01/03/2013
3 recensioniInfinito
Ed è in certi sguardi che s'intravede l'infinito.
Nasir dorme accanto a lui con i capelli che ricadono scomposti sulle coperte del loro giaciglio improvvisato. Il suo volto è pervaso dagli arabeschi e dalle ombre che la luna getta sul mondo, che sembrano danzare al soffio del vento. La sua pelle, del colore dell’ambra, ora è invece pallida e quasi verdognola, come quella di un malato; Agron la accarezza, gli accarezza delicatamente la spalla, sentendo sotto i polpastrelli ogni cellula liscia e morbida, simile a una stoffa pregiata. La confronta con la propria, dura, bruciata dal sole, una corazza che ricopre il suo corpo di guerriero.
Nasir si rigira nel sonno, mormora qualcosa, sorride. E Agron si perde in quel sorriso rubato ai sogni, ha voglia di baciarlo mille e mille volte ancora, ha voglia di imprimerselo sulle labbra secche che tremano nella notte.
Mentre tutto quello che hanno costruito sembra cadere a pezzi, loro restano in piedi; restano in piedi perché sono forti, perché devono trovare il loro posto nel mondo, perché devono costruirselo, un mondo.
E mentre Nasir si sveglia e lo guarda con i suoi occhi carichi di sonno, e mentre le stelle si specchiano nelle sue iridi scure, Agron riesce a intravedere l’infinito. Proprio accanto a lui.
NdA
Hayley è tornata nel fandom di Spartacus, trallalalalla tralallaleru. Non so se sia un bene o un male per voi, mm. E' tornata con una drabble/flashfic Nagron senza alcune pretese, semplice semplice, ambientata in tempo e spazio indeterminati nel corso della seconda stagione (ovviamente). Non ho ancora trovato il tempo di finire di guardare il primo episodio della terza, quindi per ora dovete accontentarvi di qualche 'spin-off' della seconda.
Non ho niente da dire, la frase in corsivo è di Franco Battiato che ringrazio per avermi dato l'ispirazione a questa piccola cosettina.
Spero che vi sia piaciuta!
Hayley