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Autore: Rori98    28/02/2013    0 recensioni
"Hai degli occhi bellissimi!"
"Grazie!"
"Mi ricordano il prato in cui, a piedi nudi, correvo da piccola!"
"Ed era bello?"
"Bellissimo, quanto i tuoi occhi"

[Lali/Peter]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Look in my eyes;

Picnic;

Casa Lanzani, ore 12.30

Mangiammo tutti e quattro insieme e poi Cande e Vico preferirono andare a casa a riposare un po’.
Io sparecchiai e Peter preparò il cestino per il picnic.

P: Hai finito?
L: Si tu?
P: Ancora 10 minuti! Preparati intanto che poi partiamo!
L: Come partiamo? Io devo passare a casa, cambiarmi e lasciare un biglietto a Mer!
P: Appunto! Tra 10 minuti partiamo! Altrimenti non arriveremo mai al parco!
 
Un sorrisetto malizioso non fece in tempo a formarsi sulla sua faccia che io gli tirai un pugno!
Non l’avessi mai fatto: si girò di scatto, mi prese in braccio e mi buttò sul divano facendomi il solletico.
Questo era troppo, non lo potevo sopportare! Cominciai a gridare e a scalciare fino a quando, stanca e ansimante, non supplicai Peter di fermarsi.

P: Adesso muoviti! Altrimenti arriveremo in ritardo.
 
Arrivammo a casa mia alle 13.
 
P: Ti aspetto qua! Muoviti!
L: Non conosco questo verbo! – dissi in tono scherzoso – Ti conviene accompagnarmi!
P: Ok! Ma sbrighiamoci!
L: Certo! - Annuii io, totalmente convinta che sarebbe passata una buona oretta prima di ripartire!
 
Entrammo in casa e feci accomodare Pitt sul divano dove gli porsi il telecomando.
 
L: Fai come se fossi a casa tua!
P: No grazie! Dobbiamo andare!
L: Io mi metterei comoda sul divano se fossi in te!
P: OK! Ma tu cerca di sbrigarti!
 
Corsi in bagno e aprii il getto dell’acqua.
 
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Stette in bagno per circa un quarto d’ora e ne uscì coperta solo da un piccolo asciugamano verde, che la copriva meno ancora del vestito che aveva la sera prima in discoteca. Un altro asciugamano, bianco, era rigirato sopra la testa, come un gelato, quelli che compri al bar e che escono a vortice sopra al cono, per asciugare i capelli. Era splendida. Le sue gambe bagnate e magre, il suo viso acqua e sapone rispecchiava i lineamenti della sua faccia, e l’asciugamano, legato al seno, lo metteva in mostra. Si diresse in camera e ne uscì 10 minuti dopo con tre vestiti in mano. Venne da me e mi chiese un consiglio.
 
L: Quale metto?
P: Non lo so! Fai tu!
L: E’ la tua giornata: hai vinto tu! E quindi adesso decidi anche cosa mi metto!

P: Ok! Allora quello rosa!

Mi aveva colpito subito, era semplice: scendeva fluido sul corpo seguendo le sue curve fino a metà coscia; era rosa antico a pois bianchi e lei ci aveva abbinato un paio di ballerine bianche che concordavano perfettamente.

Nel vestire è sempre stata la migliore, fin da piccola.
Entrò in camera sua e non ne uscì per circa 30 minuti, ma quando lo fece l’attesa sembrò dileguarsi, e i miei occhi si fissarono su di lei.

 
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Mi stava guardando. Forse avevo qualcosa che non andava o forse avevo esagerato.
 
 
P: Wow! Sei stupenda Esposito!
 
Esposito. Mi aveva chiama Esposito. Il mio cuore iniziò a battere velocemente e le mie gote presero fuoco.
 
L: Grazie!
 
Ci fu un momento di silenzio, che sembrò eterno, in cui ci fissammo dritti negli occhi.
Poi lui parlò.
 
P: Ti aspetto giù! Muoviti! Non fare tardi!
L: Lascio un biglietto a Meredith e ti raggiungo!
P: Ok!


MESSAGGIO:
 
Io esco con Peter.
Se ti serve qualcosa chiamami.
 
Lali.


 
Un quarto d’ora ed eravamo arrivati al parco.
Stendemmo la tovaglia sopra il verde prato e iniziammo a mangiare, a scherzare, a ridere e a farci il solletico.
 
L: Dai smettila!
P: Aspetta che sei sporca un po’ qui!
 
Disse avvicinandosi alla mia faccia per pulirmi con un dito l’estremità del labbro destro. Lo guardavo negli occhi, in quei suoi meravigliosi occhi verde smeraldo, e lui mi fissava.
 
L: Hai degli occhi bellissimi!
P: Grazie!
L: Mi ricordano il prato in cui, a piedi nudi, correvo da piccola!
P: Ed era bello?
L: Bellissimo, quanto i tuoi occhi
 
Pitt si avvicinò di più, fino quasi a sfiorami le labbra…
 
X: Lali, non sapevo avessi trovato qualcuno che ti sopporta!
L: Veronica, sempre a scherzare tu eh?!
 
Dissi mentre io e Peter ci alzammo in piedi.
 
V: Quindi questo non è il tuo ragazzo?Già, una sfigata come te non può avere un ragazzo così!
L: …
V: Allora? E’ o non è il tuo ragazzo?
L: N…
P: Si perché? Hai qualche problema?
 
Peter girò verso di me e mi baciò.
Ci staccammo per un minuto e poi fui io a baciarlo.
L’odore, il sapore delle sue labbra contro le mie era qualcosa di indescrivibile.
Ad un tratto partirono i getti dell’acqua, che ci bagnarono tutti. Ma in fondo non mi importava, c’eravamo solo io e lui e per un istante mi scordai del mondo e mi abbandonai fra le sue braccia.

Angolo dell'autore: Scusate.. Lo so che sono più di 7 mesi che non aggiorno ma è successo così tanto in questo periodo che ho un po' trascurato la storia. Spero che il capitolo vi piaccia! Non è che mi convinca abbastanza, ma spero vi sia piaciuto almeno un poco.
Siamo giunti alla fine e spero che la storia vi sia piaciuta almeno quanto è piaciuto a me scriverla! Grazie a tutti quelli che hanno recensito e anche a quelli che hanno letto in modo silenzioso.
 un po'!
Recensite! 
Baci,
Ro <3
  
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