Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Natalie__    01/03/2013    4 recensioni
“Non mi hai ancora detto chi sei.” Chiede ancora, già che sbadato.
“Sono Justin, il vicino.” Gli porgo la mano, e lei la stringe subito dopo.
“Owh, visto che abiti qui vicino, tornatene a casa, okay?” Mi chiede subito dopo, sorridendo beffarda.
Il mio sorriso si curva in una smorfia di disgusto.
“E già che ci sei, fai finta che io non sia mai venuto qui okay?” Dissi prima di andarmene, perdutamente incazzato, entrando in casa un minuto dopo.
Justin Drew Bieber.
Hayley Chelsea Powell.
Due persone estremamente diverse, con due caratteri uguali da morire.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter six.

Mi guarda perplessa da qualche minuto, pensando, come se ha paura di dirmi chi è questa Hayley di cui sto cominciando a perdere la testa.
I suoi occhi brillano, ancora bagnati dalle lacrime; il trucco si è impadronito del suo volto, sciogliendosi.
 
“Hayley perché tutto questo mistero?” Le chiedo guardandola
“Non posso dirtelo Justin” Dice, per poi ripoggiare la testa sul mio petto.
Perché? Perchè doveva nascondermi tutto? Perchè non riuscivo a capirla?
Perchè lei non è come le altre?
Perchè non provo quello che provo con tutte quelle che mi porto a letto?
Perchè lei mi manda in tilt il cervello guardandomi? Sorridendomi? O semplicemente parlando?
“Non sono quella che pensi, non sono forte come credi che io sia.” Mi dice.
“Lo so.”Le confesso, guardando nel vuoto.-“ Altrimenti non sarei qui.”Continuo.
“Come fai Justin? Come fai a farmi sentire speciale? A farmi stare bene e male allo stesso tempo?” Il suo viso è di nuovo a due centimetri dal mio, con gli occhi scavo dentro di lei, trovo dolore, puro e vivo dolore.
“per me sei diversa, l’ho capito dalla prima volta che ti ho visto”-Prendo una pausa, poi continuo-“Hayley, io lo so che non mi odi. So che vorresti, per un motivo di cui non ne sono a conoscenza, ma so anche che non puoi, che c’è qualcosa che te lo impedisce. Qualcosa di grande, qualcosa di vero.”
“Annuisce, e prendendo il mio viso tra le mani, mi lascia un tenero bacio sulle labbra.
Sorrido e lei fa lo stesso. Abbasso lo sguardo subito dopo.
“E quel qualcosa, domina la mia mente da tutti questi giorni.” Le dico, avvicinandomi un’altra volta alle sue labbra, sentendo il suo respiro posarsi sulle mie.
“Justin, sono sicura che se ti dicessi chi sono, te ne andresti adesso. Perciò è meglio che vada, prima che tutto questo accada davvero.” Dice, prendendo le sue cose, agitatamente.
“Aspetta!” Le rispondo.
“Non è che potrei dormire da te? Ho dimenticato le chiavi a casa” La imploro, poi torno a pensare.
“Non in quel senso, eh!” Ridacchio, e poi mi avvicino e l’abbraccio.
“Justin davvero, io e te non possiamo..” Non la lascio parlare, che poggio le mie labbra alle sue, di nuovo.
“Non mi importa, io ci sarò sempre!” Le sorrido.
“Non è vero..” Risponde subito dopo.
“Te lo prometto.” Le dico, e l’abbraccio un’altra volta.
Voglio stare con lei questa sera, non voglio lasciarla nemmeno un secondo.
“Allora vengo da te o no?” Le dico.
“Non voglio tornare a casa..” Dice stringendosi a me.
Camminiamo abbracciati per tutta la casa,  fino a stenderci nel divano, un’altra volta.
“Allora staremo qui” Le dico, tenendola stretta a me.
“Justin, davvero, tu non devi stare con me. Io ti odio, anche tu mi odi. Non è così?” Cerca di convincersi delle sue parole, ma il mio sguardo glielo impedisce.
“Sul serio, Justin, io, tu..è tutto sbagliato!” Sta parlando da cinque secondi interrottamente, ma non ho intenzione di staccarmi da quell’abbraccio, ne di dargli ragione.
Perché non dovrebbe funzionare?

“Il perché non posso dirtelo, ma non può funzionare.” Risponde, lasciandomi scosso.
“Che c’è, adesso mi leggi anche nel pensiero?” Le chiedo perplesso.


“Te lo leggo negli occhi cosa stai pensando” Risponde, ma io rimango comunque incosciente.
“Cosa significa? Perché non possiamo stare insieme? Solo perché mi conosci da due settimane?” Le grido contro.
“Io non sono quella che tu credi, non sono quella ragazza che tu speri che io sia.” Si alza dal divano, sputando quelle parole come se fossero veleno.
“Non sono una ragazza che sa amare, non sono una ragazza perfetta. Ti odio, ti odio da morire. Ti odio perché so tutto di te, perché mi fa male sapere che non ci sei e non ci sarai. Ti odio perché potrei riconoscerti ovunque, perché il tuo respiro è la mia aria, perché la tua voce, è semplicemente la mia vita.”
Ecco che le ultime lame, trafiggevano il mio cuore.
Ed ecco che le ultime lacrime, bagnavano il suo volto, bello da morire.
“Chi minchia sei? Una stalker?” Perché ho detto queste parole? Ma che merda di uomo sono?
“No. Sono Hayley, dodici anni, Stratford,  Avon Street, Canada, Parco dei delfini, capelli legati in una treccia, neri come le rondini, occhi chiari come il cielo, e vestito rosa da far schifo. Sono l’Hayley di cui ti sei dimenticato, sempre lei.”
Non può essere lei, è impossibile.
Quell’Hayley di cinque anni fa, la secchiona con i vestiti rosa e il sorriso bello da far schifo.
La secchiona dagli occhi più belli al mondo, quella di cui mi innamorai, quella...
“Troia!” Le grido –“Fai meglio ad uscire dalla mia vita.”
“Lo sapevo che avresti ricordato..” Dice abbassando la voce.
“Non ti perdonerò mai per quello che hai fatto.” - “Vai via da qui!”
Tutto il mondo mi crolla addosso, e la mia mente comincia a rivivere pezzo per pezzo ogni singolo momento, ogni attimo, ogni secondo.
-Ho perso tutto quello che avevo, tutto quello che ero. Wendy era la mia migliore amica. Wendy è morta cinque anni fa.
Ricordo tutto come se fosse ieri, eravamo al mare.
“Il parco dei delfini” Era il nome del lido dove io e lei andavamo da parecchi anni.
Stavo prendendo il sole, quando sento delle urla provenire dall’acqua.
Wendy non era al mio fianco, segno che non era ancora uscita dall’acqua. Neanche Hayley era lì.
Mi alzo di scatto, e corro verso il mare. Le vedo, e cerco di raggiungerle.
Quando arrivo in spiaggia tengo la mano di una persona, ma quando mi volto verso di lei, mi sento morire dentro. Non stavo stringendo la mano di Wendy,ma quella di Hayley, lei era ormai la regina del mare, non più la mia.
Non mangiai per diversi giorni, passavo le ore a piangere, ero un ragazzino senza cuore, perché lei l’aveva portato con sé.-
 
 
Mi accascio a terra, piangendo disperato.
Non poteva essere lei.
Non poteva essere lei la rovina della mia vita.

Salve ragazze, rieccomi con il nuovo capitolo!

E' un pò triste, ma spero che vi piaccia.
Recensite in tante, un bacione e... AUEEEEEEEEEEEEEEEEH.
   
 
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