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Autore: Betty97    01/03/2013    6 recensioni
E se Kurt e Blaine non si fossero mai conosciuti?
E se si ritrovassero entrambi alla NYADA, ognuno con la propria vita, il proprio ragazzo e i propri problemi?
E se ci fossero anche Thad e Sebastian? E Nick e Jeff?
Cosa succederebbe?
Dalla storia:
- “preferisci davvero rimanere a lavorare in uno squallido bar con John che ti segue ovunque tu vada come un cagnolino?”
“John è il mio ragazzo Rachel” sospirò lui
“è?” chiese lei “era”
“no” la corresse Kurt “E’. Non ci siamo lasciati”
“cavolo Kurt!” sbottò la ragazza “perché non lo lasci?”
“perché lui mi piace” rispose lui.
Rachel alzò gli occhi al cielo ma non disse niente “comunque non sei più contento di essere qui?” chiese dopo un po’
“certo” le rispose lui “ma-“
“ma niente Kurt” lo interruppe l’amica “guarda quanta folla, quanta voglia di vivere, quanti negozi, ammira New York in tutto il suo splendore”
Il ragazzo alzò lo sguardo verso i grattacieli che sembravano infinitamente alti
“Non ti piace tutto questo Kurt?” chiese Rachel
“Lo amo” ammise lui sorridente-
Non sapevo se scrivere una Klaine, una Thadastian o una Niff.
Quindi ecco una long-fic Klaine/ Thadastian con accenni Niff.
Spero vi piaccia :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci qui con l'epilogo e io ancora non ci credo ç_ç 
Sto veramente per mettere la parola fine a questa storia ç_ç 
Ok..prima che cominci a parlare senza fermarmi più vi lascio leggere, ci sentiamo sotto con i saluti, ringraziamenti e i miei discorsi insensati che non interessano a nessuno. 








Ci sono storie che finiscono e storie che invece sono destinate a durare.
Ci sono giorni in cui tutto sembra che stia per spezzarsi, in cui sembra che sia tutto in bilico su un filo sottile.
Ci sono giorni in cui tutto sembra andare per il verso giusto, in cui sei sicuro che andrà tutto bene, semplicemente per il fatto che la persona che ami è lì con te.
Ci sono giorni si e giorni no.
Ci sono giorni in cui dopo una mattinata stancante di lavoro vorresti trovarlo lì che ti cucina la cena, baciarlo dolcemente e poi farti un bagno caldo.
Ci sono giorni in cui dopo aver fatto l’amore vorresti rimanere steso sotto le coperte a farti coccolare.
Ma ci sono anche giorni in cui tornerai a casa esausto e non ci sarà nessuno ad aspettarti, nessuno a salutarti dolcemente e nessuna vasca calda dove rilassarsi.
Ci sono giorni in cui non riuscirai a non pensare che vorresti essere solo con la persona che ami.
In cui vorresti sussurrargli di rimanere a casa a riposarsi con te, in cui vorresti proporgli dolcemente di partire insieme.
In cui vorresti mandare a fanculo tutto e baciarlo dalla mattina alla sera.
In cui vorresti stare solo con lui.
Solo voi due.
 
 
 
 
 
                                                                                   ****
 
 
“Porca puttana dove sta la mia borsa da lavoro?!” urlò l’uomo passandosi una mano tra i capelli esasperato “la mia borsa!”
Il riccio cominciò a urlare correndo da una parte all’altra della casa “Eric!”
Corse fino alla camera da letto e vide qualcuno respirare dolcemente sotto le coperte “Mhh” rispose lui rigirandosi nel letto, ancora in dormiveglia
“La mia borsa!” urlò di nuovo passandosi una mano fra i ricci neri “dove sta la mia borsa?” domandò, più a se stesso, dato che sapeva benissimo che lui non poteva saperlo “Devo andare a lavoro e sono in ritardo!”
Il riccio spalancò nuovamente gli occhi “Ma certo..in cucina! Come ho fatto a non pensarci!?”
“Mhh”
“Io vado” affermò sorridendo
“Mhh”
“Grazie amore” sussurrò Blaine, anche se non c’era alcun motivo per cui ringraziarlo, poi si avvicinò e lasciargli un dolce bacio sulla fronte “grazie mille”
“Mhh” rispose di nuovo lui.
Il riccio corse fino alla cucina, afferrò la sua borsa, tutti i fogli che sapeva gli sarebbero serviti e si precipitò fuori di casa.
 
 
 
 
 
 
 
Cristo, Thad Harwood scendi immediatamente da quel cazzo di letto e vieni qui!”
Dei passi affrettati lo raggiunsero in cucina “Sebastian?” domandò il moro ancora leggermente assonnato “che è successo?”
“Ho un’udienza importante oggi” spiegò il francese continuando a muoversi per tutta la stanza, come alla ricerca di qualcosa “un cliente veramente malato di mente che rompe il cazzo”
“Ma quanta finezza di prima mattina” borbottò l’altro buttandosi di peso su uno sgabello e afferrando una ciotola di cereali
“I miei gemelli!” urlò lui con sguardo disperato “dove stanno i miei fottuti gemelli?!”
Thad alzò un sopracciglio leggermente scettico “Oddio ‘Bas, l’età comincia a farsi sentire..secondo cassetto a sinistra del mobile vicino al letto”
Il francese sospirò sollevato, corse sopra e tornò in cucina che si stava sistemando la giacca e controllando un’ultima volta che avesse preso tutto “Stasera torno tardi” spiegò prima di lasciare un bacio veloce sulle labbra del moro “ci sentiamo dopo”
“A dopo” rispose lui prima di tornare a mangiare sbadigliando.
 
 
 
 
 
 
 
 
“Blaine Anderson?” domandò un uomo particolarmente robusto rivolgendosi al riccio
“Si?” rispose lui alzando gli occhi dal suo caffè appena uscito dalla macchinetta, dato che non era riuscito a prenderlo quella mattina, e infilandosi in tasca il resto
“Piacere” disse lui allungando la mano per stringere quella dell’altro
Blaine cercò di reggere i mille fogli che aveva sotto il braccio e allungò il braccio per ricambiare la stretta “Piacere mio, signor..”
“Watson” rispose lui sorridendo “ma chiamami pure Thomas”
Il riccio sorrise e mandò giù d’un sorso il caffè bollente, poi afferrò la chitarra che aveva poggiato un attimo di lato e si rivolse di nuovo all’uomo “Bene, allora tu chiamami Blaine”
“Bene, Blaine..” iniziò lui sorridendo e allungandosi per tirare fuori del fogli dalla sua borsa “questi sono tuoi?”
Il riccio aggrottò le sopracciglia e si allungò per leggere quello che c’era scritto. Appena riconobbe la sua calligrafia arrossì vistosamente.
“Oh bè..si..io non ho idea di come siano finiti nelle sue-cioè tue mani” sussurrò imbarazzato “mi dispiace tanto..comunque grazie mille per ..ehm- grazie per avermeli riportati”
Il ragazzo di fronte a lui scoppiò a ridere e gli sorrise “Stai tranquillo..non sono qui per mangiarti”
Blaine sorrise di nuovo, questa volta ancora più imbarazzato.
“Hai talento” affermò e il ragazzo arrossì.
“Ehm-bè g-grazie”
“Questa è una grande azienda” continuò Thomas facendo cenno a Blaine di seguirlo, e incominciando a dirigersi da tutt’altra parte “che cosa fai?”
“Per ora niente di che” rispose lui scrollando le spalle “mi occupo che la distribuzione dei cd vada come previsto, e delle copertine..controllo i video musicali, cose così..niente di tanto importante”
“Tirocinante” disse lui sorridendo
Blaine arrossì leggermente di nuovo ma annuì “Per ora si”
“Hai detto bene ragazzo” gli disse Thomas “Per ora..” lasciò la frase in sospeso con aria teatrale “Tu hai talento, Blaine”
Il ragazzo aggrottò nuovamente le sopracciglia ma non fece in tempo a dire niente che venne anticipato
“Queste canzoni che hai scritto..sono forti. Se vieni di là nel mio ufficio, bè firmi un paio di contratti e siamo pronti a incominciare a farti avere un po’ di successo..”
Blaine spalancò gli occhi “Oddio” sussurrò “lei dice seriamente?”
“Cosa avevamo detto riguardo a darci del tu?” chiese sorridendo “E comunque si..dico seriamente, un talento così è raro..”
“Oddio..ti prego passami un bicchiere d’acqua..sto per svenire”
 
 
 
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
“Pronto?”
Kurt!” gridò il riccio non riuscendo a smettere di saltare a destra e sinistra
“Amore” rispose lui con tono dolce “come mai mi chiami a quest’ora?”
Kurt!” ripeté di nuovo lui, ancora senza parole
“Blaine!” lo prese in giro lui ridendo, e il riccio sorrise spontaneamente sentendo quel suono “è successo qualcosa a Eric?!” domandò improvvisamente con tono preoccupato
No, no” lo tranquillizzò lui “quel birbante di nostro figlio stamattina dormiva come un ghiro sotto le coperte..quando me ne sono andato ho incontrato Alison che saliva le scale correndo
“Ah” sospirò suo marito con tono teatrale “le baby-sitteri dei giorni d’oggi..sempre in ritardo”
Il moro ridacchiò di nuovo “Dimmi la verità..conosci un certo Thomas Watson?
Un silenzio colpevole alleggiò nell’aria, fu la voce preoccupata di Kurt a spezzarlo
“Com’è andata?”
“Ah! Lo sapevo che eri stato tu a dargli i miei brani!” esclamò sorridendo, anche se lui non poteva vederlo
“Che ti ha detto?” domandò lui, sempre più ansioso
Kurt..” iniziò lui con voce dolce “te l’ho mai detto che ti amo tanto?
Sentì il soprano sospirare e poté immaginarlo passarsi una mano tra i capelli “Sono felicissimo per te” gli disse, avendo capito tutto anche senza che Blaine gli spiegasse niente “te lo meriti”
Grazie” sussurrò lui “sono contentissimo anche io
“Senti ora devo- Erica! Dimmi che non mi stai veramente proponendo un outfit così orrendo! Qui ci serve qualcosa di diverso dal solito, non di orrendo! Come al solito dovrò pensarci di nuovo io- Portami almeno il servizio fotografico invernale per il prossimo numero”
Blaine ridacchiò sentendo le urla isteriche di suo marito.
Alla fine Kurt aveva deciso di buttarsi sul campo della moda. All’inizio aveva tentato con la musica, e si era ritrovato come Blaine a svolgere ruoli secondari, tra cui curare i vestiti dei cantanti, che indossavano nei loro video musicali o ai concerti.. e così si era notato il suo grandioso talento nel campo della moda.
Aveva immediatamente iniziato a lavorare in una delle aziende più famose e importanti di tutte, e faticando anno dopo anno, era riuscito a diventare uno stilista. Uno stilista anche abbastanza famoso. Anzi, uno stilista molto famoso.
Anche se non aveva abbandonato il canto, lui e Blaine andavano ogni venerdì al Karaoke e spesso si ritrovavano a canticchiare insieme a casa con Eric.
“Bene signor Hummel” lo prese in giro Blaine sorridendo “la lascio lavorare..ci sentiamo dopo”
Lui ridacchiò di nuovo “Stasera compro lo spumante..dobbiamo festeggiare il tuo successo..Eric lo mandiamo da Thad e Sebastian..oppure da Nick e Jeff”
Il riccio rise di nuovo “Già mi immagino Sebastian che urla perché non ce la fa più ad avere un ragazzino di tre anni sempre tra i piedi”
Kurt ridacchiò “A te il compito di dirglielo..a dopo amore”
“A dopo” sussurrò lui e anche se sentì che il soprano aveva attaccato, continuò a fissare lo schermo del cellulare sorridendo come un cretino.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un tonfo forte e Nick si ritrovò sbattuto violentemente contro la porta di casa “Jeff” ridacchiò sulle labbra del suo fidanzato “potresti almeno aspettare che io mi tolga le scarpe e la giacca”
Il biondo neanche lo ascoltò ma cominciò a lasciare baci umidi su tutto il suo collo “Mi sei mancato..porco cazzo Nick quanto mi sei mancato”
L’uomo gettò la testa all’indietro e un sospiro uscì dalle sue labbra “Oddio quanto mi fai impazzire quando sei volgare”
Anche questa volta il ragazzo sembrò non ascoltarlo e chiuse la porta con un gesto secco “Sono tre fottuti mesi che non ci vediamo”
Nick afferrò la testa dell’altro con le sue mani e fece scontare le loro labbra di un bacio disperato.
In un bacio bisognoso e pieno di desiderio e lussuria.
Ci furono morsi e risate sulle labbra mentre si baciavano, ma anche sussurri, sospiri e frasi dolci.  
“Ti amo” sussurrò Jeff stringendo forte i suoi capelli
“Ti amo anche io” rispose lui, tornando a dedicarsi al suo collo.
Il biondo allungò le braccia e strappò via la giacca dal corpo di Nick.
“Duval” sibilò, e il moro rabbrividì sentendolo parlare in quel modo “io e te” gli sussurrò all’orecchio mordicchiandolo appena “Letto..Ora”
Nick voltò la testa e fece scontrare di nuovo le loro labbra “Non aspettavo altro”
 
 
 
 
 
 
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Niente fu facile.
Per un periodo niente sembrò andare per il verso giusto.
Thad e Sebastian litigarono, un litigio di quelli forti.
Il moro se ne andò da casa sbattendo forte la porta e rimanendo fuori un mese. Un mese senza farsi sentire.
Sebastian si chiuse a casa e non uscì più.
A niente servirono le urla e le preghiere di Blaine che passava anche le notti davanti al portone di casa sua, o le mille chiamate di Jeff e Nick che provavano a tranquillizzarlo. E i messaggi telefonici di Kurt.
Poi un giorno Blaine sembrò averne abbastanza a entrò a casa sua rompendo la finestra.
E trovò Sebastian sul divano, immerso in quintali di schifezze di tutti i tipi e fazzoletti sporchi.
Il viso era rigato dalle lacrime e il computer trasmetteva un porno, che però non stava facendo nessun effetto sul ragazzo.
Quando Sebastian si era voltato e lo aveva visto e  l’unica cosa che era riuscito a sussurrare fu “Nemmeno questo mi eccita” indicando lo schermo del computer.
Blaine si era seduto accanto a lui e aveva bloccato la visione, il francese si era voltato di nuovo prima di buttarsi tra le sue braccia piangendo e riuscendo a sussurrare solamente “L’ho perso..” qualche singhiozzo “se ne è andato” e poi di nuovo “l’ho perso”
Ce ne volle di tempo, alla fine tornò tutto come prima.
Un sabato mattina Thad tornò a casa piangendo e si gettò tra le braccia di Sebastian sussurrando scuse incomprensibili. Il francese l’aveva stretto e, sempre piangendo, aveva incominciato a scusarsi a sua volta.
Dopo tanti ‘ti amo’ e tante lacrime erano entrati a casa e avevano fatto l’amore tutto il tempo.
Anche per Nick e Jeff non fu facile.
Nick aveva aperto una scuola di danza e per un paio di mesi fu costretto a trasferirsi lontano da Jeff, che invece era bloccato a lavoro.
Anche lì niente fu facile, c’erano sere in cui tutto sembrava sul punto di spezzarsi.
In cui tutto sembrava andare per il verso sbagliato, e magari una sera, ubriachi in un bar in due città completamente diverse rischiavano di cedere.
Vedevano un bel sedere e un ragazzo provocante, ma bastava pensare che il ragazzo che amavano lo stava aspettando e allora riuscivano a resistere.
Perché i baci che si scambiavano quando si rivedevano erano i più belli di sempre. Le loro risate quando stavano insieme cancellavano ogni dubbio.
Forse quelli per cui fu tutto più facile furono Blaine e Kurt. Anche loro avevano rischiato di perdere tutto da un giorno all’altro, perché litigavano per ogni singola sciocchezza, ma poi tornavano indietro a chiedersi scusa.
E nessuno si sorprese quando Kurt annunciò che lui e Blaine si sarebbero sposati. E nemmeno quando decisero di avere un figlio.
Fu quando Thad e Sebastian si presentarono davanti al portone di casa loro ridendo e fradici per la pioggia che si stupirono non poco, e quando alzarono le loro mani intrecciate mostrando in bella vista due anelli identici sia Jeff e Nick che Kurt e Blaine rischiarono di svenire davanti ai loro sorrisi contenti.
Quella fu una delle volte in cui Kurt urlò di più, furioso perché avrebbe voluto organizzare lui il matrimonio perfetto. “E voi non ci avete nemmeno detto che finalmente vi sposavate!” aveva gridato a pieni polmoni, poi però era corso ad abbracciarli.
E in quel momento anche Nick e Jeff decisero di fare il grande passo.
E poi fu tutto più semplice, per il semplice fatto che erano insieme.
 
 
 
 
 
 
 
 
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“Non ci provare!” gridò Kurt scattando verso il salotto
“Ma papà!” protestò il bambino “papi mi ha detto che potevo prenderne uno”
“Cos-BLAINE!”
Il riccio corse giù fino in salotto con sguardo allarmato “Cosa c’è tesoro?”
“Non mi parlare in quel modo come se non sapessi che cosa hai fatto!”
“Perché cosa ho fatto?” chiese il riccio con un piccolo sguardo da cucciolo
“Hai detto a tuo figlio che poteva prendere i biscotti prima dell’arrivo degli altri”
Blaine aggrottò le sopracciglia e finse uno sguardo arrabbiato, e iniziò a agitare il dito in direzione di suo figlio “Signorino io e te non ci siamo proprio capiti” lo rimproverò “papà aveva detto chiaramente che-“
“Blaine sei sporco di cioccolato” lo interruppe Kurt cercando di trattenere le risate e di assumere un cipiglio severo.
Il riccio spalancò gli occhi e si passò una mano sulla bocca, ritrovandosela tutta sporca “Ma Kurt!” protestò immediatamente “tu li metti lì in bella vista e hanno quell’odorino così buono che io non riesco a non assaggiarne nemmeno un pezzet-“
Il flusso di scuse e spiegazioni di Blaine fu interrotto dal suono del campanello, e il riccio sospirò mentalmente.
“Devono essere loro!” esclamò “vado ad aprirgli, non vogliamo assolutamente fargli aspettare!”
Kurt scosse la testa divertito e Blaine si precipitò ad aprire la porta.
“BUON NATALE!” esclamarono tutti in coro
Il riccio sorrise e li fece accomodare.
“Blaine” sussurrò Sebastian bloccandolo per un braccio
Lui si voltò con sguardo leggermente confuso “Dimmi ‘Bas”
Il francese prese un respiro profondo e gli sorrise “Non ci credo di star facendo questa cazzata, ma Thad ha insistito tanto e lo sai che non riesco a resistere quando mi guarda con quei suoi occhi da cucciolo abband-“
“Sebastian” lo interruppe l’amico decisamente divertito “sputa il rospo”
“Abbiamo deciso di avere un figlio” rispose lui parlando più velocemente possibile.
Blaine sorrise e saltò tra le braccia del migliore amico ancora prima che lui potesse trovare un modo per fermarlo “Oddio Bastian sono così contento per te!” esclamò stringendolo forte
“Si ma i pannolini li cambierà Thad!” preciso lui immediatamente “non ho alcuna intenzione di sporcarmi tutto per-“ si bloccò vedendo lo sguardo decisamente divertito di Blaine e gli sorrise “Sono contento anche io”
 
 
 
 
 
“Tesoro stai attenta!” gridò Nick saltando in piedi e prendendo sua figlia che stava per cadere
“Dio Duval” sbottò Sebastian alzandosi per andare in cucina a raggiungere suo marito “lascia un po’ vivere quella povera ragazzina!”
“E’ una bambina, Sebastian!” protestò lui guardandolo leggermente storto “se si fa male e cade e-“
“Tesoro” lo interruppe Jeff, visto che Sebastian ormai se ne era andato e non lo stava decisamente ascoltando “tranquillo se cade gli diamo un bacino e il dolore scompare subito”
Nick ridacchiò e lasciò andare la bambina che tornò immediatamente a giocare con Eric “Hai ragione. Scusa ma la vedo così piccola e..”
“Hai l’istinto di proteggerla” concluse il ragazzo al posto suo sorridendo “lo so ma stai tranquillo”
Il moro annuì e prese la mano di Jeff incominciando ad accarezzarla e stringendola stretta “Ti amo” sussurrò guardandolo dolcemente “tanto”
Il biondo sorrise dolcemente e ricambiò la stretta “Ti amo tanto anche io”
 
 
 
 
 
“Tesoro ti prego vai te ad aprire?” domandò il soprano continuando a muoversi tra i fornelli “questi devono essere Rachel e Finn e non vorrei fargli aspettare troppo e-“
Due mani si posarono sulle sue spalle e una voce calda che conosceva fin troppo bene sussurrò direttamente nel suo orecchio “Stai calmo”
“Blaine io sono calmissimo, ma Eric sta facendo non so quale casino e penso che Thad e Sebastian si stiano approfittando della nostra camera da letto e-“
Il riccio ridacchio sul suo collo e gli incominciò a lasciargli dei dolci baci “Sei adorabile quando ti innervosisci” sussurrò direttamente nel suo orecchio, e anche se non poteva vederlo immaginò Kurt ruotare gli occhi esasperato “ma ti preferisco da calmo”
A quel punto il soprano si voltò nell’abbraccio, fino a far incontrare i loro sguardi “Pensavo mi amassi nonostante i miei difetti”
Blaine ridacchiò di nuovo “Sono anni che sopporto ogni sera i tuoi lunghissimi processi di trattamenti per la tua pelle” sussurrò sulle sue labbra divertito “e le tue manie sui vestiti e il tuo odio contro i miei bellissimi papillon..se questo non è amarti nonostante tutto Kurt, non so se troverai mai qualcuno all’altezza delle tue aspettative”
Il soprano ridacchiò divertito “Tu sei perfetto e superi di gran lunga le mie aspettative..nonostante i tuoi papillon, le tue continue hit di Katy Perry e nonostante il tuo russare continuo e tirare le coperte dalla tua parte”
“Io non tiro le coperte” protestò il riccio arricciando il naso in modo adorabile
“Oh si che lo fai” ribatté Kurt divertito “ma ti amo lo stesso”
Blaine si avvicinò sorridendo e lo baciò dolcemente sulle labbra “Ti amo anche io”
 
 
 
 
 
“Sebastian?” domandò Thad entrando nella camera buia e cercando l’interruttore della luce “Seb sei qui?”
“No” rispose una voce nella penombra.
Thad ridacchiò e riuscì finalmente ad accendere la luce, potendo così vedere Sebastian seduto sul letto con la testa tra le mani
“Amore..” sussurrò avvicinandosi e cominciando ad accarezzarlo “è Natale e tu stai seduto qui a piangere..potrei sapere perché?”
“Non sto piangendo” protestò lui sempre con il volto coperto dalle mani umide.
Thad poggiò una mano sotto il suo mento e gli fece alzare lo sguardo, bagnato dalle lacrime.
“Faccio schifo” sussurrò lui guardandolo negli occhi “e farò sempre schifo”
Il moro aggrottò leggermente le sopracciglia e si sporse per baciarlo dolcemente sulla fronte e per asciugargli le lacrime “Sebastian tu non fai schifo” sussurrò continuando a guardarlo “sei perfetto..si può sapere chi ti ha messo questa stupida idea in testa?”
“Io” rispose lui “Thad io non posso fare il padre..farò schifo e farò un sacco di casini, e..tu mi conosci! Non sono mai stato uno in grado di badare ai bambini”
“Sebastian ascoltam-“
“A dodici anni ho perso mio cugino di vista al parco ed ho dovuto chiamare la polizia per trovarlo. E quando ne avevo tredici ho quasi rischiato che si uccidesse perché pensava di essere Peter Pan e di poter volare buttandosi dalla finestra..e quando ne avevo quattordici-“
La risata intenerita di Thad lo zittirono “Sebastian” sussurrò lui accarezzandolo “tu sei perfetto e sarai un padre perfetto..io so che lo sarai..perché sei protettivo, attento e anche dolce”
Sebastian sorrise “Scusa..ora ti ho rovinato anche il Natale, ma la verità è che ho così tanta paura di deluderti e-“
“Tu non mi deluderai mai Sebastian” lo interruppe lui con sguardo serio “mai”
“Ti amo” sussurrò lui avvicinandosi al moro e baciandolo dolcemente “ti amo tanto”
“Ti amo tantissimo anche io” rispose lui “ora andiamo, sotto staranno già scommettendo su quello che stiamo facendo qua sopra”
Sebastian ridacchiò e gli porse una mano per alzarsi “Lasciamoli divertire..” sussurrò iniziando a scendere le scale.
Ora ancora un po’ più innamorato di cinque minuti prima.
 
 
 
 
 
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Non tutte le storie sono destinate a continuare. Ma quando uno si ama veramente fa di tutto per non farla finire.
Quando uno ama veramente è disposto a sopportare i difetti dell’altro ogni santissimo giorno ed è disposto a resistere anche se la persona che ama sta in una città diversa.
Quando uno ama veramente è disposto a cambiare e a maturare per fare felice l’altro. Addirittura a sposarsi o a decidere di mettere su famiglia.
Quando uno ama veramente è disposto a tutto.
Quindi si, ci sono storie che finiranno. Dopo una settimana o dopo un anno.
Ci saranno storie che si spezzeranno subito e altre che continueranno fino al punto di diventare monotone e poco soddisfacenti.
Ma ci sono anche quelle che dureranno per sempre. Ci saranno anche quelle coppie che dopo mesi e anni continueranno ad amarsi come facevano all’inizio.
Semplicemente perché quando si troveranno in difficoltà sapranno di poter contare sempre sull’altro.
Semplicemente perché dopo un suo bacio o un suo sorriso sembrerà tutto perfetto.
Semplicemente perché hanno conosciuto la parola amore. E la vivono ogni giorno.  










Ok..Bene. 
Si bene. 
No non bene, non so che dire. 
E quando dico che non so che dire significa che non so VERAMENTE che dire. E questo, conoscendomi, non è assolutamente normale. Quindi preoccupatevi perché è MOLTO raro che io non sappia che dire e che io stia zitta.
Diciamo che non ho ancora realizzato di aver finito questa storia. 
E quindi non so precisamente che dire. 
Nemmeno riguardo al capitolo, aahahah oddio :') Rido per non piangere perché sto iniziando a preoccuparmi seriamente :')
Quuuindi..Bene, riguardo al capitolo non ho molto da dire. 
Ok, scusate, avrei dovuto mettere i Finchel e invece li ho solo accenati, ma diciamo che io non è che li ami proprio tanto (senza offesa) trovo che si amino e che siano perfetti per stare insieme, ma il fatto che fossero così onnipresenti me li ha sempre fatti un po' odiare se devo essere sincera. Invece ora mi stanno piacendo molto in questa quarta stagione, forse perché non sono i protagonisti indiscussi di tutto glee. 
 E NON AMMAZZATEMI ma a me Rachel non sta per niente simpatica, amo la HummelBerry, ma lei proprio non la sopporto. Ok mi preparo alla mia morte :')
Bene..detto questo ritorniamo al capitolo.
All'inizio volevo farvi credere che Kurt e Blaine non stessero più insieme, ci sono riuscita? Ahahah sicuramente no. Ma il mio intento era quello. 
Non solo non si capiva ma poi sapete benissimo che sono la mia Opt e quindi non potrei mai farli separare *-*
Aww la perfezione dei miei amori *-* No ok, torniamo a noi. 
Ah ecco ora mi riconosco, come vedete comincio a parlare a vanvera come al mio solito. 
E oddio vi sto sicuramente rompendo con tutti questi miei discorsi inutili, quindi provo a tagliare il più possibile. 
E niente, ho provato a descrivere più o meno la situazione attuale di praticamente tutte le coppie e raccontare quello che è successo nel frattempo. So che non è niente di che, ma il motivo per cui concludo questa storia è appunto il fatto che la mia ispirazione sembra essere scomparsa del tutto. 
Oooraa, passiamo ai ringraziamenti. 
Prima di tutto grazie a tutti quelli che hanno letto e a tutti quelli che hanno inserito la storia fra le seguite, ricordate e preferite. 
E se ci sono grazie anche ai lettori silenziosi. 
Davvero grazie mille :')
Poi un grazie speciale a tutte le persone che hanno recensito. 
YoumovemeKurt, Tedda_Puffa, AngelAnderson15, JoJo92, SaraGleek, Saechan, Sunflower99, SofiaKaiEleutheria, BrokenRoses, RemusLunastortaLupin, Estel84. 
Vorrei potervi spiegare a uno per uno tutto quello che significate per me :') Ma in questo momento sono più che certa che non troverei le parole. 
Davvero, ricordo ognuno di voi e ogni volta che mi lasciate una recensione la ricollego a quelle prima e sapere che il capitolo vi è piaciuto mi fa tirare un sospiro di sollievo ogni volta. 
Quindi davvero non ho assolutamente parole. 
GRAZIE <3 Grazie per esserci stati e per avermi spinto con i vosti commenti ad andare avanti. 
E grazie anche per i consigli e per le critiche perché mi hanno aiutato a capire i miei errori e spero a migliorare. 
E non so come ringraziarvi e non so che dirvi se non che siete semplicemente magnifici e decisamente poiusdfghj :')
Ora vado perché non so più che dire (e qui torno a preoccuparmi perché succede raramente ahahha) 
Alla prossima storia :')
Betty
  
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