licantropi mi vogliono per liberare Alfa, mentre i vampiri mi vogliono per
liberare Axel ?- Chiesi anche se era una cosa alquanto
scontata.
- Apprendi
le cose facilmente vedo…- Mi rispose.
- Come sai
tutte queste cose?- Gli chiesi mentre percorrevamo la strada per il
parco.
Lui non sembrò
intenzionato a dirmelo.
- Senti, non trovo giusto che tu sappia quasi tutto di me, e io non
sappia nulla di te!- Protestai io.
Lo vidi sedersi sulla
parte più alta della panchina.
- Credo di potermi fidare
di te…- esclamò guardandomi con il suo sguardo freddo. – In fondo devi
abituarti a queste cose…- esitò ancora un attimo – Io sono un…vampiro!-
- Un vampiro! – Gli feci
l’eco io…
Quindi se lui era un vampiro, e se la sua storia sull’Avatar era vera, lui mi stava usando! Voleva la mia chiave.
Mi girai e lo colpì più forte che potevo, ma non sembrò essersi fatto
male.
Mi guardò sorpreso, era la
prima volta che vedevo un’espressione sul suo volto.
- Tu mi stai solamente
usando! Sei un…- Gli urlai prima di scappare a casa.
Come al solito mi gettai
sul mio letto, e mi rimisi a leggere la lettera di mio padre.
Fidati del tuo istinto. Segui il tuo cuore.
Non avevo dubbi che la
storia che mi aveva raccontato Krys, fosse vera, ma
perché mi aveva usato in quel modo? Ed era l’unico a
volermi usare? Andrew, che mi diceva cosa fare e cosa
non fare, era d’avvero così affidabile? E Arold? Che abitava perfino nella
mia stessa casa?
Di chi potevo fidarmi? Di
chi no?
Era una cosa stupida…ma una piccole idea si formò nella mia testa, se
Krys mi avrebbe voluto usare me lo avrebbe detto proprio così spudoratamente? E stessa cosa valeva per Andrew,
no?
Ma era meglio fidarsi di
qualcuno che non mi aveva ancora detto nulla o di chi mi aveva detto la verità…era rischioso. Mi venne un’illuminazione.
Se questi guai erano causati dal fatto di essere un Avatar, il mio essere Avatar
mi avrebbe aiutato…mi serviva solo essere sicura che Krys, mi stesse veramente
usando o se invece, stava solo cercando di aiutarmi.
Dovevo incontrarlo e anche
subito!
Ma come potevo farlo? Non credo proprio che sia
ancora al parco…usare i miei poteri?
Era meglio parlarci di
persona…
Krys…ti prego so che mi puoi sentire! Fatti vedere!
Bastò concentrarmi e
pensare a lui, che apparve d’avanti a me…
Devo parlarti! Ci vediamo al parco ok?
Non rispose
ma fece segno di sì con la testa.
Quando
tornai alla realtà, nella mia stanza, sullo stipite c’era ancora una volta
l’uomo in bianco.
- Andrew…che
vuoi?- Gli chiesi fredda io…
- E così, hai capito il
meccanismo…- Esclamò lui
Io scossi il capo in segno
positivo.
- Non credi che ora
potresti dirmi chi sei…o meglio…cosa sei?- Domandai io
cercando il suo sguardo sotto il cappuccio, anche se non lo trovai, da quanto
era calato.
- Hum! Così, tu pensi di essere pronta per sapere la verità…Ti sbagli! Comunque ti dirò ugualmente chi sono…io sono un Licantropo…-
- Fammi
indovinare…vuoi la chiave…mi stai usando anche tu?- Gli domandai.
- Vedi…non
sei abbastanza matura!-
- Comunque,
grazie per la lettera…-
Lui scosse il capo, come
se non avesse fatto nulla di speciale…non sapeva quanto aveva fatto per me!
Lui si mosse così
velocemente che mi sembrò più rapido di un fulmine.
Senti le sue labbra sulle
mie. Non riuscì a capacitarmene. Nel frangente tra il decidere se ricambiare o
no, lui si era già allontanato.
- Hai proprio un buon
sapore!- Esclamò prima di girarsi per scomparire come al
solito.
- Ora vai dal vampiro
vero?- Mi chiese senza girarsi. – Odio i vampiri, e soprattutto quelli che
rinnegano la loro vera natura, senza seguire il loro
istinto…non capisco perché esistano quelli come lui...o sei un vampiro o non lo
sei…non puoi far finta di non esserlo…per questo mi diverto a farlo
arrabbiare…- Disse prima di sparire.
Capii che era un modo, per
dirmi che mi potevo fidare di Krys…
Al suo posto trovai un libro, mi sembrò un diario più che un libro però.
Lo aprii e lessi la prima
pagina.
Per tutti gl’Avatar che verranno dopo di me.
12000 anni fa, tra
licantropi e vampiri scoppiò una grossissima guerra, a
capo delle due parti c’erano Axel, il vampiro più potente del mondo e Alfa, il
licantropo più potente del mondo.
Solo un gruppo di
ribelli di vampiri e licantropi riuscì a fermare i due
mostri e imprigionarli rispettivamente nella dimensione Omega e Delta.
Per liberarli fu donata
la chiave delle due dimensioni a un umano.
Questo umano faceva
parte dell’ultima famiglia degli Strega, e per questo
le sue facoltà mentali erano molto sviluppate e riuscì, per questo a
controllare e domare il potere della chiave. Che venne
ceduta da padre in figlio fino ad arrivare a me…anche io dovrò donarla a mio
figlio e lui farà lo stesso con suo figlio, e la cosa proseguirà fino alla fine
dei tempi.
Dovete sapere che l’Avatar a quindi dei poteri speciali.
Leggere la mente degl’altri,
Leggere il passato, presente
e futuro.
Creare particolari
dimensioni e portarci chiunque.
E infine percepire licantropi e vampiri.
L’età in cui questi
poteri vengono fuori varia da individuo a individuo, e
per usarli bisogna solo concentrarsi, inizialmente questi poteri non saranno
facili da controllare…
Ogni Avatar rischia che Licantropi o Vampiri, o entrambi
vogliono la chiave ma dovete resistere e non cedere…
Un ultima cosa, ci sono vampiri e Licantropi che vorranno voi e la
chiave, altri che invece vorranno solo aiutarvi…seguite il vostro istinto e
un’arma preziosa…
Martha
Ross
Solo quando appoggiai il
libro sulla scrivania mi resi conto di aver un
appuntamento.
Mi cambiai velocemente,
indossando, un vestito fatto a salopette bianca a
strisce rosa e uscii. Quando arrivai al parco, lui era
già lì.
Continua…
Salve a tutti!!!
Sono riuscita a fare anche il terzo capitolo e come al solito devo ringraziare:
roby88
speednewmoon
che hanno continuato a recensionare
la mia storia e mi hanno dato, ancora una volta, la spinta per andare avanti…
GRAZIE
un grosso bacio!!!!
Peddy