Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Freshouse    01/03/2013    2 recensioni
Buoooongiorno! ^^
Questa OS è dedicata alla mia amica Elly (alias _DNA), che non ho voluto far aspettare fino a settembre perché sono buona! :3
Quindi buon-quasi-complemese!!
La storia è narrata dal suo OC Amy, fidanzata con Takuto, anche abbastanza attizzata da lui che però è triste e delusa per comportamento del ragazzo.
Dopo alcune difficoltà riescono però a lasciarsi andare...
Spero di avervi abbastanza incuriosito da andare a leggere >.
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Shindou Takuto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Buongiorno, Amy, come va?- Takuto si avvicina a me e, come fa tutte le mattine da poco più di un anno, mi stringe a sé e mi bacia appassionatamente. Io di solito faccio altrettanto, ma c'è qualcosa che me lo impedisce, anche se stare così vicina a lui mi attizza un po' -Com'è che sei così fredda stamattina? Non credo di avere ucciso nessuno...o almeno non negli ultimi 15 anni della mia vita, quindi non so perché tu faccia la sostenuta.- ridacchio poi lo accontento come fa una brava fidanzata.

-Te ne sei accorto, eh?-

-Che sei triste? Un tantino.- certo, lui sa sempre cosa mi succede, ed è sempre lì per me. Ci avviamo verso la scuola mano nella mano quando passa un tizio in bicicletta che urla “Piccioncini!”, subito Takuto ribatte poggiandomi la mano sul fianco e avvicinandomi a lui; mi sta per baciare quando, con la coda dell'occhio, vede quel ragazzo andare quasi a schiantarsi contro un albero, evitandolo per culo e cadendo a terra. Lo andiamo a soccorrere e ci accorgiamo con stupore che è Kariya, con la bici ammaccata.

-Sei cretino per caso?!-

-Amy ha ragione, ti sei fatto male per fare la solita battutina da due soldi!-

-Scusate se volevo prendervi un po' in giro!-

-Su Kariya lasciali stare.- è arrivato, quindi mi sa che posso dire addio a Shindou per oggi.

-Ciao, Kirino! Puoi portare in infermeria questo qua?- indica Masaki.

-Certo, ma che diavolo ha combinato?!- me ne sto in disparte mentre lo tirano su da terra e parlano, non voglio sembrare di troppo.

-È andato contro questo povero albero...comunque io adesso devo andare, occupatene tu o lascialo lì.-

-Non mi lascerai morire qua, vero?!- Kariya mi sembra preoccupato.

-Idiota, certo che no!-

-Ok, allora io vi saluto, ci vediamo!- mi prende con forza per il fianco, deciso come sempre, ma io mi libero dalla presa e lo guardo metà male e metà triste. Takuto allora mi porge la mano, io invece reagisco mettendo la mia in tasca.

-Se volevi stare con loro non c'era problema...- abbasso la testa, faccio un po' la menefreghista, aspettando una sua risposta.

-Che stupida che sei. Ti consideri un problema.- non sono le parole che mi aspettavo. Improvvisamente però mi prende la borsa dall'altro braccio e incrocia le nostre dita, accompagnando il tutto con un bacio sulla fronte. Stiamo zitti tutto il tragitto fino a che non ci separiamo per andare io nella mia classe e lui nella sua. Ci salutiamo sempre, come la mattina quando mi viene a prendere sotto casa o il pomeriggio quando mi accompagna, e di solito anche in questi momenti. Non so perché cavolo lo faccio, ma lo ignoro e tiro dritto nel corridoio, raggiunta da una mia compagna. Per il rimorso mi giro per dirgli almeno “ciao” o “a dopo”, ma Kirino mi ha battuto sul tempo. Passano le ore interminabili di lezione, non sono neanche uscita all'intervallo per vederlo, anche se lui mi ha raggiunta più volte, ma chiamato da Ranmaru, naturalmente, se ne va. Tutte le mie compagne smaniano per lui, questo mi dà fastidio, specialmente perché quando arriva sulla soglia della porta della classe, iniziano a guardarlo con gli occhi dolci e fargli l'occhiolino, anche se poi ci vedono tutte le volte in fondo al corridoio ad amoreggiare per circa la metà del tempo. Però ogni volta ci provano.

Inizio a seguire le lezioni, anche se iniziare all'ultima ora non credo sia una cosa che faccia bene. Il professore sta per farmi una domanda, quando la campanella suona, uno di quei casi in cui mi salva dalla morte certa. Ma tanto anche se adesso è suonata non so che fare, ormai Lui mi odia...io mi odio...per quello che gli ho fatto. A quest'ora si sta allenando e, anche se dovrei andare anche io, non ne ho voglia. Anzi, oggi ci vado solo per il bene della squadra, anche se devo ammettere che lo voglio rivedere.

-Pensavo che stanotte tu volessi dormire in classe!- lo sento ridere appena uscita dalla porta e mi volto -Spero che tu abbia voglia di correre perché è quello che ci farà fare l'allenatore tutto il tempo per via del nostro ritardo...-

-Basta che mi lasci correre con te.- è venuto a prendermi, non posso non essere di buon umore adesso. Gli salto addosso quasi facendolo cadere e faccio rimanere unite le nostre labbra per qualche minuto senza lasciargli prender fiato, fino a quando lui non si stacca per farmi notare che le mie compagne hanno visto la scena e adesso mi guardano con aria di sfida. Io mi volto e faccio una pernacchia, facendole andare via arrabbiate. Ho vinto.

-Takuto!- mi abbraccia da dietro e mi stringe a lui delicatamente, mi sposta i capelli da un lato del collo e bacia l'altro lato nove volte, come il numero che ha in squadra. Certo, mi piace parecchio, ma mi mordo il labbro per non emettere gemiti che potrebbero farlo ridere o provocarlo.

-Sai, stiamo facendo un tantino tardi all'allenamento...e fra un po' chiudono le porte della scuola.-

-Possiamo anche saltarlo, magari ci siamo ammalati. Poi... consiglio di correre!- la furbizia devo dire che non è il suo forte... Iniziamo a saltare giù per le scale facendo 2/3 gradini alla volta per perdere meno tempo, fino a che non riusciamo finalmente ad uscire. Infine ci dirigiamo verso casa sua.

-Cosa facciamo con Kirino e Kariya? Loro sanno che stiamo bene.-

-Possiamo dire che ci siamo sentiti male durante le lezioni.-

-Ma ti sei accorto che Ranmaru è in classe con te?-

-Sì, ma oggi non è entrato a scuola, mi prendi per scemo?-

-Ahahah sì!- questa volta metto io la sua mano attorno al mio fianco e poggio la testa sul suo petto, poi lui mi avvicina ancora di più.

-Ti ho fatto male stavolta?-

-Se mi stringi forte non mi fai male; è quando non lo fai che sento il dolore.-

-Beh, allora perdonami per tutte le volte che non l'ho fatto.-

-Questo lo considero aver fatto pace?-

-Quand'è che abbiamo litigato? Mi sa che mi sono perso un pezzo della mia vita.-

-Pensavo fossi arrabbiato con me per come mi sono comportata stamattina.-

-E come potrei?- lo guardo sorridendo, e sbadigliando. Shindou si mette davanti a me e si china -Vieni, dai, o ti addormenterai per strada.- mi prende in groppa e, quando arriviamo a casa sua, mi mette seduta sul divano. Io mi sveglio dopo qualche minuto e mi accorgo che sono con la testa sulle sue gambe mentre lui guarda la TV. Resto sdraiata, mi sgranchisco un po', poi richiudo gli occhi.

-È scomodo il tuo divano, sai?- mormoro cercando di trovare una posizione.

-Ah davvero?-

-Sì.- Shindou mi prende in braccio e mi porta su per le scale, in camera sua, poi mi adagia sul suo enorme letto. Si distende sopra di me, a qualche centimetro dal mio corpo, mi mette una mano dietro al collo e mi tira su facendo andare la mia testa sul cuscino; le sue labbra si trovano ad un soffio dalle mie, ma si alza e va verso la porta. Sì, in quella posizione gli saranno venute in mente molte cose da fare, ma se ne sta andando, forse perché ha visto che sto “dormendo”. Sono stata molte volte in camera sua, ma mai messa così, il ché dopo più di un anno può sembrare strano...almeno credo. Però prima mi è piaciuto come mi toccava.

-Se te lo stai chiedendo, sì, sono sveglia.- si gira di scatto, come illuminato, si avvicina piano e si stende su di me un'altra volta, stavolta però sono ad occhi aperti, aspettando che il suo sguardo incroci il mio, come adesso.

-Giusto per curiosità...a cosa pensavi prima, Taku?-

-A cose come questo.- mette le mie braccia intorno al suo collo, poi mi solleva dal letto con una mano. A questo punto non riesco a trattenermi da niente, e scommetto che anche per lui sia la stessa cosa. Quindi mi lascia andare, distendendomi. Affonda la sua lingua nella mia bocca facendole intersecare, Con la mano sfiora tutti il mio corpo e finisce sulla cintura che ho in vita. -Posso?-

-Basta che non me la strappi.- con dolcezza mi sfila la gonna e mi sbottona la camicia fino a sotto il torace, dove lo fermo -Non è giusto che io sia l'unica nuda qua dentro!- detto fatto. Anche lui si toglie la divisa, rimanendo in boxer, quelli che gli ho regalato a Natale, con disegnate delle fiamme...e i calzetti a pois colorati...da parte di Kirino.

-Adesso va meglio?- annuisco poi lui continua con la camicia, dopo avermela aperta del tutto me la toglie e emette dei piccoli getti d'aria calda scorrendo per tutto il mio addome, fino all'ombelico poi torna su, dando dei piccoli baci dove prima aveva soffiato. A questo punto è inutile contenere i gemiti, quindi mi lascio andare, è troppo tardi anche per fermarlo.

-Sai come far fare rumore. Lo hai per caso già fatto prima?- sorrido. Le nostre labbra sono di nuovo vicine.

-No, mi sto facendo trasportare dalla passione, dovresti provarci.- mi sta sottovalutando. Gli sorrido maliziosamente e annullo del tutto la minima distanza tra le nostre labbra, facendo nuovamente intersecare le lingue. -Il mio braccio non resiste più, sai?- ci credo, è rimasto sollevato per tutto il tempo.

-Allora stenditi, che aspetti?-

-Ma così ti spiaccico!- il braccio trema un po', successivamente mi cade addosso -Te l'avevo detto che ti facevo male!-

-Tranquillo, è un dolore piacevole.- gli sorrido. I nostri corpi sono a contatto, sento il calore dei suoi petorali, e mi attizza abbastanza.

-Adesso?-

-Cosa?-

-Vuoi dirmi perché stamattina eri triste?-

-Perché stavo pensando al fatto che non mi hai mai detto quella cosa...-

-Che ti amo?-

-Sì...e dirmela così non è che sia il massimo...-

-Ma io pensavo di avertelo già detto con questo,- mi bacia sul collo -con questo,- soffia tutto intorno al mio ombelico -con- lambisce nello spazio fra le spalle, andando vicinissimo al reggiseno -e per ultimo, ma non meno importante con questo- amoreggiamo di nuovo per almeno due minuti di fila poi respiriamo -cosa che faccio tutte le mattine, i pomeriggi e le sere, da esattamente un anno, quattro mesi e nove giorni. Mi sembra di avertelo detto abbastanza volte. Il tuo comportamento non è giustificato.-

-Wow...le ore e i minuti?-

-Quindici ore e circa dieci minuti.- a quanto pare sono io che l'ho sottovalutato, a quando pare ho perso. Mi accascio sul letto, mi giro su un fianco e chiudo gli occhi, non ha senso fare resistenza. -Ah, già, dovevo dirti una cosa importante...- il suo respiro mi solletica l'orecchio, a cui è decisamente vicino. Apro un occhio per seguire meglio la situazione, e noto che ha addosso le protezioni. Dio solo sa quando se le è messe e cosa voglia fare adesso. -Sappi che TI AMO.- È scattato qualcosa in me, che mi ha fatto accorgere di quando sia bella questa posizione, e di quanto possa diventarla adesso che mi ha detto le parole magiche.

-Ti...- mi zittisce con un bacio che, anche se a stampo, ha fatto il suo dovere.

-Lo so che ricambi, tranquilla.-

-Sei così sicuro perché sei bellissimo, con gli addominali scolpiti e alto?-

-No, me lo hai detto tu.- non mi lascia dire niente, poi mi gira di nuovo a pancia in su, siamo faccia a faccia. Mi guarda negli occhi, e con una mano mi tocca tutto il fianco, passando sopra alle mutande, accarezzando parte della mia natica e continuando fino alla caviglia, che poi mi prende facendomi piegare la gamba. Fa la stessa cosa con l'altra parte del corpo e delicatamente mi sveste del tutto, facendo altrettanto. I gemiti sono all'ordine del giorno.

-Quando?- sono riuscita a parlare, tra un bacio e l'altro.

-Stando con me e donandomi il tuo amore. Con te sono sempre felice...sei la cosa più bella che mi sia mai capitata.- ok, adesso mi ha convinta. Non riesco a resistere, ci sta mettendo troppo ad iniziare.

-Pensi di cominciare entro stasera?-

-Cosa, questo?- la passione prende il sopravvento, e non vedevo l'ora di unirmi a lui come stiamo facendo adesso.

 

 

Beneeeee, ragazzi. Innanzi tutto, grazie per aver letto questo scempio di regalo di quasi-complemese che io definisco storia.

Poi, scusate se ho esagerato con alcune cose ma non sapevo se era troppo o troppo poco per questo ratings...chiedo umilmente perdono!

XOXO

(:lauronics:)

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Freshouse