Questo capitolo… beh ne parliamo alla fine! ;-)
Buona lettura!
Ottavo capitolo: Dichiarazione
al concerto
Quella sera di tre settimane prima il Capitano Lopez aveva
capito una cosa, la sua felicità era stare accanto a Brittany.
L’unico modo per smettere di soffrire era arrendersi a quella semplice verità.
Santana Lopez aveva preso una decisione difficile, si sarebbe
presa del tempo prima di correre a Bath, ne aveva un profondo desiderio, non
per beneficiare delle cure termali o della mondanità, ma per vedere lei, per
capire cosa provasse Brittany. Tre settimane per
darsi il tempo di riflettere, aveva agito d’impulso la prima volta dichiarando
il suo amore, ora era più matura, avrebbe atteso di essere sicura.
Per occupare il suo tempo era persino tornata a Lyme anche se sapeva che poteva essere un errore, ma non le
importava, l’immobilità la tormentava e l’idea di ripercorrere i luoghi in cui
erano state insieme l’ultima volta l’attirava come una calamita. Alla fine con
suo grande sollievo erano passate le tre settimane e lei aveva potuto spronare
il proprio cavallo verso Bath.
Ma una volta giunta era stata presa dall’ansia e dalla paura,
non era più così convinta di voler rivedere Miss Brittany,
temeva di essere disillusa, temeva di essere respinta ancora. Perché il tempo
passato nel suo continuo pensiero nel ricordo dei suoi sorrisi, dei suoi baci,
dei suoi luminosi occhi azzurri le avevano fatto capire che mai, nemmeno per un
istante, aveva smesso di amarla. Aveva chiuso il suo cuore per un semplice
motivo, sapeva che nessun altro avrebbe potuto essere amato da lei quanto lei
aveva amato Brittany.
Ed ora era lì, davanti a lei.
Brittany sentì lo stomaco attorcigliarsi
mentre incrociava quegli occhi scuri. Il silenzio si protrasse per un tempo che
parve infinito poi Brittany riuscì a dire:
“Capitano Lopez…” quelle semplice parole sembrarono rianimare
anche Santana che piegò la testa,
“Miss Brittany, non mi aspettavo vi
incontrarvi…”,
“Immagino che io debba congratularmi con voi” Brittany sentì la rabbia avvolgerla, non avrebbe permesso a
Santana di umiliarla ancora, sarebbe stata forte.
“Oh…” Santana sembrò sorpresa dal suo tono e forse
dall’argomento, pensava che non ne avrebbero neanche fatto cenno? “Sì, sono
molto felice anche se sorpresa dalla notizia” Brittany
permise allo stupore di filtrare nella sua espressione, cosa intendeva con
sorpresa? “Ammetto di non aver notato nessuno dei segnali che lasciano
presupporre ad un sentimento più profondo”. Brittany
la guardò tra lo sconcertato e lo scioccato, “Ma probabilmente le settimane
passate insieme devono aver avvicinato due anime che altrimenti non si
sarebbero riconosciute”. A quel punto Brittany aveva
bisogno di capire,
“Di cosa state parlando?” Santana la guardò di nuovo
sorpresa,
“Credevo mi aveste fatto le congratulazioni per il prossimo
matrimonio…”
“Il vostro matrimonio!” Intervenne lei forse con tono troppo
forte. Gli occhi di Santana si sgranarono,
“No, no, certo che no!”
“Come?” Chiese allora Brittany
mentre il suo cuore riprendeva a battere rapido,
“Non sono certo io ad aver chiesto la mano di Miss Quinn! E’
una ragazza sicuramente amabile ma…” Si interruppe, trattenendo parole che Brittany non si permise di immaginare, “Il Capitano Puckerman ha passato con lei molto tempo mentre lei era
immobilizzata a letto e tra i due è nato un forte sentimento che ha spinto il
mio amico a chiedere la sua mano.”
“Il Capitano Puckerman?” Chiese
ancora Brittany, Santana sorrise, poi annuì,
“Sì, presto saranno a Bath…”. Brittany
si permise di osservare il volto della ragazza addolcito da quel sorriso.
“Miss Brittany?” Distolse gli occhi
dal Capitano Lopez posandoli su Mr Evans che non
aveva neppure sentito entrare. Il giovane si voltò stupito verso Santana,
notando il suo abbigliamento maschile.
“Mr Evans, il Capitano Lopez” disse
Brittany ricordando le buone maniere,
“Piacere” Disse Mr Evans togliendosi
il cappello. Era bagnato fradicio e di certo voleva portare Brittany
a casa,
“Capitano… questa sera c’è un concerto alla Music Hall…
ricordo che amate la musica…” Santana annuì piano e Brittany
non poté pretendere altra promessa, non con un invito così velato. Mr Evans le tese il braccio e lei lo prese, gettò un’ultima
occhiata al Capitano e poi uscì per raggiungere la carrozza che li aspettava.
La pioggia poteva cadere da un cielo grigio e cupo, ma il
cuore di Brittany cantava.
Quella sera Miss Brittany mise
particolare cura nel suo abbigliamento tanto da ricevere un complimento dal
padre. Ma nemmeno nel notare lo sguardo ammirato di Mr
Evans quando il giovane arrivò con la carrozza per accompagnarli tutti al
concerto si placò la sua agitazione.
Aveva il timore che il Capitano Lopez non si presentasse.
Quasi non sentiva le allegre chiacchiere di Mr Evans mentre cercava tra la folla la figura elegante di
Santana. Poi la vide. O sarebbe meglio dire che si videro perché i loro sguardi
si incontrarono e un sorriso nacque sulle loro labbra, appena accennato, ancora
timido ed insicuro, ma pur sempre un sorriso.
Santana raggiunse il suo gruppo chinando la testa verso Sir
Walter ed Elizabeth per poi tornare a guardare lei,
“Siete venuta” Disse semplicemente Brittany,
“Sì” Le rispose lei, come se quel monosillabo potesse
contenere molto di più che un assenso.
“Capitano Lopez dico bene?” Santana sbatté le palpebre
notando solo in quel momento Mr Evans,
“Mr Evans” Disse lei con un cenno
di saluto,
“Anche voi amate la musica quanto Miss Brittany?”
Chiese lui con un sorriso,
“Sì” Questa volta l’ermetica risposta aveva qualcosa di
freddo e scostante, Brittany cercò subito il suo
sguardo chiedendosi cosa l’avesse improvvisamente irritata.
“Brittany, Mr
Evans, venite dobbiamo salutare la nostra parente” Brittany
lanciò uno sguardo verso il padre che al colmo della maleducazione aveva
interrotto la conversazione. Era umiliante il modo in cui suo padre ignorava il
Capitano Lopez.
Santana fece loro un cenno con la testa per poi allontanarsi
e mescolarsi di nuova tra la folla. Brittany la
guardò mortificata per l’atteggiamento della sua famiglia, come era possibile
che non riuscissero a vedere quanto fosse meravigliosa quella ragazza? Gli
Hudson ne erano rimasti affascinati e colpiti come era, agli occhi innamorati
di Brittany, più che normale, perché non ero lo
stesso per le persone che più di chiunque avrebbero dovuto apprezzarla?
“Cosa ne pensate?”
“Come?” Brittany tornò a
concentrarsi su Mr Evans che aveva completamente
dimenticato.
Dovettero salutare e scambiare banalità con altri gruppi poi
finalmente il pubblico fu chiamato a sedersi.
Con grande dispiacere di Brittany
non riuscì a far sì che accanto a lei ci fosse un posto libero, ma fu felice
nel notare che dalla sua postazione poteva vedere benissimo Santana. Accanto a
lei si sedette Mr Evans, che malgrado la sua evidente
distrazione continuava imperterrito a parlarle.
Il concerto ebbe inizio ma Brittany
riuscì a mala pena a sentire le prime note, perché poi vide Santana scattare in
piedi e allontanarsi, senza neanche sapere cosa stesse facendo la imitò.
Dovette quasi correre per riuscire a raggiungerla alla porta.
La musica risuonava anche nell’atrio che a parte loro due era deserto.
“Capitano!” La richiamò, Santana si voltò a guardarla, i
guanti bianchi stretti in un pugno, “Trovate il concerto così scadente già
dalle prime note?”, Santana rimase in silenzio aprì la bocca poi un rumore
attrasse l’attenzione di entrambe, si voltarono, Mr
Evans le stava raggiungendo.
“Non c’è nulla qui per me” Disse solo il Capitano Lopez una
luce strana negli occhi, si voltò e uscì dal palazzo.
“Va tutto bene?” Le chiese Mr Evans
e Brittany sorrise. C’era una sola spiegazione, il
Capitano Lopez, Santana, era gelosa. Gelosa di lei.
Ora che quell’idea pazza e meravigliosa era comparsa nella
sua mente il sorriso si allargò ancora sul volto di Brittany.
Doveva solo farle capire che non aveva nessun motivo di essere gelosa, che solo
per lei il suo cuore batteva.
“Sì, non dovevate uscire”, Mr Evans
sorrise,
“Ecco, vedete… ammetto che è da qualche giorno che spero di
rimanere solo con voi.” Brittany si irrigidì
all’istante,
“Cosa…?” Mr Evans le prese la mano,
“So di essere l’unico a farvi sorridere, so che vi rendo
felice, e questo rende felice anche me. Le mie intenzioni non possono essere
state fraintese, io vi amo, Miss Brittany e vorrei
che voi diventaste mia moglie.” Brittany aprì la
bocca ma non vi uscì parola, era troppo stupita da quella dichiarazione, come
poteva dirgli che c’era una persona che poteva farle scoppiare il cuore dalla
gioia anche solo sorridendole? Come poteva spiegargli che questa stessa persona
poteva scatenare in lei mille emozioni solo sfiorandole la mano? Sarebbe stato
crudele dirgli che lui era assolutamente insignificante rispetto a Santana? Che
non vi era in lui niente che potesse, ai suoi occhi, competere con il Capitano?
Sapeva che quelli erano pensieri ingiusti e che era stata lei ad essere così
superficiale da non capire le intenzioni di lui. Era stata troppo presa dai
propri pensieri su Santana per accorgersi che le attenzioni di Mr Evans erano eccessive e pensare che era stata anche
avvisata da Lady Emma. Non avrebbe mai avuto il più piccolo dubbio, ma in
particolare ora che aveva visto il modo in cui Mr
Evans spariva quando nella stanza c’era Santana non riusciva proprio a capire
come lui potesse anche solo sperare di colmare il divario. Era ingiusta e lo
sapeva, ma aveva sofferto troppo per preservare nel suo cuore l’amore per
Santana e trovava in qualche modo offensivo che qualcuno potesse credere di
poter prendere quel posto nel suo cuore.
“Mr Evans io sono lusingata ma…” Il
ragazzo alzò la mano bloccandola con un sorriso,
“Non voglio una risposta ora, pensateci, quando sarete pronta
a darmi una risposta sarò felice di chiedere a Sir Walter la vostra mano.”
Brittany di nuovo fu sul punto di parlare ma Mr Evans le tese il braccio per ricondurla nella stanza e a
lei non rimase che seguirlo in silenzio.
Note
Allora… sì, mi sono un po’ lasciata andare contro il povero
Sam! D'altronde ha osato arrivare a chiedere la mano a Brittany!!
XD
Ma parliamo di Santana, finalmente sappiamo cosa prova! Sì,
il suo amore è ancora lì ma teme che non sia lo stesso per Brittany
e ora con Sam che si mette in mezzo la questione si fa più difficile! Ma almeno
ci siamo liberati del problema Quinn! ;-)
Brittany? Brittany
ha capito! E questo è tutto quello che conta!
Cosa succederà ora? Le carte di sicuro non sono ancora sul
tavolo, le due fanciulle non si sono ancora parlate… dobbiamo aspettare!
Vi ringrazio se siete giunte a questo capitolo malgrado io
abbia messo il Prezzemolo-Sam! ;-)
Al prossimo capitolo! Ciao ciao e ancora grazie, davvero!