La compassione è una cosa che odio
Sono le sei e trenta di un’altra giornata, che non ha nulla di diverso dalle altre, sempre la solita storia, la solita casa, la solite persone, la solita città, sempre la solita merda.
Vi starete domandando se sia io ad essere melodrammatica o se in realtà la mia vita sia davvero un dramma.
Scusate, ma i vostri genitori non vi hanno insegnato che non si giudicano i libri dalla copertina? No, allora mi dispiace per voi, dovreste saperlo indipendentemente da questo.
A me nessuno ha insegnato questa “regola di vita” perché non avevo nessuno che potesse insegnarmela. Eppure l’ho imparata a mie spese.
Ho perso i miei genitori quando avevo solo tre anni. Da lì ho vissuto sempre con mia zia che purtroppo non è stata una brava madre, lo devo ammettere. Si può dire che io sia cresciuta da sola praticamente.
Quando mi affidarono in custodia a mia zia, lei aveva solamente vent’ anni, era ancora una ragazza con una vita d’avanti. Mi sono sempre sentita un peso, un ostacolo per la sua libertà.
Non sono mai riuscita a considerarla come una madre, ma dall’età di sedici anni ho iniziato a considerarla come una sorella. Prima era solamente quella povera malcapitata che doveva occuparsi di me.
Ora ho diciotto anni, ho raggiunto finalmente la maggiore età e posso andarmene a vivere da sola finendo così di essere un peso per mia zia.
Può sembrare strano ma lei, pur non fornendomi un modello, di madre è riuscita comunque a formarmi caratterialmente.
Mi presento mi chiamo Samanta, ho diciotto anni, vivo in una casa nella periferia di Londra, ho un bel corpo formatosi grazie alla danza e per mia fortuna o sfortuna, a seconda dei punti di vista, mi ritrovo un carattere di merda.
Sono bipolare, lunatica, un minuto rido fino ad arrivare alle lacrime ed un momento dopo vorrei solamente morire, ho mille facce e tendo a recitare un ruolo con le persone, poche possono vantarsi di conoscere la vera me, davvero poche.
Tornando al discorso di prima, sul fatto che io sia stata melodrammatica o meno, credetemi la mia vita è veramente un dramma.
Non voglio compassione dalle persone, la compassione è una cosa che odio.