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Autore: Shesburning    01/03/2013    1 recensioni
Quando sei disposto a fare davvero tutto per amore, quando vorresti solo vedere chi ami felice.
Quando sei disposto anche a nascondere il tuo più grande segreto, per questo.
"Continuiamo così per un po'. Il tempo passa molto in fretta ultimamente. Troppo in fretta. Ed io sento già la mancanza di tutto ancor prima di andarmene. Ho perfino cominciato a mangiare quei biscotti. Mi fanno sentire più vicino a Mary.
Assurdo, no?"
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando apro gli occhi Mary sta ancora dormendo. Ha le labbra rosa socchiuse mentre respira sotto il piumone, con la mano che spunta dalle lenzuola e i capelli sparsi sul cuscino. Vorrei alzarmi ma non voglio svegliarla, così resto immobile a guardarla rannicchiarsi negli ultimi residui di sonno. Alla fine alza le palpebre, lentamente, e mi sorride. 
- Buongiorno.-
- 'Giorno. - 
La bacio sulla guancia. - Vado a preparare la colazione. - 
Lei mi afferra il polso con una delle sue mani di porcellana e mi trattiene, mi stampa un bacio sulla bocca e mi lascia andare. 
Quando il dottor Harris è venuto a parlarmi ho pensato a quanto fosse bella. Prendo una scatola di biscotti dalla credenza e l'appoggio sul tavolo. E poi a quanto fosse fragile. Sono stato fortunato che il giorno della visita lei fosse impegnata, così non ha dovuto sapere. Riempio due tazze di latte fino all'orlo e lo scaldo finchè non diventa così caldo che devo togliere la pellicina col cucchiaino, perchè Mary la odia. Ho parlato a lungo, col dottor Harris. Anche lui conosceva Mary. Per questo la proposta è venuta da lui, perchè entrambi sappiamo che Mary è una bambola di porcellana, di quella bellezza sottile che è sempre in bilico e non sipuò scalfire, o rischia di venire giù tutto come un castello di sabbia. E poi, lei mi ama. Nel senso, mi ama davvero. E d'altronde, io amo lei, perciò sono sicuro che questa sia la decisione giusta. 
I biscotti sono quelli alle mandorle, quelli che io odio ma che Mary adora, perciò ne tiro fuori una manciata dalla scatola e glieli spargo vicino alla tazza. Io invece mi tiro fuori una di quelle brioche impacchettate. Non è che mi piacciano, ma sicuramente sono meglio dei biscotti. 
- Ciao tesoro. - Viene fuori mentre ancora si sta allacciando la vestaglia e si siede a tavola. - Grazie per la colazione. - 
- Figurati, ero sveglio. - 
- Devi fare qualcosa oggi? - Inzuppa il primo biscotto. 
- Ho un'altra visita. - 
- Un'altra visita? Sempre da Harris? 
- Già.- 
- Ma non ci metterai tanto, vero? - 
- Ehi tranquilla, certo che no. Massimo un'oretta. - 
Lei sorride ed io le stampo un altro bacio sulle labbra, tra le briciole.Quando ho saputo quello che Harris doveva dirmi, ho pensato ai suoi biscotti alle mandorle e alle sue labbra soffici. Ho pensato ai suoi vestiti di cotone e a quanto le piacesse comprare cianfrusaglie per la casa. Ho pensato a quando di notte aspetta un istante prima di spegnere la luce, e in quell'istante mi guarda negli occhi e vi racchiude tutto quello che prova per me, più tutti i piccoli riflessi della giornata. E non importa se è tristezza, o dolore, o stanchezza, o rabbia. Lei è sempre bella. Vorrei poterli guardare per sempre, quegli occhi. In un certo senso lo farò.
M'infilo il cappotto e arrivo di corsa fino alla macchina, perchè questo è il febbraio più freddo che abbia mai vissuto e di mattina l'aria punge troppo. Anche se c'è traffico dal dottor Harris ci arrivo in dieci minuti: il suo studio è a due isolati da me. 
Il suo studio è anche la sua casa. All'inizio ci vedevamo solo nella zona studio, poi abbiamo iniziato a spostarci nella zona casa. Mi accoglie con il suo solito sorriso confortante e un maglione di lana blu scuro. Prepara un caffè e appoggia sul tavolo un pacco di biscotti. Lui è il tipo che ti fa sempre sentire bene, a tuo agio. Per dire, esistono quelle persone che lasciano per giorni i pacchi di biscotti quasi vuoti, il che è deprimente. E' terribile prendere una scatola con dentro solo due biscotti. Mi da un senso di degrado. Da lui, i pacchi di biscotti sono sempre pieni. I libri sono sempre ordinati e nell'aria c'è sempre odore di pulito. 
Su uno scaffale, da qualche parte, c'è anche il suo premio sulla genetica. E' riuscito a scoprire il segreto della clonazione. 
- Allora, Tom.- Mi dice sedendosi davanti a me. - Come sta Mary? - 
- Bene, benissimo. E' rimasta a casa oggi. - 
- Sono contento. E tu, Tom, sei pronto per quello che dobbiamo fare? 
Tiro fuori un sorriso, il più sincero che riesca a trovare. - Prontissimo. 
Quello che mi aspetta è una serie di prelievi e analisi del dna. E' una routine che continua da giorni. Ogni mattina vado dal dottor Harris, continuiamo il progetto, poi ci salutiamo ed io passo a comprare il pranzo con annesso un pacco di biscotti alle mandorle. Anche oggi, ci salutiamo ed io esco per comprare i biscotti. 
Continuiamo così per un po'. Il tempo passa molto in fretta ultimamente. Troppo in fretta. Ed io sento già la mancanza di tutto ancor prima di andarmene. Ho perfino cominciato a mangiare quei biscotti. Mi fanno sentire più vicino a Mary. 
Assurdo, no?
Comunque, l'ultima volta che sono stato da Harris lui era quasi terminato. Lui sarà pronto in una settimana, io moriro all'incirca tra due. Capelli castani, occhi verdi, corporatura normale, perfino quella piccola cicatrice sul braccio. Manca solo la personalità, adesso, poi sarà perfetto. E' fatto così bene che è come guardarsi allo specchio; neppure io mi accorgerei della differenza. Spero che a Mary piaccia. Lo spero davvero. Sarà il mio regalo di compleanno. 
Anche se so che Harris non mi deluderà, vorrei poter insegnare al mio sosia le cose che ho imparato in questi anni. A come di mattina dovrà baciarla a un angolo della bocca, a come le piace ricevere i complimenti sui suoi vestiti, a come dovrà abbracciarla quando si sentirà triste, a come increspa le labbra e stringe gli occhi quando ha qualcosa che non va e allora deve starle vicino, a come le brillano gli occhi quando vede qualcosa che le piace, e allora deve comprargliela, perchè è davvero troppo bella per negarle qualcosa. A come dovrà scaldare il latte la mattina e quanti biscotti alle mandorle dovrà comprare ogni settimana. 
Spero che gliene comprerà un bel po'. Perchè Mary, ecco lei, ne mangia davvero tanti.
  
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